Stasera ho iniziato a prendere Xanax cipralesx Xanax 2,5 e cipralesx cosa può succedere sono preoccu

24 risposte
Stasera ho iniziato a prendere Xanax cipralesx Xanax 2,5 e cipralesx, cosa può succedere? sono preoccupata, prendevo lorazepan ma il cardiologo mi ha cambiato la cura
Salve, credo che sia più opportuno per lei rivolgere questa domanda al suo medico di fiducia. Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve. Per i farmaci si rivolga al medico che glieli ha prescritti. Se volesse indagare sulle cause del suo problema può prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico. Distinti saluti.
Buongiorno, ma è preoccupata per cosa?
Se dipende dal cambio di terapia può chiedere al medico che gliel’ha prescritta, altrimenti ci riscriva e descriva meglio le sue preoccupazioni.
Buona giornata
Paola Uriati
Gentile Signora, se ho capito bene, Le è stato cambiato il farmaco usato di solito per l'ansia e Le è stato aggiunto un antidepressivo. Il medico avrà valutato accuratamente il Suo problema prima di prescrivere la terapia. Se ha qualsiasi dubbio, non si faccia problemi a parlarne con chi Le ha prescritto i farmaci, è la persona più competente. Anche perché, come hanno già scritto i colleghi, le medicine sono di competenza dei medici.
Se soffre di ansia e/o di depressione, sarebbe utile valutare anche una consulenza psicologica. Un percorso di questo tipo potrebbe aiutarLa ad affrontare meglio le Sue difficoltà. Se vuole, ne può parlare anche con il Suo medico oppure contattare direttamente uno psicologo. Un caro saluto. Dott.ssa Katarina Faggionato
Buongiorno. Per avere maggiori informazioni in merito al cambio dei farmaci rivolga la sua domanda al suo medico o al cardiologo che le ha prescritto la nuova terapia farmacologica.
Potrebbe, inoltre, richiedere un consulto ad un professionista psicologo psicoterapeuta per valutare l'inizio di un percorso specifico da affiancare alla cura farmacologica con l'obiettivo di migliorare la sua salute ed il suo benessere psicologico. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Buonasera, per quanto riguarda la terapia si deve sempre consultare il medico che gliel'ha prescritti. Inoltre non ci scrive nessuna notizia su di lei neanche l'età e per quale motivo sta prendendo questi farmaci. Potrebbe iniziare una terapia psicologica da affiancare alla terapia farmacologica, per elaborare il xchè dei suoi disturbi, dovrebbe analizzare che cosa c'è dietro, sicuramente qualche avvenimento o trauma che la fanno stare male, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera, come suggerito dai colleghi è opportuno che si affidi al suo medico di fiducia per sentirsi più tranquillo per la terapia farmacologica; se le è stata prescritta la prenda e aspetti un pò di tempo per i risultati. Lo può associare ad un percorso psicologico e così avrà un supporto per riprendere in mano la sua vita. Sono a disposizione. Saluti
Gentile utente di mio dottore,

