Sono un ragazzo di 24 anni e sono brutto e sfigato Alla mia età è lecito pensare che possa avere

17 risposte
Sono un ragazzo di 24 anni e sono brutto e sfigato

Alla mia età è lecito pensare che possa avere una marea di ragazze ai miei piedi ebbene non è così; perché? Cos’hanno gli altri ragazzi che io non ho? Domande che mi pongo ogni giorno. Eppure nonostante i miei continui miglioramenti fisici e caratteriali vengo sempre rifiutato dalle ragazze; sono brutto e questo oltre che essere un limite è soprattutto un handicap perché non ho mai avuto e non avrò mai il privilegio di avere una ragazza. E vivere con questa consapevolezza è struggente perché sono convinto che non avrò mai questo privilegio e oltretutto non sarò mai padre; cosa posso fare?
Caro utente, immagino quanto sia doloroso per lei vedersi e pensarsi così. Dalle sue parole emerge chiaramente il suo senso di sfiducia verso il futuro e le sue possibilità. Per quanto comprendo che alla sua età, come anche in altre fasi della vita, avere un partner sia un obbiettivo importante per sentirsi completi. Mi sembra di capire che per lei oggi sia un elemento quasi totalizzante. Forse sarebbe importante che lei lavorasse sul suo senso di realizzazione ed accettazione di sé. Rimango a sua disposizione Cordiali Saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno Utente. Quello che posso restituirle a fronte delle righe che ha condiviso qui è che lei si trova nel bel mezzo di un cambiamento: sebbene la situazione possa sembrarle statica e senza alcun tipo di miglioramento, il cambiamento che sta facendo è importantissima. Provi ad essere un poco più clemente con sé stesso e continui a cercare di migliorare, per sé stesso e con le modalità che lei sente sue. Le consiglierei, inoltre, di considerare di affrontare le questioni che porta con uno psicologo, in modo da poter avere un punto di vista alternativo, esterno, che la aiuti a gestire la frustrazione e le fornisca ulteriori spunti per la sua crescita ed il suo miglioramento. Le auguro il meglio!
Gentilissimo, innanzitutto grazie per questa sua condivisione. Mi colpisce molto il tono delle sue affermazioni, che sembrano delle certezze assolute. In genere alla sua età si hanno più occasioni di entrare in contatto e conoscere ragazze e forse lo si potrebbe fare con facilità, ma non lo dia affatto per scontato. Le nuove conoscenze, le opportunità di intraprendere una relazione sono comunque occasioni da costruire nel tempo e le ragazze, più che "stare ai piedi di un ragazzo", possono avere delle preferenze, dei gusti e poter scegliere dopo aver almeno conosciuto un minimo un ragazzo. Credo insomma che non si debba considerare solo l'aspetto fisico, magari sbaglia l'approccio o fraintende la disponibilità delle ragazze...tutto può migliorare, a partire dal rapporto che si ha con se stessi e da cui tutto ha inizio. Le consiglio di intraprendere un percorso con uno/a psicoterapeuta per aumentare la consapevolezza di sé e l'autostima e per
migliorare i suoi rapporti sociali. Un grande in bocca al lupo, rimango a disposizione, cordiali saluti, d.ssa Paola Pellegrino
Carissimo, mi addolora leggere le sue righe perchè è evidente la sofferenza che sta vivendo. "Sono brutto e sfigato" ... E' evidente che questa identificazione con il suo essere non può aiutarla. Purtroppo gli altri ci vedono come noi ci vediamo, per cui se lei si vede brutto e sfigato gli altri non potranno vedere in lei le qualità sommerse sotto cotanto disprezzo di sè. Ma Roberto Benigni le pare bello? La bellezza è negli occhi di chi guarda e lei si guarda troppo male per mettere in luce la bellezza che ogni essere umano cela dentro di sè, fatta della propria unicità. Lo sa quale caratteristica ci rende belli? La nostra capacità di amare. Quindi cominci a trovare qualcosa di sè che le piace e lo coltivi, lo migliori e poi il resto verrà da sè. Le suggerisco ovviamente di farsi accompagnare in questo percorso dei lati belli del suo sè, per quelli brutti si è già impegnato abbastanza! Qualora volesse approfondire può contattarmi on line. Le faccio un grade in bocca al lupo. Rosalba Aiazzi una psicologa brutta!
Caro utente, grazie per aver condiviso questa tematica così dolorosa per lei. Sarebbe importante intraprendere un percorso psicologico volto a rielaborare questi vissuti e l'emotività negativa annessa. Inoltre è fondamentale lavorare sull'autostima, sul senso di autoefficacia e apprendere strategie utili per gestire i momenti di crisi e per sapersi riscattare dalle situazioni che creano sofferenza. Buona fortuna!
