Dott.ssa Francesca Cinelli

Psicologa · Altro

Velletri 1 indirizzo

8 recensioni
Tempo medio di risposta:
Logo
Dott.ssa Francesca Cinelli

LA CORTECCIA CEREBRALE
La corteccia cerebrale è il caratteristico strato di sostanza grigia che ricopre la superficie esterna del cervello.
LA CORTECCIA CEREBRALE E' LO STRATO DI SOSTANZA GRIGIA CHE RIVESTE GLI EMISFERI CEREBRALI.

Che cos’è la sostanza grigia?
La sostanza grigia è tessuto nervoso ad alto contenuto di CORPI DI NEURONI e a basso contenuto di ASSONI e fibre nervose mielinici (ossia avvolti da uno strato di mielina).
La sostanza grigia si contrappone alla sostanza bianca, la quale contiene invece un'elevata quantità di assoni e fibre nervose mieliniche, e una quota davvero esigua di corpi di neuroni.

Anatomia
Di spessore variabile tra i 2 e i 5 millimetri, la corteccia cerebrale rappresenta il 42% dell'intera massa cerebrale, pesa circa 630 grammi e comprende qualcosa come 16 miliardi di neuroni e 300 trilioni di sinapsi.

La gran parte della corteccia cerebrale presenta una struttura tipica formata da cellule nervose e fibre nervose a disposizione laminare, con un'organizzazione intrinseca molto complessa in cui si distinguono 6 STRATI, e viene definita NEOCORTECCIA. I neuroni disposti in ciascuno degli strati della corteccia differiscono nel loro contributo funzionale all'elaborazione corticale delle informazioni.
La corteccia cerebrale si caratterizza per una macro-architettura molto particolare: presenta, infatti, un'alternanza tra profonde scanalature/invaginazioni, chiamate più propriamente SOLCHI o scissure, e creste, denominate circonvoluzioni o GIRI.
Questo peculiare assetto macro-architettonico è estremamente vantaggioso per la corteccia cerebrale, perché ne ampia in modo sensibile l'estensione senza renderla particolarmente ingombrante (senza l'alternanza solchi-giri, la corteccia cerebrale sarebbe qualcosa di molto più voluminoso, che richiederebbe molto più spazio del normale cranio umano).

A proposito di estensione, la corteccia cerebrale misura circa 1.200 centimetri quadrati per emisfero, il che vuol dire che, in totale, supera ampiamente i 2.000 centimetri quadrati.

02/07/2025

Esperienze

Ciao! Mi chiamo Francesca Cinelli, sono psicologa iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio e sono formata in scienze e tecniche psicologiche, in neuroscienze cognitive e in riabilitazione psicologica.

Da quando sono bambina, per motivi personali, sogno di poter aiutare le persone che vivono la patologia di Alzheimer ed i loro familiari. Questo ha guidato il mio percorso, che si è ampliato nel tempo. Infatti, non mi occupo solo di Alzheimer, mi occupo della riabilitazione di patologie neurodegenerative, come il Parkinson, o di deficit conseguenti a traumi o ictus, come afasie (disturbi del linguaggio) o altri deficit neuropsicologici.

Inoltre, la mia formazione ha incluso anche la valutazione e la riabilitazione di patologie, deficit e sindromi dell'età evolutiva (bambini e adolescenti) come DSA, paralisi cerebrali infantili, sviluppo tardivo del linguaggio, ADHD, autismo ... ed il sostegno psicologico ai loro genitori o ai caregivers. Infatti, svolgo colloqui di supporto per i familiari di adulti e bambini con deficit o patologie, per accompagnarli nell'accettazione della patologia e sostenerli praticamente nelle sfide della vita quotidiana con i loro cari.

Infine, nell'ambito del colloquio psicologico, fornisco un servizio di supporto psicologico rivolto a tutte le età, non soltanto, quindi, inerente la presenza di patologie o deficit. I colloqui di supporto psicologico individuale sono mirati a sostenere ed accogliere ciascuno di voi.

Per poter essere d'aiuto a quante più persone possibili, ho deciso di attuare un prezziario a tariffe ridotte al minimo.

Vi aspetto online, a domicilio, e presto in un nuovo studio fisico!

