Stiamo insieme da quasi 3 anni, l'anno scorso ci siamo lasciati a seguito di una sua crisi, lui nel

18 risposte
Stiamo insieme da quasi 3 anni, l'anno scorso ci siamo lasciati a seguito di una sua crisi, lui nel periodo in cui non stavamo insieme ha avuto un rapporto sessuale con un altra ragazza, poi siamo tornati insieme dopo circa 2 mesi anche se ci vedevamo circa una volta a settimana durante la rottura e lui mi diceva che mi amava ancora ma aveva ancora bisogno di stare da solo per risolvere alcuni suoi problemi (è sospetto borderline e stava iniziando a seguire una terapia da uno psichiatra che poi non ha piu seguito perché non contento di come lo facevano stare i farmaci) ma mi ha confessato ciò che è successo nel momento in cui ci siamo ufficialmente rimessi insieme, una notizia che chiaramente mi ha shockato ma ho deciso di continuare comunque la relazione, questa cosa da novembre 2023 ad oggi ha portato spesso a litigi inizialmente piu spesso e ora circa ogni 2 mesi perché avevo crisi di gelosia e capitava che scattassi quando uscivano argomenti che mi triggeravano avendo crisi pesanti, la peggiore a marzo 2024 che gli ha lasciato molto il segno, io ho ricordi confusi perché ero ubriaca e mi sono totalmente sentita non in me (tanto che dopo ho dovuto chiedere a un mio amico lì presente perché era iniziata la lite, in cui comunque il mio partner mi è stato vicino a consolarmi mentre piangevo nonostante gli urlassi addosso per un bel po prima di non riuscire più a reggere), dopo di ciò c'è stata solo l'ultima "litigata" che è stata una settimana fa in cui delle persone che lui conosce online a cui aveva confidato questa cosa hanno iniziato a prendermi in giro ed insultarmi in un gruppo di 50 persone dicendo cose come"poverina non so se lasciarla nella sua convinzione o dirglielo che il fidanzato le mette le corna" dopo avermi insultata personalmente prima...comunque io esco di testa e vado a confrontarmi con lui, sbagliando totalmente i modi perché ho iniziato ad urlare ma volevo solo sapere perché lo avesse detto a loro visto che mi hanno sempre insultata anche da prima di ciò e a chi altro lo avesse detto, questo per lui è stata la fine perché poi non mi ha parlato per una settimana dicendo che aveva bisogno di riflettere, ieri parliamo e mi dice che si sente ormai totalmente distaccato da me e che vuole chiudere e che si sentiva così a tratti già dall'avvenimento di marzo perché aveva costantemente la sensazione di crisi imminente che non lo faceva stare bene nelle situazioni sociali, ma mi ha anche detto che quando stiamo da soli lui sta molto bene con me e che è sicuro che se ne pentirà di lasciarmi perché non troverà mai nessuna come me per poi andarsi anche a contraddire quando gli chiedo se gli sono mancata in questi giorni dicendo prima no poco e poi dicendomi che molte cose gli ricordavano me e diceva "ora glielo invio" per poi ricordarsi che non poteva farlo...quando abbiamo finito di parlare mi ha detto che ci pensava un altro giorno sul se voler chiudere o no...oltre le discussioni su questo tema non abbiamo praticamente mai litigato in 3 anni...io ho intenzione di iniziare una terapia perché sospetto di soffrire di depressione e ho altre problematiche personali... Secondo voi la relazione può essere ripresa? Una terapia di coppia potrebbe salvare la relazione? Anche se mi preoccupa perché lui dice che non vuole sentirne parlare dell'argomento perché lo fa stare male e io credo che il problema sia che lui si sente mangiato dai sensi di colpa..io gli ho promesso che non nominerò mai più la cosa ma non so se ci crede perché anche l'ultima litigata doveva essere l'ultima ma questa qui successa la scorsa settimana non è stata una cosa dipesa da me ma da persone che godevano nel far cattiverie gratuite..quando gli ho parlato della terapia di coppia mi ha chiesto in cosa consistesse quindi forse potrebbe essere interessato ma credo che si andrebbe a scavare a fondo alla questione e non so se riuscirebbe a reggere, attendo dei pareri grazie mille
Buongiorno e la ringrazio per le informazioni riportate. Nonostante ciò, avrei bisogno di maggiori dettagli e di una chiarificazione temporale degli avvenimenti che nomina. Penso che lei non debba sentirsi in colpa rispetto alla gelosia che prova, anche se probabilmente deriva da una mancanza di fiducia visti i fatti messi in atto dal suo ragazzo e le cantilene di queste persone che nomina. Certamente, la fiducia è alla base di qualsivoglia relazione, per cui sarebbe opportuno che si interrogasse sulla possibilità che questa fiducia sia recuperabile all'interno del vostro rapporto e se può prendere consapevolezza di ciò che il suo ragazzo ha fatto in passato ed andare oltre. Tutto ciò, ovviamente, non senza l'aiuto e lo sforzo da parte di quest'ultimo. Teniamo a mente che nelle relazioni si è in due ed entrambi devono lavorare per mantenere la relazione e volerlo fare. Importante sarebbe però imparare a controllare meglio l'impulsività che deriva dalla sua gelosia, proprio per evitare che "scatti", come dice lei, anche in futuro. Traspare la sua preoccupazione, così come la voglia di lavorare su sé stessa e sulla relazione. Per quanto riguarda l'inizio di un percorso di coppia deve essere una decisione presa di comune accordo e senza troppe forzature affinché sia efficace. Resto a disposizione, dott.ssa Covri Annalisa.
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Buonasera direi di procedere per gradi: intanto iniziare una psicoterapia individuale per indagare i suoi vissuti circa la relazione e poi eventualmente se è necessario e c'è in entrambi la motivazione una terapia di coppia. Cari saluti Rossella Chiusolo
Salve, direi che in tutto ciò dovrebbe almeno dire la sua età, mi sembra particolarmente giovane.
Quindi dovrebbe fare chiarezza riguardo quello che realmente desidera. Ma davvero, e già questo sarebbe l'obiettivo di una bella psicoterapia.
Tanti auguri. A. M.
Gentile utente, è importante che lei inizi un percorso di supporto psicologico per poi, in un secondo momento, pensare alla relazione.
Sembra giovane e sicuramente ha le risorse per trovare la felicità: questo lo dimostra la consapevolezza di voler chiedere aiuto ad un professionista psicologo.
Se avesse voglia, può prenotare un primo incontro gratuito.
Se avesse dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Salve,

