Una mia parente è malata terminale, e ha una figlia di quasi quattro anni. Quando avverrà il triste
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Una mia parente è malata terminale, e ha una figlia di quasi quattro anni. Quando avverrà il triste evento, come ci si dovrà comportare con la bambina ?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo che sia fondamentale un percorso psicologico per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione.
Cordialmente, dott FDL
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Cordialmente, dott FDL
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La tendenza di ogni genitore è, ragionevolmente, quella di proteggere i figli dalla sofferenza.
Tuttavia, nei casi di malattie gravi una buona comunicazione è molto meglio dell’assenza di comunicazione, perché fa sentire i figli più coinvolti, più partecipi e meno trascurati e abbandonati. Infatti, in questi casi di solito la situazione ‘parla’ da sola, attraverso cambiamenti, assenze, malessere. I figli intuiscono quando qualcosa non va, ma la non comprensione di quanto accade può far sentire i bambini in colpa o non abbastanza amati.
Nel caso di un genitore in fase terminale l’errore che spesso viene fatto è quello di allontanare il figlio da casa, affidandolo a un parente, questo nell’intento di proteggerlo da quanto accadrà. Il bambino, quando tornerà a casa, non troverà più il genitore malato e ciò potrà indurre enorme disagio.
I bambini hanno il diritto di conoscere tutto ciò che accade in famiglia, quindi anche di sapere che il padre o la madre ha una malattia seria. Tuttavia, è fondamentale che la comunicazione venga fatta in modo attento e accurato, tenendo conto di numerosi fattori come ad esempio dell’età dei bambini, delle loro emozioni e dei loro bisogni.
Per questo, in casi così delicati può essere molto utile avvalersi dell’aiuto di un esperto e intraprendere un percorso psicologico. In questo modo i bambini possono elaborare pensieri e vissuti emotivi.
La situazione è sicuramente complessa e le indicazioni che si possono dare sono soggettive e da valutare per ogni singolo caso. Sono a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione, mi contatti pure privatamente.
Tuttavia, nei casi di malattie gravi una buona comunicazione è molto meglio dell’assenza di comunicazione, perché fa sentire i figli più coinvolti, più partecipi e meno trascurati e abbandonati. Infatti, in questi casi di solito la situazione ‘parla’ da sola, attraverso cambiamenti, assenze, malessere. I figli intuiscono quando qualcosa non va, ma la non comprensione di quanto accade può far sentire i bambini in colpa o non abbastanza amati.
Nel caso di un genitore in fase terminale l’errore che spesso viene fatto è quello di allontanare il figlio da casa, affidandolo a un parente, questo nell’intento di proteggerlo da quanto accadrà. Il bambino, quando tornerà a casa, non troverà più il genitore malato e ciò potrà indurre enorme disagio.
I bambini hanno il diritto di conoscere tutto ciò che accade in famiglia, quindi anche di sapere che il padre o la madre ha una malattia seria. Tuttavia, è fondamentale che la comunicazione venga fatta in modo attento e accurato, tenendo conto di numerosi fattori come ad esempio dell’età dei bambini, delle loro emozioni e dei loro bisogni.
Per questo, in casi così delicati può essere molto utile avvalersi dell’aiuto di un esperto e intraprendere un percorso psicologico. In questo modo i bambini possono elaborare pensieri e vissuti emotivi.
La situazione è sicuramente complessa e le indicazioni che si possono dare sono soggettive e da valutare per ogni singolo caso. Sono a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione, mi contatti pure privatamente.
