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Prestazioni e prezzi

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Prestazioni suggerite

Visita diabetologica


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Esperienze

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Punteggio generale

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G
Presso: Studio medico Prof. Bosi visita diabetologica

ci siamo trovati davanti ad un professionista esemplare

M
Presso: Studio medico Prof. Bosi Visita di controllo

Il Prof. Bosi è un medico scrupoloso, competente, attento al paziente, garbato, esaustivo nelle spiegazioni, disponibile, consiglio vivamente

C
Presso: Studio medico Prof. Bosi Visita di controllo

Sono stato ricevuto con la consueta professionalità, cordialità e disponibilità.
C. C.

C
Presso: Studio medico Prof. Bosi Visita di controllo

Puntualità chiarezza nelle spiegazioni disponibilità a specificare e chiarire

S
Presso: Studio medico Prof. Bosi Visita di controllo

Molto professionale e competente. Sempre sorridente e rassicurante

S
Presso: Studio medico Prof. Bosi visita diabetologica

Prima visita molto positiva. Per l’efficacia del trattamento bisogna aspettare di prenderlo e vedere i risultati !

A
Presso: Studio medico Prof. Bosi visita endocrinologica

Paziente del professionista da oltre 2 anni in qualità di accompagnatore di mia figlia 20enne per alcuni problemi endocrinologici, frequenti nell'età. Sempre ottima accoglienza, modi professionali, garbati e rassicuranti a livello medico, altresì ottimo approccio nella metodologia della risoluzione delle varie patologie, facilitato dalla ineccepibile competenza ed esperienza diagnostica. Più che soddisfatti dell'assistenza medica del Prof . Bosi

R
Presso: Studio medico Prof. Bosi Visita di controllo

Il Professore è molto preparato, scrupoloso e molto empatico. Consigliatissimo

M
Presso: Studio medico Prof. Bosi visita diabetologica

Grande attenzione, competenza e professionalità. Mi ha dedicato tutto il tempo necessario ad un prima visita con grande cordialità

G
Presso: Studio medico Prof. Bosi Visita di controllo

È la seconda volta che vado dal Professore ed sprezzo la sua professionalità e chiarezza di esposizione

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su Tiroidite

Salve, ho 25 anni e da quando avevo 13 anni mi è stata diagnosticata una tiroidite linfocitaria cronica e ho assunto da subito Eutirox.. Nel corso degli anni le analisi della tiroide sono uscite sempre nella norma, e anche le ecografie, tranne che per gli anticorpi sia tireoperossidasi che tireoglobulina. Decisi quindi di ricevere un altro parere e mi è stata tolta la compressa perché l'attuale endocrinologo che mi segue dice che non ne ho bisogno. Sono passati 5 mesi e ho fatto le analisi con valori F T3 - 3,33 /F T4- 1,04 / TSH - 3,94. Mentre gli anticorpi antitireoperossidasi 1708,45 e quelli antitireoglobulina 5,18.. A questo punto non capisco se ne ho bisogno o no della medicina, ho paura non capiscano quello che ho e che in futuro possa avere gravi conseguenze ciò.. Attendo un vostro parere

Buongiorno, confermo la diagnosi del collega di tiroidite cronica autoimmune ancora in fase subclinica. Tuttavia, a mio parere, la terapia con Eutriox (o altra formulazione terapeutica di tiroxina) è indicata già ora, al fine di ridurre il valore di TSH al di sotto di 2.5, che è la soglia ottimale da non oltrepassare, in generale e soprattutto, nel caso in cui lei sia una giovane donna, in vista di una possibile gravidanza. Occorre poi valutare se vi è una qualche sintomatologia associata, oppure se lei è una persona totalmente asintomatica. Confermo che questa condizione non deve preoccuparla in quanto è, in ogni caso, correggibile. Con viva cordialità

Prof. Emanuele Bosi

Buongiorno,
sono un uomo di 46 anni. A ottobre 2020, per la prima volta in vita mia, cominciai a soffrire di frequenti episodi di cardiopalmo. Avvertivo distintamente il battito del cuore nel petto e/o nell’orecchio sinistro, come se fosse più forte del normale, battito che appariva comunque regolare e solo moderatamente accelerato. Solitamente a riposo ho circa 65 bpm, in questi episodi oscillava tra 70 e 90, la maggior parte delle volte intorno agli 80.
All’epoca feci diversi accertamenti cardiologici che non evidenziarono nulla di particolare. L’unica cosa rilevante fu che la cardiologa, auscultandomi con lo stetoscopio, mi parlo di ‘iperadrenalinicità’, senza specificare ulteriormente.
Dopo questi esami, il problema svanì per circa sei mesi, salvo ricomparire timidamente quest’estate, e infine riproporsi da settembre in poi, con la medesima sintomatologia. Per sicurezza, ho fatto un altro ECG e anche un’eco ai tronchi sovraortici: ancora niente.
Il mio medico è convinto, ora come allora, si tratti di un problema d’ansia. Specifico che non soffro di manifestazioni acute tipo attacchi di panico; ho invece una predisposizione (familiare) a stati apprensivi cronici, ulteriormente alimentati dalle frequenti somatizzazioni. La situazione è peggiorata parecchio negli ultimi anni, a seguito di ‘veri’ problemi di salute, tanto che mi trovo in un circolo vizioso di continuo stress da cui non riesco a uscire. Dato che alcuni disturbi funzionali (dispepsia gastrica, cervicale, prostatiti abatteriche di origine muscolo-tensiva) si stanno cronicizzando, il mio medico pensa che anche le palpitazioni siano il risultato del continuo logorio psicofisico dovuto a quanto sopra.
Io però non sono convinto. Gli episodi non sembrano in alcun modo correlati a situazioni o stati d’ansia, e nemmeno a sforzi fisici; anzi, si propongono al 99% dopo i pasti , all’atto di coricarsi, durante la notte, sotto la doccia. Tutte situazioni di rilassamento, come se una determinata situazione o determinate posizioni ne favorissero la comparsa.
Ho letto che talune malattie neuro-endocrine, come il feocromocitoma, si manifestano con sintomi simili, in particolar modo con un battito cardiaco più energico, anche se nel mio caso io non ho né ipertensione né sudorazione abbondante o tremori.
Chiedo dunque – soprattutto per la mia tranquillità - se si tratta di timori giustificati ed è il caso che faccia accertamenti in questa direzione, o se effettivamente possa cominciare un percorso di tipo psicologico.
Grazie e cordiali saluti.

Di fronte a questa sintomatologia alcuni esami ormonali possono essere utili: il primo è la valutazione della funzione tiroidea (FT3, FT4, TSH); in secondo luogo, la raccolta delle catecolamine (adrenalina, noradrenalina, dopamina, acido vanil mandelico) nelle urine delle 24 ore. Qualora, come è probabile, questi accertamenti risultassero entro i valori di normalità, si potrà pensare, per esclusione, ad un problema più legato all'ansia.

Un cordiale saluto

Prof. Emanuele Bosi

Prof. Emanuele Bosi

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