Esperienze
Si occupa principalmente di chirurgia laser del polmone, tumori della pleura e del mediastino, tumore del polmone, pneumotorace e versamento pleurico, metastasi polmonari, ecografia polmonare, chirurgia mininvasiva del torace e di chemioterapia intratoracica.
Dopo aver ottenuto, nel 2007, la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, consegue la Specializzazione in Chirurgia Toracica presso la medesima Istituzione, nel 2013.
Attualmente, il Prof. Lococo ricopre il ruolo di Professore Associato di Chirurgia Toracica nonché Dirigente Medico presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
Ha frequentato importanti centri internazionali come l’Osaka Medical Centre for Cancer and Cardiovascular Disease " di Osaka, in Giappone.
Attività cliniche e chirurgiche del Dipartimento di Chirurgia Toracica dell’Hôpital Hôtel-Dieu, Università Descartes di Parigi (2012)
Autore di pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, vanta la partecipazione a numerosi congressi in Italia e all’estero.
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Prima visita di chirurgia toracica • Da 160 €
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Prestazioni suggerite
Prima visita di chirurgia toracica
Largo Agostino Gemelli 8, Roma
Da 160 €
Policlinico Universitario Agostino Gemelli
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Viale Roma 192,
Gruppo Euromed-Studio radiologico Guidonia Montecelio
Altre prestazioni
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Policlinico Universitario Agostino Gemelli
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12 recensioni
Punteggio generale
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Alberto Rosi
Ottima professionalità il professore ha spiegato dettagliatamente tutte le fasi dell'intervento mi sono sentito molto a mio aggio e tranquillo l'operazione e andata benissimo assistenza eccellente ringrazio tutto il personale ospedaliero
Dm
Cortesia puntualità precisione e termini medici spiegati in modo semplice e comprensibile da chiunque
Luca
Professionalità e competenza indiscussa unita a cordialità,disponibilità e gentilezza.medico di elevata caratura nonostante la giovane età
Luca G.
il Prof. Lococo mi ha saputo tranquillizzare nonostante avessi una patologia grave mi ha detto che andrà tutto bene
Sabelli Annarita
Il Prof. Filippo Lococo si è dimostrato attento ai bisogni del paziente dimostrando empatia e professionalità.
D.B.
Sono stato ricoverato presso L’Unità operativa di chirurgia toracica policlinico Gemelli di Roma pur essendo stato operato in pieno COVID 19 ho trovato una grandissima professionalità, competenza, empatia e umanità, anche dopo la dimissione sono stato assistito, sentendo di avere sempre un punto di riferimento.
Infinite grazie
Cristiano Dell'Anno
il Prof. Lococo è medico, oltre che estremamente preparato, attento, empatico ed infinitamente disponibile
E. Pelei
Sono rimasta sbalordita x la sua disponibilità e umanità. Ed educazione... Molto coinciso nel parlare.. Io rimarrò in cura da lui perché mi dà molta affidabilità.
Massimo marignetti
Rapporto basato sulla massima cortesia e disponibilità. Ho ricevuto un trattamento ai massimi livelli sia del personale medico che infermieristico. Un particolare riconoscimento al Prof. Filippo Lococo
Anna
Il Professore Lococo è una persona dalle qualità mediche ed umane inestimabili; averlo trovato sul percorso è stata un vero dono. La sua enorme attenzione, la sua infinita disponibilità, il suo garbo, danno al paziente la sensazione di non essere solo un numero o una malattia che cammina su gambe, ma una persona di cui prendersi veramente cura. E questo, per un malato che soffre ed ha paura, costituisce una differenza sostanziale. Negli anni abbiamo incontrato molti medici, ma davvero nessuno, nessuno, come lui. Grazie Professore
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera,
Due mesi fa avevo chiesto un parere per timoma b2.
Non avendo scritto tutto vi allego il referto.
Ora abbiamo fatto tre cicli di chemioterapia con carboplatino e paclitaxel.
Condizioni buone, ma permane edema a mantellina e cianosi nel volto.
C'è qualche possibilità???
Dicono che non è operabile.
