Una domanda ma perché i disturbi di personalità alcuni psicologi ancora credono che non si possa gua

17 risposte
Una domanda ma perché i disturbi di personalità alcuni psicologi ancora credono che non si possa guarire del tutto? Quindi una persona starà un po' male tutta la vita? Cioè a differenza di fobie,traumi,doc, depressione,ansia,panico ecc. Che sono sofferenze comuni e da cui è assolutamente possibile debellare del tutto i sintomi. Perché invece se è possibile guarire da quelli soprascritti invece i disturbi della personalità tendono a essere più difficili da curare e guarire? Ma perché sono tratti della personalità semplicemente troppo invadenti? Inoltre perché dice che i disturbi del neuro sviluppo sono più portati a sviluppare disturbi come ansia, depressione? A me uno psicologo mi disse che il motivo è perché generalmente i bambini con questi problemi hanno sintomi che li fanno sentire diversi e poi insegnanti e bambini tendono a brontolarli e isolarli, attendo delucidazioni
Gentile utente,
I disturbi di personalità sono condizioni trattabili e certamente non bisogna pensare di essere condannati a soffrire per tutta la vita, ma possono essere condizioni psicologiche più difficili da trattare e guarire per diverse ragioni complesse.
I disturbi di personalità sono caratterizzati da pattern di comportamento, pensiero e percezione che sono profondamente radicati e pervasivi. Questi tratti si sviluppano tipicamente durante l'infanzia e l'adolescenza e si manifestano stabilmente nel tempo, rendendo difficile modificarli. La personalità stessa è il filtro attraverso cui una persona interpreta e interagisce con il mondo, quindi cambiare questi tratti richiede un lavoro intensivo e prolungato.
La natura profonda e radicata dei tratti della personalità rende il cambiamento difficile e richiede interventi terapeutici a lungo termine.
I disturbi di personalità spesso coesistono con altri disturbi mentali come depressione, ansia, disturbi da uso di sostanze, ecc. Questa comorbidità complica ulteriormente il trattamento, poiché ogni condizione può influenzare e peggiorare l'altra.
Mentre le fobie, i traumi, i disturbi ossessivo-compulsivi (DOC), la depressione, l'ansia e il panico possono rispondere bene a terapie specifiche, i disturbi di personalità richiedono interventi più complessi e prolungati che richiedono un impegno intensivo sia da parte del paziente che del terapeuta.
Per quanto riguarda i disturbi del neurosviluppo, i bambini con condizioni come l'autismo o l'ADHD spesso sperimentano difficoltà significative nelle interazioni sociali, nella regolazione emotiva e nel rendimento scolastico. Questi fattori possono portare a sentimenti di isolamento, rifiuto e bassa autostima. L'ambiente sociale (insegnanti, coetanei, genitori) può contribuire ulteriormente al disagio, spesso senza intenzione, attraverso critiche, incomprensioni o mancanza di supporto adeguato. Questa combinazione di fattori può aumentare la vulnerabilità allo sviluppo di disturbi d'ansia e depressione.
Mentre è possibile ottenere miglioramenti significativi con il trattamento, la guarigione completa dai disturbi di personalità può essere difficile da raggiungere. Tuttavia, con interventi adeguati, le persone possono imparare a gestire meglio i loro sintomi, migliorare le loro relazioni e condurre una vita più soddisfacente. La chiave è un trattamento continuo, adattato e sostenuto nel tempo.

