Starnutendo o tossendo ho copiose perdite di urina. Ho già fatto ginnastica pelvica senza nessun mig

10 risposte
Starnutendo o tossendo ho copiose perdite di urina. Ho già fatto ginnastica pelvica senza nessun miglioramento. Sollevamento del pavimento pelvico penso sia l'unica soluzione. Quanti giorni di ricovero comporta ed è doloroso come intervento?
È necessario un approfondimento diagnostico con un esame urodinamico completo prima di sottoporsi all’intervento chirurgico

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Cordiali saluti
Dott. Annibale Raimoldi
Ci sono diverse tecniche chirurgiche al riguardo, tendenzialmente poco invasive e poco dolorose che richiedono un paio di giorni di ricovero. Occorre valutare correttamente l’indicazione. Eseguire prima un’esame urodinamico per decidere il tipo di intervento più appropriato..
Gentile utente,
da come descrive il quadro penso sia una donna e quindi le risponderò tenendo a mente questa premessa. Qualora invece fosse un uomo e si riferisse ad una incontinza da stress post chirurgica puntualizzo che l'unica soluzione definitiva in questo caso sarebbe lo sfintere artificiale.
Prima di eseguire qualsiasi intervento sulle vie urinarie per correggere l'incontinenza è necessario un approfondito studio urodinamico, in quanto in particolare nella donna le inconinenza sono spesso di tipo misto (per debolezza del pavimento pelvico + iperattività vescicale: le due eziologie hanno terapie differenti).
In caso di incontinenza da stress, cioè da debolezza del piano pelvico, o del tono uretrale vi sono diverse opzioni chirugiche:
- sling suburetrale: chirurgia per via vaginale, con 1 giorni di ricovero e recupero estremamente rapido
- Colposacropessi (spesso associata e isterectomia): chirurgia laparoscopica, 2-3 giorni di ricovero e recupero in 15-30 gg
- Sfintere uretrale: chirurgia transvaginale/perineale 1-2 giorni di ricovero e recupero in 15-30 giorni circa
In ogni caso il dolore è ben controllabile e non estremamente acuto.
Le consiglio di rivolgersi ad un urologo che si occupi specificamente di uroginecologia
Cordiali saluti
Non è detto che un intervento sul pavimento pelvico possa risolverle il problema. Prima di tutto vanno adeguatamente valutate le ragioni del problema, ovvero quali siano le condizioni pelviche e dei relativi organi per cui all'aumento della pressione addominale gli sfinteri cedano così facilmente. Poi, sulla base die dati ottenuti, si potrà decidere nel merito dell'adeguato percorso terapeutico.
Bisognerebbe effettuare un esame urodinamico e una cistografia per comprendere la situazione anatomica per proporre la migliore terapia per il Suo caso.
Postando la fase minzionale latero-laterale di una cistografia minzionale puo' sapere se puo bastare un intervento di minichirurgia (lo sling uretrovescicale) da 1-2 gg di ricovero , una cistoplastica per via vaginale ( 2-3 gg di ricovero) o una cistopessi sovrapubica/colposcropessia (5 gg di r icovero). L'esame urodinamico è utile per differenziare la componente delle perdite urinarie da sforzo da quella secondaria alla iperattività vescicale.
La paziente puo quindi essere informata della quota parte di incontinenza (relativa alla iperattività vescicale) che non verrà certamente curata dall'intervento chirurgico primo che questo venga eseguito.
È consigliabile una visita con valutazione del pavimento pelvico, capire la presenza di condizioni patologiche come un prolasso, e iniziare un ciclo di riabilitazione. Sarà lo specialista che farà la valutazione a richiedere eventualmente un approfondimento per un eventuale intervento di chirurgia.
Buon giorno,
È necessaria una valutazione del tono della muscolatura pelvica con eventuale stadiazione del prolasso. Di seguito sarà il terapeuta a impostare una riabilitazione personalizzata e specifica per il suo caso (potrebbe esserci bisogno di elettrostimolazione funzionale da sforzo) . In parallelo alla riabilitazione le verrà insegnata una buona educazione minzionale e corretti alcuni stili di vita che potrebbero essere causa della comparsa del disturbo. L'intervento chirurgico é da fare solo in seguito a una riabilitazione e in ogni caso sarà necessaria una riabilitazione perineale post-chirurgica per eliminare definitivamente la causa della incontinenza (ICI 2012). Spero di esserle stata utile.
Ost. Valentina
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