Sono un ragazzo di 31 anni ho sofferto in passato di attacchi di panico tant e che ancor oggi faccio
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Sono un ragazzo di 31 anni ho sofferto in passato di attacchi di panico tant e che ancor oggi faccio uso di farmaci..comunque e da un po di tempo che mentre dormo o sto per iniziare a dormire mi succede qualcosa di strano ovvero mi blocco ...ed e come se non riuscissi piu a respirare ne a muovermi nonostante sia sveglio per una decina di secondi..e un fenomeno molto spiacevole perche mi sveglio di botto con tachicardia per lo spavento...inizio a pensare a qualche problema di tipo fisico
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Gli attacchi di panico che cita sono stati curati solo con l'uso del farmaco? Chiedo questo in quanto la letteratura scientifica concorda nel sostenere che il trattamento più efficace e con effetti più duraturi nel tempo sia quello combinato (farmaco + supporto psicologico). Sarebbe opportuno, a mio avviso, avere ulteriori elementi per poterla aiutare; credo, comunque, che sia per lei fondamentale intraprendere un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
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Buongiorno, comprendo assolutamente quanto questo tipo di esperienza possa essere per lei spiacevole. Ha mai pensato di associare un percorso psicologico al trattamento con farmaci? Questi ultimi sono molto efficaci ma non permettono di intervenire sui fattori emotivi e cognitivi che alimentano il suo vissuto di panico. Un caro saluto
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace la situazione. Quella che lei riporta potrebbe essere il fenomeno chiamato "paralisi del sonno". Si tratta di un ambito molto ristretto della medicina e della psicologia, studiato perlopiù nei centri del sonno. Il mio consiglio è quello di parlarne prima col suo medico di base, in modo tale da fare una valutazione circa una possibile visita specialistica, per escludere cause organiche. Nel frattempo, può prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicologico. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve,
conosco molto bene il disagio che prova per esperienza diretta: quello che descrive sembra essere un episodio di paralisi del sonno. Non desta particolari preoccupazioni se si tratta di episodi isolati e molto diradati nel tempo. Tuttavia le consiglio di consultare il suo medico per verificare se sia opportuno indagare ulteriormente.
Per il suo problema con l'ansia, credo sarebbe il caso di approfondire con un percorso psicologico: dall'ansia si può uscire!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
conosco molto bene il disagio che prova per esperienza diretta: quello che descrive sembra essere un episodio di paralisi del sonno. Non desta particolari preoccupazioni se si tratta di episodi isolati e molto diradati nel tempo. Tuttavia le consiglio di consultare il suo medico per verificare se sia opportuno indagare ulteriormente.
Per il suo problema con l'ansia, credo sarebbe il caso di approfondire con un percorso psicologico: dall'ansia si può uscire!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Caro utente, come le ha già risposto un mio collega, anche io penso si possa trattare di "paralisi nel sonno" e che le convenga rivolgersi ad un centro specialistico per la cura del sonno.
Se poi non dovesse avere riscontri positivi, provi ad intraprendere un percorso psicologico per capire la natura di questi disturbi.
La potrebbe aiutare anche l'EMDR.
Se ha bisogno di info, mi chieda pure.
Un caro saluto
Se poi non dovesse avere riscontri positivi, provi ad intraprendere un percorso psicologico per capire la natura di questi disturbi.
La potrebbe aiutare anche l'EMDR.
Se ha bisogno di info, mi chieda pure.
Un caro saluto
Buongiorno. Prenda in considerazione la possibilità di andare all'origine di quei sintomi. Perché non riesco a dormire? Perché mi blocco? Provi a trovare una risposta attraverso un percorso psicologico.
Cordialità
MT
Cordialità
MT
Buonasera, le consiglio di rivolgersi allo specialista che la segue per l'assunzione dei farmaci per gli attacchi panico di cui scrive, le saprà dire se sia il caso di fare ulteriori indagini. Si confronti anche sulla possibilità di intraprendere un percorso psicologico in affiancamento a quello farmacologico per poter trattare al meglio la sua problematica. Un cordiale saluto, BT
Gentile Signore è una buona prassi consultare lo specialista che le ha prescritto i farmaci che usa e riferire la situazione che vive. Una volta esclusa una causa organica che spighi i sintomi che riferisce può valutare la possibilità di contattare uno psicoterapeuta per un consulto. Un cordiale saluto
Salve.
