Un saluto a tutti i dottori dello staff e grazie come sempre per questo bel servizio che offrite.

3 risposte
Un saluto a tutti i dottori dello staff e grazie come sempre per questo bel servizio che offrite.

Volevo un vostro parere su una dieta "fai da te" che ho seguito.
Ho 38 anni, (39 a pochi giorni), sono 1,65. Premetto che da ragazzo fino ai 25 anni, pur mangiando primo e secondo a pranzo e cena, il mio peso non ha mai superato i 55 chili.
Poi, per un brutto esaurimento nervoso e depressione dovute all'università, sono stato seguito da un terapista, e in cura con degli psicofarmaci (sertralina e benzodiazepine) per due anni. Ho continuato a mangiare sempre uguale (cioè tanto) e so aumentato di 8-10 chili, il mio peso da allora in poi si è attestato sempre sui 62-65, con qualche punta in cui ho sfiorato i 70 un paio di anni fa, dopo le vacanze di Natale.
A maggio di quest'anno, dopo il lockdownm ho fatto gli esami del sangue di routine (check up generale) e la glicemia era 100 (emoglobina glicata 5,6). Non tanto l'emoglobina, quando la glicemia, abbastanza vicina al valore massimo (110). Col fatto che papà mio è diabetico (non insulinodipendente, per fortuna ha un diabete "leggero" che tiene a bada con due pillole al giorno di metformina da 500, una a pranzo e una a cena), mi sono un po' spaventato, e ho fatto due cose: ridurre drasticamente i carboidrati, e introdurre una passeggiata a passo sostenuto di circa 15/20 minuti dopo i pasti principali (pranzo e cena). PEr il resto faccio un lavoro impiegatizio di consulenza, e non faccio palestra da un po' di anni, quindi svolgo una vita sedentaria
Zuccheri e dolci non sono mai stati una mia passione, ma i carboidrati si. Sono sempre stato "pastacciuttaro" e "pizzettaro", e capitava ad esempio, che quando andavo in pausa pranzo a mangiar fuori coi colleghi, che mangiavo pastasciutta per primo, poi mi facevo la scarpetta col pane (anche diverse fette), e per secondo magarri fettina di carne con patate al forno, quindi carboidrati a gogò.
Sono passato a mangiare un panino minuscolo integrale solo quando non c'era la pasta, o patate, o altri tipi di carboidrati (Ad esempio con una zuppa di verdure, dove ci sono anche patate, il pane non lo mangio, mango la zuppa e basta)e poi ripeto, questa passeggiata dopo i pasti per "digerire"
Dopo meno di due mesi (circa un mese e mezzo) ho ripetuto la glicemia, che era 79, e il peso era calato da 62-63 chili a 56/57 chili.Non scendevo sotto i 60 da quasi 15 anni! Dimenticavo di dire che ho introdotto anche molte piu verdure.

Solo ora, sto cominciando a rimangiare un po' di pane in piu (sempre nei limiti), e continuo a camminare dopo i pasti. Obiettivamente mi sento meglio, ma un mio collega, che fa il doppio lavoro, e arrotonda anche come personal trainer ha detto che è stata una dieta troppo drastica, e avrebbe dovuto essere piu moderata, perche perdere 6-7 chili in poco piu di un mese non è il massimo per il nostro corpo, è indicata solo per le persone veramente obese.

Voi, professionalmente, cosa ne pensate?

Ringraziando chi mi voglia rispondere, auguro una buona domenica a tutti!
Gentile utente, lei ha dato molti dati ma onestamente non so davvero cosa risponderle. Da tutto quello che ha riportato debbo dirle che:
1) il diabete "leggero" non esiste. Esiste il diabete, punto.
2) ha drasticamente ridotto l'apporto glucidico e l'apporto energetico totale. Da quello che racconta, i carboidrati erano parte preponderante della sua dieta; riducendoli tale maniera è piuttosto normale un calo di peso così marcato in un tempo relativamente breve. Ho scritto calo di peso non dimagrimento. Sicuramente lei ha perso del grasso ma ha perso anche molta acqua, i carboidrati tendono a trattenere molta acqua quindi via quelli via anche l'acqua.
3) Cosa intende lei per "pane nei limiti"? Cosa e quali sarebbero questi limiti?
4) Attenzione ai regimi a ridotto tenore di glucidi, sul lungo termine peggiorano la sensibilità all'insulina.
5)Dopo i pasti io tendo sconsigliare vivamente di effettuare attività fisica. Dopo una o due ore si ma subito dopo no.
6)Per quanto concerne i valori ematochimici la glicemia offre uno sguardo su quanto è accaduto in un tempo relativamente recente mentre i valori dell'emoglobina glicata ci descrivono l'andamento dei 3 mesi precedenti al prelievo. Sono entrambi valori importanti e significativi che ci forniscono informazioni diverse.
Non saprei davvero che altro aggiungere se non il caldo consiglio di non sostituirsi né al curante né a al nutrizionista. Saluti

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Salve , lei ha perso peso in autonomia, riducendo il suo apporto calorico quotidiano di base.
Molto probabilmente si tratta di un regime non equilibrato alla luce della repentina perdita di peso, che può averle sì fatto perdere massa grassa, ma non facendo lei attività fisica, anche massa muscolare, e quindi a fronte di una perdita di peso cospicua, probabilmente ci ha guadagnato un rallentamento metabolico.
Le raccomando un bravo dietologo!
Saluti
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