Volendo eseguire un esame diagnostico radiografico ad un paziente molto provato, a seguito di reflus
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Volendo eseguire un esame diagnostico radiografico ad un paziente molto provato, a seguito di reflusso ed esofagite (con annessi bruciori, dolori, disfonia, disfagia, etc.), escludendo quindi una gastroscopia, quale esame è il più indicato, 'RX del transito esofageo' o 'RX del tubo digerente', e si possono eseguire entrambi contemporaneamente? Quale esame radiografico permette in una singola seduta la valutazione dell'esofago, dello stomaco ed eventualmente dell'intestino?
Poiché è possibile utilizzare due diversi mezzi di contrasto, avendo problemi anche di carattere intestinale, a scopo cautelativo e più indicato il mezzo di contrasto iodato o comporta altre controindicazioni, si bebono entrambi o vanno iniettati? E va fatto presente nell'impegnativa del medico curante o ci si accorda durante la seduta?
Grazie
Poiché è possibile utilizzare due diversi mezzi di contrasto, avendo problemi anche di carattere intestinale, a scopo cautelativo e più indicato il mezzo di contrasto iodato o comporta altre controindicazioni, si bebono entrambi o vanno iniettati? E va fatto presente nell'impegnativa del medico curante o ci si accorda durante la seduta?
Grazie
Buongiorno, la domanda da lei posta è abbastanza complessa ma cercherò di risponderla nel modo più chiaro possibile.
Innanzitutto gli esami radiografici con mezzo di contrasto e la EGDS (esofago-gastro-duodeno-scopia) sono esami con indicazioni cliniche diverse che sottendono, quindi, quesiti diagnostici diversi.
Ad oggi l'EGDS è l'unico esame diagnostico indicato per avere informazioni circa l'anatomia delle pareti esofagee e gastriche (quindi presenza di ulcerazioni, neoplasie, varici, etc.) mentre gli esami radiografici con mezzo di contrasto forniscono sostanzialmente informazioni funzionali (quindi presenza di reflusso ge, incontinenza cardiale, acalasia, etc).
Partendo da questo presupposto, se l'indicazione clinica è la valutazione di disturbi funzionali gastro-esofagei, l'esame da eseguire è l' "RX del transito esofageo". Per quanto riguarda i mezzi di contrasto, gli unici utilizzati per questi esami che prevedono assunzione orale sono quelli idrosolubili; il mezzo di contrasto organo-iodato invece è utilizzato quasi esclusivamente per via endovenosa per l'esecuzione di esame TAC oppure tramite cateteri endocavitari.
Il tipo di MdC da utilizzare viene comunque deciso dal radiologo che effettua l'esame al momento dell'esecuzione delle stesso e non può essere deciso da altre figure sanitarie.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, sono comunque a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Dott. Antonio Izzo Cz
Innanzitutto gli esami radiografici con mezzo di contrasto e la EGDS (esofago-gastro-duodeno-scopia) sono esami con indicazioni cliniche diverse che sottendono, quindi, quesiti diagnostici diversi.
Ad oggi l'EGDS è l'unico esame diagnostico indicato per avere informazioni circa l'anatomia delle pareti esofagee e gastriche (quindi presenza di ulcerazioni, neoplasie, varici, etc.) mentre gli esami radiografici con mezzo di contrasto forniscono sostanzialmente informazioni funzionali (quindi presenza di reflusso ge, incontinenza cardiale, acalasia, etc).
Partendo da questo presupposto, se l'indicazione clinica è la valutazione di disturbi funzionali gastro-esofagei, l'esame da eseguire è l' "RX del transito esofageo". Per quanto riguarda i mezzi di contrasto, gli unici utilizzati per questi esami che prevedono assunzione orale sono quelli idrosolubili; il mezzo di contrasto organo-iodato invece è utilizzato quasi esclusivamente per via endovenosa per l'esecuzione di esame TAC oppure tramite cateteri endocavitari.
Il tipo di MdC da utilizzare viene comunque deciso dal radiologo che effettua l'esame al momento dell'esecuzione delle stesso e non può essere deciso da altre figure sanitarie.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, sono comunque a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Dott. Antonio Izzo Cz
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