É il caso che si rivolga al medico che le ha prescritto i farmaci e ne parli col suo medico di fiducia per escludere problemi organici.
Da un punto di vista psicologico i sintomi sono compatibili con attacchi di panico, con la paura di perdere il controllo, infatti avviene quando sta per dormire, nel momento in cui deve rilassarsi.
Se volesse intraprendere un percorso psicoterapeutico le consiglio la psicoterapia bioenergetica che lavora sull'integrazione mente corpo.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line.
Distinti saluti
É il caso che si rivolga al medico che le ha prescritto i farmaci e ne parli col suo medico di fiducia per escludere problemi organici.
Da un punto di vista psicologico i sintomi sono compatibili con attacchi di panico, con la paura di perdere il controllo, infatti avviene quando sta per dormire, nel momento in cui deve rilassarsi.
Se volesse intraprendere un percorso psicoterapeutico le consiglio la psicoterapia bioenergetica che lavora sull'integrazione mente corpo.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line.
Distinti saluti
Buongiorno, credo che il primo passo sia rivolgersi al medico che le ha prescritto il piano farmacologico, per comprendere se possa essere un effetto legato alla sua assunzione. Da come descrive l'evento potrebbe trattarsi di paralisi del sonno, un evento ancora non molto studiato, ma per cui potrebbe essere interessante effettuare un approfondimento (ancora una volta chieda al suo medico se esistono centri del sonno nelle sue vicinanze).
Le riporto comunque quanto affermato anche dai colleghi: l'efficacia massima nel trattamento dei disturbi di tipo ansioso è panicoso è data da un percorso psicologico affiancato a quello farmacologico.
dott. De Rosa Saccone
Le riporto comunque quanto affermato anche dai colleghi: l'efficacia massima nel trattamento dei disturbi di tipo ansioso è panicoso è data da un percorso psicologico affiancato a quello farmacologico.
dott. De Rosa Saccone
Salve, quello che descrive è un sintomo che potrebbe essere riconducibile al disturbo di cui ha sofferto e che probabilmente ha ancora degli strascichi. Quello dell'addormentamento, come del risveglio, è un momento delicato, in cui le nostre difese sono blande e spesso intevengono pensieri che possono suscitare angoscia o ansia. Le direi di valutare innanzitutto con il medico che le ha prescritto il farmaco la posologia e eventualmente rivolgersi ad un terapeuta per un percorso. Ha mai provato precedentemente? Sarebbe forse il caso di affiancarlo, se non l'ha già fatto, all'intervento farmacologico per rispondere in maniera più efficace al suo disturbo. La saluto cordialmente Marina Montuori
Lei patisce sintomi inibitori, che la bloccano repentinamente e la invitano a un lavoro (interno) di elaborazione e di formazione. Si affidi a un terapeuta, ma si affidi veramente...
Buongiorno, il malessere che descrive merita senza dubbio uno spazio adeguato di approfondimento. Si prenda cura di sè stesso . Saluti Daniela Pinto
Buongiorno,
mi dispiace per questi momento così stressanti e per la preoccupazione che le causano.
Potrebbe trattarsi di episodi di paralisi del sonno. Le cause possono essere differenti. Intanto le consiglio di parlarne con il suo medico di base e fare qualche accertamento per escludere cause organiche.
Allo stesso tempo credo che potrebbe esserle di aiuto pensare di iniziare un percorso di sostegno psicologico, da affiancare alla terapia farmacologica che fa al momento. Sono sicura che abbinare i due tipi di sostegno potrebbe giovarle molto e farla sentire meglio. E' importante che lei approfondisca con uno psicologo i vissuti che l'hanno portata agli attacchi di panico e alla terapia farmacologica, questi episodi di paralisi notturna e qualsiasi altra emozione voglia condividere. Vedrà che potrà essere un primo passo per ritrovare un poco di serenità e benessere.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
mi dispiace per questi momento così stressanti e per la preoccupazione che le causano.
