Un saluto ai dottori dello staff, e grazie come sempre per questo bel servizio che offrite. Sono
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Un saluto ai dottori dello staff, e grazie come sempre per questo bel servizio che offrite.
Sono un uomo di 40 anni. Nel 2007, a 25 anni, durante una banale partita di calcetto, subìi un pesante infortunio, una lussazione del ginocchio sinistro con rottura di crociato anteriore e posteriore, piu distrazione del collaterale mediale. Miracolosamente intatti i menischi.
Ho convissuto con un ginocchiera, perche avvertivo instabilità e dolore anche a camminare, ma solo dopo 5 anni, ho avuto il coraggio di operarmi, nel 2012. Mi sono stati ricostruiti entrambi i crociati con due tendini da donatore, un tendine tibiale anteriore di una donna e un tendine tibiale posteriore di un uomo. Ancora oggi, pur non conoscendoli, mi sento legato ai miei donatori, e sono diventato donatore io stesso tanti anni fa, iscrivendomi all' AIDO.
Tornando a noi, dopo l'intervento, ne seguì una lunga riabilitazione: abbandonai le stampelle completamente dopo 2 mesi, e poi mi dedicai al rinforzo muscolare per altri 4/5 mesi buoni, ma, nonostante il mio impegno (facevo vari esercizi tranne la "Leg Curl" che mi fu sconsigliata), la gamba sinistra (operata) è rimasta muscolarmente piu piccola dell'altra.
Ad oggi, per la paura che ebbi dell'intervento, caricandolo di tante ansie e preoccupazioni, mi rendo conto che ancora considero il ginocchio operato come un ginocchio "di cristallo", e istintivamente, nella vita quotidiana, tendo a sovraccaricare piu l'altra gamba. Nonostante siano passati 10 anni.
Inutile dire che a pallone non ci ho giocato piu, manco col gatto, mi dedico però a lunghe camminate, e, di tanto in tanto un po' di bici. D'estate, mare e nuoto. Il ginocchio è stabile e non mi dà problemi.
L'unico fastidio che avverto, è quando mi inginocchio. Tipo ad esempio quando ci si inginocchia in Chiesa per pregare, oppure per cercare una cosa caduta per terra. Tanto per capirci.
In quella posizione, se ci sto piu di qualche minuto, avverto un doloretto interno al ginocchio operato, proprio in sede posteriore. Ma questo fin da quando mi sono operato, non è una cosa di adesso. Immagino che sia una posizione che mette in tensione il crociato posteriore stesso, col peso del corpo. Ma vorrei capire se, doloretto a parte (che magari si protrae per un po' anche dopo che mi sono alzato), è una posizione che rischia di far "danni" al LCP oppure no. PErche, purtroppo, a ogni doloretto che sento, ho sempre paura che corrisponda qualche danno che sto facendo. E' un dolore che origina dal LCP? o dai muscoli?
Del resto, se tanto l'ortopedico quanto il fisioterapista mi consigliarono la LEG EXTENSION (che mette in tensione il LCA), ma mi sconsigliarono la LEG CURL (che mette in tensione il LCP), immagino dipenda dal fatto che il posteriore operato è un po' piu delicato dell'anteriore. E quindi vada protetto maggiormente.
In attesa di una vostra risposta e di un Vostro parere, porgo i miei piu cordiali saluti.
Sono un uomo di 40 anni. Nel 2007, a 25 anni, durante una banale partita di calcetto, subìi un pesante infortunio, una lussazione del ginocchio sinistro con rottura di crociato anteriore e posteriore, piu distrazione del collaterale mediale. Miracolosamente intatti i menischi.
Ho convissuto con un ginocchiera, perche avvertivo instabilità e dolore anche a camminare, ma solo dopo 5 anni, ho avuto il coraggio di operarmi, nel 2012. Mi sono stati ricostruiti entrambi i crociati con due tendini da donatore, un tendine tibiale anteriore di una donna e un tendine tibiale posteriore di un uomo. Ancora oggi, pur non conoscendoli, mi sento legato ai miei donatori, e sono diventato donatore io stesso tanti anni fa, iscrivendomi all' AIDO.
