Vorrei chiedere un parere su un test di shirmer positivo valori 1 e 2. Biopsia : lieve atrofia ,focu

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Vorrei chiedere un parere su un test di shirmer positivo valori 1 e 2. Biopsia : lieve atrofia ,focus score 0 Chisholm Manson 2 modesto infiltrato linfoplasmacellulare. Ana positivi SS negativi. Ves e Pcr positivi. Si esclude sindrome di Sjogren ?
Il test di Schirmer positivo (con valori 1 e 2) indica una ridotta produzione lacrimale, un segno comune nella sindrome di Sjögren o in altre condizioni che causano secchezza oculare. La biopsia con "lieve atrofia" e un focus score di 0 (misurazione dell'infiltrazione linfocitaria delle ghiandole salivari minori) indica un'infiammazione molto lieve. Il focus score è uno dei criteri principali per la diagnosi di sindrome di Sjögren: un punteggio di 1 o superiore è tipicamente richiesto per confermare la diagnosi, mentre nel tuo caso è pari a 0 .Il Chisholm-Manson grado 2 rappresenta uninfiltrato linfoplasmacellulare modesto , ma non grave. Questa classificazione descrive l'entità dell'infiammazione delle ghiandole salivari, e un grado 2 è considerato modesto, ma non sufficiente a confermare la diagnosi di Sjögren in assenza di altri fattori Alcune altre considerazioni:
ANA positivi : Gli anticorpi antinucleo (ANA) sono spesso presenti nelle malattie autoimmuni, incluso Sjögren, ma non sono specifici.
SS-A e SS-B negativi : Questi autoanticorpi (anti-SSA/Ro e anti-SSB/La) sono spesso associati alla sindrome di Sjögren, ma non sono sempre presenti. La loro assenza rende la diagnosi meno probabile, ma non la esclude completamente.
VES e PCR elevati : Sono marcatori di infiammazione, ma sono aspecifici e possono essere elevati in molte condizioni infiammatorie o autoimmuni.
Conclusione : Considerando la combinazione di risultati (test di Schirmer positivo, ANA positivi, focus score 0, e assenza di SS-A/SS-B), una diagnosi di sindrome di Sjögren non è completamente confermata . Tuttavia, se i sintomi di secchezza (oculare o orale) persistono, potrebbe essere necessario un monitoraggio a lungo termine. Potrebbe essere utile una consultazione con un reumatologo per una valutazione più approfondita e per escludere altre possibili condizioni autoimmuni che possono causare sintomi simili.






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