Sono una mamma di due bambini di quattro e due anni. Sono molto felice ma anche molto preoccupata. H
34
risposte
Sono una mamma di due bambini di quattro e due anni. Sono molto felice ma anche molto preoccupata. Ho desiderato tanto i miei bambini, ho sempre voluto diventare madre ma devo ammettere, almeno a me stessa, che sono molto stanca e stressata. Sono tantissimi gli impegni, la casa, le aspettative... sento di non riuscire più a sostenere il ritmo. Non me la sento di confidarmi con le persone vicine, ho paura che possano fraintendere e pensare magari che non sono una brava madre o chissà cosa d'altro. Forse potrebbe aiutarmi un professionista, uno psicologo, uno psicoterapeuta, non so.
Non è facile essere genitori, soprattutto perchè nessuno può insegnartelo. Se sente questo bisogno di confidarsi, di aprirsi a qualcuno che la ascolti, la aiuti, senza giudicarla è bene che si rivolga a uno psicologo.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno signora,
diventare genitore è un passaggio di vita molto impegnativo durante il quale si fa i conti con le aspettative, gli ideali, i desideri e la realtà quotidiana.
Le fatiche dell'essere "occupati" nel ruolo di madre ci fa allontanare, a volte, da tutte le altre preziose e fondamentali dimensioni dell'essere donna. Dal vissuto che descrive Lei, credo le possa essere d'aiuto un breve percorso di sostegno psicologico e consulenza genitoriale (con uno psicologo che si occupi anche di consulenza genitoriale) dove poter trovare un ascolto qualificato alle fatiche che sta sostenendo e degli strumenti di potenziamento delle sue attuali risorse psicologiche.
Resto a disposizione per qualunque necessità
Cordialmente dott.ssa Reina
diventare genitore è un passaggio di vita molto impegnativo durante il quale si fa i conti con le aspettative, gli ideali, i desideri e la realtà quotidiana.
Le fatiche dell'essere "occupati" nel ruolo di madre ci fa allontanare, a volte, da tutte le altre preziose e fondamentali dimensioni dell'essere donna. Dal vissuto che descrive Lei, credo le possa essere d'aiuto un breve percorso di sostegno psicologico e consulenza genitoriale (con uno psicologo che si occupi anche di consulenza genitoriale) dove poter trovare un ascolto qualificato alle fatiche che sta sostenendo e degli strumenti di potenziamento delle sue attuali risorse psicologiche.
Resto a disposizione per qualunque necessità
Cordialmente dott.ssa Reina
Buongiorno, anch'io sono mamma e in più lavoratrice, per cui sono consapevole delle fatiche e degli stress a cui si va incontro e soprattutto le persone che ci circondano hanno molte aspettative nei confronti di una mamma.Tenga presente che anche una mamma,prima di tutto, è un essere umano che ha bisogno di riposo, comprensione e di avere dello spazio per sè. Si ricordi che una mamma anche lei ha dei bisogni che devono essere soddisfatti e soddisfarli significa mettere del carburante in una macchina che senza non può andare avanti.Se lo desidera può prendere un appuntamento, io ricevo a Torino
Salve signora! Il suo senso di stanchezza e ansia rispetto all'educazione dei.suoi bambini è uno stato molto comune..I suoi bambini sono ancora molto piccoli e in questa fase è molto importante creare una rete di supporto perché come lei dice gli impegni sono.davvero tanti...Il modo migliore per assicurare una buona infanzia ai suoi figli è ricordarsi di salvaguardare e proteggere il suo spazio vitale senza "annullarsi" completamente e senza giudicarsi quando compaiono emozioni e convinzioni negative...Ci sono molti metodi che un terapeuta esperto può fornirle per imparare a gestire la situazione! ????
Gentile signora, la sua fatica ed il suo stato di preoccupazione per le molteplici aspettative a cui si sente sottoposta una madre, moglie o compagna e donna, sono normali e non patologici, né nascondono una mancata capacità di essere un genitore adeguato. Alle mie consultanti madri che mi chiedono uno spazio di ascolto e di comprensione dico sempre, citando un noto pediatra e psicoanalista inglese, che è sano aspirare ad essere "madri sufficientemente buone". E' la "sufficienza" appunto che può essere ottenibile.