Tornando a noi, dopo l'intervento, ne seguì una lunga riabilitazione: abbandonai le stampelle completamente dopo 2 mesi, e poi mi dedicai al rinforzo muscolare per altri 4/5 mesi buoni, ma, nonostante il mio impegno (facevo vari esercizi tranne la "Leg Curl" che mi fu sconsigliata), la gamba sinistra (operata) è rimasta muscolarmente piu piccola dell'altra.
Ad oggi, per la paura che ebbi dell'intervento, caricandolo di tante ansie e preoccupazioni, mi rendo conto che ancora considero il ginocchio operato come un ginocchio "di cristallo", e istintivamente, nella vita quotidiana, tendo a sovraccaricare piu l'altra gamba. Nonostante siano passati 10 anni.
Inutile dire che a pallone non ci ho giocato piu, manco col gatto, mi dedico però a lunghe camminate, e, di tanto in tanto un po' di bici. D'estate, mare e nuoto. Il ginocchio è stabile e non mi dà problemi.
L'unico fastidio che avverto, è quando mi inginocchio. Tipo ad esempio quando ci si inginocchia in Chiesa per pregare, oppure per cercare una cosa caduta per terra. Tanto per capirci.
In quella posizione, se ci sto piu di qualche minuto, avverto un doloretto interno al ginocchio operato, proprio in sede posteriore. Ma questo fin da quando mi sono operato, non è una cosa di adesso. Immagino che sia una posizione che mette in tensione il crociato posteriore stesso, col peso del corpo. Ma vorrei capire se, doloretto a parte (che magari si protrae per un po' anche dopo che mi sono alzato), è una posizione che rischia di far "danni" al LCP oppure no. PErche, purtroppo, a ogni doloretto che sento, ho sempre paura che corrisponda qualche danno che sto facendo. E' un dolore che origina dal LCP? o dai muscoli?
Del resto, se tanto l'ortopedico quanto il fisioterapista mi consigliarono la LEG EXTENSION (che mette in tensione il LCA), ma mi sconsigliarono la LEG CURL (che mette in tensione il LCP), immagino dipenda dal fatto che il posteriore operato è un po' piu delicato dell'anteriore. E quindi vada protetto maggiormente.
In attesa di una vostra risposta e di un Vostro parere, porgo i miei piu cordiali saluti.
Buongiorno
Innanzitutto grazie per la fiducia riposta in questo servizio.
La sua problematica è alquanto complessa e richiederebbe una visita accurata nonché eventuali accertamenti.
Cordialmente
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Ciao, bisognerebbe effettuare una valutazione clinica per valutare il suo appoggio, ma soprattutto valutare tono e trofismo dei muscoli della coscia per capire se riescono a proteggere il ginocchio durante una qualsiasi attività quotidiana.
Altra cosa molto importante da valutare sarà l’elasticità dei suoi tessuti.
Per cui le consiglio una visita specialistica per inquadrare la sua situazione personale.
Grazie
Altra cosa molto importante da valutare sarà l’elasticità dei suoi tessuti.
Per cui le consiglio una visita specialistica per inquadrare la sua situazione personale.
Grazie
Buonasera. Sono estremamente d'accordo con i miei colleghi per ciò che riguarda una possibile valutazione clinica.
Inoltre le consiglio vivamente l'idrokinesiterapia, metodologia che permetterebbe di rinforzare la muscolatura dell'arto interessato e sciogliere tutte le tensioni dell'arto che tende a sovraccaricare; tutto questo in completa sicurezza.
Sperando di essere stato d'aiuto le auguro una buona serata.
Inoltre le consiglio vivamente l'idrokinesiterapia, metodologia che permetterebbe di rinforzare la muscolatura dell'arto interessato e sciogliere tutte le tensioni dell'arto che tende a sovraccaricare; tutto questo in completa sicurezza.
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Svolga prima una risonanza magnetica
Salve, la sua situazione necessiterebbe di una attenta valutazione, sia globale che specifica… probabilmente andrebbe aggiunto un lavoro sulla propriocezione, che andrebbe a migliorare la stabilità dell’articolazione in modo da eliminare quella sensazione di debolezza.
