Vorrei un consiglio di qualche dottore 2 anni fa ho sofferto di depressione lieve e stati ansiosi il

17 risposte
Vorrei un consiglio di qualche dottore 2 anni fa ho sofferto di depressione lieve e stati ansiosi il dottore mi ha prescritto cybalta più Lamictal e la seraa per dormire Xanax
Per 20 giorni dopo 2 settimane mi sentivo bene poi dopo un periodo mi a tolto anche Lamictal continuando solo con il cibalta fino a sospendere la cure e stavo bene ora e da maggio che mi è ripreso l'ansia sono andato dallo stesso dottore mi a detto che è un disturbo bipolare e sto prendendo il rivotril prima di andare a dormire e la mattina assieme a una compressa di cibalta ma stavo giorni male e giorni bene mi prendeva solo ansia a partire dallo stomaco poi a metta luglio mi a preschitto deniban e dopo tre giorni o ripreso a stare bene l'unico problema era la sfera sessuale non riuscivo a fare l'amore con mia moglie e dopo un mese lo sospese d'accordo Col dottore anche dopo un mese di sospensione stavo bene ma ora è da tre giorni che mi è ritornare il disturbo d'ansia che mi parte dalla pancia e il dottore mi a detto di riprendere la deniban ma allora mi chiedo a cosa serve il cibalta e le gocce di rivotril? Mi potete chiarire l'effetto dei farmaci e la loro interazione? Vi ringrazio
Salve, credo che sia più opportuno per lei rivolgere queste domande al suo medico di fiducia, figura professionale più competente in materia. Inoltre, ha pensato di intraprendere anche un percorso psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve. Per i farmaci si rivolga al medico che la segue. Consiglierei di integrare la terapia farmacologica con un percorso psicoterapeutico che può aiutarla a chiarire le cause dell'ansia a comprenderne i segnali e che stimolando la fiducia in sé l'aiuterà ad affrontare il problema. Distinti saluti
Buon giorno a lei. Mi viene da chiederle se per caso oltre alla cura farmacologica ha abbinato un percorso di Psicoterapia individuale. È consigliato non affidarsi solo alla farmacologia perché il farmaco agisce sul sintomo ma non sulle cause psicologiche che possono portare a manifestare vissuti e sintomi di disagio. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, sicuramente la domanda sui farmaci potrebbe porla al medico che la segue. Mi sento di dirle di valutare l'inizio di un percorso psicoterapeutico in quanto il supporto farmacologico è una stampella, ma sarebbe utile indagare la cause e le radici del suo malessere.
Un caro saluto,
dott.ssa Chiara De Battisti
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Buongiorno, mi chiedo se i farmaci glielo abbia prescritti il suo medico di base, oppure, uno psichiatra. Nel primo caso, le consiglierei di consultare uno psichiatra. In aggiunta, credo che dovrebbe pensare ad un percorso di psicoterapia. Il farmaco da solo, per quanto utile nel momento di acuzie, non permette un cambiamento stabile.
Un cordiale saluto.
Fermo restando che non è possibile dare una risposta ponderata al suo quesito non avendola visitata direttamente e non avendo la certezza che le sia stata fatta una diagnosi appropriata; penso però, in qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta e Omeopata, che sia opportuno in primo luogo di sottolinearle che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni. Comunque la diminuzione dell’assunzione degli psicofarmaci deve essere effettuata con gradualità. Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti, nel caso dei disturbi un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona serata!
Buongiorno. Per qualsiasi dubbio circa la terapia che sta seguendo si rivolga al suo medico di riferimento, che la conosce ed è in grado di darle spiegazioni precise circa la sua situazione specifica. Inoltre, data la natura del suo disagio, ritengo possa esserle utile un percorso con uno psicoterapeuta, andando così ad integrare la cura farmacologica con una psicologica.
Mi rendo disponibile per questo tipo di percorso, anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Caro utente, è molto difficile rispondere alla sua domanda ("a cosa serve il cibalta e le gocce di rivotril?) non conoscendo la sua situazione specifica e di conseguenza il piano terapeutico studiato per lei. Nonostante stia vivendo dell'ansia che la porta a cercare risposte immediate, l'unico che può davvero esserle di aiuto è il medico che le ha prescritto la cura. Parli con lui dei suoi dubbi. Mi sento però di suggerirle di riflettere sulla possibilità di affiancare alla terapia farmacologica anche un percorso di psicoterapia. Spesso, in presenza di sintomi come quelli da lei descritti, la combinazione del farmaco e del percorso psicologico si rivela la strategia migliore per riuscire a stare meglio.
