Sono una ragazza di 28 anni e ho da sempre problemi di ansia. Mi viene ciclicamente, sia per problem

2 risposte
Sono una ragazza di 28 anni e ho da sempre problemi di ansia. Mi viene ciclicamente, sia per problemi reali (che ingigantisco) sia quando non c'è alcun problema (e allora inizio ad avere il pensiero che le cose non potranno andare bene per molto). Gli attacchi d'ansia sono difficili da gestire, perché vengono in modo più o meno improvviso e per qualche giorno fatico a pensare ad altro, mi manca il respiro e ho il bisogno di sfogarmi di continuo con qualcuno o di fare ricerche ossessive su internet, che comunque non mi calmano del tutto. Inoltre ho sempre paura di rovinare le cose belle che mi capitano (ad esempio una nuova frequentazione) a causa di questi disturbi d'ansia. Inoltre sono spesso giù di morale e demotivata. Ho provato terapia da diversi psicologi e integratori vari, ma con scarso effetto. Stavo pensando quindi che forse avrei bisogno di un medicinale. Tuttavia ho paura di provare questa via perché ho sempre sentito che ansiolitici o antidepressivi rendono poco lucidi (e io insegno a scuola, quindi ho bisogno di essere lucida e presente) e creano assuefazione. Un'amica medico dice che lei prende solo quando sta male qualche goccia di lexotan ma che non conviene un'assunzione quotidiana.
Che ne pensate?
Ovviamente mi rivolgerò al mio medico di base, che forse mi indirizzerà a uno specialista, ma visto che i tempi sono lunghi mi piacerebbe leggere un parere anche qui.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Buonasera, esistono diversi farmaci efficaci in queste condizioni (principalmente antidepressivi) che non determinano sedazione nè sonnolenza. Tuttavia, è sconsigliato utilizzare ansiolitici al bisogno (come il Lexotan) per lunghi periodi dato il rischio di assuefazione. Le consiglio di eseguire una valutazione specialistica psichiatrica per impostare una terapia farmacologica adeguata. Cordiali saluti

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Nel suo caso, l'utilizzo di antidepressivi di nuova generazione (hanno scarsi effetti collaterali, soprattutto dal punto di vista cognitivo) potrebbe aiutarla molto nella gestione della sintomatologia ansiosa. Tale trattamento può essere associato inizialmente all'utilizzo di basse dosi di benzodiazepine (se la sintomatologia è importante e per favorire l'effetto ansiolitico dell'antidepressivo) che tuttavia verranno sospese gradualmente a seconda delle necessità o semplicemente usate all'occorrenza. Se quest'ultime sono usate correttamente non creeranno eccessiva sedazione. Rivolgersi a un medico specialista psichiatra di riferimento e associare la terapia farmacologica a un buona psicoterapia, potrebbe essere la soluzione migliore.

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