Un confronto con un professionista che le fornisce un sostegno emotivo, riconoscendole tutte le sue capacità,(come se si guardasse allo specchio) e accoglie i momenti di stanchezza e sconforto, che hanno la loro utilità perché mettono dei limiti "sacri" poiché anche la madre deve potersi riposare e recuperare degli spazi per sé, può essere uno strumento validissimo da interiorizzare e portarsi dietro per tutta la vita.
Un caro saluto,
Dott.ssa Maitri Corona
Un confronto con un professionista che le fornisce un sostegno emotivo, riconoscendole tutte le sue capacità,(come se si guardasse allo specchio) e accoglie i momenti di stanchezza e sconforto, che hanno la loro utilità perché mettono dei limiti "sacri" poiché anche la madre deve potersi riposare e recuperare degli spazi per sé, può essere uno strumento validissimo da interiorizzare e portarsi dietro per tutta la vita.
Un caro saluto,
Dott.ssa Maitri Corona
Buonasera. È importante capire quale dei tanti aspetti che ha citato causa questo stato d'animo negativo. È un dato di realtà che un figlio è Per Sempre, una scelta irreversibile che genera una differente visione di sé e degli altri. È possibile che basti mettere a fuoco quali cambiamenti non trovino una risposta adattiva al suo modo di essere precedente per riprendere in mano la situazione! Può effettuare una consulenza psicologica o psicoterapica
Ci si aspetta molto da una mamma, quasi la perfezione nell'accudimento, nella presenza, nella cura incondizionata.
Un grande psicoanalista Winnicott che si occupava di madri e di bambini ha descritto come più che adeguata per la crescita armoniosa di un bambino, "una madre sufficientemente buona".
Non serve altro, il resto sono sovrastrutture, aspettative idealizzate che niente hanno a che fare con la realtà complessa del diventare genitore.
Nessuno è nato genitore, ma lo si diventa accogliendo il proprio bambino. I bambini forgiano le madri, così come queste condizionano i figli. E' un incontro molto speciale, ma sempre un incontro.
Un grande psicoanalista Winnicott che si occupava di madri e di bambini ha descritto come più che adeguata per la crescita armoniosa di un bambino, "una madre sufficientemente buona".
Non serve altro, il resto sono sovrastrutture, aspettative idealizzate che niente hanno a che fare con la realtà complessa del diventare genitore.
Nessuno è nato genitore, ma lo si diventa accogliendo il proprio bambino. I bambini forgiano le madri, così come queste condizionano i figli. E' un incontro molto speciale, ma sempre un incontro.
Salve signora, sicuramente l’essere mamma è un ruolo molto impegnativo e alle volte anche stressante. Sicuramente parlarne con uno specialista psicologo o psicoterapeuta potrebbe darle un sostegno oltreché esserle d’aiuto nell’imparare alcune strategie per la gestione del tempo e delle piccole crisi familiari.
Salve signora, capisco la sua esigenza di essere aiutata da un professionista nella gestione delle sue ansie genitoriali. Fare il genitore e' certamente un ruolo emotivamente impegnativo seppur pieno di gratificazioni. Scelga uno psicoterapeuta facendo attenzione a quello che le ispira maggiore fiducia e affidabilità . Ne trarrà sicuramente un grande sollievo. Cordiali Saluti.
Salve signora concordo con i miei colleghi sul fatto che fare il genitore é complesso, richiede competenze che spesso non si hanno, ci mette nella condizione di rinunciare a molto..se non a tutto per i figli. Quello che lei brevemente descrive è il timore di non essere in grado, di non fare "la cosa giusta". La stupirò:non vi é la cosa giusta!
Confrontarsi con qualcuno, fosse anche un altro genitore sarebbe utile a sminuire e ridimensionare molte sue preoccupazioni.
Una domanda..il partner in tutto questo?
Confrontarsi con qualcuno, fosse anche un altro genitore sarebbe utile a sminuire e ridimensionare molte sue preoccupazioni.
Una domanda..il partner in tutto questo?
Buongiorno, per una mamma avere due bambini è una cosa meravigliosa quanto impegnativa. Non è raro ed è molto comprensibile che una mamma di bimbi piccolini viva un periodo di stanchezza e stress in cui perde anche un po’ la forza mentale necessaria a conservare uno spazio per se stessa. Rivolgersi ad uno psicologo è un ottimo passo per iniziare a dedicarsi quel tempo. Segua il suo stesso suggerimento e contatti un professionista per un primo colloquio. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Salve, in questo momento la sua vita è piena di cose che generano molto stress.
