Sono un soggetto molto ansioso. Negli ultimi due anni ho avuto vari attacchi di panico. Adesso ho de
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Sono un soggetto molto ansioso. Negli ultimi due anni ho avuto vari attacchi di panico. Adesso ho deciso di seguire un percorso psicoterapico perchè non riesco più a continuare con quest'ansia continua. Sempre negli ultimi due anni ho preso, al bisogno lexotan (periodi una volta a settimana, periodi una volta ogni 15 giorni, periodi anche una volta ogni 2 o 3 giorni). Quando l'ho preso non ho mai superato le 15 gocce da 2,5 mg. Quando lo prendo mi tranquillizzo ma dopo giorni mi ritorna l'ansia. Ho fatto male ad assumerlo per così tanto tempo anche se saltuariamente ed a basse dosi ? Quest'ansia è aumentata dopo che mi è stata diagnosticata una dilatazione della radice aortica (45 mm). Vi chiedo anche un parere su come potere ritornare a vivere la vita con naturalezza e tranquillità.
Salve, rivolga questa domanda al medico che le ha prescritto il farmaco. Inoltre, condivida questi dubbi con terapeuta che la segue.
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Dott. Fiori
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Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Per quanto riguarda la farmacologia, Ritengo che sia opportuno rivolgere la domanda al medico, sicuramente persona più competente in materia. Ritengo Tuttavia fondamentale che le intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
cordialmente, dott FDL
cordialmente, dott FDL
Buonasera, mi dispiace per il suo disagio e capisco le preoccupazioni di cui ha scritto. I farmaci permettono un trattamento solamente sintomatico e di una durata pari all’effetto del farmaco. Finito l’effetto, di solito, anche i sintomi si ripresentano. Tenga a mente prima di tutto che l’ansia non è un nemico in assoluto, al contrario è adattiva e utile per la nostra sopravvivenza. Tuttavia, livelli eccessivi possono provocare disagio anche significativo. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un terapeuta/psicologo per imparare a gestire quest’ansia. Rimango a disposizione e le mando cari saluti.
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Non dovrebbe essere un problema aver assunto Lexotan per lunghi periodi; le consiglio però di rivolgersi sempre ad un medico quando si tratta della posologia e assunzione di farmaci. In ogni caso un ansiolitico ha la funzione di abbassare il livello di ansia temporaneamente, ma non guarisce nulla. Condivido con lei quindi la decisione di iniziare un percorso terapeutico. Detto ciò, non avrebbe senso esporre dei consigli in questa sede senza averla prima conosciuta. Non esiste una ricetta che vada bene per tutti. Abbia fiducia nel suo percorso terapeutico, che sono sicuro potrà esserle utile. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile Utente in relazione all'uso del farmaco deve consultare lo specialista che lo ha prescritto in quanto conosce la sua storia clinica, le caratteristiche del farmaco e quindi ha una precisa opinione clinica. In relazione agli aspetti psicologici è utile condividere con il suo psicoterapeuta i temi che indica per analizzarne i vari elementi e cercare di modificare gli equilibri che in questo momento le creano disagio. Un cordiale saluto
Salve,
non è facile gestire ansia e attacchi di panico, soprattutto se, come sembra dal suo racconto, questi sintomi sembrano legati alla sua preoccupazione per le sue condizioni fisiche.
Tuttavia, ha la fortuna di essere in terapia dove può affrontare queste ansie con più profondità, e di potersi rivolgere al suo medico, per ogni chiarimento.
L'ansia è una condizione della vita umana: nessuno ne è immune, mai. Può trovare conforto nello studio della storia, e nella considerazione che desiderare una vita senza ansia è comprensibile, ma è anche un desiderio impossibile da realizzare. Tutto quello che possiamo fare è imparare a gestirla.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
non è facile gestire ansia e attacchi di panico, soprattutto se, come sembra dal suo racconto, questi sintomi sembrano legati alla sua preoccupazione per le sue condizioni fisiche.
Tuttavia, ha la fortuna di essere in terapia dove può affrontare queste ansie con più profondità, e di potersi rivolgere al suo medico, per ogni chiarimento.
L'ansia è una condizione della vita umana: nessuno ne è immune, mai. Può trovare conforto nello studio della storia, e nella considerazione che desiderare una vita senza ansia è comprensibile, ma è anche un desiderio impossibile da realizzare. Tutto quello che possiamo fare è imparare a gestirla.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno Gentile Utente,
rispetto all'uso del farmaco è opportuno che ne parli con il medico che lo ha prescritto.
Il percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare nella gestione dell'ansia e nel farle vivere con maggiore serenità le preoccupazioni descritte.
Dott.ssa Meloni Federica
rispetto all'uso del farmaco è opportuno che ne parli con il medico che lo ha prescritto.
