Sono un ragazzo che ha 21 anni in pratica quando ho smesso di rimuginare mentalmente dopo 3 anni, qu

20 risposte
Sono un ragazzo che ha 21 anni in pratica quando ho smesso di rimuginare mentalmente dopo 3 anni, quindi non rimugino più mi è salita un ansia incredibile dovuto al fatto della monotonia che a pensarci mi porta ansia e agitazione, ma poi all’improvviso mi sale l’umore fregandomene della monotonia e accettandola per come é ma poi all’improvviso un minuto dopo mi scende l’umore, la causa è che appena ho smesso di ruminare mentalmente la mia mente è rimasta calma per 3 giorni dopo all’improvviso mi è calato l’umore a pensare che dovrò fare le stesse cose sempre quotidianamente poi all’improvviso mi è salito l’umore anche se pensavo alla monotonia e non ci ho più pensato dopo poi è sceso é tipo loop, in pratica questo fenomeno è successo non appena ho smesso di ruminare mentalmente in maniera definitiva, vorrei capire come mai è successo tutto ciò? Grazie per avermi ascoltato e chiedo scusa se ho scritto male tipo ortografia eccettera ma ero agitato e ho scritto di fretta
Salve, i sintomi che lei riporta vanno analizzati in terapia da un professionista, uno psicoterpeuta che possa aiutarla a gestire la sua ansia e possa indirizzarla da qualcuno se la situazione è troppo complicata da trattare solo con la terapia. Un caro saluto.

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Capisco quanto possa essere difficile gestire questo altalenarsi di emozioni e sensazioni. Quello che descrivi sembra legato a un cambiamento significativo nel tuo modo di affrontare i pensieri. È naturale sentirsi destabilizzati quando la mente smette di seguire i vecchi schemi.

Parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarti a esplorare meglio queste dinamiche e a trovare strategie per affrontarle in modo più sereno. Se vuoi, possiamo approfondire insieme questa esperienza in una consulenza. Può essere il primo passo per ritrovare un equilibrio.
La sua richiesta evidenzia un profondo desiderio di comprensione riguardo a ciò che sta vivendo. È chiaro che ha affrontato un percorso significativo smettendo di ruminare, una conquista importante che dimostra un passo in avanti verso una maggiore consapevolezza di sé. Tuttavia, il passaggio da una fase di ruminazione a un'altra di apparente calma, seguita da oscillazioni dell'umore, può risultare destabilizzante e disorientante. Quello che descrive sembra essere un ciclo emotivo in cui la monotonia della vita quotidiana si scontra con il bisogno di varietà e stimoli. La monotonia può spesso generare ansia poiché ci mette di fronte alla ripetitività e a una sensazione di mancanza di controllo. Quando si sente agitato per la routine, può esserci una resistenza naturale al sentirsi intrappolati, da cui scaturisce l'ansia. La riemersione di alti e bassi emotivi, invece, può riflettere il suo tentativo di trovare un equilibrio tra l’accettazione della realtà e il desiderio di cambiamento. Quando prova a "fregarsene" della monotonia, sta cercando di adattarsi e di trovare un modo per vivere il quotidiano senza oppressioni. Tuttavia, il fatto che l’umore fluttui così rapidamente può suggerire che ci siano pensieri o emozioni ancora latenti che hai bisogno di esplorare ulteriormente. Questa oscillazione potrebbe essere parte della sua mente che cerca di elaborare la nuova situazione, compresa la necessità di una maggiore stabilità emotiva. Potrebbe essere utile riflettere su nuovi approcci per affrontare la monotonia e considerare modi per rendere la quotidianità più gratificante. A volte, piccoli cambiamenti nelle routine, o l'introduzione di nuove attività, possono contribuire a interrompere il ciclo di ansia e monotonia, rendendo l’esperienza quotidiana più vibrante. Infine, se desidera esplorare più a fondo queste emozioni e trovare strategie per affrontare queste oscillazioni di umore.
Non esiti a contattarmi per un approfondimento.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita
Gentile utente, intraprendendo un percorso di supporto psicologico potrà trovare risposta alle sue domande, le quali meritano un'attenta riflessione. È importante capire le cause di ciò che ha raccontato.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buonasera, quando si smette di ruminare dopo molto tempo, la mente si trova in una situazione nuova, quasi "vuota", e questo può far emergere emozioni diverse o sensazioni che prima erano mascherate dai pensieri ossessivi. La ruminazione mentale, anche se faticosa e stressante, spesso funziona come una specie di "copertura" per l’ansia o altre emozioni sottostanti. Quando smetti di ruminare, quelle emozioni hanno più spazio per emergere, e la mente può reagire con sbalzi d’umore, ansia o pensieri nuovi a cui non è abituata.

