Sono un soggetto molto ansioso e addirittura soffro di crisi di panico. n questo periodo poi ancora
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Sono un soggetto molto ansioso e addirittura soffro di crisi di panico. n questo periodo poi ancora di più . In effetti io soffro di crisi di panico quando sono impedito di fare qualsiasi cosa. Ho fatto caso che se la sera prima di andarmi a coricare assumo le Xanax gocce nell' ordine di 30 io dormo e sono tranquillo per 2 o 3 giorni senza accusare nessun disturbo ma appena finisce l effetto di Xanax e ho qualche impedimento io ho delle crisi di panico che mi fanno tremare sudare e non riesco a fare niente. Siccome stiamo passando un periodo di costrizione io non riesco nemmeno a respirare ma evito di prendere queste gocce perché ho paura che mi possano portare alla dipendenza e a non avere più risultati positivi. Se cortesemente mi potrebbero dare un consiglio perché io sto molto male
Salve, se già è un tipo ansioso e soffre a sentirsi costretto si capisce come in questo periodo le sue problematiche si siano intensificate. Come dico alle persone che seguo, questo momento ci sta spingendo fuori dalla nostra zona di comfort, obbligandoci a vedere parti di noi stessi che di solito siamo abili ad evitare. Mi piace sfrontare queste situazioni come un'occasione invece che come un imprevisto negativo. Devo questo le rispondo con tre strategie:
1. (sapendo da quanto tempo e a che dosaggio prende lo xanax) Aggiusterei questa terapia regolando lo xanax al giusto dosaggio e aggiungendo possibilmente un farmaco per l'ansia che non crea dipendenza e che agisce sulla serotonina (SSRI).
2. Effettuare colloqui mirati alla comprensione psicologica del suo allarme costante e panico.
3. Apprendere metodologie legate alla mindfulness/meditazione che la supportino nell'incontrare la paura e più in generale se stesso, sviluppando così la capacità di usare le situazioni esterne stressanti come modo per conoscersi più profondamente e raggiungere stati di pace interiore impensabili per qualcuno abituato ad un'ansia costante e a stati di panico.
1. (sapendo da quanto tempo e a che dosaggio prende lo xanax) Aggiusterei questa terapia regolando lo xanax al giusto dosaggio e aggiungendo possibilmente un farmaco per l'ansia che non crea dipendenza e che agisce sulla serotonina (SSRI).
2. Effettuare colloqui mirati alla comprensione psicologica del suo allarme costante e panico.
3. Apprendere metodologie legate alla mindfulness/meditazione che la supportino nell'incontrare la paura e più in generale se stesso, sviluppando così la capacità di usare le situazioni esterne stressanti come modo per conoscersi più profondamente e raggiungere stati di pace interiore impensabili per qualcuno abituato ad un'ansia costante e a stati di panico.
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Gentile Signore,
questo periodo straordinario mette a dura prova la psiche di tutti e la sua personalità ansiosa ne risente ancor di più. Il senso di claustrofobia aumentato dall'impedimento ad uscire, ed eventuali altri aspetti, che non racconta, legati a convivenza o, al contrario, all' isolamento sociale, il non avere una visione chiara di ciò che ci minaccia e il dover vivere giorno per giorno possono accentuare il suo essere spaventato e in apprensione per il suo futuro. Se è stato il suo MMG generale a prescriverle lo Xanax, si rivolga a lui per valutare invece l'introduzione di un antidepressivo SSR,I o altri AD, che hanno anche efficacia ansiolitica. La posologia attuale di xanax non è comunque alta e non ne farei un dramma se dovesse assumerlo ancora per qualche giorno insieme all'antidepressivo. Lei inoltre racconta di una efficacia protratta per due/tre giorni. Nel frattempo, mi dedicherei anche alla individuazione di tecniche favorenti il rilassamento di cui lei possa diventare sempre più padrone: training autogeno, yoga, mindfulness, meditazione, attività motoria in casa. Ci sono ormai in rete molti tutorial o lezioni collettive (con uso di piattaforme come Zoom o simili) organizzate da insegnanti di queste pratiche che renderebbero più facile l'apprendimento e la costanza nell'applicazione delle tecniche stesse. Anche la visione di panorama naturali o l'ascolto di musica a lei gradita e può essere utile, ma occorre che lei inizi al più presto. I migliori auguri.
questo periodo straordinario mette a dura prova la psiche di tutti e la sua personalità ansiosa ne risente ancor di più. Il senso di claustrofobia aumentato dall'impedimento ad uscire, ed eventuali altri aspetti, che non racconta, legati a convivenza o, al contrario, all' isolamento sociale, il non avere una visione chiara di ciò che ci minaccia e il dover vivere giorno per giorno possono accentuare il suo essere spaventato e in apprensione per il suo futuro. Se è stato il suo MMG generale a prescriverle lo Xanax, si rivolga a lui per valutare invece l'introduzione di un antidepressivo SSR,I o altri AD, che hanno anche efficacia ansiolitica. La posologia attuale di xanax non è comunque alta e non ne farei un dramma se dovesse assumerlo ancora per qualche giorno insieme all'antidepressivo. Lei inoltre racconta di una efficacia protratta per due/tre giorni. Nel frattempo, mi dedicherei anche alla individuazione di tecniche favorenti il rilassamento di cui lei possa diventare sempre più padrone: training autogeno, yoga, mindfulness, meditazione, attività motoria in casa. Ci sono ormai in rete molti tutorial o lezioni collettive (con uso di piattaforme come Zoom o simili) organizzate da insegnanti di queste pratiche che renderebbero più facile l'apprendimento e la costanza nell'applicazione delle tecniche stesse. Anche la visione di panorama naturali o l'ascolto di musica a lei gradita e può essere utile, ma occorre che lei inizi al più presto. I migliori auguri.
Sono d'accordo con i colleghi. Per quanto riguarda le tecniche di meditazione e di rilassamento consiglio un approccio individuale abbinato a tutto quanto può trovare in rete. Si può faree anche in videochiamata. Resto a disposizione.
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