sono un uomo di 59 anni che e' stato sottoposto a cure con: amisulpride, seropam, lorazepam, solian,
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sono un uomo di 59 anni che e' stato sottoposto a cure con: amisulpride, seropam, lorazepam, solian, welbutrin , maveral, alprazolam, zoloft, ma non rispondo alle cure ho scrupoli di coscienza,
non riesco ad avere rapporti con mia moglie per problemi di erezione non riesco a mantenerla sono stato da un andrologo ma non ho risolto niente, non mi sopporto molto e mi sfogo fumando mi arrabbio com n me stesso e mi rispondo alle domande solo con la mia coscienza che non e molto in grado insomma vorrei finire di tormentarmi mi potete aiutare con qualche cura
non riesco ad avere rapporti con mia moglie per problemi di erezione non riesco a mantenerla sono stato da un andrologo ma non ho risolto niente, non mi sopporto molto e mi sfogo fumando mi arrabbio com n me stesso e mi rispondo alle domande solo con la mia coscienza che non e molto in grado insomma vorrei finire di tormentarmi mi potete aiutare con qualche cura
Gentilissimo, dalle sue parole percepisco un forte senza di frustrazione e comprendo perfettamente il suo stato d'animo. Il trattamento farmacologico (prescritto da uno psichiatra?) a cui si è sottoposto potrebbe aver causato effetti collaterali non indifferenti sia sul piano psicologico che che fisico. Ritengo assolutamente comprensibile la rabbia che prova in questo momento per cui credo che la cosa migliore che possa fare per prendersi cura di sé sia contattare uno psicologo/psicoterapeuta con cui affrontare quanto ha scritto. Non esiste una "cura farmacologica" per le emozioni che viviamo ma, con il sostegno adeguato, potrebbe avere la possibilità di esplorare i propri pensieri ed emozioni in un ambiente protetto. Un saluto
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Buonasera,ha mai fatto un percorso da un sessuologo?
Buonasera. Ne ha parlato con il medico che segue la terapia farmacologica? La prima cosa, anche prima di iniziare un trattamento psicoterapico, credo sia confrontarsi con chi la conosce da anni
Buona sera, sono d'accordo con i colleghi che mi hanno preceduta nel rispondere alla sua domanda. Come prima cosa parlerei con il medico che gli ha prescritto i farmaci, sarebbe importante per lei sapere se i problemi fisici che avverte siano dovuti alle medicine che gli sono state prescritte. inoltre oltre all'andrologo dovrebbe consultare uno psicosessuologo che la potrebbe aiutare a capire cosa gli succede sia livello sessuale che psicologico, cordiali saluti, dptt. Eugenia Cardilli.
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Gentile Utente,
I problemi di erezione sono molto fastidiosi perché inevitabilmente coinvolgono anche il proprio partner, impedendo di viverli in una dimensione più intima e personale. Ottima scelta quella di rivolgersi ad un andrologo per escludere qualsiasi origine organica del problema, e un'altra buona scelta potrebbe essere indagare con il medico che le ha prescritto la terapia farmacologica che ci ha elencato, se e in che modo i farmaci assunti potrebbero aver contribuito a generare le difficoltà sessuali che sta avendo. Tenga presente che in queste situazioni, sulla difficoltà fisica si innesta anche quella psicologica, in un ciclo perpetuo di auto-invalidazione che finisce con l'essere anche auto-sabotante, mantenendo il problema. Per quanto concerne questa ultima dimensione, potrebbe essere utile rivolgersi anche ad uno psicologo, che l'aiuti a normalizzare una condizione molto frequente nella popolazione maschile e interrompa il processo accusatorio al quale tende a sottoporsi ad ogni defaillance. Un caro augurio di buona fortuna
