Indirizzi (3)


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti
Carta di credito, Contanti, Bonifico istantaneo
089 258..... Mostra numero
345 363..... Mostra numero


Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo

Pazienti senza assicurazione sanitaria


06 3..... Mostra numero

Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo

Pazienti senza assicurazione sanitaria


320 622..... Mostra numero
0975 5..... Mostra numero

Informazioni su servizi e prezzi non disponibili

Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite

Visita urologica

Altre prestazioni


Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Inserimento catetere



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

cistoscopia



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Ecografia Apparato Urinario



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Ecografia Testicolare



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Onde d'urto ciclo sei sedute


Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Onde d'urto singola seduta



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Uroflussimetria



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Rimozione stent



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Visita Specialistica Urologica con ecografia apparato urinario



Corso Giuseppe Garibaldi 23, Salerno

Scopri di più

CMSO - Centro Medico Specialistico Orio

Visita Specialistica Urologica di controllo

I professionisti sanitari ed i centri medici sono responsabili dei prezzi mostrati e delle informazioni correlate. MioDottore non determina né influisce sui prezzi che vengono mostrati.

Esperienze

Dr. Donato Dente
Nato a Salerno il 22.7.21980.
Diploma di maturità Classica (1999).
Laurea in Medicina e Chirurgia presso università G. D'Annunzio (Chieti-Pescara) con tesi “IMPOTENZA SESSUALE : ATTUALITA' NELLA DIAGNOSTICA E NEGLI APPROCCI TERAPEUTICI” nel 2005
Specializzazione in Urologia con Lode presso Dipartimento di Urologia – Policlinico Umberto Primo (Roma) con tesi: “IMPIANTO DI PROTESI PENIENA TRICOMPONENTE IN PAZIENTI AFFETTI DA DISORDINE DI GENERE E SOTTOPOSTI A FALLO PLASTICA: TECNICA CHIRURGICA E RISULTATI A LUNGO TERMINE” nel 2012
Durante il corso di specializzazione È stato dal 2009 al 2011 Clinical Fellow presso St. Perter's Andrology Center – University College Hospital a Londra
Dal 2011 al 2012 ha lavorato presso il centro di Medicina della Riproduzione all'European Hospital di Roma
Membro delle seguenti Società Scientifiche:
SIU (Società Italiana di Urologia)
SIA (Sociatà Italiana di Andrologia)
EAU (European Association of Urology)
AUA (American Association of Urology)
ESSM (European Society of Sexual Medicine)
Attualmente Dirigente Medico presso la “L'UNITA' OPERATIVA DI UROLOGIA ROBOTICA E MININVASIVA DEL POLICLINICO ABANO TERME” all'interno della quale È referente dell'ambulatorio di Andrologia.
Vincitore due volte del premio per miglior comunicazione al congresso EAU di Vienna nel 2011 con i seguenti lavori scientifici:
• Penile prosthesis insertion in Gender Dysphoria- long term results
• Non-mosaic klinefelter syndrome: birth of 12 healthy children after tese-microtese and icsi
Vincitore del premio per migliore comunicazione chirurgica al congress ESSM di Milano 2011 con il seguente lavoro scentifico
• Penile prosthesis insertion in Gender Dysphoria- long term results
Dal 2012 membro del FEBU : Fellow European Border of Urology
Autore di numerosi abstracts e lavori scientifici, in ambito soprattutto andrologico, pubblicati su riviste italiane ed internazionali, ha partecipato attivamente nella stesura di alcuni testi di andrologia clinica e chirurgica.

