Esperienze
Il mio approccio psicologico è orientato a fornire strumenti e strategie efficaci per gestire e risolvere diverse difficoltà emotive e relazionali. Mi occupo di ansia, stress, problematiche legate all'autostima e alla sfera nevrotica, dipendenza affettiva, Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e Disturbo Ossessivo Compulsivo. Offro inoltre supporto per problemi di coppia, difficoltà relazionali, crisi coniugali, situazioni di violenza familiare, elaborazione del lutto, comportamenti autolesivi e problematiche legate al bullismo. Il mio impegno è accompagnarti verso una maggiore consapevolezza e un rinnovato equilibrio.
Oltre che psicologo, sono laureato in Scienze dell’educazione come esperto nei processi formativi e in Giurisprudenza. Le mie formazioni e soprattutto anni di lavoro sul campo, mi hanno permesso di approfondire da più punti di vista temi relativi a famiglia, coppia, genitorialità così come orientamento scolastico e professionale, formazione, promozione della salute.
Aree di competenza principali:
- Psicologia della salute
Principali patologie trattate
- Ansia
- Stress
- Autostima
- Nevrosi
- Dipendenza affettiva
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Foto e video
Indirizzi (2)
Corso Benedetto Croce, 29, Bari 70125
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
60 € -
-
Consulenza online
50 € -
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Consulenza psicologica
60 € -
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Consulenza di coppia
70 € -
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Consulenza familiare
70 € -
Recensioni
26 recensioni
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R
Rossella
Ho fatto in estate delle consulenze con lui, mi ha aiutato a chiarire tante mie situazioni familiari. Chiaro, diretto e ti fa vedere le cose per come sono.
• Altro • Altro •
Dott. Ferdinando De Muro
Apprezzo molto il suo feedback. È gratificante sapere di averla potuta supportare nel fare chiarezza sulle sue situazioni familiari.
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C
C.A.
Sin dal primo incontro il dott. De Muro ha capito i miei blocchi interiori, le mie paure e i miei bisogni. Subito: dopo pochi minuti.
Ha ascoltato, ha notato, ha intuito e mi ha sbloccato. Mi ha insegnato tanto, anche senza parlare soprattutto nelle attività di gruppo e pratiche che organizza insieme ad altri professionisti suoi colleghi.
La sua forza è concreta, senza tanti giri di parole. Con lui si lavora sui problemi - uno dopo l'altro: una catena di piccoli successi che difficilmente si spezzerà.• Ferdinando De Muro presso C.R.E.attiva • consulenza psicologica •
Dott. Ferdinando De Muro
Grazie delle bellissime parole. Sono lusingato ma soprattutto felice di esserti stato di aiuto nel tuo percorso.
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E
Elena
Ho conosciuto il Dott. De Muro durante un laboratorio di gruppo sulla crescita personale e mi hanno colpito la sua disponibilità e la sua empatia, la chiarezza e semplicità con cui riusciva a dare efficaci spunti e prospettive nuove da cui guardare a se stessi e agli altri.
• Altro • Altro •
Dott. Ferdinando De Muro
Grazie Elena, ricordo benisismo il lavoro che abbiamo fatto assieme, sono felice che ti sia stato utile. A presto.
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F
Fabrizio
Il dott.re De Muro mi ha messo subito a mio agio, facendomi rilassare in tutte le fasi del nostro colloquio; non ho riscontrato difficoltà nell’esporre i miei pensieri inoltre mi sono sentito compreso e bene con me stesso
• Ferdinando De Muro presso C.R.E.attiva • colloquio psicologico •
Dott. Ferdinando De Muro
Grazie Fabrizio, felice che tu ti sia trovato bene. Un caro saluto.
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C
Cassano B.
Ringrazio il Dottor de Muro per la sua professionalità,la sua gentilezza e la sua disponibilità.Una persona davvero speciale che ha saputo mettermi immediatamente a mio agio e che in pochissimo tempo ha risolto le mie problematiche. Lo consiglio vivamente.C.B
• Consulenza online • consulenza online •
Dott. Ferdinando De Muro
Grazie davvero tante delle tue parole di apprezzamento. A presto.
