Sono una ragazza di 32 anni. Scrivo su mio dottore per un problema che non mi dà pace. Mi hanno diag

20 risposte
Sono una ragazza di 32 anni. Scrivo su mio dottore per un problema che non mi dà pace. Mi hanno diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo che sembrava passato , ma dopo anni è ritornato. Il mio pi grande terrore è di fare del male a qualcuno. Solo il pensiero mi mette angoscia. Prima di agire valuto sempre se ogni mia azione possa ferire qualcuno. Ho conosciuto un ragazzo che mi corteggia ho capito di non essere innamorata di questa persona, ma provo piacere nel ricevere le sue attenzioni. Una parte di me mi dice " ma sei cattiva se accetti il corteggiamento di un uomo senza amarlo lo puoi ferire". Solo il pensiero mi terrorizza. Vorrei sapere se accettare questo corteggiamento fa di me una persona crudele.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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Cerchiamo di andare a fondo del problema: la diagnosi è solo una diagnosi, ma dentro esprime determinate forme di angosce, problematiche e vissuti. Una persona non è solo una diagnosi, è molto di più: è la capacità di prendere contatto con questi vissuti, elaborarli e incamerarli all’interno di possibilità più accettabili. Così un disturbo “ossessivo-compulsivo” contiene al suo interno l’espressione affettiva di una persona molto meticolosa, paurosa di incontrare la propria emotività, quindi apparentemente poco empatica, ma altrettanto trattenuta per il timore di “fare del male”. Tanto è il senso di colpa che lo attanaglia.
Rivisitare la propria storia affettiva in questa ottica può servire a riequilibrare questo timore e a muoversi, con cautela, ma con la capacità in più di non essere impazienti, fare determinati passi esistenziali più calibrati e consapevoli.
Non consiglio esplicitamente UN approccio psicologico, semplicemente la invito pazientemente a “cercare” con pazienza il “suo dottore”, considerando che alla fin fine ogni paziente ha il “suo” dottore e che ogni dottore ha il “suo” paziente
Gentilissima buongiorno, il corteggiamento è un insieme di azioni che servono a conquistare i favori (perlopiù amorosi) di qualcuno. Questo significa che si corteggia chi non è ancora innamorato, in caso contrario il corteggiamento non serve, logico no? Quindi nell'accettare le attenzioni di questo ragazzo lei non si comporta da persona crudele, accetta solo re regole del gioco. Temo però che questa spiegazione non sia sufficiente a rassicurarla, i suoi timori vanno ben oltre una spiegazione logica. Un lavoro che l'aiuti a relazionarsi con questi dubbi angoscianti in maniera diversa potrebbe restituirle serenità. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno,
Sicuramente accettare un corteggiamento non fa di lei una persona crudele. Le consiglio caldamente di rivolgersi ad un collega che la possa aiutare a gestire i suoi pensieri ed a sentirsi meglio. Una diagnosi di DOC non è una condanna e, con l'aiuto di un professionista, si può raggiungere un livello di benessere maggiore.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, purtroppo ricevere una diagnosi comporta il rischio che questa ci inglobi e ci definisca. Ognuno di noi ha una storia unica e dei propri vissuti che poi hanno portato a determinate scelte e modi di affrontare le situazioni; spesso l'etichetta della diagnosi porta a mettere tutto questo in discussione. è improbabile che lei sia cattiva solo perchè sta accettando che qualcuno la corteggi. Provi a considerare la diagnosi non come un'etichetta ma come un punto di partenza per poter strutturare insieme ad uno specialista un percorso adatto alle sue esigenze e che la aiuti ad andare in profondità di questo malessere. Resto a disposizione,
Dott.ssa Silvia Bellintani
Carissima, perchè hai specificato inizialmente che ti è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo? Al di la del disturbo in se che dice tutto e niente, sarebbe forse utile capire perchè hai cos' tanta paura di ferire gli altri. Tutti noi siamo in perenne conflitto con le nostre ambivalenze, tutti le abbiamo. Le tue ambivalenze sono del tutto normali. Però ti consiglierei, se senti di avere un "super io" molto punitivo, di andare a fondo e capirne i motivi, per cercare poi di trovare un compromesso con te stessa e trovare una tua serenità. Ti auguro il meglio. Un caro saluto, Dott.ssa Roberta Evangelista
Buonasera,
posso solo immaginare ciò che prova, non deve essere semplice riuscire a gestire le sue emozioni. Sicuramente ricevere delle attenzioni può essere piacevole per ciascuno di noi e non per questo rappresentare qualcosa di cui vergognarsi o rimproverarsi. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza rispetto ai suoi sentimenti e ad imparare a gestire i suoi pensieri ed emozioni.
Resto a disposizione per qualsiasi altra richiesta, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Buonasera, non c'è niente di male ad accettare un corteggiamento, anche perchè non si può sapere prima se potrà nascere un amore, Però ritengo che il problema maggiore sia comprendere la ragione per cui si sente così "cattiva" e crudele. Le consiglio di considerare un percorso psicoterapico.
Buonasera, ricevere una diagnosi non significa "essere" quella diagnosi.
Cosa intende per lei "essere crudele"? In passato, si è sentita dire "sei cattiva?" Se sì, perchè? Cosa succedeva e come si sentiva? Sono domande a cui, naturalmente, non deve rispondere qui.
Più che altro sono spunti di riflessione che meriterebbero un approfondimento per aiutarla a comprendere meglio i suoi vissuti emotivi.
In bocca al lupo, Valentina Battaglia

