Vorrei delle risposte in merito a seguito della mia malattia,invaginazione interna rettale,non vado

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Vorrei delle risposte in merito a seguito della mia malattia,invaginazione interna rettale,non vado più di corpo nemmeno con le irritazioni, ho fatto tutti gli esami del caso,ma ultimamente sono andato in Piemonte da un medico molto riconosciuto nel campo proctologico,sembra che lui ha inventato la delorme interna,sconsigliandomi la STARR asserendo via e mail che andrei a peggiorare......alla visita il suo referto mi ha fatto star male sottoscrivendo cose poco vere, in pratica secondo lui non mi devo operare, perché qualsiasi approccio mini invasivo addominale o personale ,non risolvere il problema funzionale...allora lo ammette che ho problema funzionale, e il motivo dell suo diniego perché questa malattia la chirurgia e praticamente inutile, possibile che sia così....
L origine della mia malattia INCOMINCIA con una sindrome aderenxiale,con tenaci aderenze induritesi negli anni, per 10 anni(Che poi ho rimosso con la adesiolisi) a causa di SUB OCCLUSIONI i muscoli del retto si sono indeboliti fino al cedimento ,causandomi oggi l intussuscezione alla defecaxione, fino al 2015 andavo di corpo aiutandoli con le mani,ma oggi è un serio problema.....mi sento intrappolato nel Mio corpo ,e comunque vorrei sapere se questa opinione ,e errata,cosa che io penso.... possibile che non esiste un approccio chirurgicovanche invasivo che possa guarire... la mia qualità di vita si è impoverita,ma Questo Chirurgo mi dichiara ma non lo scrive che se mi opero ,non risolvo e poi soffrire di più di oggi non solo di Testa e dolori addominali ..... quindi secondo un mio ragionamento :tutti quelli che soffrono di invaginazione retto rettale ,e vengono operati, soffriranno in futuro, incredibile e assurdo......Non sono nato così ..E ho spiegato il motivo della mia malattia..posso avere una risposta per cortesia?
Ringrazio della attenzione.
Buonasera,
La patologia funzionale di cui lei soffre è purtroppo sintomatologicamente molto fastidiosa per il paziente. Non avendola visitata e non avendo a disposizione la documentazione clinica non posso esprimere un parere più preciso ma posso dirle che probabilmente il collega intendesse chiarire che non sempre la chirurgia è risolutiva sui sintomi riferiti. Inoltre, come tutti gli interventi chirurgici, il trattamento del prolasso non è scevro da eventuali complicanze pertanto prima di decidere se precedere ad una correzione chirurgica sarebbe opportuna un’adeguata riflessione sugli eventuali benefici o disconfort che comunque potrebbero verificarsi.
Saluti
Dott.ssa L. Laface

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Buongiorno, sicuramente la sua storia chirurgica ha non deve essere ignorata, tuttavia andrebbero visionati tutti gli esami eseguiti per capire come mai il collega sia giunto a tale conclusione, in quanto è necessario capire quanto il suo problema sia dovuto ad una causa funzionale(ridotta peristalsi intestinale) e quanto ad una causa ostruttiva (aderenze/intussuscezione (invaginazione interna rettale). Sulla base degli esami eseguiti e dei sintomi si può quindi decidere eventualmente su quale problema intervenire (ammesso che siano entrambi presenti). Saluti
Il suo problema di invaginazione rettale è così complesso non può essere correttamente trattato via email senza potersi basare su una complessa e specifica documentazione clinica. Però, generalmente, a monte di tutto c'è la stipsi e la formazione di fecalomi. Il consiglio che mi sento di esprimere in questa sede è di assumere regolarmente preparati che idratano le feci rendendole di consistenza pastosa, tipo dentifricio, per intenderci. Il più semplice da trovare in farmacia senza prescrizione è il "Lattulosio" sciroppo (LAEVOLAC, per esempio). Nella mia esperienza 2 cucchiai dopo i 3 pasti funzionano bene in questo senso (6 cucchiai la giorno). Nel giro di qualche giorno le feci diventano di consistenza morbida ed escono senza ponzare. In questo modo si potrebbe diminuire l'invaginazione dopo la defecazione. Potrebbe anche presentarsi una certa incontinenza e Lei valuterà se vale la pena di continuare. Qualora però questo accorgimento migliorasse la Sua situazione rendendola più sopportabile, consiglio di rivolgersi al Medico di Famiglia per provare prodotti più specifici per ammorbidire le feci, e che possano essere utilizzati da ora in poi. Inoltre, beva molta acqua, almeno una intera bottiglia da un litro e mezzo, Lei sicuramente ne beve troppo poca.....

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