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C
Cristian Piccirillo
Mi sono rivolto a lui per un percorso di orientamento negli studi. È stato un supporto importante che mi ha aiutata a fare chiarezza, a uscire dall’impasse di quel periodo e a scegliere con consapevolezza il mio percorso universitario. È un lavoro che ciascun ragazzo dovrebbe fare.
• Ferdinando De Muro presso C.R.E.attiva • colloquio psicologico •
Dott. Ferdinando De Muro
Grazie Cristian, è stato un piacere e un privilegio accompagnarti nel tuo percorso di orientamento.
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F
F.P.
Ottimo specialista e ottima persona, mi ha fatto "rinascere" dopo i colloqui e l'ascolto avuto con il dottor Nando,molto professionale e presente in tutto e per tutto, ne ho avuto giovamento quasi immediatamente
• Ferdinando De Muro presso C.R.E.attiva • consulenza psicologica •
Dott. Ferdinando De Muro
La ringrazio. sono felice di essere stato di aiuto.
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A
A. L.
Molto empatico, disponibile. Preciso nella diagnosi. Consigliatissimo
• Ferdinando De Muro presso C.R.E.attiva • colloquio psicologico •
Dott. Ferdinando De Muro
La ringrazio molto.
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M
Massimo
Ottimo professionista. Sono stato per capire meglio alcuni miei tratti psicologici e mi sono sentito subito bene per come il Dottor Di Muro si
È posto.• Ferdinando De Muro presso C.R.E.attiva • colloquio psicologico •
Dott. Ferdinando De Muro
Grazie della fiducia che hai immediatamente riposto in me. A presto Massimo.
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M
M.A
Appena arrivato mi ha fatto accomodare in un ambiente professionale e informale allo stesso momento.
È stato importante per me sentire il calore e la vicinanza della persona oltre alla qualità indiscussa del professionista.
Mi sono sentito accolto e a mio agio nel parlare di me e sopratutto di cose difficili da raccontare e spiegare a qualcuno. Mi ha aiutato molto a riscoprire le mie risorse e ad avere maggiore fiducia nelle mie potenzialità. Grazie a lui ho dato un risvolto positivo alla mia esistenza.• Ferdinando De Muro presso C.R.E.attiva • consulenza psicologica •
Dott. Ferdinando De Muro
Grazie dell'accurata e intima recensione.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 26 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno vi racconto in breve qual'e' la mia situazione attuale e vorrei avere un consiglio perché allo stato attuale davvero non so' più che fare:
Io e la mia compagna stiamo insieme da 3 anni e mezzo e conviviamo da quasi 2 anni e mezzo..
Lei ha una figlia di 11 anni ed è senza padre perché dall'altra parte non si vedono da ormai 5 anni e non se ne mai interessato, ora spiego il problema questa ragazzina ormai adolescente ha deciso e senza motivo di decidere di non volere stare più a casa ovviamente perché io gli vado a genio, ma davvero senza un reale motivo anzi mi sono sempre messo tanto a disposizione fatto tanto e dato tanto ma senza chiedere nulla in cambio. Ora ha non mi saluta neache più quando entra in casa, e addirittura mette sottopressione sua mamma per non stare più con me e di andarsene da questa casa, li ovviamente nascono i problemi con la mia compagna perché abbiamo preso comprato casa abbiamo fatto la sua stanzetta anche lei dove può stare tranquilla ma lì che nasce il bello la mia compagna mi dice che lei è maleducata solo con me, quando non è vero ma non fa nulla e quindi io non merito ne un saluto né altro, ho provato ad avvicinarmi chiedendo ed avendo un dialogo tranquillo in armonia ma nulla anzi sono stato rimproverato di averlo fatto, lei e sua figlia vivono in simbiosi e guai chi possa dire una qualsiasi cosa nei suoi confronti, ovviamente la mia compagna non sta più bene né al livello fisico né mentale... Non mi dà più un attenzione le quali sono totalmente concentrate su sua figlia, non mi chiede come sto, non mi chiede più nulla e quando io ho palesato questo suo comportamento mi è stato risposto che non siamo bambini ora deve solo dedicarsi a sua che ha questo problema dato che piange e si lamenta che non vuole stare qui in casa e che neanche dovevo dirlo... La bambina è una bambina un po' particolare cioè ha un carattere non molto affettivo con nessuno e diciamo manipola la madre a suo piacimento e la madre obbedisce ad ogni suo comando da mettere l'acqua a portare ogni cosa ad esaudire ogni suo desiderio insomma trattata come una bambina un po' piccola ancora a pulire l'ombelico o a lavare i capelli, insomma diciamo che è una mamma molto attenta ma soprattutto attenta a non sgridarla quasi mai e diciamo che lei si è sempre affermata come una mamma diciamo quasi perfetta. Ora io non so cosa fare ma soprattutto come gestire questa situazione la bambina impone alla mamma, la mia compagna sta impazzendo perché lei la vede soffrire appena la vede piangere ed io praticamente vengo attaccato per ogni cosa che faccio e tanto meno vengo considerato sia come uomo dalla mia compagna sia dalla bambina che neanche mi saluta... Prima vi era un rapporto tranquillo con la bambina che è si gelosa e possessiva nei confronti della mamma ma poi si era ridimensionata, ma ora ha di nuovo preso il sopravvento e davvero non so più che fare addirittura la mia compagna ha detto che se non si aggiustano le cose preferisce andarsene e fare felice la figlia perché la figlia è la priorità a costo della sua felicità
Gentilissimo,
innanzitutto grazie per aver condiviso una situazione così delicata e complessa. Ho letto attentamente la sua storia e capisco perfettamente il senso di smarrimento e frustrazione che sta provando.