I problemi di erezione sono molto fastidiosi perché inevitabilmente coinvolgono anche il proprio partner, impedendo di viverli in una dimensione più intima e personale. Ottima scelta quella di rivolgersi ad un andrologo per escludere qualsiasi origine organica del problema, e un'altra buona scelta potrebbe essere indagare con il medico che le ha prescritto la terapia farmacologica che ci ha elencato, se e in che modo i farmaci assunti potrebbero aver contribuito a generare le difficoltà sessuali che sta avendo. Tenga presente che in queste situazioni, sulla difficoltà fisica si innesta anche quella psicologica, in un ciclo perpetuo di auto-invalidazione che finisce con l'essere anche auto-sabotante, mantenendo il problema. Per quanto concerne questa ultima dimensione, potrebbe essere utile rivolgersi anche ad uno psicologo, che l'aiuti a normalizzare una condizione molto frequente nella popolazione maschile e interrompa il processo accusatorio al quale tende a sottoporsi ad ogni defaillance. Un caro augurio di buona fortuna
Buongiorno! Comprendo la sua frustrazione dopo tanti tentativi che, a quanto pare, non hanno portato ad una risoluzione del problema. La richiesta di una cura non può essere risolta scrivendo su un portale perché bisogna inquadrare la situazione in modo globale. Ha fatto benissimo ad andare da un andrologo per escludere cause organiche. Se non c'è nulla da questo punto di vista il problema ha cause psicologiche e va affrontato con uno psicoterapeuta, meglio ancora un sessuologo. La cura farmacologica deve essere conseguente ad una valutazione psichiatrica che immagino lei abbia fatto e perciò deve parlarne con chi gliel'ha prescritta per valutare dosaggi o altri farmaci.
Spero di esserle stata utile. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Valeria Randisi
Spero di esserle stata utile. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Valeria Randisi
Quali domande si fa? Cosa la tormenta?
Tutto fa pensare che il suo malessere - di cui la mancata erezione è un sintomo - abbia origine non organica ma psichica.
Condivida i suoi "scrupoli di coscienza" con uno psicoterapeuta. Il mio consiglio è che sia specializzato in EMDR , un metodo clinico molto efficace nel trattamento del trauma.
Tutto fa pensare che il suo malessere - di cui la mancata erezione è un sintomo - abbia origine non organica ma psichica.
Condivida i suoi "scrupoli di coscienza" con uno psicoterapeuta. Il mio consiglio è che sia specializzato in EMDR , un metodo clinico molto efficace nel trattamento del trauma.
Gentilissimo bisogna parlare con il medico che le ha prescritto i farmaci. Quasi tutti gli agenti utilizzati in psichiatra come antidepressivi sono stati associati a effetti sulla sessualità in termine di disfunzione sessuale. Negli uomini questi effetti comprendono una riduzione dell'attività sessuale, mancanza di erezione,ecc. Bisogna tenere conto in caso di depressione, si associa a riduzione della libido,vari livelli di disfunzione sessuale e l'anedonia fa parte di questo tipo di malattia. Fortunatamente l'andrologo ha escluso disfunzioni di tipo organico. Ci sono dei farmaci che possono neutralizzare gli effetti collaterali degli antidepressivi legati alle disfunzioni sessuali, quindi se è necessario bisogna continuarli , associando una psicoterapia e una visita sessuologica. Certo che l'eccesso di sigarette non aiuta la causa, tenendo conto che la nicotina crea vasocostrizione. Cordiali saluti
Buonasera,
di farmaci ne sta prendendo già abbastanza, forse sarebbe opportuno integrare il suo percorso con una psicoterapia che la aiuti a gestire i sintomi e anche gli effetti collaterali delle medicine. Probabilmente anche i problemi di erezione sono conseguenze dei farmaci. Capisco che abbia bisogno di sfogarsi, ha provato a contattare un centro diurno della sua zona, magari possono proporle qualche attività che la tenga occupato e che contemporaneamente non le faccia male? Capisco anche che sia arrabbiato, ma non se la prenda con se stesso. Deve rimanere suo alleato. Non suo nemico. Ne parli col suo psichiatra.
Un caro saluto
di farmaci ne sta prendendo già abbastanza, forse sarebbe opportuno integrare il suo percorso con una psicoterapia che la aiuti a gestire i sintomi e anche gli effetti collaterali delle medicine. Probabilmente anche i problemi di erezione sono conseguenze dei farmaci. Capisco che abbia bisogno di sfogarsi, ha provato a contattare un centro diurno della sua zona, magari possono proporle qualche attività che la tenga occupato e che contemporaneamente non le faccia male? Capisco anche che sia arrabbiato, ma non se la prenda con se stesso. Deve rimanere suo alleato. Non suo nemico. Ne parli col suo psichiatra.
