Sono una donna di 38 anni e convivo da figlia unica con mia madre di 77 anni. Mio padre è morto otto

17 risposte
Sono una donna di 38 anni e convivo da figlia unica con mia madre di 77 anni. Mio padre è morto otto anni fa. Non voglio andare a vivere da sola (non potrei nemmeno economicamente ) per la principale ragione che non riuscirei a gestire la solitudine.
Sono terrorizzata al solo pensiero che.mia madre muoia perché sarei sola al mondo e non riuscirei ad andare avanti senza di lei. Come posso risolvere questa situazione che mi angoscia quotidianamente (ci penso continuamente)?
Buona sera,
È normale essere spaventati dalla possibile perdita di una persona cara, soprattutto dopo la perdita di suo padre. È importante affrontare queste preoccupazioni per avere una maggiore sicurezza in sè e sul creare una propria rete sociale oltre alla rete familiare.
Potrebbe esserle utile affrontare un percorso di terapia che le permetta di lavorare su ciò che sente.
Rimango a disposizione se avesse altre domande.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buonasera, pensare che una persona ci lasci ha un effetto estremamente destabilizzante, nel suo caso ancora di più perchè sembra già ritenere di non potercela fare. Sarebbe molto importante che lei potesse cambiare questa convinzione intraprendendo un percorso di psicoterapia, prima lo farà meglio sarà.
Buonasera,
si percepisce debole, incapace a cavarsela senza i suoi genitori, spaventata dalla solitudine. Il suo vissuto e queste convinzioni le provocano un grande malessere che può essere esplorato e affrontato con il supporto di uno psicoterapeuta. È giunto il momento di prendersi cura di sé stessa. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno,
sicuramente la perdita delle persone care comporta una grave sofferenza e una serie di paure legate al cambiamento, non certo desiderato. Si prenda cura delle sue preoccupazioni, dei suoi timori e delle emozioni che sperimenta. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per poter esplorare ed elaborare i suoi vissuti e per potersi arricchire con strumenti che le consentiranno di crearsi nuove opportunità interne ed esterne. Un saluto.
Gentilissima,
I suoi pensieri sono leciti e comprensibili… la solitudine spaventa così come la perdita se vissuta come un abbandono. Le consiglio un percorso di terapia per cercare di vivere al meglio questo momento e rendersi conto delle sue risorse. La fase di svincolo dalla propria famiglia è un passaggio difficile a qualsiasi età e soprattutto dopo un lutto, ma credo che lei non debba svincolarsi fisicamente per poter vivere in maniera più serena questo momento, ma cercare di arricchire la sua vita con ulteriori risorse.
Resto a disposizione anche online;
Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 39 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile signora, il fatto che lei ritenga di rimanere un giorno sola al mondo è molto importante. Infatti, il problema non è che lei pensi continuamente ad un evento che succederà tra un bel po’ di anni, ma che sia mancata e manchi la spinta a creare una rete sociale che sia un progetto, un sostegno, una possibilità per la sua vita. Siamo animali sociali, non siamo fatti per vivere in simbiosi con qualcuno, isolati dal resto del mondo. È per questo che l’angoscia la attanaglia: sente di non aver sviluppato un’apertura al mondo di cui ha bisogno per essere più serena. È su questo aspetto relazionale ed è su questo bisogno sul quale dovrebbe lavorare rivolgendosi ad uno psicoterapeuta perché la possa aiutare. Nessuno può sostituire la mamma, ma è importante che lei possa contare sul mondo al di fuori dalla vostra coppia. Questo progressivamente sarà un motivo di gioia e di maggior serenità anche per la sua mamma che saprà di consegnarla ad un mondo amico e non ad un mondo deserto.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Lorena Menoncello
Gentile utente, il suo pensarci continuamente non serve a risolvere il suo problema, anzi lo ingigantisce. Ha fatto bene a scrivere qui perchè è una prima forma di chiedere aiuto. Non deve modificare il suo stile di vita, può rimanere a vivere con sua madre ma dovrebbe approfittare di questo momento per ritagliarsi uno spazio di cura di sè. Intraprenda un percorso psicologico che l'aiuterà a lavorare sulla sua solitudine (che non sarà solo di ora ma verrà dall'infanzia), sul mondo delle relazioni affettive, la sua realizzazione come persona e molti altri temi che emergeranno. Lo faccia subito, per il presente e per il futuro. Riamngo a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, sarebbero da esplorare le cause di questo malessere/paura della solitudine riconducendole a vissuti del passato e ad altri fattori, quali il temperamento innato etc. Le consiglierei di intraprendere un percorso psicoterapeutico, non tanto per dare un nome e classificazione a tale sua paura, ma quanto per poter trovare strategie e risorse che l'aiuterebbero a mitigarla e a intraprendere comportamenti alternativi più funzionali rispetto a quelli finora adottati. Rimango a disposizione anche online. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Prenota subito una visita online: Psicoterapia online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno come già i miei colleghi le hanno detto sarebbe utile un percorso terapeutico per renderla più forte e meno spaventata e la aiuti la gestire i sentimenti di ansia connessi alla paura di perdere.E' ovvio che la perdita di un genitore è un lutto immane ma bisogna cercare di andare avanti e avere nei confronti della vita un atteggiamento positivo e fiducioso. Se interessata sono disponibile ad un percorso on line.
