Sono una danzatrice. Ho un problema dietro alla gamba destra per cui quando estendo la gamba portand

6 risposte
Sono una danzatrice. Ho un problema dietro alla gamba destra per cui quando estendo la gamba portandola in alto o facendo le spaccate, sento il ticchettio del tendine che è come se andasse "fuori rotta". Il problema ce l' ho da quando anni fa ebbi uno strappo in quella zona. Ho fatto ecografia ma non è risultato nulla. Sono andata da tanti fisioterapisti, fisiatri e osteopati ma nessuno è andato fino in fondo per farmi risolvere questo problema. Potrebbe sembrare un problema superficiale ma a me intacca le prestazioni performative con cui lavoro. Mi hanno detto che molto probabilmente, a seguito del trauma, il tendine si è accorciato. La mia domanda è se c'è un modo per "nutrire" questo tendine e rimetterlo in sesto al 100%; l'agopuntura potrebbe essere una soluzione?? Quali potrebbero essere altre soluzioni? Dovrei rivolgermi a degli specialisti in particolare che non conosco? Grazie
Gentile Signora
l'agopuntura può aiutarla a risolvere il problema del dolore e della tensione muscolare. Bisognerebbe capire che tipo di trauma ha subito il tendine. Le consiglio di rivolgersi ad un agopuntore della sua zona per valutare se l'agopuntura potrebbe essere una soluzione per il suo problema.
Un cordiale saluto

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Buongiorno.
Mi sembra di capire che si tratti maggiormente di un problema "meccanico" legato ad una limitazione del movimento che non ad una sintomatologia dolorosa. In questo caso non credo che l'agopuntura possa essere di grande aiuto. In considerazione dell'evento traumatico in anamnesi, forse sarebbe più indicata una valutazione specialistica ortopedica eventualmente supportata dall'esecuzione di una risonanza magnetica per poter meglio valutare le condizioni attuali del tendine. Cordialmente
Credo che l'agopuntura potrebbe esserle di notevole aiuto soprattutto se si tratta di un problema funzionale, stando almeno a ciò che dice. Mi è già capitato di trattare problemi del genere, anche più gravi, che con l'agopuntura e con l'omeopatia hanno avuto esito positivo. Si rivolga quindi ad un professionista qualificato in zona che, visitandola, potrà stabilire il tipo di alterazione e instaurare la migliore terapia possibile. Auguri!
Le suggerisco di rivolgersi a un medico esperto in NeuroRiflessoTerapia personalizzata nell’ambito della quale è compresa anche l’Agopuntura riflessogena. Si tratta di una cura veramente efficace (anche in medicina dello Sport) in quanto innovativa, completa poiché somato-psichica/psico-somatica, innocua perché usa tecniche non intossicanti, integrabile con rimedi naturale. La NeuroRiflessoTerapia è una metodologia curativa personalizzata in quanto è il paziente stesso a indicare la zona in cui si trovano i punti su cui agire; si utilizzano contemporaneamente varie tecniche riflessogene tra cui l'agopuntura; gli stimoli raggiungono in tempo reale il cervello e le altre strutture del corpo; subito si mette in atto un’autoproduzione di molecole fisiologiche e di un riassestamento bioenergetico naturale ed è, perciò, priva di qualsiasi controindicazione ed effetto collaterale negativo. Io pratico questa metodologia terapeutica a Roma, ma le posso segnalare colleghi che la svolgono in altre parti di Italia. Nel salutarla la informo che sono disponibile telefonicamente o tramite messaggio per ulteriori informazioni. Salve!
Credo che un ciclo di Agopuntura pottebbe validamente essere d’aiuto. Esistono specifici trattamenti del sistema tendineo-muscolare studiati appositamente per questi casi.
Cordialmente
Buongiorno, concordo coi colleghi che le consigliano di provare un ciclo di trattamenti. Credo sarebbe utile considerare eventualmente anche un approccio osteopatico combinato. L'agopuntura migliora il nutrimento dei tessuti, promuove la circolazione locale e il rilassamento dei muscoli, tutti fattori che possono essere di grande aiuto anche per trattamenti fisici locali. Vi è anche da considerare poi l'effetto di modulazione a livello dello stato psico-emozionale che può giocare un ruolo molto importante in condizioni croniche, particolarmente quando la problematica incide a livello di aspettativa sull'attività professionale, come in questo caso, generando uno stato di tensione che è sempre controproducente e aumenta il disagio.
Un cordiale saluto

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