Esperienze

Titoli

Iscrizione 20/04/2004 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di NOVARA (Ordine della Provincia di NOVARA) n
Laurea 06/04/1993 - MEDICINA E CHIRURGIA (TORINO)
Abilitazione 1993 /1 - Medicina e Chirurgia (TORINO)
Specializzazione 26/11/1999 in Chirurgia Generale (TORINO)


Il Dott. Cipelletti ottenuta l'abilitazione all'esercizio della professione medica ha successivamente prestato servizio di guardia medica presso la casa di cura "I cedri" di Fara novarese effettuando nello stesso periodo numerose sostituzioni mediche presso vari ambulatori di medici di base e frequentando come volontario presso la Clinica chirurgica di Novara.

Superato l'esame di ammissione alla Scuola di specializzazione in Chirurgia generale di Torino diretta dal prof. F. MORINO, il Dott. Cipelletti ha frequentato i corsi presso l' ateneo torinese per cui, al termine del quinquennio di studi, ha ottenuto nel 1999 il diploma di specializzazione relazionando la tesi di specializzazione " Terapia chirurgica dello struma multinodulare" con votazione 70/70

Ha quindi svolto nel 1999/2000 l'attività medica in qualità di medico borsista presso la Divisione di Chirurgia vascolare diretta dal Dott.NESSI assicurando la presenza diurna e notturna sia per la attività di reparto che per gli interventi programmati o in regime di urgenza o di trapianto renale, in sinergia con i colleghi del centro trapianti di recente insorgenza

Dal 2000 il Dott. Cipelletti è assunto a tempo indeterminato presso l' Azienda Ospedaliera maggiore della carità di Novara, sede U.O.A. di Galliate (NO)

Dal 2008 il Dott. Cipelletti fa parte dell' Associazione medici novaresi che operano in Africa occidentale e, in collaborazione con altri colleghi specialisti, si reca con regolarità in qualità di consulente di missione presso l' ospedale "St. Jean de Dieu" di Tanguieta' nel Benin per correggere le numerose malformazioni ano rettali pediatriche diffuse nella regione quali:

Imperforazioni anali
Fistole congenite anorettali o anovescicali
Difetti congeniti della parete addominale
Biopsie del colon per malattie infiammatorie del colon o per agangliosi
Biopsie genitali per diagnosi di malformazioni di genitali esterni
Laparotomie in regime di urgenza per perforazioni da tifo
Laparotomie per biopsie di masse addominali (linfoma Burkitt)
Dal 2012 è iscritto alla Protezione civile di Novara ANES associata alla Protezione civile di Pisa e alla divisione di Chirurgia di urgenza diretta dal prof. Evangelista che vanta numerosi interventi di emergenza sanitaria nel mondo come Medicina dei disastri, seguendone i corsi e le esercitazioni pratiche a San Rossore (Pisa)

Negli ultimi 3/4 anni è inoltre relatore di diversi corsi di aggiornamento accreditati E.C.M. rivolti ai medici di famiglia e avente come oggetto la patologia proctologica

Il Dott. Cipelletti svolge la propria attività presso la Chirurgia programmata di Galliate avente come finalità l' esecuzione di interventi in regime di Day hospital o di One day hospital quali:
interventi ambulatoriali di asportazione di neoformazioni cutanee o lipomi
la correzione chirurgica delle patologie di parete addominale (ernie inguinali, ombelicali, laparoceli)
la patologia varicosa (safenectomie e varicectomie)
la terapia delle cisti sacrococcigee (cisti pilonidali)
la terapia della patologia proctologica (cura medica o chirurgica delle emorroidi, della ragade anale, delle fistole perianali, esecuzione di ecografie transanali per lo studio dei tragitti fistolosi
CENNI STORICI

La proctologia è una branca della Chirurgia che si occupa della sintomatologia e della cura delle affezioni del tratto ano-rettale. Essa è la più antica specializzazione documentata nella storia in quanto già ai tempi dell' antico Egitto esisteva la figura del sacerdote "guardiano del sacro ano del faraone" e pertanto incaricato del benessere anale del faraone. Nei tempi successivi molteplici sono stati i trattamenti empirici descritti per le varie patologie spesso associando a una minima dose di scienza rimedi popolari come unguenti e impacchi. Solo negli ultimi venti anni si sono venuti a creare specialisti dedicati alle affezioni del canale anale.