Dott.ssa Francesca Cinelli
Altro Su di me

Presso questo indirizzo visito

Adulti
Bambini

Tipologia di visite

Consulenza online

Foto e video

Indirizzi (2)

Vedi mappa si apre in una nuova scheda
VISITE A DOMICILIO - VELLETRI

VISITE A DOMICILIO, Velletri 00049

Disponibilità

Pagamento online

Accettato

Telefono

06 9763...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
Vedi mappa si apre in una nuova scheda

Disponibilità

Pagamento online

Accettato

Telefono

06 9763...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni e prezzi

  • Consulenza online

    50 €

  • Primo colloquio psicologico

    Prestazione gratuita

  • Riabilitazione neuropsicologica

    50 €

  • Sostegno genitoriale

    50 €

  • Sostegno psicologico adolescenti

    40 €

8 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • A

    La Dott.ssa Francesca Cinelli è una psicologa di grande professionalità ed empatia. Il suo approccio crea immediatamente un senso di fiducia e sicurezza durante le sedute e riesce a metterti subito a tuo agio.

     • Consulenza online consulenza online  • 

  • E

    È riuscita a mettermi a proprio agio
    Molto professionale .

     • Consulenza online primo colloquio psicologico  • 

  • T

    Mi sono trovato molto bene con la dottoressa. Abbiamo lavorato insieme per la riabilitazione cognitiva legata al mio DSA e mi ha sempre aiutato a trovare un metodo di studio più adatto a me, senza farmi sentire “sbagliato”. È stata sempre gentile, paziente e mi ha fatto sentire a mio agio fin da subito. Le attività che facevamo non erano mai noiose e ho capito meglio come funzionano la mia mente e il mio modo di imparare. Consiglio davvero la dottoressa a chi ha difficoltà con lo studio: ti ascolta, ti capisce e ti aiuta a trovare le strategie giuste.

     • VISITE A DOMICILIO - VELLETRI riabilitazione neuropsicologica  • 

    Dott.ssa Francesca Cinelli

    Ti ringrazio davvero per le tue parole. Sapere che ti sei sentito accolto e supportato durante il nostro percorso insieme significa molto per me. Il tuo impegno e la tua voglia di metterti in gioco hanno fatto davvero la differenza. Ognuno ha il proprio modo di imparare, e trovare insieme le strategie giuste per te è stato un lavoro di squadra di cui vado molto fiera. Continua così, con fiducia nelle tue capacità: ne hai tante. Un grande in bocca al lupo per tutto!


  • R

    Ho avuto il piacere di seguire un percorso di consulenza psicologica con la Dott.ssa Cinelli, e posso dire che l’esperienza è stata estremamente positiva. La sua capacità di ascolto è rara: riesce a creare un ambiente di totale empatia e comprensione, che mi ha permesso di aprirmi senza timore di giudizio.
    Le sue domande sono sempre mirate e mai invadenti, e con la sua professionalità mi ha aiutato a comprendere meglio i miei pensieri e sentimenti.
    Consiglio vivamente la Dott.ssa Cinelli a chiunque stia cercando un supporto psicologico qualificato e genuino. La sua disponibilità e la sua serietà sono davvero un valore aggiunto.

     • Altro Altro  • 

    Dott.ssa Francesca Cinelli

    Grazie Riccardo per le tue parole. È stato un piacere lavorare con te e vedere quanto ti sei impegnato. Sono contenta che tu ti sia sentito ascoltato e capito: è proprio questo che conta di più. Ti auguro il meglio per tutto quello che verrà!
    Un caro saluto,
    Dott.ssa Cinelli


  • G

    sono molto contenta di aver intrapreso questo percorso,mi ha aiutato per una mia evoluzione personale ,non mi ha mai fatta sentire a disagio e mi è stata molto di supporto

     • Consulenza online sostegno psicologico adolescenti  • 

  • A

    Persona molto preparata ed affidabile; ha saputo instaurare un rapporto di fiducia e di sintonia con mio figlio e questo è stato fondamentale per il successo del trattamento logopedico. Estremamente paziente ma determinata, in pochi mesi ha aiutato il bambino a migliorare il linguaggio ed accrescere la sua autostima!

     • VISITE A DOMICILIO - VELLETRI somministrazione di test delle abilità visuo spaziali  • 

  • R

    La Dott.ssa Cinelli è un ottima psicologa estremamente professionale.
    Ha ottime capacità comunicative e di ascolto.
    Consiglio a tutti coloro i quali abbiano necessità di iniziare un percorso di supporto psicologico.

