Esperienze

Il mio approccio terapeutico si basa sulla comprensione di se stessi, sull'accettazione dei propri limiti favorendo la presa di consapevolezza delle proprie risorse per iniziare il cambiamento che si desidera attuare della propria vita. È mio specifico obiettivo indagare e fare luce sulla confusione che accompagna l’individuo, in modo che questo possa essere uno stimolo alla comprensione di ciò che è stato o che è fonte di sofferenza, creando le basi affinché egli possa autonomamente imparare a leggere se stesso, i suoi pensieri, le sue emozioni e la realtà che lo circonda.
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Studio di Psicologia
Via Sant'Antonio da Padova 12, Torino

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Presso: Studio di Psicologia

Ho contattato la dottoressa su consiglio di un’amica. La dottoressa è stata molto sensibile per quanto riguarda le problematiche personali che ho avuto e che mi ha aiutato affrontare con estrema competenza riuscendo a portare chiarezza e serenità in un periodo molto difficile.
Grazie

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su Depressione

Ho 49 anni e sto assumendo da diverso tempo una compressa di Cymbalta per depressione ansiosa, che si manifestava maggiormente con sintomi fisici: dolori muscolari, stanchezza, contratture, dispnea. Il mio medico mi ha prescritto da poco per 15 giorni delle iniezioni di Samyr. Ebbene, alla fine della cura mi sento bene fisicamente, non ho piu' dolori ne' stanchezza ma mi sento male emotivamente, come se la depressione fosse passata dal corpo all'anima. E' possibile una cosa del genere? Puo' essere il Samyr la causa di cio?
E' bene che continui la cura ora con le compresse? Grazie

Buongiorno, quello che le succede è assolutamente plausibile. Il farmaco, in fase acuta può essere un valido aiuto, tuttavia per certi mali, non è sufficiente. Approvo i suggerimenti dei colleghi che hanno già risposto su tutta la linea.
Un sintomo o una condizione di malattia è qualcosa che che accade nella vita e di cui dobbiamo curarci, non sbarazzarci. Se il dolore è nel corpo, una volta messo a tacere, si fa sentire nell'anima. Il dolore, sia fisico che psichico, va interrogato. Se non avesse necessità di comunicarci qualcosa, semplicemente, non ci sarebbe. Per quanto possa essere costoso, oneroso e lungo un lavoro psicologico è il modo migliore per uscire dal buco nero, non solo stando meglio, ma anche con nuove risposte su di sè. Si faccia coraggio
Cordialmente

Dott.ssa ELISABETTA VAIRA

Domande su colloquio psicologico

Salve ho 28 anni e una bimba di 11 mesi lo sta della bimb di 5 mesi mi sono lasciata con il padre per i caratteri non compatibili, una scelta partita da lui. Ora dopo 4 mesi stiamo provando a ristare insieme e ieri ho scoperto che dopo un mese che ci siamo lasciati lui ha frequentato e baciato un altra... come mi deve comportare?!? Io non mi fido di lui anche perché all inzio della nostra storia stava con me. E si sentiva e vedeva con altre donne... poi andammo a convivere e diciamo che no. Ha mai dato sospetti nella convivenza... solo una volta incinta di 3 mesi chiamo un sito di appuntamenti una ragazza ma chiamo soltanto come dice lui per curiosità...

Buongiorno, da come scrive mi pare di intendere che la situazione sia ben oltre complicata al riassunto che riusciamo a leggere. Sono d'accordo con i colleghi che hanno già risposto sopra, ma mi sento di aggiungere una breve riflessione. Penso che lei desideri sapere se ci sono le basi di un miglioramento della condotta del compagno - soprattutto perché avete una bambina insieme- quindi in che modo comportarsi per favorire questo, o la linea da adottare per ripartire al fine di gestire al meglio un passato travagliato. La fiducia,tuttavia, è delicata come un cristallo: difficile da acquistare, molto facile da spezzare. Poterla rimettere insieme è un lavoro lunghissimo e faticoso. Chi è stato tradito è sospettoso, guardingo e si aspetta che possa riaccadere. Credo che sia indispensabile che entrambi parliate in maniera onesta dell'accaduto, mettendo da parte i rancori almeno in fase iniziale per poter ricominciare.
Quando decidiamo di riaccogliere chi ci ha fatto del male, anche noi siamo costretti a un cambiamento e non è facile: accettare un passato che ci ha ferito e tenere viva la speranza che questo non accadrà più. E' un lavoro di grande intensità.
Le faccio i miei migliori auguri!
Cordialmente
Dott.ssa Elisabetta Vaira

Dott.ssa ELISABETTA VAIRA

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