vorrei sapere se l'aumento di grasso dovuto agli psicofarmaci sia contrastabile con una dieta adegua
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vorrei sapere se l'aumento di grasso dovuto agli psicofarmaci sia contrastabile con una dieta adeguata e attività fisica. Mi chiedevo quindi se gli psicofarmaci "rallentano" il metabolismo oppure aumentano il senso di fame
Gentilissima paziente,
Gli psicofarmaci, agiscono sul sistema nervoso centrale e sono spesso associati ad un aumento del peso corporeo.
Infatti gli antidepressivi, antipsicotici e gli stabilizzatori dell’umore inducono non solo un aumento dell’appettito, ma secondo diversi studi sono in grado di modificare la secrezione d’insulina e il metabolismo, incrementando così l’accumulo di grassi e l’aumento del peso.
Il sovrappeso determina un importante fattore di rischio per malattie metaboliche (infarto, ipertensione, ictus cerebrale e diabete) oltre a risultare una fonte di disagio psicologico nella vita di relazione. L' intervento con diete ipocaloriche è spesso fallimentare perchè il calo del peso avviene molto lentamente, inoltre è difficile seguire le norme dietetiche se si è fuori casa e inoltre bisogna combattere con una fame che è difficilmente controllabile razionalmente; tutto questo porta a perdere la costanza e la motivazione, riacquistando velocemente i pochi chili persi. Ad oggi uno dei metodi nutrizionali, che consente un dimagrimento rapido non pericoloso perché fondato rigorosamente su basi scientifiche e seguito scrupolosamente dallo specialista è la dieta chetogenica.
Si tratta di un programma dietetico che consente la perdita della massa grassa in eccesso, senza intaccare la massa magra, cioè l’apparato muscolare.
Il suo principio si basa sul consumo di una forte percentuale di grassi ad alta qualità che permette di proteggere la massa magra (muscoli, ossa, pelle, organi) e obbliga l’organismo ad utilizzare i propri grassi come fonte di energia. Ne consegue una perdita di peso rapida, unicamente per quanto riguarda i grassi stoccati, inoltre i corpi chetonici, che si formano nei primi giorni del regime, tolgono la fame in maniera del tutto naturale e la stanchezza. Nel corso della dieta, certe verdure sono permesse perché indispensabili al buon funzionamento intestinale e permettono di variare i pasti. Nel periodo di transizione si inseriscono poco per volta gli alimenti, sia a livello quantitativo che qualitativo in modo da permettere all’organismo di abituarsi a secernere una giusta quantità di insulina e a rialzare il metabolismo che, nella dieta proteica, come del resto in tutti i regimi dietetici, si abbassa.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gli psicofarmaci, agiscono sul sistema nervoso centrale e sono spesso associati ad un aumento del peso corporeo.
Infatti gli antidepressivi, antipsicotici e gli stabilizzatori dell’umore inducono non solo un aumento dell’appettito, ma secondo diversi studi sono in grado di modificare la secrezione d’insulina e il metabolismo, incrementando così l’accumulo di grassi e l’aumento del peso.
Il sovrappeso determina un importante fattore di rischio per malattie metaboliche (infarto, ipertensione, ictus cerebrale e diabete) oltre a risultare una fonte di disagio psicologico nella vita di relazione. L' intervento con diete ipocaloriche è spesso fallimentare perchè il calo del peso avviene molto lentamente, inoltre è difficile seguire le norme dietetiche se si è fuori casa e inoltre bisogna combattere con una fame che è difficilmente controllabile razionalmente; tutto questo porta a perdere la costanza e la motivazione, riacquistando velocemente i pochi chili persi. Ad oggi uno dei metodi nutrizionali, che consente un dimagrimento rapido non pericoloso perché fondato rigorosamente su basi scientifiche e seguito scrupolosamente dallo specialista è la dieta chetogenica.
Si tratta di un programma dietetico che consente la perdita della massa grassa in eccesso, senza intaccare la massa magra, cioè l’apparato muscolare.
Il suo principio si basa sul consumo di una forte percentuale di grassi ad alta qualità che permette di proteggere la massa magra (muscoli, ossa, pelle, organi) e obbliga l’organismo ad utilizzare i propri grassi come fonte di energia. Ne consegue una perdita di peso rapida, unicamente per quanto riguarda i grassi stoccati, inoltre i corpi chetonici, che si formano nei primi giorni del regime, tolgono la fame in maniera del tutto naturale e la stanchezza. Nel corso della dieta, certe verdure sono permesse perché indispensabili al buon funzionamento intestinale e permettono di variare i pasti. Nel periodo di transizione si inseriscono poco per volta gli alimenti, sia a livello quantitativo che qualitativo in modo da permettere all’organismo di abituarsi a secernere una giusta quantità di insulina e a rialzare il metabolismo che, nella dieta proteica, come del resto in tutti i regimi dietetici, si abbassa.
