Una domanda non so se capitato a voi, a me successo con due psicoterapeuti cognitivi comportamentali

17 risposte
Una domanda non so se capitato a voi, a me successo con due psicoterapeuti cognitivi comportamentali dopo dieci/nove sedute non vado più o meglio sento che i nodi sono stati sciolti e mi sento come se continuassi a pagare decine di euro di seduta in maniera inutile capita anche a voi questa sensazione? grazie mille ho imparato tanto la. Resilienza asservita emdr però poi mi sembra aver esaurito tutto i motivi sono crisi coniugale però alla fine a me la situazione con mia moglie è come le montagne russe, ma continuare ad andare mi sembra non avere senso grazie mille
Buonasera, ha parlato di questa sua impressione con l'attuale terapeuta? è semore importante riflettere con lo psicologo rispetto al proprio percorso: insieme potete comprendere come mai avverte questo "stallo" e se è necessario modificare il percorso o prendere in considerazione altre strade. Inoltre, se il problema che lei avverte maggiormente è la crisi coniugale, potrebbe essere utile parlare con sua moglie di un'eventuale terapia di coppia. Un caro saluto.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, sarebbe utile che lei condividesse queste riflessioni con il suo terapeuta prima di interrompere un percorso. La sensazione di aver "esaurito tutto" potrebbe essere dovuta al fatto che ha intrapreso per ben due volte una terapia individuale per un problema di coppia. Come mai questa scelta?
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, non ho ai creduto che l'aspetto fondamentale per il successo diuna psicoterapia sia l'orientamento del terapeuta, piuttosto è importante la sintonia relazionale che si riesce a stabilire con lui, forse semplicemente non ha ancora incontrato la persona giusta. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Buongiorno, a prescindere dall'orientamento del terapeuta, è assolutamente normale dopo alcune sedute avvertire un sollievo generale da sintomi, è segno che la terapia sta funzionando! Tuttavia, spesso il lavoro non è concluso ed è necessario continuare a lavorare sulla narrazione di alcuni temi. Una scelta utile potrebbe essere di affrontare la questione con l'attuale terapeuta, ed eventualmente variare la frequenza degli incontri. Cordiali saluti!
Salve, parlarne con il terapeuta potrebbe aiutarla a chiarire i suoi dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera, se la sua terapia secondo lei è al momento terminata questo può valutarlo solo lei. Se avesse dei dubbi può confrontarsi con il suo terapeuta o valutare l'inizio di una terapia di coppia. Un caro saluto
Salve, se la sua domanda di aiuto riguarda il rapporto coniugale non sarebbe possibile intraprendere una psicoterapia di coppia?
Se sente di aver compreso alcune cose nel rapporto con i suoi terapeuti ma non vede un cambiamento, è possibile che queste terapia siano state interrotte troppo presto oppure che ci sono aree della propria esperienza che non sono ancora emerse e che non sono state oggetto della vostra attenzione. Cordiali Saluti
Premetto che può porre al collega la questione ma constatando che lei ha voluto chiedere un confronto mi pare corretto provare a formulare qualche ipotesi di risposta. Se stessi effettuando una seduta di valutazione con lei, chiederei quale ragione l’ha spinta a rivolgersi ad un terapeuta, dal suo scritto purtroppo non lo evinco e né comprendo il perché della reiterata scelta di una terapia individuale. Tanto premesso mi limito a considerare le informazioni che ha fornito, nella consapevolezza del limite imposto dalla stessa mancanza di informazioni. Mi interrogherei sul senso dell’effettuazione di una terapia rispetto alla crisi di coppia che lei palesa. Preciso che mi riferisco al fatto stesso che “lei stia effettuando una terapia” e agli effetti che “l’essere in terapia” ha nella relazione di coppia e non ai risultati della terapia. Questo livello di valutazione probabilmente potrebbe spiegare la sua insoddisfazione in costanza di un riferito esito positivo delle terapie effettuate. Infine, mi permetta di segnalare la complessità del funzionamento di coppia, complessità che mi pare lei stia sperimentando e rispetto alla quale potrebbe chiedersi se crede di riuscire a farcela da solo oppure formulare una nuova richiesta di aiuto.
