Una domanda ma voi siete in accordo quando dicono gli psicologi che per ogni pensiero ossessivo,paur

17 risposte
Una domanda ma voi siete in accordo quando dicono gli psicologi che per ogni pensiero ossessivo,paura ecc. Bisogna parlarne solo con uno psicologo e basta? Perché dicono che è insensato chiedere più pareri? Ma perché altri psicologi non possono conoscere la mia storia?
Salve, le sue domande sono generiche e decontestualizzate. Proverò comunque a darle una risposta. Se lei ha l'ansia o pensieri ossessivi, sarebbe confondente trattare questi tempi con più psicologi contemporaneamente. Lei inizia un percorso e tratta quei temi attraverso la relazione terapeutica che è unica, frutto dell'incontro di quel paziente con quel terapeuta. Questo la aiuterà. e non si trova bene con quel terapeuta, glielo dice e concordate una conclusione. A quel punto può ricontattare un altro professionista. Saluti SR

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, bisogna fare effettivamente attenzione perché la ricerca di tanti pareri può anche nascondere una ricerca di rassicurazioni. Prima di poter dare un riscontro dunque sarebbe utile avere maggiori info. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Salve, non comprendo come possa essersi sviluppato il discorso.
In generale se è seguito da un professionista non è congruo che in modo gratuito vada a chiedere ad altri.
Se poi vuole cambiare, questa è un’altra storia
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, può succedere di chiedere più pareri, o meglio chiedere più consultazioni, all'inizio per trovare il professionista più adatto a sè e/o il tipo di psicoterapia . Poi, sarebbe opportuno, per il tipo di lavoro che è la psicoterapia, continuare per un certo periodo con un unico psicoterapeuta. Se necessario affiancare al percorso uno psichiatra o altra figura, a seconda del disturbo da trattare. Altro ancora: se il problema sono i pensieri ossessivi sommati alla paura, questi potrebbero bloccare una scelta o far passare da un professionista ad un altro, quindi mantenere il problema. Saluti, dott. Carione
Buonasera,
difficile rispondere con così pochi riferimenti, tuttavia posso dirle che una terapia si basa su un rapporto di fiducia professionista-paziente che consente alla persona di aprirsi e comprendere i propri modi di essere. Non è necessario ascoltare più pareri a meno che non ci si trovi bene con lo psicologo scelto purchè non si attivino più percorsi contemporaneamente.
Buongiorno, mi chiederei da dove nasce l'esigenza di parlare con più professionisti e credo che questo aspetto andrebbe approfondito. Tendenzialmente ci si confronta con più psicologi se, durante il primo colloquio, sembra di non poter iniziare un percorso con tale professionista e quindi si fa un secondo tentativo con qualcun altro. Quando ci si trova bene tendenzialmente non si mantengono più percorsi, anche perchè per noi psicologi non è etico farlo e un percorso potrebbe "minare" l'efficacia dell'altro. I progressi derivano anche dalla relazione che si sviluppa con il professionista, che è unica nel suo genere. Diverso è quando ci si confronta con professionisti di aree differenti: psichiatri, osteopati, medici etc... creando una rete, ove necessario. Dott.ssa Annalisa Covri
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 55 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente, lei è libera di parlarne con chi vuole. Nel farlo deve però valutare attentamente se ricevere più opinioni in merito le fornisce un aiuto o al contrario maggior confusione. Un caro saluto.
Resto a disposizione, Dott.ssa Ramona Borla
Gentile utente, faccio fatica a capire la sua richiesta.
In una fase iniziale di orientamento può essere di aiuto chiedere più di un consulto con l'idea di trovare il/la professionista con cui si sente a proprio agio.
Successivamente è importante impegnarsi reciprocamente nel percorso terapeutico ed affrontare eventuali dubbi e riserve all'interno dello spazio terapeutico.

Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Gentile utente,
Lei chiede come mai altri psicologi non possano conoscere la sua storia, in realtà su questo punto non vi è nessun tipo di "divieto". Il problema nasce nel momento in cui decide di intraprendere un percorso di terapia. Ogni terapeuta, in quanto essere umano è unico, così come è unica la relazione che si crea con il paziente. In più, in base alla formazione, il terapeuta può mettere in campo tecniche diverse rispetto ad un collega. Il rischio sarebbe per lei quello di avere molta confusione e non il supporto e l'aiuto che cerca.
Per qualunque altro chiarimento resto a disposizione.
Dott.ssa Stefania Chines
Buongiorno secondo me nella sua domanda ci sono diversi livelli, in primis la inviterei a riflettere su un bisogno che sembra esprimere nelle poche righe riportate nella domanda "perchè più psicologi non posso conoscere la mia storia" cosa vuole intendere? perchè ha bisogno che più psicologi conoscano il suo vissuto?un percorso di psicoterapia e/o supporto psicologico è un qualcosa che va oltre la conoscenza della sua storia, si basa su una alleanza tra terapeuta e paziente basata sulla fiducia e sull'affidarsi, che porterà a svolgere un lavoro volto a raggiungere degli obiettivi.
proprio per la natura di questo rapporto trovo utile avere la possibilità di consultare uno o più professionisti in modo che si possa instaurare quel rapporto di fiducia di cui ho parlato poco sopra.
nel momento in cui si sceglie lo psicologo con il quale intraprendere questo percorso è utile e corretto portare avanti la terapia solo con lo stesso, sarebbe confusivo per lei vedere più psicologi
Salve. Allora chi ha pensieri ossessivi spesso cerca un secondo parere, questo meccanismo che può sembrare innocente in realtà è proprio uno dei sintomi di questa difficoltà. Obiettivo della terapia è quello di insegnare al paziente a tollerare una certa dose di disagio per evitare di emettere comportamenti caotici (sottoporsi a troppi esami di controllo o visite invasive) che in realtà non si rivelano efficaci nel rassicurare la mente spaventata. Quindi lo stesso meccanismo vale anche per secondi pareri psicologici. Inoltre ogni professionista ha un suo modus operandi e quindi lei potrebbe notare questa differenza di approccio e confonderla con un "allora le cose stanno diversamente" e avere la percezione di non sapere bene cosa fare e a chi dare retta. Purtroppo, ripeto, questo è proprio uno dei sintomi della patologia più ostici, quindi capisco che possa avere difficoltà ad affidarsi ad un unico specialista.
Salve. La questione, più che la legittimità di raccogliere diversi pareri, sembra poter estendere un certo modus operandi oltre la propria sfera personale, investendo un piano relazionale e interpersonale. Ciò potrebbe rimandare a non prendere contatto con una certa realtà interna coprendola con un grande movimento, in realtà centrifugo. Oppure all'esigenza di un controllo su una dinamica emotiva, effettuato attraverso l'azione su un piano di realtà. Come può vedere dalle risposte che sta ricevendo, in fondo le risposte degli psicologi sono piuttosto omogenee: la migliore risposta tuttavia è quella che insieme ad uno psicologo lei potrà trovare, piuttosto che la risposta che il singolo psicologo può dare. Le propongo una semplice similitudine: leggere in dettaglio il menù e consultare vari ristoranti può soddisfare delle proprie domande o delle proprie attese ma ancora nulla ha a che vedere con il soddisfare il proprio appetito, il proprio corpo. Finché non si accetterà di operare una scelta e di lasciarsi servire si resterà con la fame, e con il tentativo sempre più urgente e intenso, di dargli risposta. E' importante che lei possa essere disposto a conoscere la sua storia. Raccontarla più volte in una certa misura significa ricominciare sempre da capo limitando la possibilità di andare oltre in questo racconto conoscitivo.
Gentile utente, non so se ho compreso a pieno a la sua domanda. Ma se si riferisce alla possibilità di essere seguito da più professionisti, questo non è sconsigliato poiché iniziare più di un percorso potrebbe essere confusivo e poco funzionale. Inoltre vorrebbe dire per lei ripartire da capito ogni volta. Si affidi alla persona che sente più adatta a lei. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, è una domanda che implica molti livelli e richiederebbe approfondimenti. Ritengo importante sottolineare che un rapporto terapeutico si basa sulla fiducia e sulla possibilità di darsi tempo e spazio per creare una rete di sicurezza attraverso il quale poter cogliere significati più ampi di certe dinamiche interne, come possono essere i pensieri ossessivi. Questi significati, però, possono essere colti all'interno di una relazione che si costruisce nel tempo ed è questa che permette al processo terapeutico di rispondere ai bisogni della persona.
La scelta della persona più adatta alla quale affidarsi è sicuramente complessa e può prevedere la possibilità di svolgere colloqui conoscitivi con diverse figure professionali, ma questo non deve diventare una resistenza alla processo decisionale.
è importante dare e darsi tempo e ascolto.
Cordialmente,
Dott.ssa Ilaria Contini
Gentile utente, il problema non è porre le domande a più professionisti che essendo diversi naturalmente le daranno risposte diverse. Il problema è cosa fare quando si hanno tanti pareri diversi. Forse il passaggio importante sarebbe affidarsi a un solo professionista attivando così la sua intenzionalità a superare il problema. Cordialmente.
Dott.ssa Lucia Giammattei
Buongiorno,
la richiesta può avere una risposta inerente più la professione, quindi potrei dirLe che la questione è etica e inerente la cura (si possono anche ascoltare più pareri e anche contemporaneamente, ma la cura che direzione prende, poichè poi ogni professionista ha anche un proprio orientamento e tecnica), ma credo che possa essere interessante rimanere sulla Sua questione, ossia la necessità di avere più pareri e da più esperti in materia. Le consiglio di contattare un/a psicoterapeuta e iniziare da qui il Suo percorso eventuale.
Sono disponibile per un colloquio individuale,
Dott.ssa Michela Dicosta
Gentile utente,
non è sbagliato chieder il parere di più psicologi, ma solo allo scopo di trovare il professionista con cui ci si sente maggiormente a proprio agio e con cui poter sviluppare una relazione di fiducia, fondamentale per la riuscita della terapia. Affrontare più percorsi insieme secondo me può essere solo confusivo. Dottoressa Roberta Daminelli

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.