Caro utente, mi sembra di capire che per lei avere una partner sia essenziale attualmente. Tuttavia, da queste poche righe emerge una difficoltà di accettazione di sè. Potrebbe pensare all'aiuto di un professionista per lavorare sul senso di autostima, autoefficacia, accettazione.
Sembrerà banale ma il primo passo è sempre partire da sè stessi, dopotutto se non ci vogliamo bene prima noi, come possono farlo gli altri?
Resto a disposizione
saluti
Gentilissimo,
la bellezza è un concetto molto ampio che vale la pena di affrontare e scoprirla da diverse angolazioni. Ciò che emerge dalle sue parole è il blocco dentro cui lei sta a guardare e credo fermamente che sia veramente ridotto rispetto alla realtà.
La sua giovane età potrebbe essere un limite per vedere oltre ma anche una grandissima risorsa tenuto conto che ha davanti a sé un mondo da scoprire compreso quello della "vera" bellezza.
Le auguro un buon lavoro di autoanalisi che le consiglio di fare in un setting di supporto.
Dott.ssa Aida Faraone
caro Utente, il senso del bello e brutto è molto relativo. Alla sua età purtroppo ci sono dei canoni rigidi a cui adeguarsi, imposti dalle mode, dalla cultura di gruppo, e il senso estetico e l'amor proprio sono condizionati dal senso di vergogna che è molto forte. Ci sono tuttavia personalità più forti che riescono a superare questi limiti oggettivi e a vivere "come se" fossero avvenenti anche senza esserlo. Vedrà che con il tempo per lei sarà sempre più facile vedersi apprezzato nel suo intero essere, per la bellezza esteriore e interiore, quest'ultima traspare dagli sguardi, dal sorriso, dalle movenze ed è espressione di ciò che siamo dentro. Quindi il fatto di essere rifiutato può dipendere da tanti fattori diversi. Per esempio la sua insicurezza potrebbe portarla a non essere semplice e spontaneo nell'approccio, oppure potrebbe dipendere da qualche paura legata al rapporto con il corpo, con la sessualità o con il "maschile", paura che la blocca nel corteggiamento. Potrebbe anche avere un problema con il rifiuto, che la rende impacciato. Quindi come vede, la "bruttezza" potrebbe essere solo la spiegazione più semplice...ci sono attori "brutti" che sono adorati dal pubblico femminile! Il mio consiglio è di fare un percorso psicologico individuale o di gruppo per esplorare le reali cause delle sue delusioni amorose. Forza e coraggio, uscirà presto da guscio e scoprirà quanto è facile essere "bello".
Gentile utente, mi dispiace molto leggere le sue parole!
Comprendo perfettamente il disagio che sta vivendo in questo momento. A mio parere sarebbe importante intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi e di conseguenza imparare a trovare strategie funzionali per fronteggiare eventuali situazioni problematiche.
Risulterebbe importante fare un lavoro sull'autostima e sul senso di autoefficacia.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Alessandra Rosa
Gentile utente, dal modo in cui si auto-descrive si mostra particolarmente severo e autocritico. Delinea una visione di sé estremamente negativa, identificandosi con aggettivi poco lusinghieri e trascurando i suoi punti di forza e risorse. Ogni individuo porta con sé sia aspetti positivi che aree di miglioramento, ma sembra che lei non ne sia consapevole. Si trova in una condizione di percezione di mancanza e difettosità, sostenendo che gli altri manifestano qualità che lei ritiene di non possedere.

Le suggerisco di cambiare prospettiva, spostando l'attenzione da ciò che proviene dall'esterno a ciò che è dentro di sé. Piuttosto che cercare conferme del suo valore attraverso relazioni esterne, l'invito a iniziare un percorso di apprezzamento di sé stesso. Potrebbe essere utile intraprendere una psicoterapia, con l'obiettivo di percepirsi nella sua completezza, riconoscere i suoi punti di forza e imparare a tollerare le sue imperfezioni per accogliersi per ciò che è. Un percorso di sincera accettazione di sè, è una strada sicura per realizzare anche una vita relazionale e di coppia sana e felice. In bocca al lupo per il futuro. Dott.ssa Rossana Saponara.
