Via Biagio Petrocelli 226, Roma 00173
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Leggi di più04/10/2024
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124 recensioni
Da Fabio ho risolto problemi che da settimane i medicinali non riuscivano a risolvere. L'ho consigliato ad amici e parenti e mi ringraziano continuamente per averglielo fatto conoscere.
Puntuale preciso, ottimo approccio nel trattare il mio caso
Visita dettagliata ed attenzione al paziente nei minimi particolari.
Persona molto seria, preparata e molto professionale. Dopo la seduta mi sentivo già molto meglio
Per essere stata la prima volta, devo dire che mi sono trovata benissimo, ottimo.
Ottimo trattamento ottimo risultato puntualità
Consiglio a tutti
Con la sua professionalità, competenza e l'attenzione è riuscito a farmi stare decisamente meglio.
Il Dr. Del Conte super preparato ed ha saputo mettermi a mio agio!
Consigliatissimo
Professionale e disponibile, molto empatico e ti mette a tuo agio
Che dire … bravo, professionale , accurato , sempre pronto ad ascoltare ogni minimo problema e risolverlo con ottimi risultati , ti fa sentire subito a tuo agio , super consigliato
Dr. Fabio Del Conte
Grazie per la tua recensione Cristiana
ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, parto direttamente con la domanda secca. Può la mia tendenza a tenere la pancia "all'indietro", aver contribuito a creare una tensione muscolare generale del mio corpo e a modificare la mia postura? E' dall'età adolescenziale infatti che essendo stato sempre un pò sovrappeso, ho sempre avuto la tendenza a tenere la pancia "ritirata" per evitare che si vedesse e ad oggi che ho 33 anni, anche se non me ne frega pìù nulla delle paranoie adolescenziali, continuo con questa abitudine. Anche senza pensarci, la pancia è ritirata all'interno e quando provo a "rigonfiarmi", sento un vero e proprio senso di liberazione, ma dopo pochi attimi, l'abitudine è talmente radicata che i muscoli addominali e penso tutti quelli riguardanti quella parte del corpo, ritornano sull'attenti e "ritirano" dentro lo stomaco. Ne risente anche la respirazione, perchè spesso mi rendo conto di dover riprendere fiato per lo "sforzo" sostenuto. Mi rendo conto anche in determinati momenti apparentemente rilassanti, come la sera a letto di effettuare comunque questo ritiro e devo cercare di riportarmi in posizione, per poi nuovamente, appena mi distraggo dal pensiero, notare di aver ritirato dentro. Non è un qualcosa che ecco, faccio quando sono in pubblico, è un'abitudine ormai radicata in me. Ho una caterva di problemi riconducibili a noie muscolari, (problemi atm, cervicali), diciamo che qualsiasi muscolo (temporali, addominali, i muscoli del retto dell'addome, i pettorali, i muscoli del collo) "palpo", mi provoca dolore. La sensazione che avverto per descrivere la mia postura è come se avessi sempre una forza costante attiva nell'addome che mi contrae e non mi permettere di assumere una posizione corretta. Alla luce di questo, il senso del consulto è se esiste un modo per deprogrammare questa "memoria" muscolare e mostrare nuovamente la mia pancia al mondo. Grazie
Salve, le dico subito che assolutamente si la sua abitudine può rientrare tranquillamente nella categoria delle cattive posture o posture viziate, nel suo caso come descritto da lei di natura psico-sociale. Ovviamente la nostra postura è gestita da un complesso sistema di equilibri di vari sistemi, non solo muscolo scheletrici per intenderci. per cercare di rispondere alla sua domanda e relazionarla al suo caso clinico ( anche se ci sarebbe la necessità di vederla clinicamente) , le posso tranquillamente dite che questa postura forzata a sovraccaricato di tensione le sue fasce muscolari che sono deputate alla sua linea A/P ( antero/posteriore) e inoltre una contrazione costante della sua muscolatura addominale e la tendenza di tenere la cosiddetta "pancia in dentro" vanno a influire negativamente sulla funzione diaframmatica , non solo del diaframma addominale ma anche del suo diaframma dello stretto toracico e pelvico. questo può portare problematiche oltre che alla schiena anche alla componente viscerale, atm e cranica. diciamo che le consiglio una visita osteopatica per avere una raccolta anamnestica più completa possibile correlata da un esame clinico/ obbiettivo. Spero di aver risposto almeno in parte alla sua domanda .
Le auguro buona giornata
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