Un caro saluto.
Buonasera, è molto importante che per la terapia farmacologica chieda un consulto con uno psichiatra, in modo da valutare la tipologia e le modalità di somministrazioni più adatte.
Inoltre, le consiglio di prendere in considerazione la possibilità di affiancare alla terapia farmacologica anche un percorso psicoterapeutico, in modo da poter trovare gli strumenti per comprendere la situazione e lavorare per una trasformazione in termini di maggior benessere. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Le auguro una buona serata.
Salve, concordo con i Colleghi sulla necessità di rivolgere queste domande al suo medico prescrittore (che spero sia uno Psichiatra, in caso contrario, ne contatti uno per avere una cura farmacologica ad hoc per lei) e di integrare un percorso Psicoterapeutico che possa aiutarla a capire e a gestire i suoi stati emotivi. Cordialmente Dr.ssa Miraglia
Buongiorno, per quanto riguarda la terapia farmacologica è importante chiedere al professionista al quale si è rivolta, sicuramente conosce meglio la sua difficoltà potrà quindi fornirle delle risposte più esaustive.
Tuttavia, ritengo utile afficancare alla farmacoterapia un percorso psicoterapeutico che possa accompagnarla nella comprensione delle sue emozioni ed anche nell'acquisizione ( o scoperta ) di strategie di gestione dell'ansia. Cordiali saluti.
Caro utente, il farmaco aiuta molto nell’immediato e nel togliere il sintomo ma io credo che lo stesso non vada alla radice del problema. Mi spiego meglio: il farmaco toglie il sintomo ma non la causa vera del sintomo. Per comprendere meglio e risolvere il malessere le consiglio di affiancare al farmaco una psicoterapia così da comprendere profondamente il perchè dei suoi malesseri e raggiungere uno stato di benessere psicofisico. Un caro saluto Floriana Guccione
Buongiorno,
solitamente associare una psicoterapia ad un uso assennato di farmaci puó essete la combinazione migliore per superare un disagio psicologico ( nel suo caso ansia e depressione). Usare solo e troppo il farmaco rischia di portare a ricadute - una volta smessa la somministrazione. Occorre pertanto affiancare un percorso personale che aiuti a consolidare e mantenere i miglioramenti faticosamente conquistati.
Cordialmente
A.M.
Salve ma come mai non ha un rapporto di fiducia con il suo psichiatra tanto da potersi far spiegare l'effetto ed i risultati attesi dalla terapia assunta? Mi dispiace, il rapporto di fiducia fa parte della terapia!
Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica di valutazione
Salve
Dal modo in cui si è espresso mi è sembrato stesse individuando la causa della sua problematica unicamente nelle sue medicine.
La sua diagnosi è complessa ma mi è sembrato che anche il suo modo di ragionare ed esprimersi lo sia: almeno troppo complesso per vederci chiaro!
Vorrei provare ad invitarla a considerare che le problematiche di natura sessuale possono dipendere anche dal suo funzionamento psichico, e in questo ad esempio il modo in cui si esprime e ragiona.
Il mio consiglio è quindi quello di effettuare una valutazione del suo funzionamento psichico in relazione alla sua problematica sessuale.
Resto a disposizione per eventuale chiarimenti via skype, nell'orario riportato nella mia scheda.
un caro saluto
Gentile utente, i farmaci sono competenza dei medici, psicologi o psicoterapeuti non possono prescrivere o modificare una terapia. Inoltre non conoscendo tutta la sua situazione darle un parere sarebbe rischioso. Si confronti con il suo medico e magari pensi ad affiancare una terapia psicologica che vada ad indagare e lavorare sull’origine dei suoi malesseri.
Saluti, dott.ssa Marini
Gentile Utente,
concordo ovviamente con i colleghi che le hanno suggerito di rivolgersi al medico che ha prescritto la terapia farmacologica che sta assumendo.
Concordo anche nel suggerirle di prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico, qualora non lo stia già seguendo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Manuela Violani

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