Al fine di avere maggiori informazioni in merito alla variazione del piano terapeutico sarebbe preferibile rivolgere la sua domanda al medico prescrivente. Aggiungo che per problemi per i quali segue il trattamento farmacologico evidenziato, è importante affiancare un percorso di psicoterapia con l'obiettivo di poter guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve
E' importante che lei esponga le sue perplessità al suo medico di base.
Cordiali Saluti Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Gentile utente, se il cambio della terapia l'ha fatta il medico non credo ci sia nulla di preoccupante, avrà fatto le sue valutazioni. Se ha timori che non riesce a gestire con facilità, è bene seguire parallelamente un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Si rivolga la suo psichiatra o al suo medico curante e non dimentichi che per risolvere i suoi conflitti emotivi, dovrebbe fare anche una psicoterapia con un professionista di sua fiducia.
Saluti e in bocca al lupo!
Gentile utente, le consiglio di contattare il suo psichiatra di riferimento o il suo medico di base per rimandare a loro i suoi dubbi e forse anche chiedere nello specifico di spiegarle la decisione di questo cambio terapia.
Cordiali Saluti,
CS.
Gentile utente, le consiglio di porre queste domande al medico prescrivente e valutare se affinacare un percorso psicoterapeutico accanto a quello farmacologico in modo da effettuare un intervento a 360°: risutla molto più efficace! Un caro saluto
Buonasera, le consiglio di rivolgere questa domanda al medico che le ha prescritto il trattamento farmacologico, in modo che possa aiutarla a chiarire tutti i dubbi che le sono sorti rispetto al farmaco prescritto. Cordiali saluti.
Gent.le Utente,
ha provato a contattare lo specialista che le ha prescritto questa cura? E' normale poter avere dei dubbi o delle paure rispetto alla terapia farmacologica che si sta assumendo ma è fondamentale condividerle con il medico che la segue.
Un cordiale saluto
Gentile utente, immagino che la terapia le sia stata cambiata da un medico competente dopo aver valutato tutta la sua situazione. Mi chiedo allora se forse queste paure non possano essere gestiti con una terapia psicologica così da approfondirne la natura.
Saluti, dott.ssa Marini
Gentile Utente,
concordo pienamente con i colleghi che le hanno suggerito di contattare, senza esitazione, il medico che le ha fatto la prescrizione in modo da dissipare i timori relativi alla terapia farmacologica in corso.
Consideri che per individuare e " rimuovere" le cause che sono all'origine della sua ansia sarebbe consigliato affiancare un percorso psicoterapico in concomitanza all'assunzione degli psicofarmaci.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Manuela Violani
Buonasera. Dalla sua descrizione non è chiaro quale medico le abbia prescritto i farmaci in questione, nè la ragione per cui il cardiologo abbia ritenuto di sospendere l'assunzione di lorazepam.
Parli con il medico che le ha prescritto la terapia e, qualora non si tratti di uno psichiatra, sarebbe utile rivolgersi a questo tipo di figura professionale.
Si intuisce una problematica di ansia, che varrebbe la pena approfondire e risolvere, integrando la terapia farmacologica ad una psicoterapia che la aiuti a trovare le soluzioni più efficaci nel suo caso.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Marina Ceruti
Buonasera, da quello che scrive appare che i farmaci le sono stati prescritti da un cardiologo. Il mio consiglio è di effettuare una consulenza psichiatrica (l* psichiatra è più specializzat* in questo tipo di terapie farmacologiche) e contestualmente iniziare un percorso di psicoterapia per approfondire i motivi che la conducono a sperimentare questo disagio.
Il suo medico sa sicuramente la sua condizione e sa quello che fa, ma capisco la preoccupazione. Le consiglio di prendere in considerazione un percorso psicoterapico che, vari studi ci dicono, unito a una terapia farmacologica dà molti più risultati, in un tempo minore e con maggiore stabilizzazione.
Buongiorno, premesso che come hanno suggerito altri è senz'altro una buona idea confrontarsi con gli specialisti che la seguono e che le prescrivono la terapia, mi permetto di aggiungere qualche informazione che potrebbe esserle d'aiuto quanto meno per ammorbidire le sue preoccupazioni.
Per quanto riguarda la sostituzione effettuata dal cardiologo, che mi sembra essere la ragione di maggiore preoccupazione, voglio rassicurarla sul fatto che lo xanax (diazepam) è un farmaco simile al lorazepam: dovrebbe sperimentare effetti abbastanza sovrapponibili tra i due farmaci.
Le suggerisco tuttavia di confrontarsi con lo psichiatra, soprattutto per valutare la posologia, che potrebbe richiedere un aggiustamento.
Per quanto riguarda il cipralex, è un farmaco piuttosto sicuro (modesti e rari effetti indesiderati) ed efficace. Tenga però presente che per iniziare a notare gli effetti ci vogliono almeno due settimane, spesso anche tre o quattro.
Se non è già seguita a livello psicoterapico, potrebbe essere un'opzione da valutare che le consentirebbe di affrontare i vissuti e le esperienze che suscitano questi sintomi. Il farmaco può essere utile e importante, ma agisce prevalentemente a livello sintomatico.
In ogni caso le suggerisco di valutarla con calma e senza fretta questa opzione, visto che la psicoterapia fornisce le maggiori opportunità terapeutiche se intrapresa con convinzione e con una motivazione maturata internamente. Un caro saluto.
Buongiorno non si deve preoccupare. Lavoro da molti anni al centro di salute mentale insieme a medici che impostano terapie simili puntualmente . Anzi direi che la cura le permette di affrontare decisamente meglio una psicoterapia . Le auguro serenità
Gentile utente, si rivolga al medico prescrivente.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno, credo sia utile rivolgere tutti i dubbi e le domande ai medici che hanno prescritto la cura, qualora non lo avesse già fatto può essere opportuna anche una consulenza psichiatrica.
Cordiali saluti Stella Tessicini

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