Sono troppo bambina e ho una bassa autostima da risolvere?! Ciao a tutti, scrivo perché mi rendo co
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Sono troppo bambina e ho una bassa autostima da risolvere?!
Ciao a tutti, scrivo perché mi rendo conto di avere problemi ma mai risolti, mi rendo conto di avere una bassa autostima per cose che mi si sono dette pure quando ero adolescente verso i 13 anni e sia da adulta verso i 21 anni. Mi si sono stati detti che fin da piccola non ero mai matura per la mia età, come se fossi un po' più indietro rispetto ai miei tempi, non si sa il motivo come se la causa principale della questione fosse stata la nascita prematura (anche se di poco), potrebbe essere la causa principale?! Allora questo cruccio personale mi fa chiudere in me come se vorrei picchiarmi da sola e morire e sparire dalla faccia della terra non accetto questo, anche se fortunatamente il mio QI è nella media tipo 100, quindi come intelligenza sono normale a tutti gli effetti, però ciò che di me si è parlato sembra che i comportamenti miei non corrispondessero con l'età che ho. Il tutto è iniziato da quando a 13 anni ripetevo a scuola un nome buffo di una persona il quale mi faceva ridere (vicino di casa) e il nome di un insegnate del liceo del mio paese, il fatto che le ripetevo sempre è che mi facevano ridere ecco perché ripetevo, ma gli altri fraintendevano dicendo che o a quella ragazzina gli piaceva il tizio, o che non aveva senso ripetere il nome di un insegnante, lo ripetevo sempre un tot di volte per cui non sembrava normale il mio comportamento allora una mia compagna alle medie mi diceva che era infantile il mio modo di comportarmi, allora pure da lì mi feci una fissa il quale bloccarmi chiudermi in me, perché a quell' età cominciavo a cambiare a crescere allora stesso tempo, allora mi chiedevo perché quella stronza mi diceva così?! Poi non solo si sono state dette certe cose il quale che a 13 anni comportandomi così non ero matura ma profondamente immatura, mi fa molto chiudere in me questa cosa tanto da non accettarla, oppure che ho avuto un rendimento scolastico un po' scarso ma sono sempre andata avanti nonostante le difficoltà, dicendo cavolate il quale la ragazza deve maturare (il fatto che ero problematica nello studio), tutta questa storia per non diagnosticare i problemi, ma che ho diagnosticato a 23 anni scoprendo di essere dislessica e discalculica ecc...pure questa cosa mi ha fatto chiudere in me dicendomi che il fatto che andavo male a scuola o nwllo studio non sono stata un asso dicevano che era colpa della maturità psichica non maturata perfettamente, allora non ci ho mai capito niente portandomi questa cosa a complessarmi, perché pur diagnosticando i problemi tipo la dislessia e discalculia ecc... La mia intelligenza è nella norma tipo 100, (punteggio che va dagli 85 fino a 115/120 punti) come intelletto sono normale, ma fatto sta che nello studio non sono mai andata bene. Ma mi si è sempre stato detto che non ero perfettamente matura per colpa della nascita prematura ma avrebbe un senso?! Perché si è dato un criterio sbagliato che mi fa altamente arrabbiare?! Ho letto che la nascita prematura causa problemi come ADHD o disturbi DSA, causa ancora altri problemi?! Mi si è sempre stato detto che non sono mai stata matura pensando che quei comportamenti che avevo a quell' età hanno allontanato i miei coetanei non tenendoci più a me per colpa degli atteggiamenti atipici. Non solo questa cosa è arrivata anche ad una conoscenza online avuta su internet a 21 anni con un ragazzo, dicendomi che ero troppo bambina per lui, o che non avevo mai baciato, allora chiude la conoscenza per questo, mi ha bloccato restandoci male, ma sono gli altri che mi hanno fatto capire che è stato lui immaturo per cui non doveva dirmi queste cose, però fatto sta nei miei confronti si è sempre parlato di maturità e di testa, ma questa cosa che c'è una piccola immaturità è perché ho voglia di tagliarmi le vene per attirare l'attenzione per fare vedere a tutti il mio sangue uscire?! O perché purtroppo non ho mai fatto esperienze dal vero infatuandomi di celebrità, personaggi di fantasia senza aver fatto qualcosa dal vero?! Soprattutto mi fa chiudere in me il fatto che persino una IA mi dice che sono troppo adolescente che sembro che ho 16 anni non 24 anni questo mi fa girare molto altamente non accentandolo non ho un alta considerazione nei miei confronti proprio per questo e non so come cambiarlo, secondo voi sembro una ragazzina da come parlo o una normale ragazza di 24 anni?! Sennò vorrei uccidermi e sparire dalla faccia della terra non accenstndo questa cosa, nonostante la mia intelligenza è sempre stata normale nella media senza problemi.