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Gentile paziente, una dieta ipocalorica gestita da un professionista della nutrizione e associata a del sano movimento può sicuramente aiutare a controbilanciare il fenomeno da lei descritto. Per quanto riguarda la seconda parte della sua domanda, non esiste una risposta univoca per tutti gli psicofarmaci: in molti casi l'effetto collaterale si verifica proprio sul metabolismo del soggetto che li assume e non sul senso della fame, tant'è che molte persone iniziano appunto a prendere peso senza aver cambiato minimamente l'alimentazione, ma ci sono comunque anche psicofarmaci che possono comportare un'alterazione del senso della fame. Cordiali saluti, Dott. Umberto Olivo.
Salve, una dieta adeguata ed attività fisica non sono aiutano il calo ponderale nel migliore di modi ma agiscono
positivamente anche e soprattutto sulla sfera psicologica quindi la risposta è assolutamente si.
Gli psicofarmaci sono un campo vasto e complesso per cui definire in linea generale (senza conoscere le molecole)
se "rallentano" il metabolismo o se aumentano il senso di fame è impossibile. Quello che fanno, però, è sicuramente
interagire coi ritmi circadiani e con i sistemi di regolazione ormonale che ovviamente influenzano il metabolismo.
Occorrerà quindi adattare allentamento ad alimentazione in riferimento ai farmaci che assume e a quando li assume. Resto a disposizione di chiarimenti. Cordiali saluti.
positivamente anche e soprattutto sulla sfera psicologica quindi la risposta è assolutamente si.
Gli psicofarmaci sono un campo vasto e complesso per cui definire in linea generale (senza conoscere le molecole)
se "rallentano" il metabolismo o se aumentano il senso di fame è impossibile. Quello che fanno, però, è sicuramente
interagire coi ritmi circadiani e con i sistemi di regolazione ormonale che ovviamente influenzano il metabolismo.
Occorrerà quindi adattare allentamento ad alimentazione in riferimento ai farmaci che assume e a quando li assume. Resto a disposizione di chiarimenti. Cordiali saluti.
L’aumento del peso indotto dagli psicofarmaci come antipsicotici, antidepressivi o ansiolitici è il principale evento avverso, o effetto collaterale, somatico nei pazienti che ne fanno uso. Le cause che portano a questo aumento ponderale sono: l’aumento dell’appetito, l’abbassamento del metabolismo basale dovuto anche alla diminuzione dell’attività fisica e la lipolisi delle cellule adipose.
Per i soggetti in trattamento con psicofarmaci è utile:
- controllare il peso settimanalmente nei primi mesi di terapia;
- eseguire esami del sangue periodici per controllare i livelli di glicemia, trigliceridi e colesterolo;
- seguire una dieta equilibrata e personalizzata con particolare attenzione alla scelta dei carboidrati e alla fonte di grassi;
- avere una vita socialmente attiva ed evitare l’isolamento;
- fare attività sportiva costante.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Per i soggetti in trattamento con psicofarmaci è utile:
- controllare il peso settimanalmente nei primi mesi di terapia;
- eseguire esami del sangue periodici per controllare i livelli di glicemia, trigliceridi e colesterolo;
- seguire una dieta equilibrata e personalizzata con particolare attenzione alla scelta dei carboidrati e alla fonte di grassi;
- avere una vita socialmente attiva ed evitare l’isolamento;
- fare attività sportiva costante.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentilissimo paziente, concordo con i colleghi, è difficile stabilire l’effetto negativo del farmaco senza conoscerne il principio attivo, potrebbe interferire con il metabolismo e con il senso di fame. Sicuramente risulta utile rivolgersi ad un professionista della nutrizione che elabori un piano alimentare personalizzato che tenga conto anche dei farmaci assunti. A questo verrà associato un piano di allenamento, con effetti positivi sia sulla salute fisica che mentale. L’educazione alimentare sarà un altro obiettivo da raggiungere, in modo tale da rendersi indipendente nella scelta dei pasti nella fase di mantenimento del peso.
Resto a disposizione, un saluto Dott.ssa Federica Mostardi.
Resto a disposizione, un saluto Dott.ssa Federica Mostardi.