Buongiorno, mi dispiace per il disagio Vi consiglio di intraprendere un percorso con professionista specializzato in psicologia infantile che vi aiuti ed aiuti in particolar modo la bambina affrontare la situazione nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Salve sicuramente un consulto con uno psicologo è una buona possibilità. Esistono in vari contesti diversi protocolli che sono stati introdotti dai vari speciali sotto forma di prontuari solitamente in ambito militare, ma non sono a conoscenza di una loro validazione sul piano scientifico. Diversamente un intervento mirato su questa specifica situazione può essere una buona possibilità. Un cordiale saluto
Buongiorno. Il tempo della malattia si è sicuramente inserito nell'esperienza personale anche della bambina, oltre che degli altri familiari. Il riconoscimento e la condivisione di questa triste e dolorosa esperienza può rendere il distacco sostenibile e gradualmente elaborabile: se l'adulto riesce a trasmettere l'esperienza che di fronte a questo dolore esistenziale si può ancora vivere e tornare ad avere sperenze, ci sarà allora la possibilità che anche un bambino possa attraversare e superare questo dolore. Diverso invece è il caso se in seguito al lutto sorgono complicazioni. SG
Salve, è difficile poterle dare una risposta chiara e precisa, bisognerebbe conoscere la bambina. Ha pensato ad un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, la bambina è parte integrante della famiglia e già ora porta con sè un bagaglio di vissuti ed emozioni a cui dar voce; di conseguenza ritengo importante prestarle attenzione adesso e dopo, in continuum di ascolto e comunicazione. Un caro saluto, Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Buonasera, mi dispiace per la difficile situazione che riferisce non c'è una risposta che possa essere esaustiva in poche righe. La morte di un genitore, così come una malattia che lo conduce alla morte sono eventi potenzialmente traumatici e certamente un sostegno psicologico ai familiari più stretti e alla bambina potrebbe essere indicato.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Salve. È importante parlarne, farla parlare, ascoltarla. La bambina deve avere la possibilità di esprimere il dolore e la disperazione per la perdita della madre. Entrare in una modalità troppo protettiva può essere molto negativo. Se chi le sta vicino non riesce a sostenerla si faccia aiutare da uno psicologo o da uno psicoterapeuta ma è importante che la bambina si senta sostenuta dalle persone care, altrimenti c'è il rischio che possa vivere più perdite: la madre che non c'è più e gli altri che non riescono ad esserci e a sostenerla nel suo dolore. Distinti saluti
Salve, non è una situazione semplice, molto dolorosa per tutti, ancor di più per la piccola. Credo che un supporto di un esperto possa aiutare a fare le scelte il più possibile supportive per l'inevitabile dolore.
In bocca al lupo
In bocca al lupo
Salve,
ho scritto molti articoli sull'argomento. Se vuole potrei inviarle un mio articolo dal titolo "Come aiutare i bambini ad affrontare la morte di una persona cara". Mi scriva in privato se vuole e le invierò l'articolo che è stato molto d'aiuto per molte persone. Successivamente, si dovrà valutare anche la possibilità per la bambina di un aiuto psicologico per affrontare l'elaborazione del lutto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Di Giovanni
ho scritto molti articoli sull'argomento. Se vuole potrei inviarle un mio articolo dal titolo "Come aiutare i bambini ad affrontare la morte di una persona cara". Mi scriva in privato se vuole e le invierò l'articolo che è stato molto d'aiuto per molte persone. Successivamente, si dovrà valutare anche la possibilità per la bambina di un aiuto psicologico per affrontare l'elaborazione del lutto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Di Giovanni
Buongiorno, ritengo opportuni e puntuali i suggerimenti che gli altri colleghi le hanno dato qui sul forum; aggiungo solo che, facendo ogni caso singolo storia a sè, potrebbe essere ottima cosa fissare una seduta psicologica per calare quei suggerimenti nella situazione concreta che ha investito la bambina. Un caro saluto. DC
