Una domanda ma cosa si intende per cause affettive e cause biochimiche di una sofferenza psicologica

17 risposte
Una domanda ma cosa si intende per cause affettive e cause biochimiche di una sofferenza psicologica? Cosa è la capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il terapista? Ma tutte le persone la possiedono questa capacità trovando il terapista adatto? Inoltre la psicoterapia non è placebo, che ci devi credere affinché funzioni stessa cosa con i farmaci funziona anche se una persona parte scettica ma nonostante ciò crea un alleanza terapeutica, per fiducia si intende il fidarsi del terapista?
Le cause affettive o, meglio detto, ambientali sono quelle che riguardano le relazioni familiari e la situazione sociale nella quale è cresciuta una persona; le cause biochimiche che, come cause, sono note solo per un numero limitato di disturbi mentali, sono quelle che riguardano disregolazioni o disfunzioni di origine prettamente organica, cioè del corpo che funziona come organismo: principalmente neurotrasmettitori, ormoni o meccanismi metabolici possono avere influenze svariate sullo stato mentale. Stabilire però se una disregolazione di questo tipo sia causa o conseguenza del disagio psichico non è semplice e, forse, neanche utile. le due cose sono strettamente intrecciate.
Per quanto riguarda la domanda sulla fiducia, penso che il terapeuta adatto sia quello che riesca a fare della Sua difficoltà a fidarsi un argomento del percorso, forse il principale.
è ovvio, però, che una intenzione di base a fidarsi ci deve essere, come in ogni cosa.

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Buongiorno,
le sue domande richiederebbero un approfondimento ma posso provare a darle una prima risposta. La sofferenza psichica, così come i disturbi psichici conclamati hanno un' eziopatogenesi complessa, in cui giocano un ruolo sia fattori psico sociali e quindi affettivi, come l'ambiente affettivo-relazionale nel quale siamo cresciuti e le nostre relazioni di attaccamento, sia fattori biochimici che hanno più a vedere con il funzionamento del nostro cervello. Ogni disturbo ha un'origine unica e diversa che nasce dall'intreccio di questi fattori. La capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il terapeuta e costruire quindi un'alleanza terapeutica che permette di intraprendere un percorso di cura insieme ha a che fare sia con il funzionamento di ogni persona sia con l'incontro unico tra terapeuta e paziente, per cui ognuno deve trovare il terapeuta più adatto al proprio stile di personalità e con il quale si trova soggettivamente meglio. Terapeuti molto competenti e formati possono andare bene per alcuni pazienti e meno per altri, così come in ogni relazione umana: la terapia è anche una relazione tra due persone che intraprendono un percorso insieme. La fiducia si può costruire nel tempo valutando e sperimentando gli effetti e i benefici che la terapia ha su di sé, mi è capitato di fare percorsi terapeutici con persone che pur partendo scettiche hanno lavorato moltissimo su di sé traendo grande beneficio dalla terapia e che hanno modificato la propria idea tramite l'esperienza. Le consiglio, se ha interesse, di fare un primo colloquio con un terapeuta per potrà dare delle risposte più approfondite alle sue domande.
Un caro saluto
La psicoterapia senza dubbio è un impegno che la persona si prendere per promuovere un proprio benessere. Ormai la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che non c'è una causa unica alle problematiche della persona bensì un insieme di cause tra cui quelle affettive (legate alla qualità dei legami affettivi instaurati con le figure di riferimento) e chimiche (ossia un certo temperamento ed una certa predisposizione verso quel tipo di problematica).
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, quante domande, la biochimica e l’ affettività talora sono in qualche modo sovrapponibili e talora no.
I deficit biochimici possono essere o meno ereditari, nell’ affettività la dinamica è relazionale. Non esiste però la separazione netta tra queste due dimensioni che interagiscono in modo complesso fra di loro. L’alleanza terapeutica è fondamentale alla riuscita del percorso e non esiste una cieca fiducia del paziente ma piuttosto la strutturazione di una volontà comune nel gestire gli obiettivi del percorso. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, come già affermato dai colleghi per approfondire l'origine di un disturbo è necessaria una valutazione diagnostica accurata; in ogni caso spesso le 'cause ambientali, cioè la storia personale, le relazioni significative e il contesto nel quale è immersa una persona sono elementi molto importanti nella comprensione di un disagio psicologico. La psicoterapia è uno strumento attraverso il quale è possibile, con il professionista, esplorare gli aspetti più profondi del proprio essere per avviare un percorso di cambiamento, per fare questo è prima di tutto fondamentale sentire che possiamo fidarci dello psicoterapeuta. La capacità di fidarsi appartiene ad ogni persona, ma per alcuni è più faticoso e difficile per via di esperienze passate e della storia personale. Il percorso psicoterapeutico aiuta a mettere a fuoco anche le difficoltà legate a questo. Cerchi un buon professionista e si lasci ascoltare...
Cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo
Gentile utente di mio dottore,
l'alleanza terapeutica è ciò che sta alla base della buona riuscita di una psicoterapia. La fiducia che si costruisce con il tempo nei confronti del proprio specialista è la chiave per risolvere molti dei problemi da cui si è accompagnati. Aggiungo inoltre che le psicoterapie si rivelano efficaci proprio grazie alla funzione specchio della attività neuronale, tutto ciò non ha nulla a che vedere con il placebo di cui parlava lei.
Cordialmente
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, le cause affettive e le cause biochimiche di una sofferenza psicologica sono due aspetti diversi che contribuiscono allo stato di salute mentale: cause affettive e cause biochimiche.
Tra queste, ci sono relazioni difficili, traumi, perdite, conflitti interpersonali o situazioni di stress prolungato. Queste esperienze possono portare a emozioni negative che influenzano il benessere mentale.