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Buon pomeriggio,
generalmente rispondendo:
- nei disturbi di personalità il lavoro terapeutico è spesso quello di costruzione di un equilibrio che, in base alle difficoltà della persona, può essere sbilanciato su alcuni fronti (relazionale, lavoro, cibo ecc) e il mantenerlo nel tempo;
- la depressione spesse volte è reattiva a un percepito di scarsa possibilità d'azione per cui le persone si arrendono.
Attraverso tecniche specifiche (calzate sulle risorse della persona) si può modificarne l'azione e la percezione.
Saluti
Buonasera, in realtà a mio parere la possibilità di guarire o meno dipende da molti fattori per cui dare una risposta generica e valida per tutti non ritengo sia possibile. Per qualsiasi ulteriore delucidazioni mi può contattare. Un caro saluto
Gentile utente, grazie per la sua domanda. I disturbi di personalità sono condizioni complesse e radicate nella struttura stessa della personalità di una persona, sviluppandosi spesso durante l'infanzia o l'adolescenza. Questo li rende più difficili da trattare rispetto ad altri disturbi come fobie, traumi, DOC, depressione, ansia e panico, che possono essere più transitori e rispondere meglio a interventi specifici. La complessità dei disturbi di personalità sta nella loro pervasività: influenzano molte aree della vita di una persona e tendono a essere più resistenti al cambiamento. Tuttavia, con un trattamento adeguato, è possibile ottenere miglioramenti significativi. Per quanto riguarda i disturbi del neurosviluppo, è vero che possono predisporre a ansia e depressione. Questo accade spesso perché i bambini con tali disturbi possono sentirsi diversi, essere bersaglio di critiche o isolamento da parte di insegnanti e coetanei, aumentando così il rischio di sviluppare ulteriori problemi emotivi.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Buongiorno, direi che parlare così in generale è difficile, e non mi è chiaro se sta parlando di sé, di qualcuno a lei caro o altro. In generale direi che i disturbi di personalità indicano semplicemente che all'interno di un particolare tipo di personalità (ognuno ha un proprio "stile di funzionamento") si è venuta a creare - a causa di un periodo particolarmente problematico, di una angoscia più o meno costante, di disordini familiari o moltissime altre situazioni - una condizione per cui le difese di quel determinato stile di funzionamento sono divenute particolarmente rigide e la sofferenza percepita dalla persona molto accentuata. All'interno di un percorso psicoterapeutico penso si possa tranquillamente "rinegoziare" l'equilibrio interno tra piacere, angoscia, sofferenza e difese, così da vivere in maniera più serena e soddisfacente. Forse, questo sì, una persona con disturbo di personalità può necessitare di un percorso piuttosto prolungato per ottenere un beneficio realmente profondo e stabile, all'interno di una relazione terapeutica salda che consenta di ricostruire la storia e i vissuti personali del paziente. Difficile riassumere in poche righe un argomento così complesso e consiglio anche sempre di allontanarsi dal teorico - adatto a situazioni accademiche e non di psicoterapia - ed entrare nel merito del racconto della persona interessata a conoscersi e stare meglio. Dott. Alessio Antonucci
Buon pomeriggio, i disturbi di personalità caratterizzano tutta la persona e hanno base radicata...dipende anche dall'eta ' dell'utente e da tantissimi altri particolari.
De ha bisogno di un consulto mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve,
concordo in parte con quanto le è stato riferito. I disturbi di personalità, nonostante la complessità del trattamento richiesto, possono essere migliorati attraverso una solida alleanza terapeutica e un lavoro di sradicamento graduale e duraturo dei modelli abituali di pensiero, percezione e comportamento. Nell'approccio integrato che adotto, posso testimoniare evidenze di una minore incisività del disturbo e di un miglioramento della qualità di vita.
Per quanto riguarda i disturbi del neurosviluppo, ansia e depressione tendono a svilupparsi in seguito alle: difficoltà, umiliazioni e pressioni subite da chi ne è affetto, specialmente in caso di diagnosi ritardata. Per questi pazienti, una diagnosi precoce, la conseguente riabilitazione e la "normalizzazione" del loro disturbo (anche semplicemente spiegando che è come avere bisogno di un nuovo paio di occhiali per conoscere), risultano molto rassicuranti e possono essere risolutive.
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni.
Liza Bottacin