L'attività dell'Unità Operativa di Urologia Robotica e Mininvasiva del Policlinico Abano Terme pone particolare attenzione alla diagnosi e alla cura delle patologie della prostata. L'ipertrofia prostatica benigna (IPB) e il Carcinoma Prostatico vengono trattate attraverso le tecniche meno invasive e tecnologicamente piÙ avanzate attualmente disponibili. Tra le dotazioni tecnologiche di ultima generazione di cui si avvale l'Équipe di Urologia del Policlinico per il trattamento della patologia prostatica, si riscontrano in particolare:

• il Robot Da Vinci Si
• il laser ad Holmio da 120w
• l'Ablatherm per gli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità
• la Risonanza magnetica prostatica con diffusione e spettroscopia con colina

Una grande esperienza, È stata accumulata nell'esecuzione di interventi chirurgici mini-invasivi e di procedure diagnostiche finalizzate al trattamento di dell'ipertrofia prostatica benigna e del carcinoma prostatico. Grazie a questa esperienza il Centro ha ottenuto, e continua a ottenere, risultati scientifici apprezzati a livello internazionale. Per questo il personale del Centro si concentra soprattutto nell'esecuzione delle seguenti procedure:
• Prostatectomia radicale robotica
• HoLEP (Holmium laser enucleation of prostate, ovvero adenomectomia prostatica con laser ad Holmio)
• Risonanza magnetica della prostata con spettroscopia con colina
• HIFU (high intensity focused ultrasound, ovvero ultrasuono ad alta intensità focalizzato)

l sistema robotico Da Vinci Si È la terza e piÙ aggiornata versione del Robot chirurgico. Attraverso di esso viene eseguita la prostatectomia radicale laparoscopica robotica, un intervento in cui l'epuipe di urologia del Policlinico di Abano ha sviluppato specifica competenza e ampie casistiche.
Presso il centro di Abano l'intervento robotico È sempre preceduto da una risonanza magnetica spettroscopica della prostata che indica al chirurgo la strategia in funzione del volume prostatico, della conformazione della prostata e della stadiazione clinica del tumore. In particolare con la risonanza viene studiato il rapporto del tumore con la capsula prostatica e con I fasci vasculo-nervosi circostanti.
Se la stadiazione e I parametri clinici lo permettono, mantenendo un grado elevato di sicurezza oncologica, si potrà eseguire un intervento di prostatectomia radicale robotica con risparmio delle strutture nervose, vascolari e fasciali periprostatiche.
Obiettivo dell'intervento di prostatectomia radicale robotica È dare al paziente la migliore cura oncologica con il minor trauma delle strutture periprostatiche, riducendo i tempi di degenza e permettendo una piÙ rapida ripresa delle attività quotidiane.
HoLEP - Holmium Laser Enucleation of Prostat
La vaporizzazione prostatica con laser ad Holmio (HoLEP) È un intervento semplice e comune ad altri tipi di laser indicato per adenomi di piccole dimensioni. L'adenomectomia o enucleazione con laser (HoLEP) sfrutta le caratteristiche uniche del laser ad Holmio ed È un intervento che permette di evitare in tutti i pazienti affetti da patologia prostatica benigna la chirurgia open o endoscopica tradizionale, anche quelli con grossi volumi prostatici o che non possono sospendere terapie antiaggreganti.
Attraverso la HoLEP È possibile operare qualsiasi paziente con qualsiasi volume prostatico garantendo con un unica metodica il minor tasso di sanguinamenti e di reinterventi riportato in letteratura. I pazienti sottoposti a interventi per ipertrofia prostatica con il laser ad Holmio hanno una rapida degenza e ripresa post-operatoria, maggior tasso di successo a lungo termine e conseguentemente meno re.interventi rispetto all' endoscopia tradizionale (Resezione trans-uretrale di prostata o TURP).