Le cause biochimiche si riferiscono a cambiamenti nei livelli di neurotrasmettitori nel cervello, come serotonina, dopamina e noradrenalina. Squilibri chimici possono influenzare l'umore e il comportamento, e sono spesso implicati in condizioni come la depressione o l'ansia.

La capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il terapista è la base dell'alleanza terapeutica, un elemento fondamentale per il successo della psicoterapia. Essa implica la disponibilità del paziente a fidarsi del terapeuta e a collaborare nel percorso terapeutico. Non tutte le persone possiedono automaticamente questa capacità, poiché dipende da vari fattori, come esperienze passate e predisposizione personale. Tuttavia, trovando il terapeuta adatto, è possibile per la maggior parte delle persone sviluppare questa fiducia nel tempo.

Per quanto riguarda la psicoterapia e l'effetto placebo, la psicoterapia non è un placebo, poiché si basa su tecniche validate e su un processo di cambiamento attivo. Anche se una persona parte con scetticismo, può comunque beneficiare della terapia, specialmente se si riesce a creare un'alleanza terapeutica solida. La fiducia, in questo contesto, significa essere aperti al percorso e credere che il terapeuta stia lavorando nel suo interesse.
Rimango a disposizione se desidera approfondire ulteriormente questo argomento o se ha bisogno di ulteriore supporto.
D.ssa Raileanu
Gentile utente, provo a risponderle brevemente.
Le cause affettive della sofferenza psicologica riguardano esperienze emotive o relazionali difficili, come traumi o perdite, mentre le cause biochimiche si riferiscono a squilibri chimici nel cervello, come la carenza di serotonina, che possono contribuire a disturbi psicologici.
Cordialmente, Dott.ssa Diana Sala

La capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il terapeuta varia da persona a persona e può essere sviluppata nel tempo. Non tutte le persone la possiedono pienamente, ma un terapeuta esperto può aiutare a costruirla. Non è necessario "credere" nella terapia affinché funzioni: anche chi parte scettico può beneficiare, a condizione che si crei un'alleanza terapeutica, cioè una collaborazione basata sulla fiducia.
Che bello potersi interrogare in modo così costruttivo sulla Fiducia.
Lo si impara fin da piccolissimi cosa si prova a fidarsi di qualcuno: piango e la mamma mi nutre. Bellissimo, comunicazione efficace, la relazione cresce. Ma non sempre è così semplice, a volte piango piango e non ricevo risposte...cosa imparo di me? Dovrò cambiare qualcosa del mio comportamento per ricevere nutrimento....magari nel mio ambiente non è funzionale il pianto, allora imparo a smettere di piangere e mettermi in attesa prima o poi qlc accadrà....cosa imparo di me? e dell'altro?
Fidarsi richiede innanzitutto fiducia in sé stessi, sono in grado? riesco ad essere sufficientemente capace di garantirmi la sopravvivenza?
Quando sperimento efficacia nella relazione con l'altro si costruisce un attaccamento sicuro, una base da cui esplorare il mondo.
Quando vivo relazioni altalenanti: una volta piango e mi nutri, una volta piango e non viene nessuno, una volta non piango e mi nutri lo stesso....cosa imparo dall'ambivalenza? dall'incertezza?
Imparo a stare in allerta, imparo a cogliere dei segnali che rispondano ai miei bisogni....
l'indeterminatezza ci fa sentire in "balia degli eventi" e quindi poco al sicuro, se mi sento poco al sicuro difficilmente potrò fidarmi.
Quindi in un percorso si partirebbe da qui, dove hai imparato a non fidarti?
Buonasera, le cause biochimiche riguardano il cervello e il suo funzionamento le cause affettive hanno a che fare con la psiche e i vissuti specifici di ogni essere umano. Si per fiducia si intende fidarsi e affidarsi, sono aspetti molto profondi di una relazione. Un caro saluto
Buonasera,
Grazie di questa domanda .
Innanzitutto, il farmaco deve essere solo un aiuto iniziale alla psicoterapia.
La fiducia è una condizione che si crea in relazione. Ma proprio per questo, la capacità di dare fiducia dipende anche dalle esperienze pregresse.
Allo stesso modo, la sofferenza psicologica ha una forte componente ambientale ed è capace di influire non solo i nostri pensieri, le fantasie e le emozioni, ma soprattutto il corpo che sente ed elabora a tale punto, da innescare cambiamenti biochimici di vario genere, che possono portare al mal di testa, blocco digestivo, amenorrea ecc.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Monika Elisabeth Ronge
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Buongiorno,
le cause affettive si riferiscono a fattori emotivi e relazionali che possono contribuire alla sofferenza psicologica, come:
Traumi infantili
Relazioni disfunzionali
Perdite significative
Stress emotivo prolungato
Le cause biochimiche, invece, riguardano squilibri a livello neurologico e ormonale, come:
Alterazioni dei neurotrasmettitori (es. serotonina, dopamina)
Disfunzioni endocrine
Predisposizione genetica

Cosa è la capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il terapista?
È l'abilità del paziente di:
Aprirsi emotivamente
Condividere pensieri e sentimenti intimi
Accettare il supporto offerto
Collaborare attivamente nel processo terapeutico

Alla sua domanda: ma tutte le persone la possiedono questa capacità trovando il terapista adatto?
Non tutti hanno la stessa facilità nell'instaurare un rapporto di fiducia. Alcuni fattori che influenzano questa capacità sono:

Esperienze passate
Personalità
Gravità del disturbo
Compatibilità con il terapista

Tuttavia, con pazienza e il giusto approccio, la maggior parte delle persone può sviluppare questa capacità nel tempo.
La psicoterapia non è un placebo, ma un trattamento basato su evidenze scientifiche. Mentre la fiducia nel processo può migliorare i risultati, non è l'unico fattore determinante. La fiducia nel terapista implica:

Credere nella sua competenza professionale
Sentirsi al sicuro nel condividere informazioni personali
Accettare feedback e suggerimenti
Impegnarsi nel processo terapeutico

L'alleanza terapeutica si può sviluppare anche se il paziente è inizialmente scettico, attraverso:

Empatia e comprensione del terapista
Risultati positivi nel corso del trattamento
Comunicazione aperta e onesta
Rispetto reciproco

