X una cirrosi con tre lesioni nel fegato e una un più grande surrenale causate da un epatite c e liv
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X una cirrosi con tre lesioni nel fegato e una un più grande surrenale causate da un epatite c e livelli di piastrine bassi cosa sarebbe consigliato fare grazie
Se le lesioni del fegato sono sospette per neoplasia (RMN, ecografia e TAC positive per tumore con marcatore tumorale -alfafeto proteina- elevato), le lesioni vanno trattate con termoablazione o chirurgia a seconda delle condizioni generali e eta' del paziente. La termoablazione si puo' eseguire in anestesia locale. La lesione surrenale va valutata (dimensioni, caratteristiche etc.) per poter prendere una decisione.
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Premessa: nelle fasi avanzate della cirrosi il parenchima epatico è sovvertito nella sua struttura da un rimaneggiamento nodulare, per cui immagini nodulari non possono essere "di default" etichettate come noduli neoplastici ma vanno approfonditi nelle loro caratteristiche radiologiche con ecografia con mezzo di contrasto, TC con mezzo di contrasto, risonanza magnetica. Inoltre può essere utile il dosaggio della alfa feto proteina, una molecola che (a parte altre ristrette condizioni) risulta elevata in una percentuale non trascurabile di lesioni neoplastiche primitive del fegato. Ciò detto una condizione di cirrosi associata a pistrinopenia e tre sospette lesioni nodulari epatiche fa pensare ad una condizione di epatopatia avanzata. La lesione indicata come surrenalica andrebbe meglio definita perchė se del surrene destro potrebbe essere anch'essa di pertinenza del contiguo parenchima epatico.
La decisione su quale strategia terapeutica adottare deve tener conto delle condizioni generali del paziente, della sua età, di eventuali comorbidità e può pertanto orientarsi su ampia gamma di opzioni che vanno dal trapianto di fegato (l'opzione più radicale ma anche più invasiva) alla chemioterapia sistemica.
La decisione su quale strategia terapeutica adottare deve tener conto delle condizioni generali del paziente, della sua età, di eventuali comorbidità e può pertanto orientarsi su ampia gamma di opzioni che vanno dal trapianto di fegato (l'opzione più radicale ma anche più invasiva) alla chemioterapia sistemica.
Come correttamente consiglia il collega, la prima cosa da fare è quella di rivolgersi ad un centro di riferimento per il trattamento delle epatopatie croniche.
La valutazione di tali patologie richiede la presa in carico da parte di un team multidisciplinare che possa consigliare il più coretto iter terapeutico.
La valutazione di tali patologie richiede la presa in carico da parte di un team multidisciplinare che possa consigliare il più coretto iter terapeutico.
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