• Riabilitazione andrologica funzionale post chirurgica
• Disfunzione Erettile
• Incurvamento penieno acquisito o Malattia di La Peyronie (Induratio Penis Plastica)
• Incurvamento penieno congenito
• Chirurgia protesica
• Eiaculazione precoce
• Tumore del pene
• Tumore del testicolo





Disfunzione erettile
Il termine impotenza comprende una enorme varietà di alterazioni dell'erezione, queste condizioni vengono descritte come “DISFUNZIONE ERETTILE” (DE) definita come: l'incapacità di raggiungere una erezione atta consentire un rapporto che porti alla reciproca soddisfazione di entrambi i partner. E' quasi impossibile poter definire accuratamente la popolazione affetta da questa patologia. Di sicuro si È capito che l'incidenza È correlata all'età, e che il problema È molto diffuso nella società occidentale; le stime indicano infatti che solo negli Stati Uniti ne sono affetti tra i 10 e i 18 milioni di persone, se si calcola l'incidenza dell'ordine del 10% nella popolazione generale, nel regno unito 2-3 milioni di persone dovrebbero soffrire di DE. Le cause possono riguardare numerosi fattori fisici e psicologici, spesso concomitanti e in interazione reciproca, tra le piÙ comuni cause psicologiche vi sono l'ansia, la depressione ma anche lo stress e i condizionamenti ambientali. Un ruolo centrale È assunto dalla cosiddetta “ansia da prestazione” che determina un effetto inibitorio sulle erezioni ed È frequente nei giovani alle prime esperienze sessuali o dopo il verificarsi di un primo fallimento nei rapporti sessuali. Altra causa puÒ essere una scarsa intesa col partner. Difatti qualora la causa sia psicologica vi possono essere notevoli differenze a seconda del comportamento della partner e dell'ambiente in cui si svolge il rapporto; in tal caso spesso la mancanza di erezione È determinata dalla percezione inconscia di rifiuto da parte della partner. La disfunzione erettile di natura psicologica non È una condizione permanente paragonabile ad una malattia o ad un'invalidità; persone che non riescono ad avere la minima reazione erettiva con una partner, possono tranquillamente averne di normalissime con altre; a conferma, la disfunzione erettile di natura psicologica non sussiste in genere nell'autoerotismo. Una recente ricerca italiana ha individuato un significativo legame tra la disfunzione erettile e la difficoltà nel riconoscere ed esprimere le proprie emozioni. Le cause organiche possono essere di tipo endocrino (ipogonadismo, iperprolattinemia, sindrome di Cushing, carenza di somatotropina), di tipo vascolare (sia di natura venosa che arteriosa), di tipo neurologico (Parkinson, Alzheimer, traumi spinali, neuropatia periferica), legati a malattie croniche (diabete, insufficienza renale o epatica), derivanti dall'uso di farmaci (cortisone, psicofarmaci, antipertensivi) o da trattamenti medici (prostatectomia radicale, cistectomia, radioterapia per cancro prostatico). Sono stati infine riconosciuti numerosi fattori di rischio che aumentano la probabilità di insorgenza di una Disfunzione Erettile tra i quali l'età, il fumo, il consumo cronico di alcol e droghe, la carenza di esercizio fisico, l'ipercolesterolemia e l'obesità.
Incurvamento penieno acquisito o Malattia di La Peyronie (Induratio Penis Plastica)
La Induratio Penis Plastica (IPP), detta anche malattia di La Peyronie dal chirurgo francese che l'ha scoperta. La prima segnalazione sulla malattia, infatti, fu fatta da Andrea Vesalio nel 1550, ma la prima descrizione clinica fu scritta da Francois De La Peyronie nel 1743, È costituita da una fibrosi localizzata della tunica albuginea del pene, ovvero della guaina che riveste i suoi corpi cavernosi. La IPP si sviluppa spesso in maniera subdola, iniziando con un ispessimento di una o piÙ zone della tunica albuginea fino ad arrivare ad una placca calcifica, dura, nella parte interessata, che porta a una curvatura del pene piÙ o meno importante che talvolta impedisce anche la penetrazione, con associate difficoltà erettive ed erezioni dolorose. Le cause sono incerte: si ipotizzano quali fattori eziologici i microtraumi che si possono verificare durante i rapporti sessuali o traumi di altra natura. Per quanto riguarda le cure, l' obiettivo della trapia È soprattutto quello di ridurre i sintomi ed arginare l'evoluzione della malattia. Inoltre si utilizzano anche meccanismi di trazione per il raddrizzamento del pene e nei casi piÙ gravi si puÒ procedere a alla correzione chirurgica dell'incurvamento. In generale, quanto prima È effettuata una corretta diagnosi, tanto migliori saranno i risultati che È possibile aspettarsi delle terapie.