Potrebbe trattarsi di episodi di paralisi del sonno. Le cause possono essere differenti. Intanto le consiglio di parlarne con il suo medico di base e fare qualche accertamento per escludere cause organiche.
Allo stesso tempo credo che potrebbe esserle di aiuto pensare di iniziare un percorso di sostegno psicologico, da affiancare alla terapia farmacologica che fa al momento. Sono sicura che abbinare i due tipi di sostegno potrebbe giovarle molto e farla sentire meglio. E' importante che lei approfondisca con uno psicologo i vissuti che l'hanno portata agli attacchi di panico e alla terapia farmacologica, questi episodi di paralisi notturna e qualsiasi altra emozione voglia condividere. Vedrà che potrà essere un primo passo per ritrovare un poco di serenità e benessere.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera, la sensazione che descrive potrebbe essere in qualche modo connessa agli attacchi di panico che ha avuto in passato. Sicuramente l'assunzione di farmaci le consente di stare meglio e continuare con la sua vita senza troppi ostacoli, ma il mio parere è che non vadano mai a risolvere davvero la questione alla radice, per questo potrebbe essersi presentato adesso questo nuovo sintomo. Il mio consiglio è di intraprendere un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a capire e guarire davvero. Detto ciò un controllo medico per escludere ogni dubbio potrebbe essere comunque una buona idea. Le auguro di stare bene.
Resto a sua disposizione,
Dott.ssa Elisa Brembilla
Resto a sua disposizione,
Dott.ssa Elisa Brembilla
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno, la invito ad andare dal suo medico di base per escludere patologie organiche e parallelamente di iniziare un percorso terapeutico per affrontare la questione degli attacchi di panico.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Gentile utente di mio dottore,
come lei riferisce, ha sofferto in passato di attacchi di panico che hanno richiesto un supporto farmacologico.
Sarebbe utile esplorare in quali circostanze si sono verificati, se in concomitanza o meno con le fasi dell’addormentamento e se questo si verifica solo nell’ultimo periodo.
Sarebbe utile sapere inoltre, se ha già seguito un percorso psicoterapico perché ho la sensazione che abbia sottolineato soprattutto la componente organica, prima nel prendere farmaci e ora chiedendosi se si tratta o meno di una componente fisica.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
come lei riferisce, ha sofferto in passato di attacchi di panico che hanno richiesto un supporto farmacologico.
Sarebbe utile esplorare in quali circostanze si sono verificati, se in concomitanza o meno con le fasi dell’addormentamento e se questo si verifica solo nell’ultimo periodo.
Sarebbe utile sapere inoltre, se ha già seguito un percorso psicoterapico perché ho la sensazione che abbia sottolineato soprattutto la componente organica, prima nel prendere farmaci e ora chiedendosi se si tratta o meno di una componente fisica.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buongiorno,
Mi dispiace per la situazione di disagio che sta vivendo. Sicuramente l'assunzione di farmaci le dà sollievo e aiuto, ciò nonostante penso che sia importante in questi casi associare un supporto psicologico che possa fornirle le basi per affrontare ed analizzare questi eventi.
Un saluto Paola Tucci
Mi dispiace per la situazione di disagio che sta vivendo. Sicuramente l'assunzione di farmaci le dà sollievo e aiuto, ciò nonostante penso che sia importante in questi casi associare un supporto psicologico che possa fornirle le basi per affrontare ed analizzare questi eventi.
Un saluto Paola Tucci
Buongiorno, concordo con quanto scritto da altri colleghi.
Il mio consiglio è quello di parlarne prima col suo medico di base, in modo tale da fare una valutazione e per escludere cause organiche.
Nel frattempo, può prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicologico.
Un caro saluto. Dott.ssa Martina R. Malizia
Il mio consiglio è quello di parlarne prima col suo medico di base, in modo tale da fare una valutazione e per escludere cause organiche.
Nel frattempo, può prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicologico.
Un caro saluto. Dott.ssa Martina R. Malizia
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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