Vi ringrazio della gentile risposta.
inviato dai Colleghi
dell'Oncologia per valutare la terapia anticoagulante con Inhixa 8000x2
impostata dal 3.2.2020 per massa toracica con sindrome mediastinica da
trombosi della vena cava superiore.
In data 27.1.20 eseguiva biopsia ecoguidata. EI: non diagnostico.
In data 6.2.20 eseguiva PET: presenza di intensa e disomogenea
iperfissazione del radiofarmaco a livello della nota voluminosa formazione
del mediastino anteriore superiore in parte solida ed in parte cistica;
iperfissazione a livello della vena cava superiore compatibile con trombosi
della stessa; tenue diffusa e sostanziale omogenea iperfissazione del
tracciante a livello midollare; iperfissazione del tracciante a livello
testicolare bilateralmente.
In data 13.2.20 era sottoposto ad intervento di biopsie della
neoformazione mediastinica in mediastinotomia anteriore destra. EI:
timoma B2.
In data 21.2.20 ricovero presso Chirurgia toracica per sanguinamento dal
sito chirurgico con ematoma locale. Alla TC di controllo: assenza di
sanguinamento attivo; presenza di ematoma in corrispondenza del
muscolo grande pettorale di destra, stabilità dimensionale della neoplasia,
conferma della trombosi endoluminale della vena brachiocefaslica sinistra e
della vena cava superiore fino allo sbocco della vena azygos, compressione
della vena brachiocefalica sinistra da parte della massa.
Permane modesto gemizio emorragico in sede di medicazione della
procedura di VATS.
Il tema della terapia anticoagulante nelle patologie tromboemboliche
venose associate a neoplasie, e del farmaco con cui condurla, è un
argomento in rapida evoluzione.
Si sa che nei primi sei mesi la terapia con eparina a basso peso molecolare
si è rivelata più efficace e sicura di quella con Coumadin, ed è pertanto
preferibile, anche se sempre maggiori dati di letteratura indicano che i
DOAC possono essere usati con almeno altrettanta efficacia e sicurezza,
almeno nelle forme come quelle del paziente, ed in particolare Edoxaban
Carissima,
bisognerebbe capire in prima battuta se lo schema di chemioterapia prescritto ha una finalità neoadiuvante (cioè una chemioterapia nella speranza di un eventuale intervento chirurgico) o se è stato scelto un trattamento esclusivo (per cui è stato escluso un trattamento chirurgico e alla chemioterapia verrà associata una radioterapia).
Altrettanto importante è valutare le immagini dell'ultima Tac a confronto con la precedente per capire nel dettaglio la risposta alla chemioterapia.Infatti, ci sono vari protocolli di chemioterapia che possono essere utilizzati per tali neoplasie e le risposte possono essere differenti.
Infine, in alcuni casi si può operare dopo una chemioterapia (anche se dalla sua descrizione il caso si presenta abbastanza complesso).
Cordiali saluti
Buongiorno. Ho 50 anni e tre anni fa ho subito un intervento di chirurgia toracica per un pneumotorace spontaneo ( il secondo).
L’intervento è andato bene . Dopo che mi è stato tolto il drenaggio ho sempre avvertito un fastidio alla zona, non avevo sensibilità e sentivo come delle leggere scosse. Il fastidio non è mai diminuito anzi aumentato. È un dolore costante a livello della piccola cicatrice del drenaggio e nella zona limitrofa, alcune volte arriva fino a dietro la schiena. Ho fatto i raggi è tutto ok. Ho fatto tre interventi in terapia antalgica di radiofrequenza ma nessun miglioramento anzi il dolore è aumentato. Sto provando con la fisioterapia ma nessun miglioramento.
Cosa può essere a crearmi questo fastidioso dolore che sta diventando insopportabile? Non passa con nessun medicinale
Grazie mille
Quello che lei descrive sembra essere un dolore neuropatico cioè correlato ai nervi intercostali che possono risentire dell'intervento che ha subito. Normalmente questo dolore si associa anche a parestesie (alterazioni nella sensazione tattile) della zona operata. Dopo un attenta visita ci sono farmaci che maggiormente funzionano per cercare di alleviare il dolore.
Un cordiale saluto,
Filippo Lococo
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