Incurvamento penieno congenito
La curvatura del pene costituisce un problema molto piÙ diffuso di quanto si pensi: un recente studio documenta che non meno del 7% dei maschi italiani È affetto da questa patologia. Questo tipo di curvatura, dal termine stesso ”congenita” significa presente dalla nascita. Il problema È caratterizzato da una asimmetria nella lunghezza dei corpi cavernosi. Vi puÒ essere una difficoltà al rapporto sessuale per la particolare geometria del pene nella forma congenita non vi sono difficoltà di erezione ed il pene È solitamente di dimensioni normali, nell'adulto la retrazione prodotta dal tessuto cicatriziale puÒ determinare una importante perdita di lunghezza del pene, e si puÒ associare un deficit di rigidità, anche grave. Ci sono rimedi? Fortunatamente sÌ. La curvatura, se grave, puÒ essere operata, con buoni risultati in termini di raddrizzamento. L' obiettivo finale sarà ottenere un pene diritto, di adeguata lunghezza, e con buona rigidità, con sensibilità e capacità di eiaculazione immodificate.
Chirurgia Protesica
Nel 30% degli uomini affetti da disfunzione erettile nonostante la terapia farmacologica non si riescono ad ottenere i risultati sperati in termini di qualità dell'erezione; in genere sui tratta di pazienti diabetici, con ipertensione, fumatori, con alti livelli di colesterolo o trigliceridi o uomini che sono stati sottoposti a chirurgia per tumore di prostata, vescica, ano-retto. Oggi infatti grazie alle protesi peniene si puÒ affermare che praticamente il 100% dei problemi di erezione puÒ avere una soluzione, e brillante. Purtroppo molti uomini non conoscono l'esistenza della protesi peniena e spesso anche medici non specialisti non ne parlano ai propri pazienti, privandoli della possibilità di un'opzione terapeutica, riconosciuta valida a livello mondiale. Le protesi peniene sono costituite da due cilindri che vengono inseriti nei due cilindri naturali del pene: i “corpi cavernosi”. Si distinguono due tipi di protesi: le “non idrauliche” e le “idrauliche”. Le prime sono le piÙ semplici: costituite da due cilindri di consistenza costante che producono un'erezione di rigidità sufficiente alla penetrazione, ma tale da permettere la flessione del pene per essere riposto negli slip. I modelli idraulici sono invece costituiti da due cilindri, un dispositivo di controllo internamente allo scroto e un serbatoio di liquido posizionato internamente (solitamente dietro l'osso pubico). Si ha un sistema a circuito chiuso, dove il liquido viene trasferito ai due cilindri per ottenere l'erezione e, sempre a comando manuale, viene ritrasferito al serbatoio per ottenere la flaccidità. La protesi idraulica permette di ottenere un'erezione di consistenza e aspetto non distinguibile da un'erezione naturale. I modelli idraulici quindi permettono, a comando, erezioni di ottima rigidità, con la stessa sensibilità di prima dell'intervento, e con la stessa capacità di eiaculazione ed orgasmo, il tutto non notando nulla dall'esterno, infatti tutti gli elementi della protesi sono all'interno del corpo. Le protesi oggi hanno raggiunto una affidabilità elevata, con un successo chirurgico superiore al 95%. I materiali di cui le protesi sono costituite sono perfettamente biocompatibili, per cui non vi È il rischio di rigetto. Inoltre dati internazionali riportano un elevato grado di soddisfazione sia degli uomini che si sono sottoposti a questa chirurgia, che delle loro compagne.
Eiaculazione precoce