Gentile Utente, mi dispiace molto per l'esperienza di malattia e di perdita che sta vivendo nella sua famiglia. Il fatto che sia qui a formulare la sua richiesta per la bambina, denota quanto la tenga al centro delle sue attenzioni e della sua preoccupazione. E' importante che intorno a questo centro, non cali il silenzio. E' importante che Lei e i suoi parenti mettiate parole sul vostro amore per la bambina e sul dolore che condividete. Con un linguaggio comprensibile per la piccola, chiedetele cosa sente e spiegatele cosa sta succedendo, permettetele di piangere... permettetevi di piangere insieme. Della morte di può e si deve parlare: i bambini sono molto più sensibili e intuitivi degli adulti, è importante che ricevano spiegazioni su quanto accade piuttosto che cercarle da soli. Dare un nome alle emozioni, sapere cosa stia succedendo invece di immaginarlo aiuterebbe ad abbassare il suo e il vostro livello di angoscia, aiuterebbe tutti a sentirsi più vicini e connessi. Per quanto tenga alla bambina, non può risparmiarle una simile esperienza, può invece scegliere di farla sentire amata anche nella sofferenza, può contribuire a starle accanto. E' naturale che sia un grande dolore per tutta la famiglia ed è comprensibile che serva un aiuto a tutti i parenti coinvolti, il mio invito è di richiedere una consulenza per parlare direttamente con un professionista. Resto a sua disposizione, dott.ssa Valentina Cecchi
Buongiorno, sarà molto triste e doloroso, per la bambina e per tutta la famiglia. Sarà importante che il dolore e la tristezza della perdita possano essere nominati ed espressi, condivisi. Se i bambini non si sentono soli, possono affrontare eventi drammatici senza conseguenze patologiche. Le invio un abbraccio solidale. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno credo sia importante poter accogliere i vissuti della bambina e anche le sue domande (se ne farà). Aspetterei a rivolgermi a uno specialista
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione difficile e dolorosa che la riguarda da vicino. Non è mai semplice trovare una soluzione adatta in situazioni cosi complesse. Quello che mi sento di consigliare è sicuramente l'aiuto di uno specialista, così da poter elaborare il momento e i vissuti emotivi che inevitabilmente questo comporta, senza lasciarli sospesi e potendo così stare accanto alla bambina nel miglior modo possibile. Sarà importante comunicare e condividere il dolore, così da poterlo elaborare nel modo giusto. Parlando con uno specialista potrà avere sicuramente ulteriori suggerimenti e sostegno una volta spiegata la situazione nel dettaglio.
Un caro saluto, Dott. Mattia Michisanti
Un caro saluto, Dott. Mattia Michisanti
Salve, immagino che sarà difficile comunicare la perdita della madre ad una bambina di 4 anni appena. Sarà difficile farlo perché noi adulti tendiamo a proteggere i più piccoli. E' preferibile dire con semplici parole la verità, per evitare che i bambini si diano delle spiegazioni sbagliate alla realtà esterna.
Andrebbe comunicato da un membro della famiglia (una persona di riferimento affettivo per la piccola). Normalizzare le emozioni che la bambina avrà (spiegare che è normale sentirsi tristi, piangere, disperarsi, arrabbiarsi). Rassicurare il bambino della presenza affettiva e di contenimento emotivo di altri adulti di riferimento. Se si presentasse la necessità rivolgetevi ad uno psicologo per elaborare il lutto.
Buona giornata
Andrebbe comunicato da un membro della famiglia (una persona di riferimento affettivo per la piccola). Normalizzare le emozioni che la bambina avrà (spiegare che è normale sentirsi tristi, piangere, disperarsi, arrabbiarsi). Rassicurare il bambino della presenza affettiva e di contenimento emotivo di altri adulti di riferimento. Se si presentasse la necessità rivolgetevi ad uno psicologo per elaborare il lutto.
Buona giornata
Mi dispiace molto per la sua situazione familiare. Penso che non sia facile rispondere a questa domanda senza conoscere la bambina e la famiglia, probabilmente non c’è una risposta giusta che valga per tutti. Penso che i bambini possano capire la situazione, se viene spiegato in modo semplice e con tutte le accortezze del caso, cercando di tutelarli da stress eccessivi. Potrebbe essere utile consultare la volontà dei genitori, per quanto possibile, riguardo a come comportarsi con la figlia.
Spesso sono i bambini stessi a fare domande quando le cose cambiano, se avviene è bene trasmettergli che sono al sicuro con voi, anche in un momento così delicato.