Buongiorno,
il corteggiamento prevede il tentativo di una persona di conquistarne un'altra. Al momento lei non prova interesse per questo uomo, ma lui può comunque provare a conquistarla e farle cambiare idea. Se provassimo a cambiare il punto di vista? Vuole provare a dargli la possibilità di farsi conoscere e, magari, suscitare in lei più interesse?
Se vedessimo la situazione in questo modo, leggerebbe ancora della crudeltà nelle sue azioni? Altro discorso è per quanto riguarda la sua sofferenza e il suo disagio nelle relazioni in generale, che penso vadano approfonditi all'interno di un percorso psicologico. Tenendo conto della diagnosi che le è stata fatta in passato, ma scoprendo la persona che è oggi, con le sue paure, emozioni, desideri...per poter avere maggiore consapevolezza, e quindi gestione, sull'origine di questa profonda paura di ferire l'altro, che rischia di limitarla in alcuni momenti della vita. Le auguro il meglio.
Cara ragazza,

Comprendo quanto sia difficile vivere con il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e il timore costante di fare del male agli altri. È un'esperienza angosciante e invalidante che può influenzare molti aspetti della tua vita, comprese le relazioni interpersonali.

Prima di tutto, è importante ricordare che il DOC è un disturbo mentale e non riflette la tua vera natura o intenzioni. Le tue ossessioni e compulsioni sono il risultato di processi neurologici e psicologici complessi, non della tua volontà o moralità.

Il fatto che tu stia valutando attentamente le tue azioni per evitare di ferire gli altri è un segno di sensibilità e compassione, non di crudeltà. Accettare le attenzioni di qualcuno, anche se non sei innamorata di lui, non ti rende automaticamente una persona cattiva o crudele.

È importante distinguere tra ciò che è appropriato per te in una relazione e il tuo timore irrazionale di ferire gli altri. Se non sei sinceramente interessata al ragazzo che ti corteggia, è importante essere onesti con te stessa e con lui riguardo ai tuoi sentimenti. Ciò non significa che tu sia crudele, ma piuttosto che sei sincera e rispettosa dei sentimenti di entrambi.

È anche importante che tu continui a ricevere supporto professionale per gestire il tuo DOC. Un terapeuta specializzato in disturbi d'ansia e ossessivi compulsivi può aiutarti a identificare e affrontare le tue ossessioni e compulsioni in modo efficace, consentendoti di vivere una vita più soddisfacente e appagante.

Ricorda che non sei sola in questo e che ci sono risorse e persone pronte ad aiutarti lungo il percorso. Continua a cercare il supporto di professionisti qualificati e non esitare a condividere i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni con persone di fiducia. Spero che tu possa trovare la pace e il benessere che meriti. Dottor Benjamin Collins
Gentile utente, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire quali sono le cause dei suoi pensieri.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Cara,

Capisco che il tuo disturbo ossessivo-compulsivo ti stia causando molta angoscia e ti stia facendo dubitare delle tue azioni e delle tue intenzioni. È importante sapere che il tuo disagio non ti rende una persona crudele, ma semplicemente una persona che sta affrontando una sfida emotiva.

Accettare le attenzioni di qualcuno senza condividerne i sentimenti romantici non ti rende cattiva o crudele. È naturale godere di un po' di attenzione e di sentirsi apprezzati, e non c'è nulla di sbagliato nel desiderare questo. È importante, però, essere onesti con te stessa e con l'altra persona riguardo ai tuoi sentimenti.

Il fatto che tu stia valutando le tue azioni e il loro potenziale impatto sugli altri è un segno di empatia e sensibilità, non di cattiveria. È importante riconoscere il valore di questi tratti positivi e non lasciare che il tuo disturbo ti faccia dubitare di te stessa.

Tuttavia, se senti che accettare il corteggiamento di questo ragazzo potrebbe causargli dolore nel lungo periodo, potresti voler considerare di essere onesta con lui riguardo ai tuoi sentimenti. Questo potrebbe essere difficile, ma è un passo importante per evitare di ferire i sentimenti della persona coinvolta.

Ricorda che è normale sentirsi confusi e preoccupati a volte, soprattutto quando si affrontano disturbi mentali come il disturbo ossessivo-compulsivo. Cerca il supporto di amici, familiari o professionisti della salute mentale per aiutarti a gestire questi sentimenti e a trovare un modo per affrontarli in modo sano e costruttivo.

Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare la pace e la serenità che meriti.

Cordiali saluti.
Gentile utente, accettare di essere corteggiate non è sinonimo di crudeltà nella maniera più assoluta e non bisogna essere innamorati di una persona per accettare di esserlo altrimenti si sarebbe di già nella fase successiva. darle questa spiegazione non la allevierà dalla sua angoscia, sennò per pochissimo tempo. Il problema è un altro. La ricaduta nel disturbo ossessivo, dopo tanto tempo, mi fa pensare che lei stia attraversando una fase particolare della sua vita. Di solito le ricadute avvengono per questo. Credo che, anche con tanta pazienza, abbia bisogno di un aiuto specialistico.
Restando a sua disposizione la saluto
Gentilissima, buongiorno. Anche se ovviamente patologico, consideri il Disturbo Ossessivo Compulsivo come il risultato strategico migliore che il suo cervello ha trovato per proteggersi da condizioni ben peggiori. Ovviamente il DOC tende a ritornare se non lo si esplora approfonditamente, portando con sé ossessioni sempre più articolate, come quella che ci ha appena esposto ("Sono una persona crudele se accetto il corteggiamento di un uomo, senza amarlo.")
Occorrerebbe quindi non tanto concentrarsi su questa sua paura, che quasi certamente verrà rimpiazzata da un'altra o sommata alla stessa, ma sul meccanismo del DOC, sul processo che sottende questi contenuti.
Ricevere attenzioni è fonte di piacere, a prescindere dal significato che poi attribuiamo a noi stessi ("siamo cattivi/buoni se non ricambiamo?"). Occorrerebbe imparare a scindere ciò che si sente (il nostro corpo) da ciò che si pensa (la mente pensante che crea significati), altrimenti rischiamo di perdere di vista i nostri stessi bisogni e di agire solo in base a giusto o sbagliato.
Le suggerirei pertanto di intraprendere un percorso terapeutico ed approfondire le dinamiche sottostanti al DOC.
Un caro saluto.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per cercare di approfondire meglio i suoi vissuti, i sintomi hanno spesso la funzione di mantenere un equilibrio, probabilmente in questo momento è il modo migliore che ha per stare in contatto con un'area emotiva non integrata e che risulta difficile affrontare. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Il disturbo ossessivo-compulsivo può essere molto angosciante, specialmente quando i pensieri intrusivi e le paure si fanno preponderanti nella vita. Il fatto che stia valutando le sue azioni con attenzione mostra una grande sensibilità e attenzione verso gli altri non una crudeltà. Le suggerisco di prendere contatti con un/a psicologo/a che la possano aiutare ad affrontare questa problematica. Resto a disposizione e ricevo anche on line.
Cordiali Saluti. Dott. Edoardo Bunone.
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Ciao, avere un Disturbo ossessivo compulsivo non significa che non si possa stare meglio. Il disturbo ossessivo compulsivo è legato ad un serie di azioni o pensieri ricorrenti che vengono messi in atto per far diminuire l'ansia che proviamo, è una strategia che la nostra mente utilizza per evitare delle paure, proprio per questo motivo ti suggerisco di iniziare un percorso terapeutico per capire a cosa siano legate le tue paure e per avere delle strategie per far fronte a questi pensieri disturbanti. Per quanto riguarda la tua vita relazionale, io credo che a tutti piaccia ricevere delle attenzioni e non c'è nulla di male nel riceverle e per questo non devi sentirti in colpa, spesso l'amore può nascere dopo del tempo, se tu ancora non te la senti di allontanarti da lui probabilmente c'è un motivo, poi se ti renderai conto che non proverai mai davvero nulla, diglielo, la comunicazione e la sincerità devono essere alla base di ogni tipo di rapporto. Non innamorarsi e prendersi del tempo per capire se l'altro ci piace non è una colpa!
Resto a disposizione,
Cordiali saluti.
Dott.ssa Brafa
Gentile utente, mi spiace per il periodo che sta vivendo e comprendo le paure che può provocare una diagnosi. Ciò che le consiglio è di lavorare con uno psicologo su di esse e comprendere a meglio cosa prova e cosa significa per lei aver ricevuto una diagnosi. Cerchi di capire come poter vivere in modo sereno questa sia situazione in modo che non influenzi le sue relazioni e soprattutto lei.
Resto a disposizione
Saluti
Dottoressa Angela Donadio
Cara utente, capisco fortemente il suo bisogno di rassicurazione: in questo momento immagino avrebbe bisogno di qualcuno che le dicesse che non è crudele se accetta delle attenzioni da parte di un ragazzo del quale non è innamorata. Sa cosa può fare? Risenta i professionisti che l'avevano in cura, sono sicura la sapranno guidare in questa fase, dal momento che conoscono la sua storia nella sua unicità. Un caro saluto, dott.ssa Giorgia Signorini

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