Mi dispiace molto leggere della situazione complicata che sta vivendo nella sua relazione. Ci sono vari aspetti da considerare per comprendere meglio come procedere e se una terapia di coppia potrebbe essere utile.

Innanzitutto, è chiaro che entrambi avete attraversato momenti molto difficili che hanno lasciato ferite profonde. Il tradimento, anche se avvenuto durante una rottura temporanea, è un evento molto doloroso e comprensibilmente ha portato a crisi di gelosia e insicurezza da parte sua. Questi sentimenti sono del tutto normali, ma è importante capire come gestirli in modo costruttivo.

La sua decisione di considerare una terapia personale è un passo molto positivo. La terapia può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a sviluppare strategie per gestire la gelosia e l'ansia. Questo potrebbe migliorare notevolmente il suo benessere personale e, di conseguenza, la sua relazione.

Per quanto riguarda la terapia di coppia, potrebbe essere un'opportunità preziosa per voi due di esplorare e risolvere le problematiche che hanno causato tensioni. Nella terapia di coppia, un terapeuta può aiutare entrambi a comunicare in modo più efficace, a capire meglio i sentimenti e i bisogni dell'altro, e a lavorare insieme per ricostruire la fiducia. Se il suo partner è aperto a questa possibilità, potrebbe essere un segnale positivo che è disposto a lavorare sulla relazione.

È comprensibile che il suo partner possa essere riluttante a parlare di argomenti dolorosi, specialmente se si sente sopraffatto dai sensi di colpa. Tuttavia, evitare questi argomenti non risolverà i problemi sottostanti. Un terapeuta di coppia esperto può facilitare queste conversazioni in un ambiente sicuro e strutturato, aiutando entrambi a esprimere le proprie emozioni senza incolpare l'altro.

