Una domanda io ho sempre visto con grande fiducia psicologi psicoterapeuti e psichiatri e ho sempre
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Una domanda io ho sempre visto con grande fiducia psicologi psicoterapeuti e psichiatri e ho sempre avuto il cuore aperto verso la psicoterapia e psicofarmaci.... Però soffro di ansia e doc e a me da un po' di tempo mi è venuta una paura strana "ODDIO MA SE AVESSI ORA PAURA DI PSICOTERAPIA E PSICHIATRI E FARMACI,PSICOLOGI E NON CHIEDESSI PIÙ AIUTO DALLA PAURA NEI LORO CONFRONTI COME FAREI A RISOLVERE IL MIO DISTURBO?!?!?" una domanda ma il doc può portare a queste paure bizzarre, irrazionali,citrulle? Come posso gestirle? Grz
Il DOC può effettivamente portare a paure irrazionali e bizzarre, inclusa la paura di non poter più fare affidamento su terapie e professionisti che ti hanno aiutato in passato.
Riconoscerle già potrebbe essere un primo passo, rivolgersi ad un terapista cognitivo-comportamentale che con l’esposizione graduale alle tue paure in un ambiente controllato, potrebbe aiutarla a ridurre l’ansia associata.
Riconoscerle già potrebbe essere un primo passo, rivolgersi ad un terapista cognitivo-comportamentale che con l’esposizione graduale alle tue paure in un ambiente controllato, potrebbe aiutarla a ridurre l’ansia associata.
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Buongiorno, il passaggio da un farmaco all'altro può effettivamente provocare effetti temporanei di peggioramento, anche se i farmaci appartengono alla stessa classe. Questo è dovuto al tempo che il corpo impiega per adattarsi al cambiamento e ai nuovi livelli di serotonina. La terapia breve strategica potrebbe affiancare il percorso farmacologico per aiutarla a gestire in modo concreto e mirato l’ansia e le paure legate alla ricomparsa dei sintomi, riducendo così l’angoscia e i pensieri negativi che possono amplificarli. Con tecniche specifiche, è possibile trovare nuove modalità per affrontare i momenti difficili e ritrovare maggiore serenità e stabilità emotiva.
Salve, la risposta alla sua domanda è : certo che si. Sono paure/ossessioni/pensieri intrusivi tipiche del DOC, potrebbero essere sulle farfalle, sul verde o, appunto sulla figura dello psicologo, terapeuta etc etc.Se non sta seguendo un percorso le consiglio di iniziare a pensare di rivolgersi ad un professionista, altrimenti, se sta già seguendo un percorso di parlarne con il suo professionista di fiducia. Cordiali saluti.
Proprio così! il DOC può essere anche molto sofisticato e fare questi scherzi. Non si lasci ingannare, lo affronti con la psicoterapia. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Gentile utente il doc solitamente non porta a porsi questo tipo di domande, ma per poterle dare una risposta più completa dovrei approfondire questa tematica. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene delimitata la problematica e fatta una prima raccolta anamnestica a cui far seguire un percorso terapeutico in presenza oppure online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
salve, direi di si perchè il processo di pensiero è simile ma cambiano i contenuti.
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione. ricevo a Roma in Prati e effettuo colloqui Online.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione. ricevo a Roma in Prati e effettuo colloqui Online.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buon pomeriggio, sicuramente una delle prime domande da farti è la seguente: hai mai iniziato un percorso con un terapeuta e/o uno psichiatra? Le domande che ti fai sono legittime forse però andrebbero viste e discusse in un luogo adeguato perché credo abbiano bisogno di un approfondimento maggiore.
Un caro saluto
Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Un caro saluto
Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Salve. La sua grande fiducia in psicoterapeuti e psichiatri può spingerla a parlare con il suo psicoterapeuta ed il suo psichiatra di riferimento, esponendo loro le sue nuove paure relative al terrore di non poterne più volerne usufruire a causa dei DOC e dei pensieri che si rincorrono impedendole di rivolgersi a loro! Qualsiasi disturbo psichiatrico e psichico, in genere, merita ed esige di essere affrontato con competenza e professionalità, in modo che qualsiasi peggioramento o cambiamento possano essere tempestivamente affrontati! Saluti
Probabilmente hai strutturato una ossessione nei loro confronti e quindi una ambivalenza che ti fa oscillare tra il credo\non credo. Ti poggi troppo su di loro e probabilmente non hai ancora strutturato che la fiducia la devi trovare in te. Questo è il lavoro più indicato!
Gentile utente, provo a rispondere alla sua domanda proponendole una prospettiva alternativa. E se la paura riguardasse la relazione che ha in questo momento con i suoi professionisti della cura? Intendo dire che, probabilmente, la sensazione di fiducia che ha nei confronti della psicoterapia predisporrebbe e avrebbe come obiettivo uno sviluppo sempre maggiore di un senso autoefficacia e sicurezza in se stessa, di conseguenza potrebbe essere angosciante un'eventuale distacco da tali figure per poter proseguire da sola. Il mio invito è quello di esporre questo timore con il suo curante in modo da elaborare l'esperienza affettiva sottostante dando un nome agli stati affettivi che in questo momento le incutono paura.
Un cordiale saluto.
Un cordiale saluto.