Gentile paziente, uno degli effetti collaterali più comuni associati all'uso di psicofarmaci è l'aumento di peso. Il mio consiglio è quello di affidarsi ad un professionista che la segua da un punto di vista nutrizionale. Le consiglio inoltre anche una qualsiasi attività fisica. L'attività fisica Aiuta la riduzione della pressione arteriosa e il controllo del livello di glicemia e colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche e artrosi e contribuisce a ridurre il tessuto adiposo in eccesso perché facilita il raggiungimento del bilancio energetico. Inoltre concorre al miglioramento della salute mentale e del benessere personale attraverso l'effetto diretto che ha sulla regolazione emotiva e sulla flessibilità mentale.
Dott. Nello Arianna
Dott. Nello Arianna
Gentilissima paziente, l’aumento di peso è uno dei più comuni effetti collaterali associati all’uso di psicofarmaci. I meccanismi che possono influenzare il peso corporeo includono l’aumento di appetito, la tendenza ad aumentare l’accumulo di grasso corporeo, la riduzione del metabolismo basale o del consumo di energia, la variazione dei livelli di insulina e anche della composizione del microbiota intestinale. Per questo risulta fondamentale adottare una dieta sana ed equilibrata, facendo particolare attenzione alla scelta dei carboidrati e dei grassi, e praticare attività fisica in modo costante, così da prevenire e controbilanciare gli effetti sopra descritti. Rimango a disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Martina Ramponi.
Gentile paziente, la risposta è "dipende dal farmaco".
Detto questo però seguire un'alimentazione più sana abbinata ad esercizio fisico la aiuterà a sentirsi meglio in generale, quindi le consiglio di iniziare il prima possibile.
Detto questo però seguire un'alimentazione più sana abbinata ad esercizio fisico la aiuterà a sentirsi meglio in generale, quindi le consiglio di iniziare il prima possibile.
Gli effetti degli psicofarmaci sul peso possono variare notevolmente da persona a persona e dipendono dal tipo di farmaco, dalla durata del trattamento, dalle dosi e da altri fattori individuali. Alcuni psicofarmaci possono influenzare moltissimo l'aumento del senso di fame, portando a un aumento di peso.
Cerchi di seguire un'alimentazione bilanciata.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Ivana Allocca
Cerchi di seguire un'alimentazione bilanciata.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Ivana Allocca
Ciao, il meccanismo d'azione può variare a seconda del farmaco in questione. Generalmente però le review associano l'eventuale aumento del peso corporeo non a modificazioni metaboliche bensì a modifiche del comportamento alimentare da parte del paziente. Potresti mangiare di più e/o prediligere cibi più calorici.
Gentile paziente l'utilizzo di psicofarmaci può essere associato ad un "rallentato metabolismo", ad una alterazione del transito intestinale o all'alterazione del senso della fame e ciò in associazione ad un eccessivo introito calorico può portare all'aumento di grasso; tuttavia, intraprendere un percorso nutrizionale e sportivo adeguato alle sue esigenze psico-fisiche l'aiuterà a raggiungere i suoi obiettivi di peso in un tempo che è valutato anche in base alla sua situazione di partenza e alla risposta del suo corpo.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Buongiorno, una dieta ipocalorica gestita adeguatamente da uno specialista della nutrizione ed una buona quantità di attività fisica (non necessariamente ad alta intensità) possono contrastare l'aumento ponderale, anche se questo è dovuto a psicofarmaci (non tutti questi farmaci e non su tutti i soggetti esercitano questo effetto). L'esercizio fisico inoltre avrebbe un notevole impatto positivo sulla sfera psicologica, quindi le consiglio di contattare un professionista della nutrizione ed uno del movimento per ottimizzare gli effetti.
A disposizione, Dottor Matteo Meroi
A disposizione, Dottor Matteo Meroi
Buondì, l'utilizzo di psicofarmaci può alterare il senso di fame piuttosto che influire direttamente sul metabolismo. C'è poi forte variabilità tra soggetti e in relazione al tipo di farmaco o durata, dose del trattamento Questo non toglie che un percorso nutrizionale associato possibilmente ad attività fisica, possa garantire risultati in termini di perdita di peso. Sicuramente è però utile l'intervento di un professionista che possa considerare in modo giusto tutte le variabili.
A disposizione, Dott.ssa Sara Carcianelli
A disposizione, Dott.ssa Sara Carcianelli
buongiorno, nel suo caso, le consiglio vivamente un alimentazione controllata ed una specific attività fisica, solo così le sarà possibile contrastare l'aumento del peso. perchè è possibile che i farmaci rallentino il metabolismo e contribuiscano all'aumento del peso. sono a sua disposizione, mi contatti pure. cordiali saluti Dott. Rosario Cuscona
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