Nel tuo caso, sembra che l’idea della monotonia della vita quotidiana stia diventando un punto centrale dei tuoi pensieri, come se la tua mente cercasse un "nuovo argomento" su cui concentrarsi. Questo potrebbe creare un ciclo di ansia, sollievo e poi di nuovo disagio, perché stai cercando di dare un senso a questa nuova esperienza.
Hai fatto un passo importante scrivendo e cercando di capire cosa sta succedendo. Questo è un segnale positivo, e dimostra che stai cercando di prenderti cura di te stesso. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o supporto, sono qui per ascoltarti.
Buonasera,
Sarebbe opportuno approfondire la sua difficoltà all'interno di un percorso psicologico, ma, da quello che posso leggere in queste righe, noto che utilizza la ruminazione per tenere a bada gli stati ansiosi e per allontanarsi da una realtà che sembra starle stretta. L'ansia comunica sempre qualcosa: la paura del vuoto, della noia, delle emozioni quali la tristezza, la rabbia, la frustrazione e così via. Sarebbe necessario, nel suo caso, capire cosa l'ansia sta cercando di comunicarle e trattarlo all'interno di un percorso psicologico.
Le mando un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Bonzini
Prima di tutto, voglio dirti che hai fatto bene a scrivere e a cercare di capire cosa sta succedendo. Non devi scusarti per come hai scritto: il tuo messaggio arriva chiaramente e mostra che stai cercando di affrontare qualcosa di importante. Il fatto che tu abbia smesso di rimuginare dopo tre anni è un passo enorme, e ti voglio riconoscere questo. Rimuginare spesso è una strategia che la mente usa per affrontare l’ansia o il disagio, anche se alla lunga può diventare un peso e alimentare ancora più sofferenza. Smettere di farlo, però, lascia uno spazio vuoto che può inizialmente sembrare destabilizzante. È come se la mente, abituata a un certo ritmo di pensieri, improvvisamente si trovasse senza quel "rumore di fondo" e non sapesse come riempire quel silenzio. Questo può far emergere altre emozioni che magari erano rimaste coperte o sospese durante i periodi di rimuginazione. La monotonia di cui parli, e la forte reazione emotiva che hai verso di essa, potrebbe essere il riflesso di un bisogno più profondo. Forse, senza il rumore mentale, la tua mente si è focalizzata su qualcosa che teme: l'idea di una vita ripetitiva e priva di stimoli. Ma allo stesso tempo, descrivi anche momenti in cui riesci ad accettare questa monotonia, persino a trovarti in pace con essa. Questo "loop" che descrivi (alternanza di accettazione e rifiuto, di umore alto e basso) è normale quando ci troviamo a confrontarci con pensieri ed emozioni nuovi, e quando la mente cerca di adattarsi a un modo diverso di funzionare. Quello che potrebbe esserti utile, adesso, è imparare a osservare questi alti e bassi senza giudicarli o cercare di cambiarli immediatamente. Questo fa parte di ciò che chiamiamo *accettazione consapevole*: permettere alle emozioni di esserci, senza combatterle, come onde che vanno e vengono. È probabile che, con il tempo, queste oscillazioni si stabilizzino man mano che la tua mente si abitua a un nuovo equilibrio. In termini pratici, potresti provare a lavorare su due aspetti. Il primo è esplorare i pensieri e le emozioni che emergono quando pensi alla monotonia: cosa significa per te? Cosa ti fa paura o ti mette ansia? Potresti scoprire che ci sono desideri, bisogni o timori che vale la pena approfondire. Il secondo è cercare di introdurre piccole variazioni nella tua quotidianità, non per "scappare" dalla monotonia, ma per darle un senso nuovo: momenti di creatività, interessi personali o attività che ti fanno sentire vivo e in connessione con te stesso. Ti consiglio anche di riflettere su un possibile percorso con uno psicologo, che potrebbe aiutarti a esplorare più a fondo questi pensieri e a costruire strumenti per gestire meglio le oscillazioni emotive. Quello che stai vivendo non è sbagliato o strano: è una tappa del tuo percorso di crescita e di cambiamento. Sei già sulla strada giusta perché stai cercando di capire e migliorarti. Va bene così, un passo alla volta. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,
Le ragioni di ciò che è successo andrebero contestualizzate all'interno di una terapia per essere comprese con maggiore chiarezza. Le consiglio di affidarsi ad un collega.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno,
Non si preoccupi per come ha scritto, è già un grande passo condividere ciò che sente. Da quello che racconta, sembra che il suo stato d'animo stia vivendo una sorta di "adattamento" dopo aver smesso di rimuginare. Quando si interrompe un'abitudine mentale consolidata, come la ruminazione, è normale che la mente cerchi nuovi equilibri, e questo può generare oscillazioni emotive, come quelle che descrive.