     • Altro Altro  • 

  • L

    Ho intrapreso da qualche settimana un percorso individuale di sostegno alla genitorialità con la dott.ssa Cinelli e devo dire che il tipo di lavoro che stiamo svolgendo insieme è davvero efficiente. La raccomando vivamente per l'attenzione, la pazienza e la professionalità che mette in pratica ad ogni seduta.

     • VISITE A DOMICILIO - VELLETRI sostegno genitoriale  • 

    Dott.ssa Francesca Cinelli

    Ciao Laura, ti ringrazio per la tua recensione. Ciascuna vostra opinione è importante. Ti ringrazio anche per gli apprezzamenti ricevuti. A presto!


Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 14 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su consulenza psicologica

Buongiorno dottori. Sono una ragazza di 24 anni e scrivo in merito a una situazione emotiva personale che non so bene come gestire. Recentemente ho svolto un tirocinio in una scuola elementare per la mia università che appunto lo prevede, ci sono stata pochi mesi ma è stata un’esperienza molto positiva. Io da sempre amo i bambini e stare con loro mi dà una sensazione di pace e serenità che raramente provo, forse per la loro spontaneità o semplicità, inoltre loro sembrano apprezzarmi quindi stare con loro è stato molto gratificante, soprattutto se consideriamo che ero partita con aspettative basse, quindi è stata una bella sorpresa. Il punto è che durante questa esperienza formativa, appunto poiché ci metto il cuore essendo un po’ inesperta, mi sono molto affezionata a un paio di loro, perché forse mi hanno fatto una tenerezza particolare e ho iniziato a sviluppare un piccolo debole anche perché loro stessi erano molto affezionati a me, pur mantenendo io sempre comportamenti imparziali con tutti. Oggi il tirocinio è finito, e io ci ho silenziosamente sofferto più che altro il primo giorno quando tutto era finito, perché il pensiero che si fossero creati quei piccoli ma sinceri rapporti da ambo i lati con loro ma che non ci potesse (giustamente) essere possibilità di mantenerli mi causava una sensazione di rimpianto, una specie di impotenza, difficile da accettare del tutto perché la separazione è stata diciamo “mal voluta” sia da me che da loro, ma era inevitabile, e io ho spiegato tutto con pazienza. Sarebbe stato più facile per me accettare la fine se loro stessi non avessero manifestato il loro dispiacere per il nostro saluto, a quest’ora sarei già serena. Però forse il pensiero che ci fosse un piccolo legame emotivo sincero sia da parte mia che da parte loro ha reso tutto più difficile perché anche se razionalmente so che è giustissimo e normale lasciarli andare dopo queste esperienze, il mio cuore un po’ ne “soffre” perché ha percepito l’esperienza arricchente che si è creata e di come sarebbe potuto continuare se la realtà fosse stata diversa (esempio, se fossi stata un’amica di famiglia, una cugina più grande e cose simili quindi con possibilità ogni tanto di rivedersi). Credo che questa emozione io la provi anche perché ho sempre voluto avere dei figli quindi forse inconsciamente riverso un po’ questa mia tendenza nel lavoro che mi permette di essere una presenza adulta e accogliente per i bambini come ho sempre voluto essere. Mi sono rivolta a voi perché vorrei sapere davvero come lasciare andare in maniera completa, senza rimpianto, portandoli nel cuore, capire che i rapporti avuti sono stati sinceri e non valgono meno anche se ci siamo salutati, e come prevenire che io investa emotivamente così, per evitare di soffrire in futuro pur sapendo metterci lo stesso il cuore con sincerità ma con quell’equilibrio giusto che mi permette di amarli con moderazione, in modo che io sappia sempre lasciarli andare senza soffrire, perché una vita vissuta così con questo lavoro rischia di diventare pesante emotivamente per me, che dovrò salutare costantemente tanti bambini a cui mi affezionerò. Sottolineo che sono una persona molto sensibile ed emotiva quindi forse è anche per questo che la vivo intensamente, però appunto voglio imparare a dosare, ed essendo ancora in formazione penso sia normale non essere ancora del tutto capace anche a gestire il sentimento di affetto che si sente internamente, soprattutto per chi ci mette il cuore. Spero che possiate darmi dei consigli, li accoglierò con piacere, vi ringrazio.

Buongiorno,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità e delicatezza la tua esperienza e le emozioni che stai vivendo. Quello che racconti è profondamente umano e comprensibile, soprattutto in una persona che, come te, mostra una grande sensibilità e una sincera predisposizione all’accoglienza e alla cura degli altri.