LA VISITA PROCTOLOGICA

Il primo incontro col proctologo prevede la conoscenza delle abitudini intestinali del paziente, la raccolta dei suoi sintomi, dello stato di salute generale attraverso l' anamnesi e l' ascolto del paziente. Dopo il colloquio il paziente verrà fatto distendere sul fianco sinistro a gambe rannicchiate (posizione di Sims) e si procederà a:

-ispezione della zona perineale (per la ricerca di lesioni o dermatiti perianali o conformazioni atipiche anorettali)

-esplorazione rettale ( valutazione del tono sfinteriale a riposo, valutazione della contrazione sfinteriale, delle zone di dolorabilita' elettiva)

-anoscopia: in proctologia l' esame più tipico è l' anoscopia, ovvero l' introduzione nel canale anale di un piccolo cilindro di plastica trasparente monouso lungo circa 5/6 cm. che permette la visione del canale anale; dal momento che il diametro dello strumento è più piccolo del dito esploratore i fastidi sono minimi è ben tollerati. Per eseguire tale esame non è richiesta alcuna preparazione intestinale. L' esame non comporta alcun dolore ma solo la sensazione di corpo estraneo nel canale anale.



PATOLOGIE (DIAGNOSI-TERAPIA) TRATTATE NEL NOSTRO AMBULATORIO: i nostri specialisti proctologici sono a vostra disposizione per la diagnosi e terapia medica o chirurgica delle principali affezioni del tratto anale quali ad esempio:



-EMORROIDI: è la dilatazione dei plessi emorroidari interni o esterni anatomicamente esistenti nel canale anale.

La patologia emorroidaria si verifica per cause congenite (scarsa tonicita' delle pareti delle vene emorroidarie) o per indebolimento delle strutture di sostegno dell' ano o per stitichezza cronica o per sforzi intensi e prolungati o per malattie sistemiche (es. la cirrosi).

La patologia emorroidaria puo' dare sanguinamento piu' o meno intenso (una scarica ematica o una strisciata di sangue sulla carta igienica detta ematochezia) e può accompagnarsi a una fuoriuscita dei gavoccioli emorroidari dal canale anale (prolasso) con dolore, prurito anale, eritema della cute.

La terapia prevede dapprima la correzione del regime dietetico, la lotta alla sedentarietà, la terapia con farmaci venotonici e antiedemigeni.

Negli stadi di secondo e terzo grado può essere indicata la terapia chirurgica: la strategia terapeutica deve essere confezionata di volta in volta sul singolo paziente e sulla base del prolasso emorroidario e può essere:

-la THD: consiste nella legatura doppler guidata del peduncolo arterioso che rifornisce il gavocciolo emorroidario e nella sua sospensione verso l' alto, come una sorta di "lifting" emorroidario. In tale caso non vi è alcuna asportazione delle emorroidi ma una loro riduzione all' interno del canale anale. Tale tecnica è indicata nelle emorroidi di primo grado sanguinanti o di secondo grado.

-Nei rimanenti casi è indicato il trattamento chirurgico sec. LONGO (mediante uso di una suturatrice che toglie un anello mucoso a 360 gradi nel canale anale) o la tecnica di MILLIGAN-MORGAN che prevede l' isolamento, la legatura, la sezione dei gavoccioli emorroidari presenti.

La guarigione dopo tali interventi, fatte salve le variabilità individuali, si verifica dopo 20/30 giorni circa, più veloce nei casi trattati con tecnica THD



-TROMBOSI EMORROIDARIA: è la complicanza che si verifica all' interno di un gavocciolo emorroidario dilatato. Sforzi fisici o defecatori, il prolungato ortostatismo (ovvero lo stare tanto in piedi) o lo stare tanto seduti (tipico degli autisti o dei ciclisti) determina il formarsi all' interno di un gavocciolo dilatato di un trombo ematico, un coagulo. La sintomatologia diventa in breve tempo dolorosa con la comparsa di una tumefazione avvertibile dal paziente.

La terapia prevede l' uso di venotonici ma, se essi si rilevano inefficaci, è consigliabile la terapia chirurgica con incisione, drenaggio ed estrazione del trombo dal gavocciolo emorroidario



-RAGADE ANALE: è un' ulcera dell' ano, in corrispondenza del passaggio mucoso/cutaneo, di solito sul versante posteriore.

Origina spesso per l' azione traumatica cronica del passaggio delle feci dure.