Nel frattempo, potrebbe essere utile adottare alcune strategie per migliorare la vostra comunicazione quotidiana. Provi a creare momenti di calma e connessione con il suo partner, lontano dalle tensioni e dai conflitti. Piccoli gesti di affetto e comprensione possono fare una grande differenza nel ricostruire la vicinanza emotiva.

Infine, tenga presente che entrambe le parti devono essere disposte a lavorare sulla relazione affinché la terapia di coppia sia efficace. Se il suo partner decide di non voler partecipare, potrebbe essere utile continuare con la sua terapia personale per capire meglio i suoi bisogni e prendere decisioni che siano nel suo miglior interesse a lungo termine.

Le auguro il meglio e spero che possa trovare la serenità e la chiarezza di cui ha bisogno.

Cordiali saluti.
Buonasera, io ti suggerisco di fare percorsi separati, poi successivamente se occorre potreste valutare anche un percorso di coppia. Il lavoro psicologico è diverso se fai un percorso individuale rispetto a quello di coppia, per ulteriori informazioni se vuoi puoi scrivermi privatamente e possiamo organizzarci per una consulenza on line gratuita.
Buona serata
Buonasera, nel suo scritto non indica la sua età, mi sembra molto giovane. Credo che lei cerchi giustamente di trovare un filo logico a tutto ciò che è successo e condivido la decisione di intraprendere un percorso personale, soprattutto per fare luce su ciò che la lega a questo ragazzo. La rabbia che lei descrive è del tutto naturale dopo un evento come quello che ha descritto ma più che esaminare il comportamento di lui, dovrebbe fare chiarezza in se stessa. In un secondo momento potrà decidere il da farsi, compresa una eventuale terapia di coppia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Certamente un percorso di psicoterapia individuale può aiutarla a comprendere e digerire certe situazioni. Lo stesso vale per il suo compagno, ed indipendentemente dalla vostra età. Potrà poi con la /il collega che la seguirà individualmente entrare nel dettaglio e valutare un percorso di coppia (con un altra/o professionista), in quando questi due percorsi sono compatibili. Un caro saluto.
Gent.ma,
Le domande che pone sono di ampio spettro e necessitano di approfondimento; inoltre per rispondere sarebbe necessaria un'esplorazione del contesto in cui vive. La terapia di coppia è un'occasione se è una decisione comune di entrambi i membri altrimenti anche un percorso individuale può aiutare il superamento di una crisi di coppia.
La invito a fissare un appuntamento con me o con un collega per concedersi l'adeguato spazio di riflessione.
Saluti,
Dott.ssa Valentina De Michele
Buongiorno, grazie per la condivisione del suo racconto, è stata chiara e dettagliata.
Da quanto emerge, mi verrebbe da porgerle una domanda: ha mai preso in considerazione l'idea di prendersi del tempo per sè, senza nessuno dei due?
Può accadere che la regolazione emotiva sia spostata all'esterno, e che la rappresentazione che ha di sè dipenda da una persona con cui ha un legame affettivo, soprattutto quando si ha paura di entrare a contatto con i propri stati emotivi, paura derivante da relazioni di attaccamento con le proprie figure di riferimento, già dall'infanzia. A parer mio, potrebbe considerare l'idea di rivolgersi ad un terapeuta, anche online, per capire le dinamiche dei suoi schemi interni, se vi siano emozioni con le quali non vuole entrare in connessione, se vi siano in atto difese come l'evitamento emotivo, per capire quali sono i suoi reali bisogni e desideri, per stare bene con se stessa indipendentemente dall'Altro.
Se ha ulteriori domande, resto a disposizione.
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, credo che la prima persona a doversi fare chiarezza sia lei, quindi ben venga un suo percorso personale in cui approfondire certe tematiche. Dalla descrizione che ha fatto mi sembrate entrambi un pò confusi ed incerti su come procedere ma soprattutto non ve la sentite di investire sull'altro anche se per motivi diversi. Difficilmente potrete ricostruire la vostra relazione con questi presupposti. Per lo meno una relazione sana.
Buonasera, relativamente ai fatti che espone sarebbe necessario l avvio di un percorso psicoterapeutico per lei, che l aiuti a fare chiarezza nei suoi sentimenti e modalità di attaccamento. La terapia di coppia non la vedo molto.in quanto non.mi pare che ci sia una coppia strutturata. Il consiglio è di occuparsi di lei e in seguito vedra che tutto le apparirà più chiaro.
La vostra relazione sembra essere stata caratterizzata da alti e bassi, con litigi frequenti e problemi di gelosia. È positivo che tu stia considerando una terapia individuale per affrontare la tua depressione e altre problematiche personali. Tuttavia, per quanto riguarda la ripresa della relazione, è difficile dare un giudizio definitivo senza conoscere entrambe le prospettive in modo più approfondito. Una terapia di coppia potrebbe essere un'opzione utile per esplorare e affrontare le dinamiche problematiche che hanno influenzato la vostra relazione. Tuttavia, è importante che entrambi siate disposti a impegnarvi pienamente nel processo terapeutico e ad affrontare apertamente i problemi che emergono. Se il tuo partner si sente fortemente distaccato e non è disposto a parlare dell'argomento o ad affrontare le sue emozioni, potrebbe essere difficile riprendere la relazione. È fondamentale che entrambi siate disposti a lavorare sulla fiducia, sulla comunicazione e sulla gestione delle emozioni per avere una possibilità di riconciliazione.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno Gentile Utente, grazie per la tua condivisione.
La situazione che descrivi appare, seppur necessitando di ulteriori approfondimenti, complessa e delicata.
La terapia di coppia potrebbe offrire un ambiente sicuro per discutere delle questioni che vi hanno causato dolore. Anche se lui è riluttante, il fatto che abbia chiesto in cosa consiste potrebbe indicare una certa apertura. È importante però che entrambi siate disposti a lavorare sulla relazione e sulla responsabilità delle vostre emozioni e delle vostre azioni. La terapia di coppia potrebbe essere un'opzione valida se entrambi siete disposti a lavorare sulla relazione.
Tuttavia, indipendentemente dall'esito della relazione, è fondamentale che tu ti prenda cura del tuo benessere emotivo e mentale, di conseguenza valutare la terapia individuale è un ottimo punto di partenza.