Liza Bottacin
Salve, un percorso di psicoterapia implica consapevolizzazione e trasformazione.
L’entità del danno psichico, il suo essere più o meno radicato nel tempo, le risorse personali e la capacità di mettersi a disposizione del proprio processo terapeutico ed in “relazione con”, sono tutti elementi fondamentali.
Detto questo poi esistono dei limiti strutturali che facilitano o meno la riuscita, ma il cui peso varia in modo assolutamente peculiare da persona a persona.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buonasera, a.parte le definizioni e le credenze, è importante, anzi fondamentale, non identificarsi con le diverse diagnosi.
Lei è una.persona con tutte le sue sfaccettature.
Una volta accettato questo potrà iniziare a vivere e a cercare il suo equilibrio e la sua serenità, con "tutto" io che lei è!
Un augurio
Claudia m
Buongiorno. La psicoterapia è un trattamento che si rivolge alla complessità della persona e delle sue esperienze e non a specifici “disturbi di personalità” o “disturbi clinici”. Certamente, ciascuno chiede aiuto per qualche specifica difficoltà che va valutata e compresa: qualche volta può essere anche grave dal punto di vista psicopatologico. La psicoterapia può però essere di grande aiuto per trovare (o ritrovare) la via per una vita più soddisfacente e sostenibile: richiede tuttavia costanza, motivazione, disponibilità a osservare i propri pensieri, sentimenti e comportamenti. Richiede tempo e ogni persona ha un proprio andamento con una propria storia. SG
Buongiorno. Secondo il Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5), i disturbi di personalità sono egosintonici, cioè la persona li percepisce come suoi tratti caratteriali, coerentemente con l'idea che ha di Sè, provando meno disagio rispetto a disturbi come depressione, ansia, disturbi dell'umore, ecc., dove il soggetto prova disagio in quanto non si sente in sintonia con i propri sintomi, percepiti quindi come ego-distonici. Questi ultimi, percependo la sofferenza maggiormente, possono essere più stimolati ad un approccio psicoterapeutico orientato al cambiamento, a differenza di coloro che hanno disturbi di personalità, meno consapevoli della loro sofferenza e con sintomi più pervasivi. Non vi sono certezze assolute sulla guarigione dei disturbi non di personalità: i fattori sono multipli (contesto socio-familiare, culturale, storia di vita, ecc.). Per i disturbi del neurosviluppo, questi possono portare ad esempio allo sviluppo di fragilità emotive, come ansia o depressione, dovuti a meta-credenze, pensieri intrusivi e schemi influenzati, ad esempio, dal percepirsi "diversi", da situazioni di bullismo. Spero di essere stata chiara nella risposta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Buongiorno, di vero in quello che afferma c'è che i ddp sono richiedono certamente un trattamento più complicato e prolungato rispetto ad altri disturbi e questo in ragione della scarsa consapevolezza di sé presente in tali condizioni psicopatologiche. Ciò però non significa che non siano trattabili, vi sono trattamenti molto efficaci che tuttavia presuppongono una certa disponibilità della persona a esplorare il proprio funzionamento, motivazione al cambiamento e alleanza terapeutica.
Buongiorno,
Il funzionamento di una persona si basa su due fattori: energia e struttura.
Quando questo equilibrio è diventato disfunzionale in giovane età, maggiore è il tempo necessario per ristrutturare.
Ma visto che è l'ambiente che ci fa ammalare, è l'ambiente che ci può far guarire.
Con l'aiuto di una psicoterapia si diventa consapevoli delle disfunzioni e dopo si può decidere di cambiare con la propria responsabilità.
Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Salve,

La tua domanda solleva un punto importante. I disturbi di personalità sono spesso visti come più difficili da trattare rispetto ad altre condizioni psicologiche, in parte perché sono intrecciati con l’identità stessa di una persona e il modo in cui interagisce con il mondo. Tuttavia, da una prospettiva interazionista, potremmo mettere in discussione l’idea stessa di “disturbo di personalità” come qualcosa di fisso e immutabile.

Invece di vedere i tratti di personalità come qualcosa di rigido, potremmo considerarli come modelli di comportamento che sono stati appresi e rinforzati nel corso del tempo attraverso le interazioni con l’ambiente. In questo senso, anche se possono essere profondamente radicati, non sono necessariamente permanenti. Con il supporto terapeutico appropriato, una persona può imparare nuovi modi di pensare e comportarsi che possono portare a cambiamenti significativi nella personalità.

Per quanto riguarda i disturbi del neurosviluppo, è vero che possono portare a un maggiore rischio di ansia e depressione. Questo può essere dovuto a una serie di fattori, tra cui la sensazione di essere “diversi”, l’isolamento sociale, e le difficoltà nel gestire le sfide quotidiane. Tuttavia, con il supporto adeguato, le persone con disturbi del neurosviluppo possono vivere vite piene e soddisfacenti.

Cordialmente, Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
se parliamo di sintomi esistono terapie anche farmacologiche con un effetto veloce ed evidence based, se parliamo di personalità esistono le psicoterapie e lì vuol dire che bisogna lavoraci su, parliamone
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Salve., il disturbo di personalità si riferisce ad una condizione complessa e compenetrata nella struttura stessa della personalità di una persona. Si sviluppa durante l'infanzia o l'adolescenza. E’ comprensibile come sia più difficile da trattare rispetto ad altri disturbi come depressione, fobie, traumi, DOC, ansia e panico. che possono essere più temporanei e responsivi a trattamenti specifici. La complessità dei disturbi di personalità sta nel fatto che permea tutte le aree della vita di una persona. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

Salve,
i disturbi di personalità sono più difficili da curare perché rappresentano modelli stabili e radicati di comportamento e pensiero, mentre ansia, depressione o fobie sono spesso reattivi a eventi specifici. La terapia mira più a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita, piuttosto che una guarigione completa.
Per i disturbi del neurosviluppo, l'ansia e la depressione sono più comuni perché le difficoltà che ne derivano, come il sentirsi "diversi" o esclusi, possono minare l'autostima e generare stress.

Cari saluti,
Dott. Michele Scala
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