Zia di 93 anni, soffre di insonnia, rimedi? Grazie

9 risposte
Zia di 93 anni, soffre di insonnia, rimedi? Grazie
Ecco alcuni accorgimenti per affrontare questo tipo di problema, che spesso è fisiologico nell'anziano:

+Creare un ambiente tranquillo nella stanza da letto che induce al sonno e al riposo. Rumori e luci possono essere di ostacolo alla tranquillità e vanno ridotti il più possibile.
+Arricchire la giornata con attività regolari e costanti che aiutino a distinguere meglio le abitudini notturne (es. il riposo – ecco perché i pisolini diurni possono essere problematici…) dalle attività diurne (es. faccende domestiche, cura di sé, hobby, attività varie fuori e dentro casa, ecc.);
+Mantenere orari regolari per il consumo dei pasti e per il riposo notturno. E’ particolarmente consigliabile andare sempre a letto e svegliarsi alla stessa ora.
+Fare attività fisica regolare, possibilmente ogni giorno. Anche una passeggiata quotidiana può fare la differenza.
+Assicurarsi che la temperatura della stanza da letto sia confortevole.
+Una regolare esposizione alla luce del sole, soprattutto quella del mattino, stimola la produzione di melatonina, l’ormone regolatore del sonno;
+Durante la notte, assicurarsi che non ci siano luci interne o che provengono dall’esterno nella stanza da letto perché potrebbero confondere o disturbare il sonno (soprattutto la presenza di ombre o riflessi possono agitare e contribuire ad allucinazioni). Un sistema di illuminazione a sensori che accendono le luci al passaggio, ad es. segnando il cammino dalla stanza da letto al bagno, aiuta ad orientarsi ed previene eventuali cadute. In alternativa, potrebbe essere utile l’installazione di un lumino notturno nella stanza.
+Evitare di dormire troppo di giorno; i sonnellini troppo prolungati possono interferire con il riposo notturno.
+Sono sconsigliate attività come guardare la televisione, mangiare, ecc. mentre si è a letto. Per una persona con disturbi del sonno, il letto dovrebbe essere dedicato esclusivamente al riposo.
+Nel caso di disorientamento durante le ore notturne, la persona potrebbe alzarsi dal letto agitata, sentendosi confusa e sola, senza sapere come comportarsi. In queste circostanze, è importante rassicurarla parlando con calma e convincendola a tornare a letto. +Una bevanda calda come una tisana o un tè alle erbe possono aiutare a calmarsi e conciliare il sonno.
+Per evitare che la persona insonne e disorientata esca di casa perché convinta che sia giorno, è consigliabile assicurarsi che le porte dell’appartamento e l’accesso ai balconi siano ben chiusi, magari con dei dispositivi di sicurezza supplementari che impediscono o segnalano l’uscita.

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Buongiorno.
Bisogna valutare la tipologia di insonnia e definire un supporto, che può essere anche di tipo farmacologico, in relazione alle condizioni e allo stato di salute di sua Zia.
E' importante quella che si chiama igiene del sonno e quindi valutare l'insonnia nel suo complesso e perciò conoscere quante sono per esempio le ore di sonno giornaliere come a che ora va a dormire o anche se la richiesta di sonno non sia semplicemente una richiesta di "vivere meno".
Buongiorno, di giorno bisogna tenere occupato e sveglio il paziente, la notte va tenuto il un ambiente privo di rumori e poco illuminato; la terapia farmacologica è ardua per via delle frequenti risposte paradosse degli anziani; resto a disposizione e la saluto cordialmente, Maurizio Luppi.
Buon giorno, le suggerisco di fare una visita geriatrica così da valutare lo stato complessivo della zia e poi di ntraprendere, anche con l'aiuto dello stesso geriatra degli interventi psicologici (anche domiciliari) per migliorare la qualità della vita, oltre che del sonno, di questa persona. Cordialità
Dott.ssa Melania Fanello
Gentile Utente, il primo passo per il trattamento dell'insonnia di sua zia è sicuramente quello di identificare e comprende ciò che causa il disturbo. Fatto questo, due sono le principali azioni solitamente messe in atto: la terapia farmacologica e/o gli interventi sul comportamento e di igiene del sonno. Tralasciando la parte relativa al trattamento farmacologico, di competenza strettamente medica, ecco alcune indicazioni generali ti tipo comportamentale che potrebbero rivelarsi utili (ovviamente per un intervento calato sul singolo sarebbe necessario avere maggiori informazioni): prima di andare a letto, prendersi del tempo per fare attività rilassanti (leggere, guardare la televisione, ascoltare la musica); evitare i sonnellini diurni, poiché potrebbero interferire con il sonno notturno; andare a letto solo quando si ha sonno, non troppo presto; alzarsi dal letto se non si riesce a dormire, fare qualche attività rilassante e poi tornare a coricarsi quando il sonno si fa imminente; restare a letto solo il tempo necessario per dormire e alzarsi alla medesima ora ogni mattina, senza considerare il numero di ore dormite la sera precedente. Spero che questi consigli si possano rivelare utili e che sua zia riesca a risolvere il suo problema legato al sonno. Cordiali saluti
Buongiorno, vista l'età della zia, suggerirei visita geriatrica. Dopodiché intervento psicologico, possibilmente a domicilio, per andare a migliorare l'igiene del sonno. Saluti dott Tealdi
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Siamo sicuri che non sia uno scherzo ? E poi vista l’età meno dorme questa fortunata signora che è arrivata a questa età , e più ore di vita ha ancora da vivere . Leonardo Da Vinci ad esempio , era arrabbiato perché il sonno gli portava via ore di vita .
Salve!
La problematica dell'insonnia nell'anziano è purtroppo molto comune e le cause sono multifattoriali. Sarebbe opportuno eseguire una valutazione completa del paziente, in quanto il sonno fa parte dei ritmi fisiologici ma non è l'unico rappresentante; infatti i vari ritmi biologici tendono ad influenzarsi a vicenda. Esistono inoltre diverse tipologie di insonnia e di conseguenza gli approcci attuabili, farmacologici e non, cambiano da paziente a paziente. Le consiglierei di evitare di ricorrere automaticamente a rimedi farmacologici, spesso fuori luogo o gravati da diversi effetti collaterali, ma sarebbe più opportuno far valutare sua zia da uno specialista geriatra per una presa in carico globale della persona e della problematica in atto.

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