Sono un uomo di 54 anni e ho praticato podismo agonistico per 30 anni !poi sono subentrato dei dolor

14 risposte
Sono un uomo di 54 anni e ho praticato podismo agonistico per 30 anni !poi sono subentrato dei dolori prima dopo l'allenamento poi con il tempo mi ha costretto a fermarmi definitivamente. Dopo una prima visita ortopedica e una risonanza mi si è stata diagnosticata un osteite pubica. Con il solo riposo posso guarire o devo per forza sottopormi a terapie e quali?Grazie
Buongiorno,
Per osteite pubica intendiamo un'infiammazione a carico del pube dovuta ad alterazione dell'attivazione muscolare che vi si inserisce causando infiammazione del periostio.
Le cause sono differenti tanto che i principali muscoli coinvolti possono essere gli adduttori della coscia o gli addominali.
Il riposo è molto utile per far diminuire il dolore, io consiglierei anche una valutazione posturale per capire l'origine di questa iper-attivazione muscolare che ha causato la periostite, considerando soprattutto la sua attività sportiva precedente.
I dati sono pochi, sarebbe utile capire se la colonna e o gli arti inferiori abbiano subito traumi, l'eventuale concomitanza con ernie inguinali e lo stesso stato dell'osteite con segni o meno di calcificazioni.
Altre terapie utilizzate sono la tecarterapia e le onde d'urto rispettivamente per favorire il drenaggio dell'infiammazione e ridurre l'attività di calcificazione se presente.
A disposizione per chiarimenti
Cordialmente.

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Buongiorno, sicuramente il riposo è utile. Bisognerebbe capire il fattore scatenante.
Cordiali saluti
Buon giorno, come dice il mio collega, le cause della sua patologia possono essere molteplici, ma credo che la più plausibile sia sicuramente il carico a cui si è sottoposto negli anni con la sua attività podistica. Per esperienza non concordo sullapproccio terapico del collega (tecar è onde d'urto sopratutto in primo approccio) . Il riposo è utile ma la sua condizione è passata quasi certamente in cronicofunzionale quindi facilmente ci si può aspettare che ad una ripresa dell'attività possa seguire un ritorno della sintomatologia. Generalmente la durezza del fondo su cui si corre è la prima causa di questo problema. Utili si possono essere una valutazione posturale e un esame baropodometrico per considerare l'impiego di plantari e proverei un approccio iniziale con terapia laser.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti.
E' importante valutare il motivo dell'infiammazione, da rimandare sicuramente ad atteggiamenti scorretti della stazione eretta e in fase di deambulazione.
Le consiglio una valutazione posturale
cordialmente
Tratto di continuo atleti o aspiranti sportivi. La corsa ha fattori traumatici sulle articolazioni che alla lunga creano compensi patologici sino a scatenare una infiammazione. In tal caso una iperfunzione dell area pubica darà un infiammazione. Ovvio che ad ora il riposo è essenziale. Bisogna però, in seguito, con esame clinico osteopatico e posturologico trovare la causa che scatena l ipersollecitazione pubica, ossia trovare aree corporee meno mobili. Ogni persona ha una sua caratteristica posturale che, nel tempo, induce ad avere un potenziale problema. Mi contatti per ulteriori..
Salve.
Oltre al riposo, essenziale in questo stato patologico, trovo interessante andare a valutare tutti gli aspetti osteopatici.
Oltre quello meccanico anche quello viscerale e craniale, per andare a trovare la catena lesionale responsabile di questo sovraccarico.
Cordiali Saluti.
Il dott Cavaliere ha analizzato perfettamente la situazione. Manca tutta la parte clinica però, cioè tutti quei test che andrebbero eseguiti per ricercare la causa del suo dolore. Ritengo indispensabile una valutazione di colonna, tutte le articolazioni degli arti inferiori , situazione muscolare per poter effettuare una terapia manuale che la aiuti a ridurre il dolore in primis. Dopodiché una accurata valutazione posturale con una proposta specifica che ne permetta ilmiglioramento ,la potrà riportare a praticare la sua attività sportiva.
buongiorno
in base ha cosa ha scritto penso che sia l'osteopatia che un lavoro posturale possano aiutarla
cari saluti e in bocca al lupo
Buongiorno, il riposo è importante se non indispensabile ma in tanti casi oltre alle dovute valutazioni specialistiche è bene associare terapie funzionali come il trattamento manuale osteopatico fatto da professionista con un po' di esperienza.
In taluni casi è necessario associare l'intervento farmacologico seguiti ovviamente da un medico specialista di fiducia (fisiatra, ortopedico).
In sintesi : con le dovute differenze caso per caso e dopo le valutazioni specifiche, con un po' di pazienza il problema è risolvibile.
Gentile signore, gli elementi che ha fornito non sono sufficienti per darle una risposta adeguata, certa e concordante, ma possono bastare per poterci porre una domanda: dopo 30 anni di attività agonistica le sorge improvvisamente questo problema, anche se in modo ingravescente immagino, perchè ? questa è la domanda a cui bisogna rispondere utilizzando ogni genere di tecniche di valutazione muscolo scheletrica dove la diagnosi posturale ne è una parte e non il deus ex machina, e dove la terapia fisica, per quanto la si voglia sempre e comunque inserire come condimento per tutte le insalate, non ha un evidenza scientifica provata in nessuno studio serio (pedro ... PubMed ... Università statali ...). L'utilizzo dei farmaci può rappresentare la sola soluzione dei sintomi, forse, ma non delle cause o della causa principale che devono essere indagate e risolte con l'utilizzo di mezzi e tecniche manuali, riabilitative e con l'eventuale applicazioni di ortesi, se necessarie. Buona giornata
Buongiorno, a volte il termine osteite pubica viene usata come sinonimo di pubalgia. E' fondamentale analizzare meglio la localizzazione dei sintomi, il loro andamento durante attività (podismo) e nel corso della giornata. Con il riposo probabilmente migliorerà i sintomi ma anche il corpo si decondizionerà, portando a un circolo vizioso. Quello che le consiglio è di rivolgersi a un fisioterapista OMT in modo che completi la parte di anamnesi e valutazione, successivamente impostare un piano fisioterapico incentrato sull'esercizio terapeutico personalizzato.
Cordiali saluti
Salve il solo riposo non basta. Potrebbe essere indicato in situazioni molto acute infiammatorie o in caso di frattura, ma non nel suo caso. Il miglior approccio terapeutico, secondo le evidenze scientifiche, è terapia manuale ed esercizi di rieducazione specifici. Cordiali saluti
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno, come già sostenuto dai colleghi i dati clinici forniti sono insufficienti per darle dei consigli specifici. In linea di massima bisognerebbe chiarire il quadro clinico, aiutarla a comprenderlo e a rapportarsi con la sintomatologia. Questo perchè, in linea generale, bisognerà ridurre i carichi in base al dolore e quindi alla capacità di carico locale, per poi incrementarli progressivamente monitorando i sintomi. Con il tempo a parità di dolore le attività dovrebbero migliorare o viceversa, a parità di attività il dolore dovrebbe calare. Rispondendo bene a questa progressione di carico con il passare del tempo, dovrebbe ritornare all'attività sportiva. In poche parole le chiavi del trattamento per il suo disturbo sono educazione, terapia manuale ed esercizio terapeutico, Saluti

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