Sono una donna di 43 anni che soffre da piu di 20 di DBP. catatonica. Per 7 anni all' inzio stavp be
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Sono una donna di 43 anni che soffre da piu di 20 di DBP. catatonica. Per 7 anni all' inzio stavp bene assumendo haldol o aloperidolo. Poi la mia storia clinica è diventata un dramma. Ora sono 19 anni che non sono piu felice come prima. Continui cambi di terapie. e' rimasto stabile da anni antidepressivo escitalopram , a periodi associato ad altri, benzodiapedine o altro. Non ho piu una terapia efficace. Ci sara una soluzione , un farmaco o sostanza naturale che mi renderà piu gioiosa di vivere ? . Voi che avete banche dati, ci sarà qualche storia simile alla mia.
Il dbp richiede un intervento multimodale psicofarmaci e psicoterapia, ha una prognosi a lungo termine generalmente favorevole
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Gentile Signora, capisco il suo disagio.
Tuttavia,alla lunga i farmaci cronicizzano la sintomatologia e non hanno più nessun effetto.
In base alla mia più che decennale esperienza, sia ospedaliera che privata, ho verificato che
purtroppo l’utilizzo dei farmaci può essere la soluzione migliore a condizione che la sua efficacia si verifichi entro tre mesi circa. In caso contrario, anche cambiando farmaco, il problema non si risolve e si rischia una cronica dipendenza farmacologica. In questi casi la soluzione ottimale potrebbe essere un trattamento psicoterapeutico.
Purtroppo la scorciatoia del farmaco sembra la soluzione più immediata e meno costosa, in alternativa a un percorso psicoterapeutico molto più impegnativo e lungo ma che quasi sempre risolve totalmente il problema. Ovviamente è sempre necessaria una seria consultazione diagnostica per verificare la possibilità di avviare un trattamento psicoterapeutico.
dottor Guido Burbatti
Tuttavia,alla lunga i farmaci cronicizzano la sintomatologia e non hanno più nessun effetto.
In base alla mia più che decennale esperienza, sia ospedaliera che privata, ho verificato che
purtroppo l’utilizzo dei farmaci può essere la soluzione migliore a condizione che la sua efficacia si verifichi entro tre mesi circa. In caso contrario, anche cambiando farmaco, il problema non si risolve e si rischia una cronica dipendenza farmacologica. In questi casi la soluzione ottimale potrebbe essere un trattamento psicoterapeutico.
Purtroppo la scorciatoia del farmaco sembra la soluzione più immediata e meno costosa, in alternativa a un percorso psicoterapeutico molto più impegnativo e lungo ma che quasi sempre risolve totalmente il problema. Ovviamente è sempre necessaria una seria consultazione diagnostica per verificare la possibilità di avviare un trattamento psicoterapeutico.
dottor Guido Burbatti
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