La monotonia, che ora percepisce come pesante, potrebbe essere diventata più evidente perché la sua mente ha più spazio libero. Tuttavia, il fatto che talvolta riesca ad accettarla e provare un senso di serenità è un segnale positivo: sta sviluppando nuovi modi di affrontare i suoi pensieri.

Questo "loop" che descrive potrebbe essere legato a un normale processo di assestamento emotivo, ma se sente che l’ansia o questi sbalzi d'umore diventano difficili da gestire, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo. Un percorso di supporto potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a trovare strategie per vivere la monotonia non come un peso, ma come un’opportunità per coltivare nuovi interessi o scoprire ciò che le dà gioia.

Le auguro il meglio e le mando un incoraggiamento sincero: è sulla strada giusta per conoscersi meglio.
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, comprendo quanto possa essere frustrante e disorientante vivere questa altalena emotiva. È evidente che sta cercando di comprendere e gestire una situazione emotiva complessa, e il primo passo è proprio quello di esprimere ciò che prova, come ha fatto qui.
Da quello che descrive, sembra che ci sia una stretta connessione tra il cambiamento nel suo modo di gestire i pensieri (lo smettere di ruminare) e il sorgere di nuove emozioni, come ansia, agitazione e sbalzi d’umore. Questo potrebbe dipendere dal fatto che, dopo anni in cui la sua mente era impegnata nel rimuginare, l’interruzione di quel meccanismo ha lasciato spazio a nuove sensazioni che prima potevano essere "coperte" dal rimuginio stesso. È come se, eliminando quel "rumore di fondo", la sua mente ora si trovasse a dover affrontare emozioni che erano in secondo piano.
La monotonia che menziona sembra essere diventata un pensiero centrale, e la reazione ansiosa che prova potrebbe indicare un bisogno più ampio di significato o stimoli nuovi nella sua vita. È normale sentirsi in conflitto quando si riflette su questioni esistenziali come il senso di ripetitività o di routine, specialmente a questa età, in cui si è spesso alla ricerca di direzioni più chiare e soddisfacenti.
Gli sbalzi d’umore che descrive potrebbero essere legati al modo in cui la sua mente sta cercando di adattarsi a questa nuova situazione. Da un lato, accettare la monotonia può darle sollievo, dall'altro, può essere difficile mantenere questa accettazione in modo stabile, perché la sua mente sembra oscillare tra il desiderio di serenità e il bisogno di cambiamento o novità.
Per aiutarla ad affrontare questa situazione, potrebbe essere utile:
1. Chiedersi se la monotonia che percepisce rifletta una mancanza di stimoli o una routine che non la soddisfa appieno. Valutare se ci sono attività, passioni o obiettivi che potrebbe integrare nella sua vita per renderla più appagante.
2. Sfruttare tecniche di mindfulness o meditazione che potrebbero aiutarla a rimanere nel presente senza farsi sopraffare da pensieri sul futuro o dalla paura della monotonia. Questi strumenti possono darle un maggiore senso di stabilità emotiva.
3. Parlare con un professionista: gli sbalzi d’umore e l’ansia che descrive meritano attenzione, soprattutto se le creano disagio significativo o interferiscono con la sua qualità di vita. Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a sviluppare strategie per gestirle.
4. È importante ricordare che il fatto di oscillare tra emozioni diverse non significa che ci sia qualcosa di "sbagliato" in lei. La sua mente sta semplicemente cercando un nuovo equilibrio, e questo processo può richiedere tempo.
Non si scusi per come ha scritto, il fatto che abbia deciso di raccontare la sua esperienza dimostra già un grande passo verso una maggiore consapevolezza. Le auguro di trovare la serenità e di scoprire ciò che può portarle maggiore equilibrio e soddisfazione. Se sente il bisogno di ulteriore supporto, non esiti a cercarlo.