Per qualsiasi precisazione o ulteriore chiarimento resto a sua completa disposizione…
Cordiali saluti
Per qualsiasi precisazione o ulteriore chiarimento resto a sua completa disposizione…
Cordiali saluti
Se come dice è stato operato ed è stato successivamente dichiarato clinicamente guarito può traquillamente fare rinforzo degli arti inferiori con le macchine isotoniche da palestra anche la leg curl che le fu sconsigliata all'epoca, solo perchè il processo di guarigione con la dinamica motoria e il rinforzo muscolare non erano compatibili. Ora il rinforzo dei muscoli posteriore della coscia sono fondamentali per una buona stabilizzazione sotto il profilo dell'equilibrio e della postura. Io le consiglio di fare un pò di attività motoria da Palestra da eseguire con dei sovraccarichi progressivi con un buon PT e ovviamente sotto la supervisione di un Fisioterapista. Coridlaità
Buongiorno, dalle sue parole le perplessità sembrano essere due:
1) tono muscolare dell'arto operato ridotto rispetto al controlaterale: questa è una condizione che il più delle volte si presenta per un deficit di estensione del ginocchio ovvero quando l'estensione è stata recuperata solo parzialmente il che impedisce un recupero totale del tono muscolare per cause anatomo-fisiologiche; in assenza di questo la causa è da ricercare altrove come per esempio, come lei stesso ha detto, la tendenza a caricare più l'arto sano rispetto a quello operato o comunque ad usarlo meno per paura di arrecare danno. Ad ogni modo sarebbe opportuna una visita più accurata per accertarne la causa.
2) origine del dolore al ginocchio: il dolore che avverte, a mio parere, è probabilmente legato ad altri fattori piuttosto che ai nuovi tessuti utilizzati per la ricostruzione, fattori che possono riguardare come dicevamo prima un recupero parziale dell'escursione articolare o un cattivo uso degli arti inferiori come anche cause di natura anatomica, tutte cause che non possono essere individuate se non con una visita approfondita.
Ad ogni modo, quello che emerge da ciò che ha scritto è che questo "doloretto" non le condizioni le attività di vita quotidiana e questo è già molto importante, inoltre non lamenta instabilità del ginocchio che è una delle principali preoccupazioni quando si parla di crociati.
Le consiglio quindi di approfondire l'origine del dolore al ginocchio e la causa di questo tono ridotto con una visita specialistica.
Rimango a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
Saluti
1) tono muscolare dell'arto operato ridotto rispetto al controlaterale: questa è una condizione che il più delle volte si presenta per un deficit di estensione del ginocchio ovvero quando l'estensione è stata recuperata solo parzialmente il che impedisce un recupero totale del tono muscolare per cause anatomo-fisiologiche; in assenza di questo la causa è da ricercare altrove come per esempio, come lei stesso ha detto, la tendenza a caricare più l'arto sano rispetto a quello operato o comunque ad usarlo meno per paura di arrecare danno. Ad ogni modo sarebbe opportuna una visita più accurata per accertarne la causa.
2) origine del dolore al ginocchio: il dolore che avverte, a mio parere, è probabilmente legato ad altri fattori piuttosto che ai nuovi tessuti utilizzati per la ricostruzione, fattori che possono riguardare come dicevamo prima un recupero parziale dell'escursione articolare o un cattivo uso degli arti inferiori come anche cause di natura anatomica, tutte cause che non possono essere individuate se non con una visita approfondita.
Ad ogni modo, quello che emerge da ciò che ha scritto è che questo "doloretto" non le condizioni le attività di vita quotidiana e questo è già molto importante, inoltre non lamenta instabilità del ginocchio che è una delle principali preoccupazioni quando si parla di crociati.
Le consiglio quindi di approfondire l'origine del dolore al ginocchio e la causa di questo tono ridotto con una visita specialistica.
Rimango a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
Saluti
Per il tipo di disturbo che hai mi sento di consigliarti che ci vorrà del tempo per quello. è molto soggettivo. Nel dubbio continua con esercizi in catena cinetica chiusa, bici e nuoto. gradualmente con la corsa.
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