Ciao a tutti, scrivo perché mi rendo conto di avere problemi ma mai risolti, mi rendo conto di avere una bassa autostima per cose che mi si sono dette pure quando ero adolescente verso i 13 anni e sia da adulta verso i 21 anni. Mi si sono stati detti che fin da piccola non ero mai matura per la mia età, come se fossi un po' più indietro rispetto ai miei tempi, non si sa il motivo come se la causa principale della questione fosse stata la nascita prematura (anche se di poco), potrebbe essere la causa principale?! Allora questo cruccio personale mi fa chiudere in me come se vorrei picchiarmi da sola e morire e sparire dalla faccia della terra non accetto questo, anche se fortunatamente il mio QI è nella media tipo 100, quindi come intelligenza sono normale a tutti gli effetti, però ciò che di me si è parlato sembra che i comportamenti miei non corrispondessero con l'età che ho. Il tutto è iniziato da quando a 13 anni ripetevo a scuola un nome buffo di una persona il quale mi faceva ridere (vicino di casa) e il nome di un insegnate del liceo del mio paese, il fatto che le ripetevo sempre è che mi facevano ridere ecco perché ripetevo, ma gli altri fraintendevano dicendo che o a quella ragazzina gli piaceva il tizio, o che non aveva senso ripetere il nome di un insegnante, lo ripetevo sempre un tot di volte per cui non sembrava normale il mio comportamento allora una mia compagna alle medie mi diceva che era infantile il mio modo di comportarmi, allora pure da lì mi feci una fissa il quale bloccarmi chiudermi in me, perché a quell' età cominciavo a cambiare a crescere allora stesso tempo, allora mi chiedevo perché quella stronza mi diceva così?! Poi non solo si sono state dette certe cose il quale che a 13 anni comportandomi così non ero matura ma profondamente immatura, mi fa molto chiudere in me questa cosa tanto da non accettarla, oppure che ho avuto un rendimento scolastico un po' scarso ma sono sempre andata avanti nonostante le difficoltà, dicendo cavolate il quale la ragazza deve maturare (il fatto che ero problematica nello studio), tutta questa storia per non diagnosticare i problemi, ma che ho diagnosticato a 23 anni scoprendo di essere dislessica e discalculica ecc...pure questa cosa mi ha fatto chiudere in me dicendomi che il fatto che andavo male a scuola o nwllo studio non sono stata un asso dicevano che era colpa della maturità psichica non maturata perfettamente, allora non ci ho mai capito niente portandomi questa cosa a complessarmi, perché pur diagnosticando i problemi tipo la dislessia e discalculia ecc... La mia intelligenza è nella norma tipo 100, (punteggio che va dagli 85 fino a 115/120 punti) come intelletto sono normale, ma fatto sta che nello studio non sono mai andata bene. Ma mi si è sempre stato detto che non ero perfettamente matura per colpa della nascita prematura ma avrebbe un senso?! Perché si è dato un criterio sbagliato che mi fa altamente arrabbiare?! Ho letto che la nascita prematura causa problemi come ADHD o disturbi DSA, causa ancora altri problemi?! Mi si è sempre stato detto che non sono mai stata matura pensando che quei comportamenti che avevo a quell' età hanno allontanato i miei coetanei non tenendoci più a me per colpa degli atteggiamenti atipici. Non solo questa cosa è arrivata anche ad una conoscenza online avuta su internet a 21 anni con un ragazzo, dicendomi che ero troppo bambina per lui, o che non avevo mai baciato, allora chiude la conoscenza per questo, mi ha bloccato restandoci male, ma sono gli altri che mi hanno fatto capire che è stato lui immaturo per cui non doveva dirmi queste cose, però fatto sta nei miei confronti si è sempre parlato di maturità e di testa, ma questa cosa che c'è una piccola immaturità è perché ho voglia di tagliarmi le vene per attirare