Buongiorno, da quanto descrive, la paura della perdita e della solitudine influisce molto sul suo benessere quotidiano. Un primo passo potrebbe essere identificare i pensieri negativi automatici legati a queste paure. Quando pensa alla morte di sua madre, quali pensieri specifici emergono? Provi ad annotare questi pensieri e riflettere sulla loro razionalità. Un supporto psicoterapeutico, ad esempio di tipo cognitivo-comportamentale, potrebbe aiutarla a sviluppare strategie per gestire queste paure e ridurre l’ansia. In bocca al lupo.
Salve, mi sembra di capire che nella sua vita ha coltivato esclusivamente il rapporto con i suoi familiari, escludendo altre forme di interazione sociale. Ha paura della solitudine ma al tempo stesso non ha mai sentito la necessità di costruirsi una propria rete sociale, al di fuori di quella familiare. Sarebbe opportuno approfondire le cause di questa sua paura della solitudine, ma anche i vissuti alla base di questa e dell'evitamento socio-relazionale. Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicoterapeutico, al fine di giungere alla consapevolezza delle origini di tali vissuti e del funzionamento che ne è derivato, così da poter apprendere strategie e risorse in grado di ridurre l'ansia e le paure, nonchè acquisire comportamenti alternativi più funzionali rispetto a quelli finora adottati. A sua completa disposizione anche online. Saluti. Dr.ssa Anna Amendola
Salve, la perdita delle persone care è fonte di angoscia.
N nel suo caso probabilmente non vi è mai stato un vero e proprio distacco da sua madre.
Ora questo legame lo percepisce come meno solido e questo la spaventa.
Forse è il momento per costruire un ma nuova realtà alternativa e complementare a quella che c’è già.
Dimensioni affettive nuove, reti amicali che la potrebbero riportare in connessione con una dimensione più ampia, nuovi interessi sia nella dimensione lavorativa che di spazio di vita,sono tutte dimensioni che lei potrebbe sviluppare..
La potrebbe aiutare molto un processo di trasformazione e crescita all’interno di un contesto di psicoterapia, in questo modo potrebbe anche ridimensionare i termini delle sue angosce.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, grazie per la condivisione, Potrebbe prendere questo momento come un'occasione per esplorare il suo mondo interiore, le sue emozioni e i suoi pensieri, in un percorso psicoterapeutico, che la aiuterebbe a capire le cause delle sue paure e le sue angosce
Un abbraccio
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Dal suo racconto sembra emergere che lei ha dedicato la vita alla sua mamma. Non scrive di un partner con cui avere una relazione affettiva. Penso che possa esserle utile un percorso terapeutico anche per poter affrontare nel migliore dei modi quella che sarà la separazione dalla sua mamma da cui da sempre fatica a separarsi o così sembra dal racconto. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buongiorno,
i problemi legati allo svincolo dalla famiglia di origine possono essere affrontati all' interno di un percorso di psicoterapia. Si affidi ad uno specialista, la aiuterà a ridimensionare l' angoscia da cui è accompagnata e a guardare al futuro con fiducia.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve.
Rendersi conto di vivere una vita minorata è il primo passo per desiderare una vita maggiorata, in termini emotivi, psichici, esistenziali.
Gli strumenti per raggiungere maggiore libertà, gioia e godimento sono molti, la psicoterapia è uno di questi.
Se avesse voglia di iniziare un percorso resto a disposizione anche online.
Cordiali saluti
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.