Il percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare nella gestione dell'ansia e nel farle vivere con maggiore serenità le preoccupazioni descritte.
Dott.ssa Meloni Federica
Gentile utente di mio dottore,
dalle sue parole si evince una descrizione prevalentemente fisica, in riferimento ai suoi sintomi e alla loro manifestazione.
Sarebbe utile che si descrivesse secondo altri aspetti, anche psicologici in modo da poterla orientare avendo maggiori informazioni.
Quanti anni ha? In quali circostanze compaiono i sintomi? Che cosa prova quando non riesce a gestire la sua ansia? Che effetti ha sulla sua vita affettiva, sociale, lavorativa?
Insomma, provare ad allargare il campo di osservazione ad Altro e da questo, iniziare a focalizzare la nostra lente su determinati aspetti.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti, dottore Diego Ferrara
dalle sue parole si evince una descrizione prevalentemente fisica, in riferimento ai suoi sintomi e alla loro manifestazione.
Sarebbe utile che si descrivesse secondo altri aspetti, anche psicologici in modo da poterla orientare avendo maggiori informazioni.
Quanti anni ha? In quali circostanze compaiono i sintomi? Che cosa prova quando non riesce a gestire la sua ansia? Che effetti ha sulla sua vita affettiva, sociale, lavorativa?
Insomma, provare ad allargare il campo di osservazione ad Altro e da questo, iniziare a focalizzare la nostra lente su determinati aspetti.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti, dottore Diego Ferrara
Salve, chieda al suo medico rispetto al quesito relativo al farmaco. Per quanto riguarda il disagio da lei riferito, ossia l'ansia e gli attacchi di panico, ritengo che la sua decisione di iniziare un percorso terapeutico sia responsabile nei confronti di se stesso e pertanto una buona scelta. Sicuramente potrà approfondire il suo stato ansioso e provare a lavorare su strategie comportamentali che le permettano di contenere l'ansia senza ricorrere all'uso dei farmaci. Il fatto di voler intraprendere un percorso è già un notevole passo verso il cambiamento che si auspica.
Buona fortuna,
Rosella Pettinari
Buona fortuna,
Rosella Pettinari
Gentile utente, per quanto riguarda il farmaco le consiglio di parlarne col medico prescrivente. Per gli altri dubbi, si rivolga al suo terapeuta: se sta già effettuando un percorso psicologico è bene approfondire la tematica con chi la segue. Un caro saluto
Salve, mi spiace per la condizione clinica che va comunque seguita dal medico. Per l'ansia ha già intrapreso un suo percorso, porti le sue necessità nella terapia e vedrà che troverà un giovamento.
Saluti
Massimiliano
Saluti
Massimiliano
La psicoterapia cognitiva comportamentale o strategica breve sono le più efficaci per i disturbi di tipo ansioso. Nel caso in cui dovesse persistere ancora a lungo un forte stato di ansia sono molto valide anche le tecniche basate sull'ascolto di suoni.
Nel caso volesse ulteriori delucidazioni mi può scrivere tranquillamente.
Cordiali saluti
Dott.ssa
Helen Fioretti
Nel caso volesse ulteriori delucidazioni mi può scrivere tranquillamente.
Cordiali saluti
Dott.ssa
Helen Fioretti
Buonasera, dal suo messaggio mi pare di comprendere che deve esserle accaduto qualcosa nel periodo precedente alla comparsa dell'ansia (da due anni) che sembra averle dato una forte scossa dal punto di vista emotivo. Non mi è chiaro se quest'ansia fosse già molto presente anche prima (sono molto ansioso) o se è solo nell'ultimo biennio che le è diventata invalidante, di certo una diagnosi di dilatazione della radice aortica non può che aver amplificato una predisposizione preesistente. Con il lexotan avrà attenuato certi sintomi (anche se di solito per gli attacchi di panico il farmaco elettivo mi risulta essere lo Xanax, quindi sarebbe da comprendere tale scelta con chi glielo ha prescritto) ed inoltre in questi due anni avrà sviluppato anche l'ansia anticipatoria degli attacchi di panico ossia la paura che le ritorni un altro attacco, ma di sicuro avrà bisogno di approfondire le cause di tali angosce in una psicoterapia che le offra degli strumenti per affrontare questa angoscia di morte (amplificata anche dalla suddetta diagnosi) per trovare delle risorse interne che le consentano nel tempo di poter consolidare la sua tenuta emotiva e di poter pian piano abbandonare il trattamento farmacologico. se avessi altri elementi a disposizione potrei dirle di più ... Intanto ...in bocca al lupo.