Penso che potersi esprimere liberamente con un professionista che sappia accogliere le sue difficoltà sia ciò di cui ha bisogno.
Le suggerisco un/a psicoterapeuta.
Un saluto
Penso che potersi esprimere liberamente con un professionista che sappia accogliere le sue difficoltà sia ciò di cui ha bisogno.
Le suggerisco un/a psicoterapeuta.
Un saluto
Buongiorno signora, avere due figli così vicini di età è certamente molto faticoso. In un percorso di terapia potrebbe affrontare meglio le sue preoccupazioni, senza temere alcun giudizio.
Un caro saluto,
dott.ssa Rita Reggimenti
Un caro saluto,
dott.ssa Rita Reggimenti
Buongiorno a lei,
la maternità è sempre un momento di crisi e di trasformazione psichica per una donna: la stanchezza che lei patisce non è solo fisica, ma anche mentale. Elaborare il passaggio dalla condizione di figlia a quella di madre mette ogni donna in scacco. Le consiglio da una parte di chiedere il sostegno del suo compagno che può vedere la situazione in maniera più razionale; valuti inoltre se ritiene utile confrontarsi anche con una psicoterapeuta per elaborare il momento di crisi attuale. Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
la maternità è sempre un momento di crisi e di trasformazione psichica per una donna: la stanchezza che lei patisce non è solo fisica, ma anche mentale. Elaborare il passaggio dalla condizione di figlia a quella di madre mette ogni donna in scacco. Le consiglio da una parte di chiedere il sostegno del suo compagno che può vedere la situazione in maniera più razionale; valuti inoltre se ritiene utile confrontarsi anche con una psicoterapeuta per elaborare il momento di crisi attuale. Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Buon giorno, come affermato dai miei colleghi non esiste la ricetta del bravo genitore. Non è facile ed è impegnativo per tutti. Concordo nella paura di sentirsi giudicata se dovesse confrontarsi con gli amici. Se ha piacere di ricevere aiuto può tranquillamente consultare uno psicologo e lavorare assieme a lui o lei su eventuali strategie che la possano aiutare a raggiungere un maggiore livello di benessere. Cordialmente Gian Piero Grandi
Buongiorno, provi a rivolgersi senza esitazioni ad uno psicoterapeuta, troverà lo "spazio" di ascolto utile alla sua situazione.
In bocca al lupo, Dott. Andrea De Simone
In bocca al lupo, Dott. Andrea De Simone
Gentile signora, credo sia superfluo dirle che diventare genitori rapprrsenta un momento delicato, di grande cambiamento. Lo sperimenta ogni giorno, inevitabilmente. Quello mi colpisce nella sua descrizione sono alcune considerazioni circa la necessità di dover tacere all'esterno questa sua condizione, come se ne sentisse una colpa. Questo è un nodo importante perché apre ad una serie di questioni che vanno approfondite e lavorate. Le auguro di cominciare un percorso terapeutico che le consenta di viversi a pieno questo momento. Un caro saluto, dottoressa Marianna Genitore
Salve signora, diventare genitori è un compito molto delicato per cui purtroppo non esiste un manuale di istruzioni. Spesso quando ci sono bambini piccoli non si riesce a ritagliarsi uno spazio per se e la cosa può apparire come molto stressante e soffocante. Dedicare uno spazio a se stessi, se necessario anche all'interno di un percorso terapeutico, può aiutare a comprendere meglio se stessi e le proprie esigenze in linea con il dovere genitoriale. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti,
Dott.ssa Domenica Lipari
Cari saluti,
Dott.ssa Domenica Lipari
salve signora
comprendo cosa sta dicendo e lo trovo anche normale. Essere madri è una bella esperienza ed è anche molto dura.
Come ogni fase della vita ci sono e ci saranno sempre dei momenti più difficili e la questione che si pone "potersi aprire con qualcuno" è di fondamentale importanza per poter trovare le proprie risorse ed essere poi autonomi nel metterle a disposizione sua e di chi la circonda.