Si definisce eiaculazione precoce (EP) quando l'eiaculazione nella maggior parte delle volte avviene entro pochi minuti dalla penetrazione creando disagio psicologico (Secondo la Society of Sexual Medicine entro 1 o 2 minuti). L'eiaculazione precoce È la piÙ diffusa disfunzione sessuale maschile e, circa il 30 % della popolazione maschile non ha il controllo del riflesso eiaculatorio. L'EP riconosce molte cause tra queste vi sono alcune malattie mediche come le infiammazioni della prostata o di alcune ghiandole endocrine come la tiroide. Un ruolo molto importante anche se ancora non completamente definito svolge il non conoscere o non sapere attivare i muscoli del pavimento pelvico: per intenderci quei muscoli localizzati tra l'ano e l'attaccatura dello scroto e che si utilizzano per interrompere il getto della pipÌ. Secondo alcuni studi recenti gli adolescenti che si masturbano in bagno vanno piÙ frequentemente in contro alla eiaculazione precoce rispetto ai ragazzi che invece lo fanno nel proprio letto proprio perchÉ stando davanti al lavandino o sotto la doccia in piedi o seduti sulla tazza non “scoprono” questi muscoli e non imparano a saperli usare per ritardare a proprio piacimento il riflesso eiaculatorio. L'eiaculazione precoce crea numerose conseguenze negative come senso di frustrazione, abbassamento della autostima e della fiducia in se stessi. Le terapie possono essere sia farmacologiche ma anche non farmacologiche. Nella pratica andrologica vengono perÒ spesso anche usati farmaci non in commercio per l'EP che sfruttano alcuni affetti collaterali come alcune creme anestetiche ed i farmaci che si usano per la disfunzione erettile. I trattamenti psicologici hanno scarso rilievo sia perchÉ non È stato mai dimostrato un rapporto di causa effetto sia perchÉ non È stata mai dimostrata l'efficacia terapeutica nel risolvere l'EP.
Tumore del pene
Il tumore del pene una malattia rara e piÙ frequente negli uomini al di sopra dei 60 anni. Non si conoscono precisamente le cause per cui insorge, rimane il fatto che È una malattia È molto meno frequente negli uomini sottoposti a circoncisione (rimozione del prepuzio) in età precoce o alla nascita, poichÈ gli uomini non circoncisi non sempre eseguono una ottimale pulizia del proprio pene. Il virus del papilloma umano (HPV) che causa le verruche genitali aumenta il rischio di insorgenza del tumore del pene. Vi sono inoltre alcune malattie cutanee che possono interessare il pene che ,se non trattate, continuando a svilupparsi possono evolvere in tumore. Pertanto se si notano delle zone bianche, rossastre e eritematose sul proprio pene È importante consultare un medico. Il primo segno È spesso rappresentato dal cambiamento di colore e dall' ispessimento della pelle, possibile insorgenza di piccole ferite la comparsa di una ferita sul pene, particolarmente sul glande (la punta del pene) o sul prepuzio, ma a volte anche sulla parte centrale del pene, con possibile fuoriuscita di liquido o di pus. Come la maggior parte dei tumori È piÙ facile da trattare se diagnosticato in uno stadio precoce, per cui se si nota qualche lesione sospetta sul proprio pene È bene consultare un urologo o un dermatologo. Per accertare la diagnosi È necessario il prelievo di un campione di tessuto (biopsia) da tutte le zone sospette. Una biopsia viene eseguita previa anestesia locale e il materiale prelevato viene successivamente esaminato al microscopio. Se la biopsia risulta positiva per la presenza di un tumore sarà necessario effettuare altre indagini diagnostiche per verificare la diffusione della malattia in altre parti del corpo. Dai risultati di queste indagini dipenderà la programmazione terapeutica. Lo stadio di un tumore indica la sua grandezza ed estensione. La determinazione della stadio È fondamentale per la programmazione della terapia e per dare informazioni sulla prognosi. Il tipo di trattamento dipende dal grado e dallo stadio del tumore e dalle condizioni generali del paziente. Le terapie previste per il tumore del pene sono chirurgia in prima istanze e successivamente, se necessario, radioterapia e chemioterapia.
Tumore del testicolo