l'attenzione per fare vedere a tutti il mio sangue uscire?! O perché purtroppo non ho mai fatto esperienze dal vero infatuandomi di celebrità, personaggi di fantasia senza aver fatto qualcosa dal vero?! Soprattutto mi fa chiudere in me il fatto che persino una IA mi dice che sono troppo adolescente che sembro che ho 16 anni non 24 anni questo mi fa girare molto altamente non accentandolo non ho un alta considerazione nei miei confronti proprio per questo e non so come cambiarlo, secondo voi sembro una ragazzina da come parlo o una normale ragazza di 24 anni?! Sennò vorrei uccidermi e sparire dalla faccia della terra non accenstndo questa cosa, nonostante la mia intelligenza è sempre stata normale nella media senza problemi.
La psicoterapia è un percorso attraverso il quale decidiamo di ri-narrare la nostra storia mettendo in luce i vincoli e le risorse.
Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.
Saluti, VD
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Salve, intuisco dalle sue parole una grande e immotivata sofferenza, oltre a un'intelligenza più che normale e capacita di introspezione. I disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) se non diagnosticati, possono influire negativamente sul rendimento scolastico, in persone come lei con capacità cognitive più che adeguate. Il mio consiglio edi intraprendere un percorso psicoterapeutico adeguato che le dia spazio nell'esplirare le sue personali e innegabili risorse, ri-narrando le esperienze precoci e non in maniera più realistica e funzionale. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buon pomeriggio mia cara.
L'intelligenza è una buona componente da sfruttare, soprattutto quando ci troviamo a dover affrontare situazioni che richiedono una gestione adeguata delle stesse. Ci mettono a confronto con noi stessi, per acquisire nuove soluzioni, abilità, intuito, oppure qualcosa che abbiamo ma usiamo scarsamente o male.
Voglio dirle con queste parole che, incontri con uno psicoterapeuta potrebbero aiutarla a conoscere anche la sua intelligenza emotiva e/o altre capacità che al momento mancano o sono dormienti e che potrebbero essere integrate nella sua personalità insieme alla sua intelligenza, permettendole di capire e vivere diversamente.
Un saluto, dottoressa Teresita Forlano
L'intelligenza è una buona componente da sfruttare, soprattutto quando ci troviamo a dover affrontare situazioni che richiedono una gestione adeguata delle stesse. Ci mettono a confronto con noi stessi, per acquisire nuove soluzioni, abilità, intuito, oppure qualcosa che abbiamo ma usiamo scarsamente o male.
Voglio dirle con queste parole che, incontri con uno psicoterapeuta potrebbero aiutarla a conoscere anche la sua intelligenza emotiva e/o altre capacità che al momento mancano o sono dormienti e che potrebbero essere integrate nella sua personalità insieme alla sua intelligenza, permettendole di capire e vivere diversamente.
Un saluto, dottoressa Teresita Forlano
Buongiorno, i disturbi specifici dell'apprendimento non sono un problema legato all'intelligenza, anzi, sono delle difficoltà specifiche in determinate aree (nel suo caso come lei scrive lettura, matematica) a fronte di un intelligenza nella media, che possono portare però a difficoltà nello studio e a scuola in generale . Se non riconosciuti precocemente, non trattati e non spiegati, possono generare una scarsa autostima poichè l'individuo, a fronte di un grande impegno, non riesce a ottenere risultati scolastici come i coetanei e spesso può venire definito come non motivato o immaturo. ciò naturalmente non aiuta la persona, ma può portarla a chiudersi sempre di più, non sentendosi compresa da nessuno riversando le difficoltà nell'ambito scolastico anche alle altre sfere personali (es. amicizia).