In conclusione, la fiducia nel terapista è importante ma non indispensabile all'inizio del percorso terapeutico, può crescere gradualmente con il progredire della terapia. Cordiali saluti, Dott.ssa Danila Bardi, Psicologa
Le consiglio di fissare una seduta per appurare tutti questi dubbi e valutare se vale la pena chiedere aiuto alla psicoterapia.
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Tante domande, tutte molto interessanti e degne di approfondimento. Mi sembrano appartenere ad una mente curiosa ma anche confusa, nel tentativo di avvicinarci al mondo dello psichico (e dell'ignoto) che produce più domande che risposte.
Ad ogni modo, l'affetto veicola le nostre scelte e relazioni, è per questo che i cambiamenti avvengono solo dopo che si è creato un legame tra paziente e terapeuta capace di mettere in condizione la coppia terapeutica di lavorare insieme. E' nell'incontro che abbiamo la possibilità di spezzare la catena dei circoli viziosi.
Un professionista non vale l'altro, contano le caratteristiche personali, la formazione e l'orientamento. C'è bisogno del giusto incastro. Approfondisci la ricerca, chiediti quando sei disposto a metterti in discussione e scegli la persona più adatta a te!
Buonasera, le cause affettive solitamente comprendono tutte le esperienze che affondano le loro radici nelle relazioni, che di fin da bambini intessiamo nella nostra vita. I vari modi di "stare nel legame" affettivo con l altro che impariamo in famiglia, determinano poi a livello fisiologico un certo tipo di funzionamento o disfunzionamento neurologico. Ovviamente tutto questo è un livello teorico che comprendo possa lasciare un po' il tempo che trova in chi come lei ,immagino porti questa questione, perché ha una sua sofferenza. Nel corso delle terapie, l'alleanza terapeutica permette, se si instaura un buon livello di fiducia, di fare esperienza di relazioni affettivamente positive che ci portano a cambiare posizione rispetto al mondo e, con pazienza e tempo, anche a vedere dei cambiamenti a livello di funzionamento psico bio affettivo nella nostra vita. Ad esempio, se i livelli di sospettosità che una persona può provare verso l altro diminuisce, diminuiscono anche lo stato di allerta e lo stress che questo comporta nel soggetto, e questo è riscontrabile anche a livello di funzionamento del sistema nervoso centrale.
La psicoterapia è un percorso impegnativo ma che nella mia esperienza, se è perseverato con costanza e serietà, ha sempre portato i suoi frutti.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Gentile utente, le cause biochimiche si riferiscono a disfunzioni organiche, quelle affettive ai fattori personali, relazionali, sociali e più in generale frutto della sua interazione col mondo.
Perchè una terapia, farmacologica o psicologica, possa essere efficace, occorre che promuova un cambiamento concreto nella vita della persona, e la sola fiducia non è sufficiente. Tuttavia, è un aspetto fondamentale affinchè possa instaurarsi la cosiddetta alleanza terapeutica, che facilita la condivisione e l'approfondimento dei temi di vita più pregnanti. Inoltre, è un fattore estremamente soggettivo e legato alla diade terapeuta-paziente; se il paziente troverà il terapeuta adatto, allora sarà sicuramente capace di affidarsi fiduciosamente allo stesso. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Gentile utente, ha scritto tante domande interessanti e importanti. Ho scelto di rispondere a quelle sulla fiducia, tematica a me cara, in quanto alla base del successo della psicoterapia c’è il rapporto di fiducia che si stabilisce tra terapeuta e paziente. Da bambini iniziamo a sviluppare la capacità di “mentalizzare” (cioè di capire che gli altri hanno una propria mente, diversa dalla propria, e di immaginare che cosa pensano o sentono), necessaria per la collaborazione sociale. Questa capacità emerge attraverso l’interazione con i genitori e dipende dalla qualità della relazione. Il bambino, cioè, impara a “mentalizzare” se la mamma (o il papà) è in grado di comprendere accuratamente le sue intenzioni senza sopraffarlo, e se lo aiuta a regolare le proprie emozioni e a sviluppare la capacità di riflettere sugli stati d’animo degli altri. Sviluppare tale capacità è la base per la formazione della “fiducia epistemica”. Quando invece la mentalizzazione fallisce, perdiamo l’occasione di imparare a fidarci. La fiducia può risultare compromessa se il bambino non individua nel suo ambiente figure affidabili e dal comportamento coerente. Questo potrebbe spiegare in parte la difficoltà a fidarsi del proprio terapeuta, oppure potrebbe accadere anche di non aver trovato subito il professionista adatto con cui sentirsi liberi di esprimersi e aprirsi. Il mio consiglio è quello di affrontare in seduta la tematica del fidarsi, e se eventualmente persistono altre difficoltà legate a questo, si è liberissimi di poter cambiare e scegliere un altro psicoterapeuta.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o approfondimenti.
Saluti
Dott.ssa Chiara Caprarelli

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