Per essere sicuro di aver compreso, provo a riassumere i punti principali che ha sollevato:
• Lei e la sua compagna avete costruito una vita insieme, compreso l'acquisto di una casa, che ora è diventata il punto focale di un forte attrito.
• La figlia della sua compagna, che è un'adolescente e non una bambina, ha sviluppato un'avversione nei suoi confronti, che si manifesta con un totale rifiuto e con la richiesta esplicita che lei se ne vada. Questo comportamento sembra essere emerso senza un motivo apparente.
• Lei si sente incompreso e respinto, dato che si è sempre impegnato per la ragazza e ha sempre agito con le migliori intenzioni, senza ricevere nulla in cambio.
• La relazione tra sua figlia e sua madre sembra molto simbiotica, al punto che la madre sembra assecondare ogni richiesta della figlia, ignorando i suoi bisogni e i tentativi di dialogo.
• Si sente trascurato dalla sua compagna, che non le dà più attenzioni e sembra concentrare tutte le sue energie sui problemi della figlia, arrivando a dirle che la felicità della figlia ha la priorità assoluta.
• Si sente impotente perché ogni suo tentativo di affrontare la situazione, che sia con la ragazza o con la sua compagna, viene respinto e le viene detto che non deve "intromettersi".
La dinamica che descrive tra madre e figlia, per quanto dolorosa da osservare, è qualcosa su cui lei ha purtroppo poco controllo. La ragazza, come dice lei, sta manipolando la madre e la madre sta "obbedendo". La sua compagna probabilmente soffre di un senso di colpa molto profondo, alimentato dalla sofferenza della figlia, da essere arrivata a minacciare di porre fine alla vostra relazione per "renderla felice".
In questa situazione è fondamentale che lei si concentri sui suoi bisogni. In questo momento, non viene considerato né dalla sua compagna né da sua figlia. Si sente attaccato, messo da parte e ignorato, sia come uomo che come compagno.
Prima di tutto, deve fare chiarezza su ciò che vuole e ciò di cui ha bisogno per essere felice. Alcune domande che può porsi sono:
• Quali sono i miei bisogni in una relazione di coppia?
• Sono disposto ad accettare una dinamica in cui i bisogni di un'altra persona, in questo caso la figlia, vengono anteposti ai miei?
• C'è un modo per riprendere in mano la situazione con la mia compagna?
• Sono disposto a vivere in una casa dove non mi sento il benvenuto?
In questo momento di stallo, l'unico su cui può agire è se stesso. Il passo successivo è proprio quello di fare chiarezza dentro di sé per capire se, a queste condizioni, la sua felicità sia ancora possibile all'interno di questa relazione.
Sperando di averla, in qualche modo, aiutata, la saluto cordialmente.