Dott. Luca Vocino
Non preoccuparti per come hai scritto, è chiaro che stai vivendo un momento di forte confusione emotiva e ansia. Provo a spiegarti cosa potrebbe succedere e come affrontare questa situazione.
1. Il ruolo della ruminazione:
La ruminazione mentale (pensare costantemente agli stessi problemi o situazioni) può sembrare negativa, ma a volte funziona come una sorta di “distrazione” o meccanismo per evitare di affrontare altre emozioni più profonde, come l’ansia o il senso di vuoto.
Quando hai smesso di ruminare, hai liberato spazio nella tua mente, ma questo ha permesso ad altre emozioni, come l’ansia o il senso di monotonia, di emergere. È come se avessi tolto un tappo e le emozioni represse fossero salite a galla.
2. L’ansia legata alla monotonia:
La monotonia può essere difficile da accettare perché spesso ci troviamo a pensare che la vita debba sempre essere stimolante o diversa per essere soddisfacente. Tuttavia, accettare la routine è una parte importante della crescita emotiva.
Il fatto che alterni momenti in cui ti accetti la monotonia (e quindi ti senti sereno) a momenti in cui questa ti pesa (e l’umore cala) è un segnale che stai elaborando questa emozione. È un processo naturale, anche se può sembrare un “loop”.
3. Perché il tuo umore oscilla così tanto?
Questa alternanza di umore potrebbe essere legata all’ansia e all’abitudine del tuo cervello a cercare costantemente stimoli o pensieri su cui concentrarsi. Quando non trova più la “ruminazione”, cerca altro, come l’idea della monotonia.
È anche possibile che il tuo cervello stia cercando di adattarsi al nuovo stato di calma mentale. Questo processo può causare oscillazioni emotive finché non trovi un nuovo equilibrio.
4. Cosa fare per affrontare la situazione
Ecco alcune strategie che potrebbero aiutarti:
Accettazione graduale: È normale che la vita abbia momenti di routine. Prova a trovare un aspetto positivo nella monotonia, come la stabilità e la prevedibilità, che possono essere rassicuranti.
Piccoli cambiamenti: Anche se la monotonia ti pesa, puoi introdurre piccoli cambiamenti nella tua routine, come fare una passeggiata in un posto nuovo, provare un hobby o ascoltare musica diversa. Questo ti aiuterà a sentirti meno “intrappolato”.
Mindfulness: La pratica della mindfulness o meditazione può aiutarti a rimanere presente senza giudicare i tuoi pensieri o emozioni. Questo ti permetterà di accettare meglio le oscillazioni dell’umore.
Parlare con qualcuno: Se queste emozioni persistono o diventano troppo intense, considera di confrontarti con uno psicologo o un professionista della salute mentale. Potrebbero aiutarti a capire meglio il motivo di questi cambiamenti e a trovare strumenti per gestirli.
5. Un passo alla volta
Non aspettarti di risolvere tutto immediatamente. Stai già facendo un grande passo riconoscendo ciò che senti e cercando di capirlo. Dai tempo alla tua mente di adattarsi a questo nuovo stato senza ruminazione e accogli i cambiamenti gradualmente.
Se hai bisogno di altri chiarimenti o vuoi condividere altro, sono qui per aiutarti. Non sei solo in questo percorso.
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

Il fenomeno che descrive potrebbe essere legato a un processo di adattamento psicologico. Quando smettiamo di rimuginare mentalmente, la mente può temporaneamente rilassarsi, ma non avendo più lo “stato di allerta” tipico dei pensieri ripetitivi, può emergere un senso di vuoto o di noia. Questo accade perché la mente cerca nuove stimolazioni o significati, e quando la monotonia diventa preponderante, può causare ansia o frustrazione.