Faccio a lei e alla sua famiglia i migliori auguri
Spesso sono i bambini stessi a fare domande quando le cose cambiano, se avviene è bene trasmettergli che sono al sicuro con voi, anche in un momento così delicato.
Faccio a lei e alla sua famiglia i migliori auguri
Quando una bambina così piccola affronta una perdita importante, è fondamentale comunicare con sincerità, utilizzando un linguaggio adatto alla sua età. Spiegare l'accaduto in modo semplice e chiaro, evitando eufemismi come "è andata via" o "si è addormentata", può aiutarla a comprendere la realtà. Offrirle uno spazio sicuro per esprimere le sue emozioni, accogliendo con empatia domande e reazioni, è altrettanto importante. Inoltre, mantenere una routine stabile e garantire la presenza di figure di riferimento affettuose favorirà un senso di sicurezza in questo momento difficile. Se necessario, si può valutare il supporto di uno psicologo specializzato per accompagnarla nel processo di elaborazione del lutto.
Carissima|o,
Mi dispiace profondamente per la situazione che sta vivendo la sua famiglia. È un dolore grande, e sapere che una bambina così piccola dovrà affrontare una perdita così importante rende tutto ancora più delicato.
È naturale chiedersi come comportarsi con lei, perché i bambini, anche molto piccoli, percepiscono le emozioni degli adulti e si accorgono dei cambiamenti nell’ambiente familiare.
Per questo è importante affrontare la situazione con sensibilità, cercando di accompagnarla con parole semplici e rassicuranti. Se possibile, sarebbe utile iniziare a prepararla prima, spiegandole con dolcezza che la mamma è molto malata e che il suo corpo sta smettendo di funzionare. A questa età non si ha una comprensione chiara della morte, ma si può aiutarla a capire con frasi semplici, cosi le si permette di elaborare piano piano la realtà senza farla sentire esclusa o confusa.
Quando il momento arriverà, sarà importante comunicarle la notizia in modo chiaro ma delicato. I bambini non comprendono concetti astratti, anche se può sembrare difficile usare parole dirette, la trasparenza aiuta il bambino a capire meglio cosa sta accadendo e a sentirsi più sicuro.
Nei giorni e nei mesi successivi, sarà fondamentale farla sentire amata e protetta, mantenendo una routine stabile che le dia sicurezza. I bambini elaborano il lutto in modo diverso dagli adulti, spesso in modo intermittente: potrebbero sembrare sereni in un momento e, poco dopo, fare domande o manifestare emozioni forti. È importante rispondere con pazienza, rassicurandola sul fatto che non è stata abbandonata e che ci saranno sempre persone accanto a lei per prendersene cura. Potrebbe esprimere il suo dolore attraverso il gioco, il disegno o raccontando storie, ed è giusto lasciarle il suo spazio senza forzarla a parlare se non ne sente il bisogno.
Andranno avvertite le persone extra familiari come le maestre se va a scuola, perche' sarà importante osservare i suoi comportamenti e offrirle sempre un supporto emotivo costante. Se dovesse manifestare difficoltà nel gestire le emozioni o nel relazionarsi con gli altri, potrebbe essere utile un aiuto professionale da parte di uno psicologo infantile, che possa accompagnarla con strumenti adatti alla sua età.
Ci sono in commercio anche diversi libretti dedicati a questi temi con storie e disegni adatti alle varie eta'. Fatevi suggerire dalla pediatra o dallo psicologo per trovare quello che puo' aiutare nel vostro caso.
Un caro saluto.
Mi dispiace profondamente per la situazione che sta vivendo la sua famiglia. È un dolore grande, e sapere che una bambina così piccola dovrà affrontare una perdita così importante rende tutto ancora più delicato.
È naturale chiedersi come comportarsi con lei, perché i bambini, anche molto piccoli, percepiscono le emozioni degli adulti e si accorgono dei cambiamenti nell’ambiente familiare.