Le auguro un buon Viaggio!
comprendo cosa sta dicendo e lo trovo anche normale. Essere madri è una bella esperienza ed è anche molto dura.
Come ogni fase della vita ci sono e ci saranno sempre dei momenti più difficili e la questione che si pone "potersi aprire con qualcuno" è di fondamentale importanza per poter trovare le proprie risorse ed essere poi autonomi nel metterle a disposizione sua e di chi la circonda.
Le auguro un buon Viaggio!
Credo che in questa nobile funzione di madre debba essere supportata da un Counseling psicologico potenziato da Floriterapia di Bach, Nutraceutica, Omeopatia ect. Sono a sua disposizione per fornirle telefonicamente maggiori informazioni. Cordiali saluti!
Gentile signora, non c'è niente di più sano che ammettere la stanchezza di fronte ad un impegno così grande come quello di essere genitori. E' innanzitutto importante attivare delle risorse che la aiutino concretamente nella gestione delle mille incombenze giornaliere. Nel frattempo può cercare un sostegno psicologico per aprire uno spazio di ascolto che tenga conto delle sue esigenze. Chiudo nel dirle che la psicanalisi non auspica una madre impeccabile (e idealizzata) ma una madre "sufficientemente buona" capace di trovare un equilibrio tra i suoi bisogni e quelli dei figli.
Buonasera, il ruolo di madre è molto complesso, pertanto lo stress, momenti di frustrazione, tristezza o rabbia sono del tutto naturali. A coprire il ruolo di madre c'è una donna con i suoi bisogni e le sue emozioni che, benché possano a volte essere messi da parte in virtù dei compiti genitoriali e familiari, necessitano di essere ascoltati, accolti e gestiti. Se ha bisogno di uno spazio in cui dar voce a quanto prova se lo dedichi. Il clima accogliente e non giudicante della psicoterapia, insieme alla competenza e all'empatia dello psicoterapeuta, può aiutarla a sentirsi sostenuta in questo periodo. Resto a disposizione per domande e consulenze, anche online. Cordialmente, dott.ssa Giancarli
Lei dice, al termine del suo intervento: <<Forse potrebbe aiutarmi un professionista, uno psicologo, uno psicoterapeuta, non so>>.
Mi sembra che si sia già risposta da sola. Brava.
Mi sembra che si sia già risposta da sola. Brava.
Gentile signora, sicuramente quello che sta vivendo è complicato. Mi viene da pensare che ritagliarsi uno spazio per lei, dove ascoltarsi e darsi del tempo potrebbe essere utile per trovare un equilibrio tra i suo bisogni e quelli degli altri. Per una consulenza non esisti a contattarmi. Dott.ssa Abate
Cara mamma i dubbi e le domande aiutano spesso a crescere ma queste non possono essere le uniche compagne di viaggio in un percorso genitoriale. La stanchezza che lei sente e il senso di impotenza devono trovare un giusto spazio di accoglienza per permetterle di ritrovare il piacere di essere mamma. Sicuramente gli impegni e i due figli le richiedono una grande fatica, ma in ogni momento della giornata, anche per pochissimi minuti ognuno di noi ha bisogno di ricaricarsi, di una piccola oasi per poter poi affrontare la giornata al meglio. Bisogna, anche nel ruolo di mamma, pensare che per poter dare aiuto ed essere presenti, bisogna prima di tutto star bene con se stessi. Si preoccupa del giudizio degli altri di fronte alle attuali fragilità, ma deve imparare ad essere lei la prima a non giudicarsi se ora vive in uno stato di grossa fatica. Sicuramente uno Psicoterapeuta che sia anche esperto nel sostegno genitoriale e che abbia esperienza nell'ambito dell'età evolutiva sarebbe di grande aiuto. Se desidera chiarimenti non esiti a contattarmi . Un caro saluto da mamma a mamma. Dott.ssa Francesca Romana Manni
Buongiorno! Essere genitori è lavoro a tempo pieno! Sicuramente è il mestiere più bello del mondo, ma se non si dosano le energie e se gli sforzi non si distribuiscono tra i genitori, può diventare tutto molto stressante. Non demorda, chieda aiuto ad uno psicologo o uno psicoterapeuta. Entrambi possono aiutarla dandole sostegno psicologico e ad affrontare in maniera più leggera le sue responsabilità! Buona fortuna! Dott. Roberti
Colgo il suo timore di essere giudicata male se afferma che prendersi cura dei propri figli è stancante, anche se rende felici; spesso le due cose vanno insieme. Lei sta facendo una cosa molto importante: riconoscere che le sue energie vanno esaurendosi. Altrettanto importante potrebbe essere abbassare le sue difese e individuare qualcuno a cui affidare parte degli impegni familiari, per riappropriarsi del suo benessere generale (gioverebbe anche ai suoi figli). Se però trovasse delle resistenze in ciò, potrebbe avvalersi di un sostegno psicologico. Le auguro di alleggerirsi delle sue fatiche al più presto!