La variabilità dell’umore che descrive, che alterna momenti di accettazione e altri di ansia, è tipica di come il nostro stato mentale reagisce a cambiamenti nel nostro modo di pensare e vivere. L’improvvisa fluttuazione dell’umore può derivare dalla tensione tra il desiderio di essere in pace con la monotonia e la paura che essa possa portare a una vita noiosa e priva di significato.

Le consiglio di continuare a lavorare sul suo processo di “accettazione” della routine, cercando di dare un significato positivo alle piccole cose quotidiane e sviluppando nuovi interessi o obiettivi che possano aggiungere stimolo alla sua vita. Se il ciclo di ansia e umore instabile persiste o peggiora, potrebbe essere utile considerare un percorso di supporto psicologico per esplorare meglio queste dinamiche e come affrontarle in modo più stabile.

Cordiali saluti,
Dott. Michele Scala
Gentile utente, pensieri sulla monotonia possono emergere quando ci si sente intrappolati in una routine ripetitiva ed essa può creare sentimenti di apatia, insoddisfazione e mancanza di stimoli nella vita di tutti i giorni. Come ha potuto notare la monotonia è una sensazione temporanea e che esistono alcuni modi per spezzare questo ritmo come esercizio fisico, nuovi hobby, creare obiettivi, imparare qualcosa di nuovo etc. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Gentilissimo, dal modo in cui scrive e dal contenuto della sua richiesta, mi arriva molto l'agitazione e la difficoltà nello stare con questi repentini cambi di umore, come lei dice. Mi verrebbe da chiederle cosa intende quando dice che ha "smesso di ruminare mentalmente in modo definitivo"? La ruminazione è un'attività che è fuori dal nostro controllo ed è una forma di pensiero persistente e circolare. Prima di riuscire a smettere di rimuginare, come dice lei, è importante capire l'origine e la natura profonda delle tematiche sottostanti, Sicuramente questa attività può essere associata a disturbi d'ansia, pensieri negativi, preoccupazioni etc. Le consiglio di approfondire questo suo malessere, il rimuginio, cosa significa per lei stare nella monotonia e molto altro con un professionista della salute per una maggiore consapevolezza e comprensione personale e per acquisire strategie più funzionali per affrontare problemi e difficoltà. Saluti, Dott.ssa Carli Priscilla
Gentile ragazzo, le problematiche a cui lei fà cenno nascono proprio dallo stato ansioso. Il rimurginare riguarda pensieri ossessivi come idee, immagini o impulsi che si ripresentano continuamente nella mente, anche quando non lo si desidera in maniera automatica. Questi pensieri del tutto irrazionali possono essere molto fastidiosi e causare un notevole disagio come agitazione, il loop di cui lei parla è come un cane che si morde la coda in quanto questi pensieri possono intensificare l'ansia da cui sono originati. Occorre lavorare sull'ansia per evitare che il cervello si focalizzi su pensieri negativi o preoccupanti come tentativo per "risolvere" qualcosa che percepisce come una minaccia, il loop di pensieri è volto a replicare delle esperienze negative per cercare di evitarle in futuro...ma non funziona. Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo per la gestione dell'ansia analizzando quali siano i suoi pensieri ricorrenti e disfunzionali. Andrà analizzato anche il contesto familiare e gli schemi di pensiero appresi, i possibili traumi subiti e altri fattori di rischio. Intanto le suggerisco di fare degli esercizi di respirazione profonda ogni qualvolta si sente sovrastato dall'ansia e si affidi al supporto di uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Graziano
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso con un terapeuta per valutare meglio questi cambi umorali.
Il rimuginio mentale è una strategia disfunzionale che il cervello utilizza, se ha smesso questi atti mentali ed è rimasto senza modalità alternative di pensiero, più ottimali, può essere che lei abbia solo cambiato la modalità disfunzionale, ma non tolto la problematica sottostante.
Cordialmente, Dott.ssa Manzini
Gentile utente,