Un caro saluto,
Dott. Vittorio Penzo
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Gentile utente, premetto che, in sitauzioni di coppia di questo genere, una cosa molto importante credo sia l'età dei partner. Detto ciò comprendo la sua forte frustrazione, solitudine e tristezza che sta vivendo insieme alla sua perdita. Si, l persone possono tornare insieme, a patto che si chiarisca perché dovrebbero. Mi sembra importante che lei chiarisca i sentimenti che prova nei riguardi del suo compagno e il modo che ha di esprimerli, capendo se davvero pensa di accettare e perdonare il "tradimento" del suo partner. In secondo luogo il suo partner deve avere le idee chiare sui sentimenti che prova nei sui confronti, che possono essere di affetto intenso, vista la relazione durata 3 anni, il che giustifica perchè sente di volerle scrivere quando non è insieme a lei. Oppure di vero amore che non riesce a viversi in pace, anche a causa di un non perfetto chiarimento della questione "tradimento". Prima di un percorso di coppia suggerirei una consulenza psicologica prima individuale su di se. Rimango disponibile per altri chiarimenti. Cordiali saluti, Marco Casella.
Cara utente, si percepisce come il suo vissuto sia in questo momento fortemente intenso oltre che doloroso. Purtroppo, ma in realtà anche per fortuna, le discussioni e i litigi all'interno di una coppia, o di qualsiasi altra relazione, non possono essere evitati, e l'unica cosa che si può fare è passarci attraverso, per poterne poi analizzare i contenuti che ci fanno crescere e conoscere meglio noi stessi.
Nel suo caso prima di poter pensare ad un'eventuale terapia di coppia, penso sia per lei profondamente necessario cominciare un percorso individuale per sciogliere quei nodi già presenti dentro di lei e solo ed esclusivamente suoi; e poi9 in un secondo momento valutare se e come cominciare un percorso terapeutico congiunto.
Augurandole il meglio resto a sua disposizione.
Cordiali saluti, Dott.Edoardo Ciancaglini

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