Sto frequentando da poco un ragazzo di 20, io ne ho 24 . Lui era vergine perché ha avuto un'adolesce

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Sto frequentando da poco un ragazzo di 20, io ne ho 24 . Lui era vergine perché ha avuto un'adolescenza difficile, era obeso e in un anno è dimagrito molto e ha tonificato grazie alla palestra ma ancora ha paranoie sul suo fisico e mangia ancora male. È stato bullizzato e per questo non si apre,non parla mai dei suoi problemi ma si mostra sempre solare e simpatico. Non ha mai pianto davanti a nessuno. Lui ha voluto darmi il suo primo bacio e da lì le cose tra me e lui sono cresciute finché non siamo arrivati ad una intimità fisica. Lui ha chiesto di venire a casa mia, ci siamo baciati e sono iniziati i preliminari ma era moscio anche se sembrava molto eccitato. Alla fine non so come ma l'ho fatto venire da completamente moscio. Lui si è vergognato e mi ha detto che fa uso di porno ogni giorno e si masturba ogni volta. Da lì mi ha promesso che non avrebbe visto video e non si sarebbe toccato finché non riprendeva la "naturalità" dell'eccitazione ed erezione.Lui mi ha invitata a casa sua, mi ha baciata finché non ci siamo spogliati. Prima di allora è capitato che siamo riusciti a stare qualche minuto soli e ci siamo toccati e giù era eretto. A casa sua era moscio, sono riuscita dopo quasi un'ora a farlo diventare eretto parlandogli e guardandolo negli occhi e toccandolo. Mi ha messa su di lui e sono riuscita ad entrare ma non lo vedevo molto tranquillo quindi sono uscita per rilassarlo ma dopo non si alzava più. Aveva momenti in cui era duro ed altri in cui era moscio quindi non siamo più riusciti a riprendere. Lui è stato male e ha pianto, ha detto di sentirsi un fallimento. Io gli ho detto che forse era preoccupato e non si sentiva ancora pronto ma mi ha assicurato che lo voleva e che quando pensa a me o a noi due insieme gli si alza . Abbiamo riprovato a casa sua , io ho addirittura messo un completino, portato un anello vibrante per lui e un lubrificante. L'anello non vedeva l'ora di provarlo ma poi diceva di non sentire nulla quindi l'abbiamo tolto , il lubrificante ha detto che non gli è servito ma io l'ho sentito decisamente più duro. Ho provato di tutto ma è sempre la stessa cosa. Se lo guardo negli occhi e lui fa qualcosa a me e vede che godo gli viene quasi duro ma non appena lo lascio un secondo gli diventa moscio e non entra. Io questa volta sono stata un po' dura con lui e ho sbagliato, alla fine non l'ho fatto venire perché già all'inizio stava venendo subito con solo sesso orale e con mano ma era moscio. Io credo di averle provate tutte e penso che non lo faremo mai. Lui non vuole andare dall'andrologo ma secondo me è una questione di testa perché dice che quando è solo e mi pensa gli diventa duro e me l'ha anche data la prova. Vorrei un consiglio su cosa poter fare/dirgli. Grazie in anticipo, io lo voglio tanto e anche lui e non voglio che ci stiamo male . Grazie a tutti i professionisti che leggeranno e mi aiuteranno.
Buonasera signora capisco la sua frustrazione e la frustrazione di entrambi penso sia consigliabile per voi intraprendere un percorso di terapia sessuologica in coppia in modo da evitare ulteriore ansia e senso di fallimento nel suo ragazzo che ha già un passato psicologico faticoso. Cordialmente

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Buonasera. Nella sua narrazione colgo tutto l'impegno che ci sta mettendo e la fatica che sente. La inviterei a riflettere anche su cosa prova lei quando vede che il pene del suo ragazzo non raggiunge l'erezione. Di cosa si preoccupa esattamente? Sento che quel momento sta diventando un terribile ''banco di prova'' sia per lei che per il suo ragazzo che forse potrebbe farvi perdere il senso dello stare insieme, rasserenarvi e divertirvi.
Gli consiglierei una consulenza sessuologica...
Buonasera, dal suo racconto si coglie che entrambi tenete molto a questa relazione e che non riuscire ad avere rapporti sta portando sofferenza. Innanzi tutto ci tengo a dirle che non si deve sentire responsabile per la presenza o meno delle erezioni del suo compagno: è evidente che ci stia mettendo impegno e anche fantasia ma il rischio è che la frustrazione vada a oscurare un momento che dovrebbe essere divertente, di complicità, affetto e gioco. Non è quindi una questione di responsabilità o colpe. Come ha ben compreso, se lui è in grado di avere erezioni in alcune situazioni e di masturbarsi, è molto probabile che la difficoltà sia di natura psicologica. Vi consiglierei di rivolgervi ad un sessuologo per una consulenza che vi possa indirizzare verso il percorso più idoneo, sia esso individuale per luì o di coppia. Cordiali saluti
Gentile utente,
la invito a considerare un percorso di psicoterapia con un sessuologo come un'opportunità per affrontare le difficoltà che sta vivendo in modo profondo e consapevole. La psicoterapia le offre uno spazio sicuro e protetto, in cui potrà esplorare i suoi pensieri, emozioni e comportamenti. Insieme al terapeuta, avrà la possibilità di lavorare su aspetti specifici della sua vita, come la gestione dello stress, la risoluzione di conflitti interiori, o l'approfondimento di dinamiche relazionali. L'obiettivo di un percorso psicoterapico è migliorare il suo benessere, aiutandola a sviluppare maggiore consapevolezza e strategie per affrontare le difficoltà quotidiane.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu

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