Da' una sintomatologia dolorosa, sanguinamento, prurito anale

La terapia consiste nella correzione della stipsi, nell' uso topico di pomate miorilassanti e dermotrofiche, o nella terapia chirurgica di sfinterotomia



-FISTOLE PERIANALI: sono spesso successive agli ascessi anali e rappresentano delle strade che un ascesso anale creatosi all' interno del canale anale percorre per portarsi all' esterno del canale anale.

Può originare come formazione calda, rossa, dolente, pulsante ma quando la fistola è formata si rileva un foro perianale con fuoriuscita di materiale fecale o maleodorante.

La terapia, dapprima antibiotica, procede poi con il drenaggio dell' ascesso perianale e con la messa a piatto dei tragitti fistolosi, dopo studio ecografico dei loro rapporti nei confronti dei muscoli sfinteriali



-STITICHEZZA O STIPSI: può essere dovuta a un problema di inerzia del colon o dipendere da un' alterazione della dinamica anorettale. Si impone uno studio dell' avanzamento fecale nel colon e/o uno studio dei valori pressori anali mediante manometria o defecoRMN.



-INCONTINENZA FECALE di lieve o severo grado: tale sintomatologia è naturalmente di importante discomfort per il paziente e deve essere indagata attentamente con accertamenti strumentali quali la manometria o la defecografia RMN per fornire al paziente una soluzione a un problema che non è solo relazionale ma foriero di complicanze infiammatorie cutanee anali



-RETTOCELE: è uno sfiancamento in avanti della parete anteriore dell'ano durante l' evacuazione, così da creare una sintomatologia da defecazione ostruita, ovvero una sintomatologia da incompleto svuotamento fecale. È frequente nelle donne dopo parti plurimi e va corretta chirurgicamente dopo approfondimenti diagnostici idonei per lo studio della meccanica pelvica al fine di risolvere la sintomatologia che può essere di semplice discomfort o diventare invalidante



-CONDILOMI: sono verruche provocate dal Papillomavirus localizzate sulla cute perianale o all' interno del canale anale o sul perineo. Oltre alla facile trasmissibilità per contatto esse provocano fastidio locale, prurito, possibile degenerazione neoplastica attraverso il passaggio del carcinoma in situ, pertanto indispensabile risulta il loro riconoscimento, il loro trattamento mediante diatermocoagulazione e lo stretto follow up del paziente



-CISTI SACROCOCCIGEA O PILONIDALE: è una formazione cistica tipica del giovane maschio, ricco di peli, di carnagione bruna.

Negli stadi iniziali si presenta come una tumefazione fastidiosa a livello sacrale; negli stadi complicati la presenza di pus all' interno della cisti determina una sintomatologia caratterizzata da dolore pulsante e fuoriuscita di materiale corpuscolato dalla fistola cutanea.

La terapia prevede l' uso di antibiotici negli stadi infiammatori ma la terapia chirurgica si impone successivamente per l' asportazione della cisti. La guarigione può essere della durata di 10/14 giorni nei casi in cui la cute venga chiusa in prima istanza o di 30/40 giorni nei casi in cui, sospettando un fatto infiammatorio, si decida di lasciare chiudere la cute per seconda intenzione



-TUMORI ANORETTALI: la esplorazione digitale e l' anoscopia puo' rivelare la presenza di neoformazioni vegetanti o infiltranti su cui è indispensabile eseguire un esame bioptico per determinare la natura della lesione.



SINTOMI PER I QUALI E' INDISPENSABILE UNA VISITA PROCTOLOGICA: la letteratura e i nostri specialisti consigliano un' attenta valutazione specialistica di fronte a uno o più di questi sintomi anorettali:



-SANGUINAMENTO: può essere espressione di una patologia emorroidaria o di ragadi anali ma può sottintendere una malattia tumorale, per cui va sempre indagata e studiata

-DOLORE: numerose sono le patologie anali che provocano algia, quali la trombosi emorroidaria, le ragadi anali, gli ascessi anali

-BRUCIORE: se urente può sottintendere una patologia ulcerativa anale

-PRURITO: sintomo aspecifico che può però sottintendere una patologia infettiva

-ANO UMIDO: espressione di prolasso emorroidario o di incontinenza lieve

-TENESMO: ovvero la sensazione di dover defecare senza riuscirci. E' espressione di ingombro anorettale e meritevole pertanto di studio approfondito

-STITICHEZZA: è espressione di inerzia colica o di defecazione ostruita a causa di prolasso, rettocele. Importante sono le alterazioni dell' alvo, ovvero le modificazioni delle abitudini evacuatorie o le modificazioni della consistenza fecale soprattutto con presenza di sangue
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  • Proctologia

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