Gentilissima, quel che sta sperimentando è un vissuto più comune di quel che può immaginare, con la differenza che lei si sta concedendo la possibilità di riconoscerlo e, probabilmente, di affrontarlo e gestirlo con nuove strategie, più funzionali e adeguate. Evidentemente, le risorse che l’hanno condotta a porre questa domanda, attraverso questo strumento, saranno sue valide alleate in un percorso di consulenza psicologica ed eventuale psicoterapia. Non trascuri il bisogno che le sta permettendo di dare “voce” al suo disagio e che le potrebbe permettere di ritagliarsi uno spazio di ascolto, comprensione e cambiamento tutto suo. La saluto con i miei migliori auguri
Salve gentile untente, la meternità mette in gioco molto questioni inapsettate. Descritta come un idillio ( e spesso lo è) ma allo stesso tempo molto faticosa e difficile da gestire. Di fatto ci si trova a dover modificare da capo la nostra quotidianità di fronte a ritmi molto diversi. Sicuramente un sostegno psichico in questa epoca della sua vita sarebbe utile attivarlo. Cordialmente, GAIDA DI VEROLI
Salve,
grazie per aver condiviso la sua esperienza e i suoi vissuti. Sicuramente una prima risposta scritta non sarà esaustiva, ma potrà darle qualche punto di riferimento rispetto a ciò che vive.
In merito al suo domandarsi se uno psicologo/a potrebbe aiutarla, ritengo che dipenda da quali problemi sente di vivere attualmente e quali desidera affrontare. Da quello che ci scrive, ritengo che lei ponga un problema rilevante nell'attualità, ovvero come affrontare le attese (spesso pressanti) rispetto alla genitorialità e, nel caso specifico in particolare, rispetto all'essere mamma.
Un percorso con uno psicologo/a potrebbe aiutarla a poter condividere alcuni vissuti legittimi in rapporto alla maternità, ma più in generale forse rispetto alla propria identità, capendo qualcosa in più di ciò che vive e sentendosi meno sola.
Intanto le auguro il meglio, rimanendo a disposizione per qualsiasi necessità.
Un caro saluto
dott. Giuseppe Saracino
grazie per aver condiviso la sua esperienza e i suoi vissuti. Sicuramente una prima risposta scritta non sarà esaustiva, ma potrà darle qualche punto di riferimento rispetto a ciò che vive.
In merito al suo domandarsi se uno psicologo/a potrebbe aiutarla, ritengo che dipenda da quali problemi sente di vivere attualmente e quali desidera affrontare. Da quello che ci scrive, ritengo che lei ponga un problema rilevante nell'attualità, ovvero come affrontare le attese (spesso pressanti) rispetto alla genitorialità e, nel caso specifico in particolare, rispetto all'essere mamma.
Un percorso con uno psicologo/a potrebbe aiutarla a poter condividere alcuni vissuti legittimi in rapporto alla maternità, ma più in generale forse rispetto alla propria identità, capendo qualcosa in più di ciò che vive e sentendosi meno sola.
Intanto le auguro il meglio, rimanendo a disposizione per qualsiasi necessità.
Un caro saluto
dott. Giuseppe Saracino
Salve signora, capisco come possa sentirsi, quella che descrive è una sensazione che parecchie mamme vivono e spesso ci si sente sole. Se sente che sia necessario, provi a parlare con un terapeuta con cui comprendere meglio quello che sta vivendo. La aiuterà. Cari saluti
Non si senta in colpa, le mamme sono caricate di aspettative e responsabilità certe volte prima che dagli altri, da se' stessi. Si è stanca, stressata e ha ragione, non è facile avere la forza fisica e mentale per attraversarla. inutile dirle che in terapia risolverebbe tante cose , scrive qui, quindi cerca aiuto e lo troverà in base a sue sensazioni. non si senta strana, peggiore o sbagliata, sono certa che è un buon genitore perchè se non lo fosse non avrebbe dubbio sul suo operato. Forza
Ha proprio ragione, i cambiamenti sono dei passaggi complessi.