I tumori del testicolo rappresentano circa l'1-1.5% di tutte le neoplasie del sesso maschile ed il 5% dei tumori urologici in generale. Nella società Occidentale si registrano ogni ann con circa 3-6 nuovi casi per 100.000 maschi. E'il tumore È tuttavia il tumore maligno piÙ comune nei maschi tra i 15 ed i 40 anni, si manifesta soprattutto tra i 20 ed i 40 anni con il picco di incidenza nella terza decade di vita. L'eziologia di questi tumori non È nota ma sono stati individuati alcuni fattori di rischio che possono influenzare l'insorgenza e la loro incidenza. Il criptorchidismo (testicolo ritenuto nell'addome) È indubbiamente il fattore di rischio maggiore associato ai tumori a cellule germinali. Generalmente un tumore testicolare si presenta come un nodulo o una tumefazione indolore. Questa alterazione testicolare potrebbe essere evidenziata casualmente dal paziente che riferisce la presenza di un testicolo aumentato di consistenza. Solo nel 20% dei casi il primo sintomo È caratterizzato da dolore scrotale. A volte in occasione di un trauma scrotale puÒ essere rilevata incidentalmente una neoplasia testicolare. La valutazione clinica del testicolo viene eseguita mediante esame obiettivo consistente in una attenta palpazione del testicolo tra pollice e le prime due dita della mano. Qualsiasi area solida, di consistenza dura all'interno della tunica albuginea dovrebbe essere considerata sospetta fino a prova contraria. La presenza di idrocele (sacca a contenuto liquido intorno al testicolo) potrebbe interferire con una adeguata palpazione del testicolo. L'ecografia scrotale diviene a questo punto indispensabile ed affidabile al fine escludere un'orchiepididimite, un idrocele o la presenza di un tumore.
Tutti i pazienti con tumefazione testicolare sospetta devono essere sottoposti ad intervento chirurgico che puÒ essere radicale o anche conservativo a seconta del caso (pazienti con un solo testicolo o con noduli piccole), fermo restando che l'obiettivo primario della terapia chirurgica È quella di avere il completo controllo oncologico della malattia. L'esame istlogico deve definire l'istotipo, e in base a quello si decide il successivo follow-up della malattia.
Altro

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
L
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio Altro

Dottore rassicurante e preparato affiancato da uno staff alla sua altezza

Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio visita urologica di controllo

Competenza, grande disponibilità, molta chiarezza nelle indicazioni terapeutiche.

C
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio visita urologica di controllo

Medico molto scrupoloso e professionalità eccellente. Consigliatissimo.


F
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio terapia con onde d'urto

Molto preparato il dottore e professionale l' infermiera che la coadiuva.


R
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio visita urologica di controllo

Professionalità gentilezza e molata ma molta competenza


G
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio visita urologica di controllo

Pienamente soddisfatto del dottore e del suo staff


P
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio visita urologica

Puntualità , attenzione e competenza , ho risolto il mio problema


D
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio visita urologica

Stato molto gentile chiaro e preciso ,consigliato!


A
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: CMSO - Centro Medico Specialistico Orio terapia con onde d'urto

Infermiera molto preparata mi ha messo subito a mio agio


R
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: Progenia Cooperativa Sociale Altro

Medico molto empatico, capace di inquadrare subito il problema è di spiegarlo in maniera semplice e dettagliata


Si è verificato un errore, riprova