dalle sue parole emerge un profondo senso di disagio e confusione che sta vivendo in questo momento. Spesso, meccanismi come la ruminazione, anche se apparentemente disfunzionali, possono avere una funzione "protettiva", ad esempio distrarci da emozioni più difficili da affrontare, come l’ansia e l'angoscia. È possibile che interrompendo tale meccanismo senza introdurne uno nuovo modo più sano possa aver lasciato spazio ai vissuti d’ansia e d’angoscia legate a temi come la monotonia o il senso di stabilità.
Credo possa essere molto utile per lei intraprendere un percorso di supporto psicologico, che le offra uno spazio sicuro dove esplorare e mettere ordine nei suoi stati mentali ed emotivi. Questo potrebbe aiutarla a comprendere meglio le dinamiche che si attivano in lei e a sviluppare strategie più funzionali per gestire questi momenti di agitazione, trovando un nuovo equilibrio.
Un caro saluto!
Dott.ssa Alice Brichetto
Gentilissimo, sarebbe necessario avere maggiori informazioni riguardo il modo in cui avviene il suo pensiero intrusivo . Per indagare su tutto questo è necessario che parli con uno specialista in modo che possa fare chiarezza su questa sua instabilità a livello di pensieri e di umore. Sarà lo stesso specialista ad indicarle o proporle un percorso finalizzato al miglioramento del suo stato emotivo e del benessere mentale.
Cordialmente. Dott.ssa Daniela La Porta
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza in modo così sincero. Quello che descrive sembra riflettere una dinamica complessa tra pensiero, emozioni e regolazione dell'umore, che spesso si intrecciano in modi imprevedibili quando avvengono cambiamenti significativi nel nostro modo di gestire i pensieri.
Smettere di rimuginare dopo anni è un risultato importante, ma può lasciare spazio a nuove sensazioni e riflessioni che prima erano "coperte" dall'abitudine al rimuginio. La sua mente, abituata a un certo livello di attività mentale costante, potrebbe ora trovarsi in un processo di adattamento. Questo potrebbe spiegare i momenti di ansia legati alla monotonia o al timore di una quotidianità priva di stimoli, seguiti da fluttuazioni dell'umore che sembrano riflettere un tentativo di trovare un nuovo equilibrio.
Il ciclo che descrive – ansia, accettazione, improvvisi cambiamenti d'umore – potrebbe indicare che sta ancora elaborando un nuovo modo di rapportarsi ai pensieri e alle emozioni. La mente, in assenza di rimuginio, potrebbe amplificare altre sensazioni, creando un "loop" che la fa oscillare tra stati emotivi diversi.
Le consiglio di osservare senza timore né giudizio queste fluttuazioni, magari annotandole per cercare di individuare eventuali schemi o fattori scatenanti.
Rivolgersi a uno psicologo potrebbe essere un passo prezioso per esplorare queste dinamiche più a fondo. Un professionista potrà aiutarla a comprendere meglio questi cambiamenti, a regolare le sue emozioni e a sviluppare strategie per ritrovare stabilità e benessere. Non esiti a cercare supporto: merita di vivere con serenità questo percorso.
Grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo, anche se scrivere quando ci si sente agitati non è facile. Quello che racconti, questo alternarsi di momenti in cui l’umore sale e scende, e l’ansia legata alla monotonia, sembra essere legato a un profondo cambiamento nel tuo modo di gestire i pensieri. Smettere di ruminare mentalmente è un passo importante, ma è normale che possa aprire nuove sfide emotive.
Quando ci liberiamo di un'abitudine mentale come la ruminazione, la mente può sentirsi "spaesata" e iniziare a focalizzarsi su altre questioni che prima erano coperte dal continuo rimuginare. In questo caso, il tema della monotonia sembra essere diventato centrale per te, probabilmente perché rappresenta un aspetto della tua vita che ti crea disagio o che percepisci come limitante. È comprensibile che questo ti generi ansia e che il tuo umore sia altalenante: è come se il tuo sistema emotivo stesse cercando di adattarsi a questa nuova situazione.
Si potrebbero esplorare diversi aspetti di questa esperienza per capire meglio cosa rappresenta per te la monotonia, quali sono i tuoi bisogni e desideri in questo momento della tua vita, e come puoi affrontare questi alti e bassi emotivi senza sentirti sopraffatto.
Il fatto che tu abbia smesso di ruminare è un segnale che hai già delle risorse interiori importanti, ed in terapia si può aiutarle a emergere e a funzionare ancora meglio.

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