Il legame che hai sentito nascere con i bambini durante il tirocinio non è segno di debolezza o mancanza di professionalità. Al contrario, è indice di empatia, attenzione e autenticità, qualità preziose in chi sceglie un percorso educativo o di supporto alla crescita degli altri. Le emozioni che stai provando in questa fase di distacco sono naturali e riflettono il valore che tu stessa attribuisci alle relazioni costruite, anche se brevi.

Vorrei offrirti alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti a dare un significato più sereno a ciò che stai vivendo e ad avvicinarti a quell’equilibrio che stai cercando.

Innanzitutto, separarsi con dispiacere dopo un’esperienza arricchente non annulla o sminuisce il valore del legame creato. Anzi, proprio la capacità di lasciar andare con gratitudine e rispetto può diventare una forma alta e matura di affetto educativo. I bambini hanno beneficiato della tua presenza, del tuo ascolto e della tua cura, e questi momenti rimarranno parte del loro percorso di crescita, anche se il tempo condiviso è stato breve. La durata di una relazione non ne determina il valore o l’impatto.

Ciò che stai vivendo può essere un’opportunità preziosa per iniziare a coltivare una modalità di “affezionarsi con equilibrio”. Questo significa imparare a offrire presenza, calore e disponibilità senza necessariamente sentire che l’unico modo per dare continuità al bene fatto sia prolungare il legame nel tempo. Si può lasciare un segno positivo anche attraverso esperienze limitate, e questo è particolarmente vero nei contesti educativi.

Per lavorare su questo equilibrio può essere utile, intanto, riconoscere e accogliere le tue emozioni senza giudicarle. È normale che in un primo momento si senta un senso di vuoto o di rimpianto, soprattutto quando si ha la percezione di un legame sincero e reciproco. Concederti uno spazio per elaborare questo saluto interiormente può essere già un passo importante.

Inoltre, può aiutarti sviluppare piccoli rituali simbolici per “consegnare” questi legami alla memoria in modo positivo: ad esempio, scrivere qualche riga su ciò che hai imparato da ciascun bambino, oppure tenere un taccuino in cui annotare i momenti belli vissuti durante il tirocinio. Trasformare l’affetto e il ricordo in gratitudine e in un “tesoro” personale ti permetterà di portare dentro di te queste esperienze senza che diventino un peso.

Considera anche che questa sensibilità che ora ti fa soffrire un po’ è una risorsa preziosa che potrà accompagnarti nel tempo se impari a dosarla. Con il tempo, e con l’esperienza, potrai acquisire strumenti e strategie per vivere queste relazioni con lo stesso cuore, ma con quella giusta distanza che ti permetterà di tutelare anche te stessa.

Se lo desideri, un breve percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a esplorare meglio questi vissuti e a sviluppare strategie personalizzate per gestire i saluti e i distacchi nel modo che senti più vicino ai tuoi valori e al tuo modo di essere.

Ti auguro di proseguire il tuo percorso formativo e personale con serenità e consapevolezza. Se vorrai, resto a disposizione per ulteriori approfondimenti o per accompagnarti in questa riflessione :)

Dott.ssa Francesca Cinelli

Buonasera credo di avere un problema, tempo fa ho iniziato a usare siti come onlyfans ecc. So che è sbagliato e voglio smettere, per un po' ci riesco ma poi ci ricasco sempre e vorrei invece fermarmi definitivamente

Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso qualcosa che immagino non sia semplice da dire. Il fatto che lei riconosca il disagio e stia cercando di interrompere questo comportamento è già un passo molto importante. Capita spesso, quando si prova a cambiare un’abitudine che crea dipendenza o forte impulso, di riuscirci per un periodo e poi ricadere: non è un segno di debolezza, ma un processo comune quando non si hanno ancora gli strumenti adeguati per gestire l’impulso e le emozioni che lo attivano.

Sarebbe utile capire insieme che funzione ha per lei l’utilizzo di questi siti: in quali momenti tende ad accedervi, quali emozioni o pensieri emergono prima, e che cosa sembra darle nell’immediato. Non si tratta di giudicare, ma di comprendere il meccanismo che la porta a ricadere, così da poter costruire strategie più efficaci e sostenibili nel tempo.

Se lo desidera, potremmo lavorare su questo in modo strutturato: esplorare i trigger che la portano a usare queste piattaforme, rafforzare la capacità di autoregolazione, e trovare alternative che rispondano ai suoi bisogni senza farla sentire in difficoltà.

Dott.ssa Francesca Cinelli
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.