Buonasera, è importante che affianchi alla terapia farmacologica, rispetto alla quale deve parlare con il medico che le ha preschitto il medicinale, un percorso di psicoterapia al fine di individuare le origini dei suoi sintomi che non le permettono di avere una vita serena. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Buongiorno, vivere con l'ansia è molto difficile, lei lo sa bene! Io credo che per riuscire a gestirla non siano sufficienti i farmaci, è indispensabile capire quali siano le cause della sua ansia. Questo lo può fare attraverso un percorso psicoterapeutico che, se ho capito bene, ha deciso di intraprendere. Per quanto riguarda l'assunzione di farmaci dovrebbe sempre prenderli sotto controllo e giudizio del.medico.
Le auguro di riuscire a capire e quindi gestire la sua ansia, resto a diisposizione.
Claudia m
Le auguro di riuscire a capire e quindi gestire la sua ansia, resto a diisposizione.
Claudia m
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, il trattamento dei disturbi d'ansia attraverso l'uso di psicofarmaci è un argomento molto serio e delicato che compete alle figure professionali specializzate. In tal senso è contro indicata qualsiasi tipo di iniziativa rispetto alla posologia ma sarebbe più utile rivolgersi al prescrivente e concordare eventuali modifiche.
Cordiali saluti
dott.ssa Elisa Taverniti
Cordiali saluti
dott.ssa Elisa Taverniti
Gentile utente,
Concordo con i colleghi per quanto concerne la posologia e il controllo della stessa da parte del medico curante. Rispetto all'ansia, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, al fine di comprendere le cause sottostanti la sintomatologia ansiosa. Cordialmente,
Dott.ssa Frigau
Concordo con i colleghi per quanto concerne la posologia e il controllo della stessa da parte del medico curante. Rispetto all'ansia, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, al fine di comprendere le cause sottostanti la sintomatologia ansiosa. Cordialmente,
Dott.ssa Frigau
Gentilissimo,
Concordo con i colleghi rispetto alle questioni farmacologiche. In merito all'ansia credo sia necessario riuscire a co-costruire una relazione di fiducia con il professionista a cui si è affidato: più riuscirà a portare di sé nella stanza di terapia, più ne trarrà giovamento.
Resto a sua disposizione
Cordiali Saluti
Dott.ssa Di Martino Maira
Concordo con i colleghi rispetto alle questioni farmacologiche. In merito all'ansia credo sia necessario riuscire a co-costruire una relazione di fiducia con il professionista a cui si è affidato: più riuscirà a portare di sé nella stanza di terapia, più ne trarrà giovamento.
Resto a sua disposizione
Cordiali Saluti
Dott.ssa Di Martino Maira
Buongiorno, mi dispiace per i vissuti ansiosi di cui parla: soprattutto se ci accompagna per tanto tempo, l'ansia è angosciante e faticosa.
Mi sembra una scelta molto importante e coraggiosa quella di intraprendere un percorso di psicoterapia. Ha già iniziato? Nel caso in cui avesse già iniziato, mi sento di consigliarle di parlare con il suo terapeuta delle questioni farmacologiche. Le potrà dare sicuramente indicazioni per lo specialista cui rivolgersi (psichiatra) per trovare il giusto trattamento farmacologico.
Se invece ancora non ha iniziato la psicoterapia, le suggerisco di chiedere o al suo medico di base o allo specialista che le ha prescritto i farmaci e che le ha dato la terapia farmacologica la prima volta.
E' sempre meglio non affidarsi ad internet per suggerimenti che riguardano i farmaci: è importante consultarsi con il proprio medico o con uno specialista.
Confrontandosi con il suo psicoterapeuta, potrà poi presentare tutti i suoi dubbi e incertezze sui farmaci, che verranno accolti e di cui potrete discutere insieme.
Le auguro un buon inizio di percorso! In bocca al lupo per tutto,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Mi sembra una scelta molto importante e coraggiosa quella di intraprendere un percorso di psicoterapia. Ha già iniziato? Nel caso in cui avesse già iniziato, mi sento di consigliarle di parlare con il suo terapeuta delle questioni farmacologiche. Le potrà dare sicuramente indicazioni per lo specialista cui rivolgersi (psichiatra) per trovare il giusto trattamento farmacologico.
Se invece ancora non ha iniziato la psicoterapia, le suggerisco di chiedere o al suo medico di base o allo specialista che le ha prescritto i farmaci e che le ha dato la terapia farmacologica la prima volta.
E' sempre meglio non affidarsi ad internet per suggerimenti che riguardano i farmaci: è importante consultarsi con il proprio medico o con uno specialista.
Confrontandosi con il suo psicoterapeuta, potrà poi presentare tutti i suoi dubbi e incertezze sui farmaci, che verranno accolti e di cui potrete discutere insieme.
Le auguro un buon inizio di percorso! In bocca al lupo per tutto,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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