Un caro saluto
Gentilissimo, immagino stia vivendo un periodo frustrante e doloroso. Trovo un ottima mossa quella di rivolgersi a un andrologo per verificare se il problema ha una natura organica, se non l'ha già fatto le suggerisco di contattare il medico che le ha dato i farmaci per capire se possa essere un eventuale effetto collaterale dei farmaci. Inoltre le suggerisco di rivolgersi a un sessuologo. Le auguro di trovare presto una soluzione
Leggo nel suo messaggio tanta voglia di trovare risposta a mille interrogativi ed avere una soluzione ai problemi che la stanno opprimendo. D certo non esiste una ricetta che posso darle questa soluzione all'istante e sarebbe utile capire anche come mai le sono stati dati dei medicinali.
Rispondersi solo con la propria coscienza può essere un'arma a doppio taglio: da un lato rischia di "flagellarsi" dandosi più responsabilità del dovuto, dall'altro rischia di sottovalutare aspetti importanti di se stesso. Da professionista le consiglio di darsi la possibilità di fare dei colloqui per provare a mettere ordine tra sentimenti e pensieri. Può non sentirsi solo ed inadeguato come in questo momento: deve solo chiedere aiuto a chi può darglielo. Se ha bisogno sono qui. Le auguro con tutto il cuore di stare presto meglio
Rispondersi solo con la propria coscienza può essere un'arma a doppio taglio: da un lato rischia di "flagellarsi" dandosi più responsabilità del dovuto, dall'altro rischia di sottovalutare aspetti importanti di se stesso. Da professionista le consiglio di darsi la possibilità di fare dei colloqui per provare a mettere ordine tra sentimenti e pensieri. Può non sentirsi solo ed inadeguato come in questo momento: deve solo chiedere aiuto a chi può darglielo. Se ha bisogno sono qui. Le auguro con tutto il cuore di stare presto meglio
Buongiorno, mi sembra descriva in latenza una situazione di disagio psicologico che ha gestito con farmaci, non avendo risultati o non rispondendo. Mi chiedo se oltre i farmaci ha seguito un percorso psicologico? Mi sembra al momento viva una manifestazione di impotenza che le produce rabbia e bisogno di canalizzarla col fumo. Proverei a chiedere un aiuto psicoterapeutico per conoscere quel che la riguarda, penso l’aiuterebbe.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
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Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
Buongiorno. una volta assodato che lei non ha problemi organici che l'impediscano l'erezione, cosa facile da capire se lei ha le naturali erezioni notturne della fase rem, vuole dire che ha una difficoltà psicologica. un percorso psicoterapico la può aiutare a capire l'esatto valore delle cose attorno a sé, dove mettere la sua rabbia, scoprire cose belle che la riguardano, che ora non vede, ma ci sono. Le ricordo che la rabbia, in particolare, è nemica dell'erezione e dell'armonia sessuale in generale. Enrico Piccinini
gentile signore,i farmaci antidepressivi tolgono desiderio sessuale.....Lei non si vuol bene!Non ha realizzato sogni importanti per lei?Non è stato amato ?O è incapace di amare con generosità e slancio?
Qualè il livello di autostima?Se non c'e' stima non c'è amore.....come vede e' tutto circolare...
parliamone e la smetta di pensarsi addosso!
prenota la prima seduta e' gratis!
alessandra lancellotti
Qualè il livello di autostima?Se non c'e' stima non c'è amore.....come vede e' tutto circolare...
parliamone e la smetta di pensarsi addosso!
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alessandra lancellotti
Buongiorno, il calo della libido è un effetto collaterale dell'assunzione dei farmaci di cui lei fa uso.
