Volevo chiedere se un disturbo ossessivo possa degenerare in psicosi. Ho sottoposto alcuni dei miei

18 risposte
Volevo chiedere se un disturbo ossessivo possa degenerare in psicosi. Ho sottoposto alcuni dei miei sintomi ricorrenti ai medici di questo sito, alcuni dei quali mi hanno riscontrato che nel mip caso potrebbe esistere, sulla base di quanto ho riferito tramite queste righe, l'effettivo rischio di esordio psicotico. Tra questi sintomi, potrei riportare un senso di paura ingiustificato e improvviso, che mi assale in risposta a normali stimoli sensoriali, la vista di un edificio di notevole altezza o il profilo contorto di un albero o il disegno di una tappezzeria: oggetti molto quotidiani, certo, ma che d'un tratto assumono alla mia fantasia un aspetto inquietante, sinistro, che mi fa temere di non essere più in grado di percepirli per quello che sono, ma in maniera distorta, alterata, come avviene, appunto, nel delirio. E quando mi vengono queste sensazioni di paura, io inizio a dubitare del mio esame di realtà, e siccome la prospettiva di delirare mi angoscia, mi vedo costretto, allo scopo di fugare quella angoscia, a dirmi che quello che ho davanti è solo un palazzo e niente di altro, e che l'ipotesi che quello che vedo contenga altri significati è infondata, per cui non ho motivo di esserne spaventato e di dubitare della mia integrità psichica. Ciò mi obbliga a diatribe interne estenuanti e, per la verità, inconcludenti, perché il dubbio rimane, insieme al sospetto che oltre a una base ossessiva io stia covando un nucleo psicotico, magari non riconosciuto oppure sottovalutato dallo stesso psichiatra che mi ha in cura... Forse non proprio schizofrenia, ma un doc schizotipico, oppure la cosiddetta sindrome da rischio psicotico, in cui un barlume di lucidità è ancora preservato... Non so che fare quando mi vengono questi pensieri : combatterli, e convincermi che sono privi di senso (cosa che già so...)? Oppure lasciarli passare(cosa impossibile per me, perché non riesco ad accettare di averli e di confrontarmi con le terribili conseguenze di averli...)? Potreste darmi un parere?
Salve, comprendo quanto possa essere complessa la situazione che descrive ed il disagio che prova. Sarebbe opportuno cercare di capire quando si presentano queste ossessioni e soprattutto le cause e ciò che li mantiene in essere. Oltre alla cura psichiatrica, fondamentale in questi casi, sarebbe opportuno parlarne in maniera più specifica con un professionista, uno psicologo in grado di poterla accompagnare in questo percorso al fine di trovare strategie adeguate per gestire la problematica.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente capisco il suo stato d'animo, le sue emozioni!! Credo per lei che oltre a ricercare delle risposte o suggerimenti, possa essere arrivato il momento di confrontarsi con un professionista del settore! riuscire ad effettuare una buona valutazione e conoscenza del paziente è l'unico modo per avere delle risposte. ma non è nella diagnosi che lei troverà risposte, bensì nel lavoro terapeutico, che potrebbe aiutarla a superare o prevenire forti disagi e angosce e sostenerla nella vita di tutti i giorni.
Un caloroso saluto Dott.ssa Alessia Battista
Gentile utente, comprendo i suoi vissuti e il suo stato d'animo. Traspare angoscia e paura, due emozioni molto complesse da gestire in autonomia. Ritengo fondamentale, oltre ad una presa in carico da parte di un medico psichiatra, anche un percorso di psicoterapia per meglio comprendere l'origine di ciò che le accade, che significato ha per lei, come poter gestire. Dalle sue parole, credo ciò stia risultando a tratti invalidante nella sua vita. Quando ciò accade, è bene chiedere aiuto e affidarsi alle cure di un professionista competente.
Rimango a disposizione. Un saluto, dott.ssa Daniela Parisi
Gentile utente, per poter fare una diagnosi bisogna fare una valutazione approfondita della persona, cosa che certamente non si può effettuare qui. Mi permetto però di suggerirle, come già i colleghi le hanno indicato, di valutare l'idea di affidarsi ad uno psicologo per affiancare un percorso di psicoterapia alla consulenza psichiatrica in corso. Attraverso l'aiuto di un psicologo potrebbe risalire al significato assolutamente personale che hanno i sintomi che sta vivendo, andando oltre la semplice definizione diagnostica, che poco dice della persona e della sua storia.
Resto a disposizione.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Buonasera ,comprendo quali angosce sta attraversando, necessita sicuramente di un appoggio psicologico che l accompagni e le permetta di affrontare le sue paure della psicosi .Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buongiorno,
La diagnosi e la ‘ necessità’ di sapere che etichetta attribuirsi non la farà certo stare meglio.
Comprendere le cause dei suoi disturbi, e la ‘funzione’ degli stessi la porterà ad uscirne.
E’ essenziale un percorso di psicoterapia e praticare la mindfulness ( che viene insegnata da professionisti formati in tal senso)
Gentile utente di mio dottore,
per effettuare una valutazione psichiatrica di un paziente é necessario effettuare una visita approfondita. La invito a consultare uno psichiatra nella sua zona. Una approfondita valutazione del suo caso consentirebbe anche di mettere in piedi un piano terapeutico adeguato sia farmacologico che psicoterapico. Si affidi ad uno specialista e vedrà potrà ricevere risposte esaustive alle sue richieste, ne potrebbe seguire trattamento terapeutico con cui trovare giovamento al suo disagio.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno. Sarebbe meglio evitasse di continuare a rimuginare tra sé e sé sulle sue esperienze e si affidasse allo specialista che sembra avere già contattato. Qualora non l'avesse ancora fatto, contatti qualcuno da cui sente di essere capito almeno un po'. Continuare a sottoporre i suoi quesiti a diversi professionisti su questo sito non la aiuta di certo, anzi perpetua il suo rimuginio e la sua confusione. SG
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Se è già in carico ad uno psichiatra, il mio consiglio è quello di rifarsi al suo parere, poiché sicuramente conosce meglio di noi la sua situazione. In linea generale, si: un doc può "scivolare" verso il polo psicotico, del resto come tutti i disturbi mentali. Se sentisse di aver bisogno di un altro aiuto oltre a quello farmacologico, può prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso psicoterapeutico personale. Cordialmente, dott. Simeoni
Buongiorno, prenda in considerazione un aiuto di tipo psicologico.