Per questo è importante affrontare la situazione con sensibilità, cercando di accompagnarla con parole semplici e rassicuranti. Se possibile, sarebbe utile iniziare a prepararla prima, spiegandole con dolcezza che la mamma è molto malata e che il suo corpo sta smettendo di funzionare. A questa età non si ha una comprensione chiara della morte, ma si può aiutarla a capire con frasi semplici, cosi le si permette di elaborare piano piano la realtà senza farla sentire esclusa o confusa.
Quando il momento arriverà, sarà importante comunicarle la notizia in modo chiaro ma delicato. I bambini non comprendono concetti astratti, anche se può sembrare difficile usare parole dirette, la trasparenza aiuta il bambino a capire meglio cosa sta accadendo e a sentirsi più sicuro.
Nei giorni e nei mesi successivi, sarà fondamentale farla sentire amata e protetta, mantenendo una routine stabile che le dia sicurezza. I bambini elaborano il lutto in modo diverso dagli adulti, spesso in modo intermittente: potrebbero sembrare sereni in un momento e, poco dopo, fare domande o manifestare emozioni forti. È importante rispondere con pazienza, rassicurandola sul fatto che non è stata abbandonata e che ci saranno sempre persone accanto a lei per prendersene cura. Potrebbe esprimere il suo dolore attraverso il gioco, il disegno o raccontando storie, ed è giusto lasciarle il suo spazio senza forzarla a parlare se non ne sente il bisogno.
Andranno avvertite le persone extra familiari come le maestre se va a scuola, perche' sarà importante osservare i suoi comportamenti e offrirle sempre un supporto emotivo costante. Se dovesse manifestare difficoltà nel gestire le emozioni o nel relazionarsi con gli altri, potrebbe essere utile un aiuto professionale da parte di uno psicologo infantile, che possa accompagnarla con strumenti adatti alla sua età.
Ci sono in commercio anche diversi libretti dedicati a questi temi con storie e disegni adatti alle varie eta'. Fatevi suggerire dalla pediatra o dallo psicologo per trovare quello che puo' aiutare nel vostro caso.
Un caro saluto.
Gentile paziente, la situazione che descrive è davvero molto triste, sono notizie che mai nessuno di noi vorrebbe dare. E' consigliabile "preparare" la bambina a quello che sta avvenendo, spiegandole che la mamma sta male, anche perchè è necessario che ai bambini venga detto quello che succede - anche se ovviamente con parole e modi comprensibili per la loro età - poiché altrimenti potrebbero non capire cosa accade, avere confusione e darsi delle risposte sbagliate alle loro domande. Anche quando avverrà il triste evento, alla bambina - che nel frattempo però sarà stata "preparata" - andrà detta la verità, accogliendo tutte le sue domande e tutte le sue reazioni emotive. Non sono eventi facili da gestire, ma il modo migliore è essere accanto a questa figlia, dirle la verità in modo chiaro, ma allo stesso tempo dolce e cercare di trasmetterle la possibilità di esprimere le sue emozioni e i suoi pensieri, magari anche attraverso i disegni ed il gioco, vista la tenera età.
Buonasera,
la cosa più indicata è comunicare del triste evento e parlare della morte apertamente. Parlare della morte come naturale termine della vita affinché la bambina non si crei fantasie di un futuro ritorno.
Aspetto importante è che gli adulti siano disposti a parlare alla bambina del dolore che provano anche loro in prima persona affinché la bambina senta che i suoi vissuti legati alla perdita sono validi e normali. Da questa condivisione nasce l'accettazione.
Consigliato supporto psicoterapeutico.
Dott. Giuseppe Salciarini
la cosa più indicata è comunicare del triste evento e parlare della morte apertamente. Parlare della morte come naturale termine della vita affinché la bambina non si crei fantasie di un futuro ritorno.
Aspetto importante è che gli adulti siano disposti a parlare alla bambina del dolore che provano anche loro in prima persona affinché la bambina senta che i suoi vissuti legati alla perdita sono validi e normali. Da questa condivisione nasce l'accettazione.
Consigliato supporto psicoterapeutico.
Dott. Giuseppe Salciarini
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