Buongiorno e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, a volte la vita ci mette davanti a situazioni e concetti che sono perlopiù soggettivi e che non sono sempre veritieri. Fortunatamente abbiamo il potere di ridare un senso alle nostre giornate e dare valore a se stessi per quello che possiamo comunicare. E' arrivato il momento di mettersi in gioco e scegliere la possibilità di cominciare un percorso di psicoterapia per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buongiorno gentile utente, mi dispiace molto per questo momento di sofferenza e disagio che sta attraversando. Il consiglio che le do è di non focalizzarsi unicamente su questo aspetto della sua vita, ma di coltivare anche gli altri, quali il lavoro, gli interessi, le amicizie.. in modo che l'aspetto sentimentale non sia l'unico al centro dei suoi pensieri. Poi potrebbe valutare di intraprendere una terapia per capire quelli che sono i suoi pensieri ed il suo approccio nei confronti dell'amore. Infine mi verrebbe da dire che nei confronti dell'amore è importante mantenere un approccio fatalista, perché nessuno effettivamente sa quando incontrerà un potenziale partner. E si ricordi che l'amore è liberale, è sia per le persone belle che quelle meno attraenti fisicamente, ma sicuramente sviluppare un atteggiamento più benevolo e amorevole nei confronti del suo aspetto fisico, la può aiutare a sentirsi meglio ed essere più sereno.
Mi dispiace sentire che stai vivendo sentimenti così forti di insicurezza e disistima. È estremamente difficile affrontare pensieri negativi riguardo alla propria autostima e il sentirsi rifiutato dalle persone che ci interessano.Prima di tutto, è importante riconoscere che il valore di una persona va oltre l'aspetto fisico. La bellezza è soggettiva e c'è molto di più che determina il valore di un individuo. Il fatto che tu stia facendo continui miglioramenti sia fisici che caratteriali dimostra uno sforzo e una volontà di crescita personale, che sono qualità notevoli.
Capisco che il sentirti rifiutato dalle ragazze possa essere fonte di grande dolore e frustrazione. Tuttavia, è importante concentrarsi su ciò che puoi controllare e sugli aspetti della tua vita che ti portano soddisfazione e felicità. Anche se può sembrare difficile, cerchiamo di ribaltare questo punto di vista per trovare un modo positivo di affrontare questa situazione.
Potresti iniziare concentrandoti sullo sviluppo delle tue passioni, dei tuoi hobby e degli interessi che ti danno gioia, senza focalizzarti eccessivamente sull'aspetto delle relazioni romantiche. Investire tempo ed energia in ciò che ti appassiona potrebbe aiutarti a costruire autostima e a trovare gratificazione personale al di là delle dinamiche relazionali.Inoltre, potrebbe essere utile trovare una rete di supporto, come amici di fiducia o gruppi sociali, che possano offrirti compagnia, comprensione e supporto in momenti di difficoltà. Condividere le tue esperienze e i tuoi sentimenti con altre persone potrebbe aiutarti a sentirti meno solo e a ricevere prospettive e consigli diversi.
Infine, se i sentimenti di disistima e tristezza si fanno troppo opprimenti, potrebbe essere benefico cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta. Lavorare con un professionista potrebbe offrire uno spazio sicuro per esplorare i tuoi pensieri e sentimenti, e sviluppare strategie per affrontare e superare le sfide che stai vivendo.
Ricorda che sei importante e che meriti di essere felice e soddisfatto della tua vita. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriore supporto, sono qui per aiutarti.
Dr. Roberto Prattichizzo
Gentile utente, mi permetta delle riflessioni alle sue categoriche affermazioni.
Non esiste un concetto univoco di bellezza, la bellezza è soggettiva e non sono le perfezioni fisiche a rendere attraente una persona.
Il concetto di bellezza di sè si forma anche dal rapporto interpersonale. Quando siamo piccolissimi l'ambiente circostante (figure di accudimento), ci rimandano chi siamo e così si forma l'identità, che appunto è intersoggettiva. Come è stato il suo ambiente con lei? Insieme all'identità si forma la stima di sè. Se crediamo poco in noi stessi saremo insicuri, impacciati e non riusciremo ad essere assertivi. Avremo convinzioni catastrofiche su di noi e si avvererà la "profezia che si autoadempie", ovvero: se prevedo che andrà male, andrà male perchè io stesso con il mio atteggiamento avrò contribuito all'esito.
Sono stata un po' didattica, mi peroni, ma lei è giovane e ha tutti i numeri per realizzarsi. Le suggerisco un lavoro di psicoterapia, per affrontare le sue convinzioni, i suoi giudizi su di sè che la bloccano, rinarrare la sua storia di vita, sviluppare strategie per l'assertività. Tifo per lei, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, se lei ha un’immagine di sé negativa e la coltiva come si coltiva un orto allora non potrà che raccogliere quello che ha coltivato.
Provi a scegliersi uno psicoterapeuta per sviluppare nuove attitudini, potrebbe esserle molto utile.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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