Saluti

MT
Gentile utente si è già posto queste domande qui nel gruppo e ad altri colleghi cosa sta veramente cercando? Forse anche questa Sua modalità di ricerca di conferme, supporto e aiuto ha assunto un carattere ossessivo.
A questo punto forse sarebbe il caso di evitare di rimuginare continuamente tra sé e sé e di discutere di quanto già descritto qui con un professionista che può accompagnarla nel capire l’origine dei suoi pensieri. È importante inoltre affiancare una terapia farmacologica prescritta solo da medici o psichiatri. Saluti dottoressa marini
Gentile utente, forse una diagnosi specifica la tranquillizzerebbe ma per farla occorre qualche visita. Ogni disturbo può virare da una polarità nevrotica ad una psicotica, ma come detto precedentemente non si può dire se non dopo accurata valutazione. Non credo che reprimersi la aiuti se non momentaneamente. Per tale ragione le suggerirei di contattare uno psichiatra o uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, nelle psicosi manca il dubbio, quindi il fatto che lei ne abbia depone più per un disturbo ossessivo. I disturbi ossessivi fanno parte della più vasta famiglia dei disturbi d'ansia, quindi accanto a tecniche psicologiche per questi disturbi, ad esempio della terapia breve strategica, e ad eventuali farmaci, sarebbe utile individuare i motivi che sostengono lo stato ansioso.
Cordiali saluti
Buon giorno e grazie per la sua domanda. Comprendo i vissuti di disagio che minuziosamente riporta nella sua domanda e descrizione. Mi viene però da chiederle se per caso ha svolto un accurato percorso di psicodiagnosi per meglio provare a comprendere le cause del suo malessere e trovare o meno conferma alle sue paure. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Buongiorno, le consiglio vivamente di parlare di questo cin uno specialista di persona, pet evitare il rischio di entrare più in confusione.
Sono sicura che troverà le risposte che cerca.
Cordialmente.
Giada Bruni
Gentile utente, comprendo la sua angoscia e il suo stato d'allarme per quello che le sta succedendo. Lei scrive che è seguito da uno psichiatra e quindi il primo passo è contattarlo per esprimere i sintomi che ha esposto in questo spazio. il suo psichiatra conosce la sua storia e il suo caso clinico e potrà risponderle in modo più contestualizzato. il secondo passo è quello di affidarsi alle cure di uno psicoterapeuta per condividere ed elaborare il suo stato di angoscia.
Per quanto riguarda la sua domanda iniziale, se un Doc possa scivolare verso una psicosi, Le rispondo che è possibile.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Laura Tavano
Buongiorno, dal suo racconto emerge la difficoltà a stare in una situazione complessa che, pur sembrando razionalmente comprensibile, diventa lo stesso di difficile gestione. Si sente la sua fatica e la sua preoccupazione. Penso che oltre all'aiuto psichiatrico possa essere utile cercare di indagare il senso del sintomo e dare spazio ai vissuti che emergono e con cui è tanto difficile stare. un luogo, uno spazio per se, un posto in cui essere ascoltati e in cui sentirsi accolti, può aprire una breccia nelle difficoltà date dalla situazione.

Cordiamente

Andrea Brumana
Buongiorno. Ritengo utile proporle un colloquio conoscitivo online per approfondire la sua domanda e le sue preoccupazioni per uscire da tecnicismi che non aiutano né lei né me a capire dove effettivamente lei si trova.

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