Io le consiglio di prendersi uno spazio per un percorso, in modo che possa approfondire, attraversare, liberare, ciò che la sta bloccando, anche perché mi sembra ben predisposta
Buon percorso
Io le consiglio di prendersi uno spazio per un percorso, in modo che possa approfondire, attraversare, liberare, ciò che la sta bloccando, anche perché mi sembra ben predisposta
Buon percorso
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Esperti
Domande correlate
- Buongiorno a tutti. Mi chiamo Chiara, ho 26 anni e sono una studentessa. Vi scrivo perché, nonostante io abbia appena prenotato una visita con una psicoterapeuta, non mi è stato possibile fissarla prima di gennaio, dato il periodo natalizio. Avrei bisogno di un aiuto, di qualsiasi cosa che possa aiutarmi…
- Salve,sono 5 anni ke assumo daparox x ansia e attacchi di panico lievi,peso 40 kg e ho 28 anni e siccome con 10 gocce mi sentivo intontita e assonnata il mio medico mi ha consigliato di prenderne 8 la sera. Diciamo ke nn ho più avvertito nulla. E ho incominciato e vedere molti miglioramenti. Solo che…
- Buongiorno,ho appena lasciato il mio ragazzo per non aver saputo accettare il rapporto di amicizia molto stretto con la sua ex..lui ha detto di averlo molto ridimensionato..ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è leggere un messaggio dove le diceva che eravamo atterrati..siamo stati via per un…
- Salve, sono un ragazzo di 25 anni. Sono bloccato in un limbo da cui non riesco ad uscire e non ne capisco le ragioni. Non ho mai stimoli né voglia a fare qualcosa, che sia uscire o studiare. Ho pochi amici e negli ultimi anni ho subito solo delusioni. In particolare una che mi ha letteralmente spezzato…
- Gentili, ho subito un tradimento (per diverse ragioni che ho ben chiare nelle dinamiche di coppia) che mi ha portato ad allontanare mio marito nella speranza "si svegliasse" da quella situazione e si potesse guardare in faccia la realtà. La situazione, la loro relazione clandestina, è durata un paio…
- Buongiorno, Ieri ho scoperto che il mio compagno per un periodo mi ha tradito…. 14 anni di relazione mi sono stati portati via, come uno tsunami in pieno viso Tra l’altro una relazione protratta durante il periodo che cercavamo un figlio…che compravamo la nostra casa … atto ancora più grave durante…
- Buonasera, ho 54 anni, mio malgrado ho una gelosia morbosa verso mia moglie. Consapevole , vorrei uscire da questo incubo che potrebbe distruggere un rapporto di anni e pensavo all'ipnosi e non a farmaci. Grazie, attendo, Salvo, Torino.
- Buongiorno dottore sono un uomo sposato da circa 30 anni qualche mese fa a causa di miei mancati atteggiamenti naturali di corteggiamento che davo per scontato ho scoperto che mia moglie ha una relazione con un uomo sposato e con figli li ho visti insieme ma non ho le prove che ci sia stato qualcosa…
- Salve a tutti, vorrei chiedervi un consiglio su una dinamica che mi sta stressando ultimamente. È da 3 mesi che mi frequento con una ragazza, la quale mi piace molto esteticamente e abbiamo anche molti interessi comuni, e avrei il piacere di iniziare una relazione. Purtroppo non mi trovo d'accordo…
- Salve, per curare dolori ossei neuropatici, lo scorso anno mi è stato prescritto da un neurologo il medicinale LYRICA. Due capsule al mattino e due la sera, per quatrro mesi. Dopo due mesi il mio peso era aumentato di Kg. 8. Prima della cura pesavo circa 81-82 Kg. La condizione di peso maggiore ha aumentato…
Hai domande?
I nostri esperti hanno risposto a 150 domande su psicoterapia
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.