Gentile Paziente,
capisco e comprendo che non sia facile vivere con ansia e paure. Consideri che queste però ci dicono sempre qualcosa di noi, di chi siamo e di cosa stiamo vivendo. Già il semplice fatto che si è sentit* di scrivere e condividere un pensiero con noi specialisti è un passo importante.
Il modo per gestirle sarebbe proprio quello di affidarsi a uno specialista e, con tutta la calma della quale ha bisogno, parlare di queste paure e di questi pensieri in modo che possa verificare se hanno un riscontro con la realtà oppure no.
Un caro saluto
Caterina Simoncelli
capisco e comprendo che non sia facile vivere con ansia e paure. Consideri che queste però ci dicono sempre qualcosa di noi, di chi siamo e di cosa stiamo vivendo. Già il semplice fatto che si è sentit* di scrivere e condividere un pensiero con noi specialisti è un passo importante.
Il modo per gestirle sarebbe proprio quello di affidarsi a uno specialista e, con tutta la calma della quale ha bisogno, parlare di queste paure e di questi pensieri in modo che possa verificare se hanno un riscontro con la realtà oppure no.
Un caro saluto
Caterina Simoncelli
Salve, capisco la sua preoccupazione e la confusione che può derivare da pensieri così contrastanti. Il DOC può sicuramente alimentare paure irrazionali, come quella di temere di non riuscire più a chiedere aiuto o di essere paralizzati dal pensiero di non poter più contare sulla psicoterapia o sugli psicofarmaci. È una manifestazione tipica del DOC.
La gestione di queste paure può partire dalla consapevolezza che sono legate al DOC e non alla realtà dei fatti. L'importante è riconoscere che questi pensieri, sebbene disturbanti, non determinano ciò che è davvero utile per la sua salute. Un passo utile potrebbe essere lavorare per affrontare il pensiero ossessivo senza cedere a compiti compulsivi, come il bisogno di "verificare" continuamente se il pensiero è vero o meno.
Ne parli con i professionisti che mi sembra siano già coinvolti nel suo percorso.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Diana Sala
La gestione di queste paure può partire dalla consapevolezza che sono legate al DOC e non alla realtà dei fatti. L'importante è riconoscere che questi pensieri, sebbene disturbanti, non determinano ciò che è davvero utile per la sua salute. Un passo utile potrebbe essere lavorare per affrontare il pensiero ossessivo senza cedere a compiti compulsivi, come il bisogno di "verificare" continuamente se il pensiero è vero o meno.
Ne parli con i professionisti che mi sembra siano già coinvolti nel suo percorso.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Diana Sala
Buongiorno, mi chiedo se in passato, per altre situazioni, abbia già avuto un pensiero del tipo "se succede questo allora...". Nelle persone con un funzionamento DOC la comparsa di questi pensieri tende ad essere vista come una minaccia alla propria persona e generalmente si cerca di combatterli o scacciarli. Essi, i pensieri, in base al percorso di terapia scelto, possono far comprendere quali minacce l'individuo scorge. Le paure è normale che siano irrazionali, ma non sono né bizzarre né citrulle, esse sono umane e come tale meritano un posto in cui essere ascoltate. Per gestire i pensieri posso nel mentre consigliarle la visione di alcuni video relativi alla Mindfulness presenti su varie piattaforme, ad esempio: Le guide di Headspace sulla meditazione. Utile non per scacciare i pensieri ma per iniziare a lavorare su essi prendendone le giuste distanze.
Buongiorno. La "matrioska" delle ossessioni e pensieri intrusivi a volte molto tenaci si crea quando non si stanno operando tutte le risposte giuste per il nostro problema, in questo caso il DOC, ma anche nei disturbi dello spettro ansioso, come nelle fobie. E' stata suggerita una terapia farmacologica appropriata, sta conducendo una psicoterapia valida, accompagna a tutto questo uno stile di vita e delle scelte di vita opportune? Qualsiasi fonte di stress può costituire una riserva di pericolosa "energia" per il DOC. Un saluto.
Gent.Utente, grazie per condividere. Il DOC (disturbo ossessivo-compulsivo) può portare a sviluppare paure inusuali, irrazionali e persino "strane" o "circolari" come quella che descrive, ossia la paura di non poter più fidarsi della psicoterapia o dei farmaci e quindi di non poter trovare aiuto. Le persone con DOC spesso sperimentano pensieri intrusivi che si concentrano su ciò che considerano importante o fondamentale per la loro tranquillità e benessere. Per poter osservare i pensieri senza giudizio può essere utile la mindfulness, una tecnica di consapevolezza. Inoltre, una tecnica specifica per lavorare su tali paure e sull’impatto dei pensieri ossessivi è la Exposure and Response Prevention (ERP), particolarmente efficace nel trattamento del DOC. Cercare aiuto nonostante le paure è tuttavia già un grande passo verso la gestione di questi pensieri. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Carissimo, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Cognitivo-Comportamentale con un approccio transdiagnostico e con evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Daniela Voza
Gentile utente, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo come queste paure talvolta irrazionali che viviamo ci possano condizionare e far aumentare il nostro senso di ansia e angoscia. Il doc potrebbe portare ad averi pensieri di questo tipo, categorizzabili talvolta come pensieri intrusivi. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo quello che le sta accadendo; allo stesso tempo, se già in cura, potrebbe provare a parlarne con il suo terapeuta.
Cordiali saluti
AV
Cordiali saluti
AV
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