Buongiorno. Mio figlio 17 anni, 4 liceo. Uscito dalle media con eccellenza, il 1 liceo tt bene, il 2 inizia a studiare poco soprattutto dopo esser stato lasciato dopo 1 mese dalla fidanzatina, rimandato in 2 materie. E inizia a saltare anche gli allenamenti sportivi. Lo scorso anno scolastico ha fatto molte assenze, studiava, nn sempre, ma lo faceva ed è stato rimandato ad una materia. Questa estate tutto sembra normale, si fidanza ed è contento. Torniamo dalle vacanze inizia scuola i primi giorni va ma non studia, lei lo lascia e sembra che nn l'abbia presa male xke va a scuola(ma non sempre fa i compiti), va a sport, esce con gli amici fino a domenica scorsa era tt "normale" da martedì si è chiuso, nn parla con nessuno, nn risponde se gli chiedi qualcosa, nn va a scuola e a sport, nn risponde al cellulare ad amici ed al mister che ha capito che qlc non va. Ho provato a parlarci e chiedergli se nn vuole piu studiare e nn risponde, se nn vuole andare piu a sport e nn risponde, se dipende dalla sua ex e dice no. Gli dico che nn puo isolarsi cosi, che puo entrare in depressione, che lui è forte e deve reagire, se vuole incontrare uno psicologo e dice no che sta bene cosi. Gli ho detto che ne chiamerò uno a domicilio ma nn so se farei bene questa forzatura. Lui è un tipo chiuso ed introverso e di poche parole e a volte sembra disinteressato agli altri anche alla famiglia, nn è affettuoso nemmeno con il gemello, sembra anaffettivo. La situazione familiare tra me e mio marito è da un po che nn va e abbiamo deciso di separarci e lo abbiamo detto ai ragazzi a giugno, ma mio marito ancora è in casa quindi continua questa aria "pesante". Io credo che nn ha autostima, si sente inadeguato in tutto ma nn capisco cosa gli ha scatenato questo disagio. Xke a scuola fino le medie era eccellenza e al primo tt 8 e 9. Al secondo ha iniziato a mollare. A sport è sempre stato il piu bravo e si sentiva forte in questo, ma dallo scorso anno, se nn prima, nn gli interessa piu. Fuma pur sapendo che fa male, in 2 anni si è ubriacato 3 volte in feste di amici. Io chiedo aiuto a capire cosa puo essergli successo, cosa ha scatenato tutto ma soprattutto cosa devo fare per farlo uscire da qst isolamento. Lo psicologo "forzato" puo essere utile o otterrei l'effetto opposto? Grazie mamma disperata
Gentilissima, la situazione che descrive merita particolare attenzione. Il ritiro così deciso di suo figlio si colloca in una situazione di particolare accumulo di "perdite" che non poteva lasciarlo indifferente. L'essere lasciato dalle fidanzate ha evidentemente pesanti ripercussioni sulla sua emotività. Il sembrare "anaffettivo" non significa che non provi empatia o sentimenti ma potrebbe anche significare che egli tema di sentirsi eccessivamente ferito e per questo mantenga una certa “distanza di sicurezza” emotiva dalle persone (questa potrebbe anche essere la causa della rottura delle sue relazioni sentimentali). La separazione tra voi genitori genera un clima pesante che non può non avere una ricaduta sui figli. Ritengo che si debbano mettere in campo, con una certa urgenza, una serie di azioni: innanzitutto regolare la relazione tra adulti (ricorrendo ad una mediazione se necessario) in modo da creare le condizioni per "alleggerire" il clima domestico. Contestualmente occorre che come coppia genitoriale condividiate il punto di vista di ciò che sta accadendo a vostro figlio. È probabile, infatti, che ciascuno di voi dia un peso diverso al ritiro del ragazzo; uno potrebbe problematizzarlo, l’altro neutralizzarlo sottostimando i rischi. Sebbene non voluta dal ragazzo ritengo sia necessaria una valutazione per comprendere la reale portata della problematica, dell’impatto che ha sul ragazzo e della strategia da attuare nell’occasione dell’intervento terapeutico.
Il tema si sposta, quindi, sul come far condividere al ragazzo l’idea di sottoporsi ad una valutazione.
La chiave di volta è non fargli sentire che "la colpa è sua" o che "deve andare in terapia per curarsi". Il malessere del ragazzo potrebbe essere un sintomo di un malessere che riguarda l’intero sistema familiare. In questo senso, ciascun membro della famiglia deve impegnarsi a prendersi cura di se stesso e di tutti gli altri membri della famiglia.
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