Buongiorno.
Non è chiaro se queste terapie siano ancora in corso o no: se sì, forse varrebbe la pena pararne con il suo terapeuta; se no, potrebbe provare una terapia a orientamento diverso: quella cognitiva-comportamentale si è mostrata, nel suo caso, da quello che evinco, molto positiva nell'intervenire sul qui ed ora, anche se alcuni nuclei rimangono irrisolti. Forse la sua domanda va un po' al di là del semplice sintomo attuale e varrebbe la pena di approfondirla sul lungo periodo. Ha mai pensato a una psicoanalisi? Certo, in questo caso l'investimento di tempo e di denaro sarebbe ancora maggiore... Però ci pensi!
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Buonasera, ogni persona reagisce in modo diverso alla terapia.
È importante che si senta a suo agio e che sia soddisfatto del progresso che sta facendo durante le sedute. Se sente che non sta ottenendo più benefici dalla terapia, le consiglio di discutere questa sensazione con il suo terapeuta e vedere se ci sono altre opzioni che possono aiutarla.
Inoltre, è importante che sappia che la terapia non è una cura magica, ma un processo che richiede tempo e impegno, potrebbe essere che voglia continuare a lavorare su te stesso ora e anche in futuro e che voglia riprendere le sedute in un momento successivo. Cordiali saluti
Salve,
Le consiglio di discuterne in seduta con il suo psicoterapeuta, la seduta è sicuramente il luogo più adatto per esprimere le sue emozioni, sensazioni e titubanze.
Un cordiale saluto
Buonasera, forse potrebbe esplorare questa sua sensazione con il suo psicoterapeuta. Se poi al momento sente che il percorso con lo stesso si è in parte esaurito può scegliere di fermarsi e in futuro magari riprendere un lavoro con uno psicoterapeutico di un approccio diverso con il quale magari potrete esplorare strade altre. A disposizione. Cordiali saluti.
Salve, chi ha deciso che la terapia fosse conclusa e che non serva proseguire nel percorso? Nella sua domanda lei racconta di aver avuto due percorsi ed entrambi interrotti per sua scelta. Forse avrà bisogno di un terzo inizio tra poco ? Ne parli con il suo terapeuta che saprà risponderle e valutare se lei realmente ha " terminato" in modo tale da completare realmente la strada intrapresa e risolvere definitivamente il tutto. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio.
Buongiorno, le suggerisco di confrontarsi con il suo terapeuta attuale (se ancora sta proseguendo la terapia) e farle presente che non è la prima volta che accade. Sicuramente sentire di aver sciolto dei nodi e raggiunto dei benifici può portare ad una demotivazione nel proseguire, anche perchè, come lei afferma, la terapia ha un costo. Proprio per questo il suo terapeuta può darle una visione "più clinica" della situazione.
Un caro saluto, Ombretta Di Teodoro
Gentilissimo, potrebbe esporre le sue sensazioni al/alla terapeuta che la segue. Oltre a ipotizzare di diradare le sedute, potete ridiscutere insieme i nuovi obiettivi di terapia e valutare se per questi nuovi obiettivi la terapia cognitivo comportamentale faccia ancora al caso suo.
In bocca al lupo
Dott.ssa Andreoli
Ne parli con il suo terapeuta, se anche per lui il percorso è finito.Ha pensato alla terapia di coppia con sua moglie? Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Gentile utente, come già accennato da altri colleghi, le suggerisco di condividere queste osservazioni con il terapeuta che la segue. Qualora non trovasse utili le sedute che svolge, è sempre libero di rivolgersi ad un* altr* professionista, con cui eventualmente affrontare in maniera più consona e approfondita il tema della relazione di coppia. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.