Se l'andrologo ha escluso cause organiche, la invito a prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico, meglio se con un professionista esperto in sessuologia, che possa aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Loredana Aiello
Se l'andrologo ha escluso cause organiche, la invito a prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico, meglio se con un professionista esperto in sessuologia, che possa aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Loredana Aiello
Buongiorno, non dice per quali motivi sta assumendo psicofarmaci che contrastano ansia e sintomi depressivi. Forse la sua difficoltà è già in questi sintomi, che non sempre possono essere tenuti a bada solo con il farmaco. Possono esserci ragioni diverse dovute a particolari eventi o anche a caratteristiche di personalità. Dunque, poterne parlare a uno psicoterapeuta appare, nel suo caso, una scelta equilibrata. In questo modo, anche la sua difficoltà a mantenere l'erezione può essere meglio valutata in rapporto ad altre indagini mediche, eventualmente accompagnate da indicazioni farmacologiche più adatte a lei. Cordiali saluti PG
Buongiorno, Le consiglio di considerare la possibilità di fare una prima consulenza psicologica che le consenta di chiarire bene la problematica ( diagnosi) ed essere eventualmente invitato da un professionista con la specializzazione più idonea a Lei. Potrebbe essere utile ipnoterapia.
Il professionista si deve comunque accordare con chi la segue per la parte farmacologica. Un cordiale saluto Antonella
Il professionista si deve comunque accordare con chi la segue per la parte farmacologica. Un cordiale saluto Antonella
Salve. Oltre a monitorare meglio la sua terapia medica sarebbe opportuno che lei consultasse uno psicologo. I sentimenti di frustrazione e rabbia contribuiscono a peggiorare la situazione. La psicoterapia invece la aiuterà a trovare soluzioni.
Buongiorno,
Credo, da quello che ho letto, abbia già consultato degli specialisti e non abbia finora ricevuto sufficiente chiarezza rispetto alle sue problematiche. Le consiglio di prendere in considerazione di consultare uno psicoterapeuta, quanto meno potrà supportarla in merito ai sentimenti di frustrazione che lei ha esposto. In genere queste problematiche sono intrecciate con aspetti psicologici anche molto profondi e una psicoterapia può essere efficace per sciogliere conflitti e migliorare dunque la situazione. I meccanismi che automaticamente inneschiamo come risposta alla frustrazione, alla rabbia e allo sconforto possono talvolta peggiorare le cose. Parlarne con qualcuno liberamente può sicuramente aiutarla a gestirli meglio.
Saluti
Credo, da quello che ho letto, abbia già consultato degli specialisti e non abbia finora ricevuto sufficiente chiarezza rispetto alle sue problematiche. Le consiglio di prendere in considerazione di consultare uno psicoterapeuta, quanto meno potrà supportarla in merito ai sentimenti di frustrazione che lei ha esposto. In genere queste problematiche sono intrecciate con aspetti psicologici anche molto profondi e una psicoterapia può essere efficace per sciogliere conflitti e migliorare dunque la situazione. I meccanismi che automaticamente inneschiamo come risposta alla frustrazione, alla rabbia e allo sconforto possono talvolta peggiorare le cose. Parlarne con qualcuno liberamente può sicuramente aiutarla a gestirli meglio.
Saluti
Buongiorno
penso che smettere di tormentarsi sia come smettere di fumare... una vera imposizione! mi piacerebbe sapere di più sulla sua storia e credo sia importante che si dia la possibilità di guardarsi in un modo nuovo attraverso l'inizio di un percorso terapeutico.
Valuti la possibilità di parlare di questo con le persone che la seguono da tempo e vedrà che troverà un primo sostegno per intraprendere un percorso di cambiamento psicologico.
Buona giornata
penso che smettere di tormentarsi sia come smettere di fumare... una vera imposizione! mi piacerebbe sapere di più sulla sua storia e credo sia importante che si dia la possibilità di guardarsi in un modo nuovo attraverso l'inizio di un percorso terapeutico.
Valuti la possibilità di parlare di questo con le persone che la seguono da tempo e vedrà che troverà un primo sostegno per intraprendere un percorso di cambiamento psicologico.
Buona giornata
Nel suo caso è fondamentale effettuare al più presto una psicoterapia potenziata dalla prescrizione di medicinali naturali e di integratori nutraceutici i quali, oltre ad agevolare un riequilibrio psico-fisico, hanno anche un effetto di graduale detossificazione dalla quantità e varietà eccessiva di psicofarmaci che certamente sono una concausa dei suoi malesseri attuali.
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