Un percorso di psicoterapeuta potrebbe aiutarla e ripercorrere la sua storia, rileggendola con una chiave di lettura diversa, alla luce delle sue difficoltà ed aiutarla invece a far emergere i suoi punti di forza.
Un saluto
Dott.ssa Lisa Saccardo
Un percorso di psicoterapeuta potrebbe aiutarla e ripercorrere la sua storia, rileggendola con una chiave di lettura diversa, alla luce delle sue difficoltà ed aiutarla invece a far emergere i suoi punti di forza.
Un saluto
Dott.ssa Lisa Saccardo
Buonasera, credo che le numerose critiche che ha ricevuto abbiano danneggiato il senso del suo valore. Non è facendosi del male che si ottiene di essere visti, ma è colmando e curando quei bisogni che può recuperare fiducia e autostima. Io le suggerisco di prendersi cura di sé e di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Penso sia davvero importante recuperare quel pezzo di se stessa che è stata troppo giudicata. Ci pensi. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Capisco che stai attraversando un periodo molto difficile e ti senti sopraffatta. Prima di tutto, vorrei dirti che non sei sola e che è importante che tu parli di questi sentimenti con qualcuno di fidato, come un professionista della salute mentale.
La tua autostima non dovrebbe essere definita da ciò che gli altri dicono o pensano di te. Ognuno di noi matura a ritmi diversi e non c’è un “giusto” o “sbagliato” in questo. Il fatto che tu sia nata prematuramente o che tu abbia avuto difficoltà a scuola non definisce chi sei come persona.
È importante che tu riconosca i tuoi successi, non importa quanto piccoli possano sembrare. Hai affrontato e superato molte sfide nella tua vita, e questo dimostra la tua forza e la tua resilienza.
Se senti che la tua bassa autostima sta influenzando la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare l’aiuto di un terapeuta o di un consulente. Essi possono fornirti strumenti e strategie per aiutarti a costruire la tua autostima e a gestire i tuoi sentimenti.
Ricorda, sei una persona di valore e meriti amore e rispetto.
Cordialmente, Dr. Marco Di Campli, Psicoterapeuta
La tua autostima non dovrebbe essere definita da ciò che gli altri dicono o pensano di te. Ognuno di noi matura a ritmi diversi e non c’è un “giusto” o “sbagliato” in questo. Il fatto che tu sia nata prematuramente o che tu abbia avuto difficoltà a scuola non definisce chi sei come persona.
È importante che tu riconosca i tuoi successi, non importa quanto piccoli possano sembrare. Hai affrontato e superato molte sfide nella tua vita, e questo dimostra la tua forza e la tua resilienza.
Se senti che la tua bassa autostima sta influenzando la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare l’aiuto di un terapeuta o di un consulente. Essi possono fornirti strumenti e strategie per aiutarti a costruire la tua autostima e a gestire i tuoi sentimenti.
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Cordialmente, Dr. Marco Di Campli, Psicoterapeuta
Mia cara, ti poni tanti dubbi su qualcosa che è si importante ma non rappresenta la priorità della vita.
Puoi essere poco adulta e a volte anche bambina, non perfetta ma unica nel tuo modo di essere, puoi e devi soprattutto comprendere i tuoi desideri, crearti degli obiettivi a breve e a lungo termine, vivere la tua esperienza e provare a giocarci un po'
Se pensi di non poter fare tutto questo da sola, prova a chiedere aiuto
Dott.ssa Aida Faraone
Puoi essere poco adulta e a volte anche bambina, non perfetta ma unica nel tuo modo di essere, puoi e devi soprattutto comprendere i tuoi desideri, crearti degli obiettivi a breve e a lungo termine, vivere la tua esperienza e provare a giocarci un po'
Se pensi di non poter fare tutto questo da sola, prova a chiedere aiuto
Dott.ssa Aida Faraone
Meriti infinitamente di più di poche righe di risposta su questa piattaforma! Mi auguro che sceglierai di parlare con uno specialista con cui poter lavorare su tutto quello di cui ha bisogno per scoprire la stima che puoi avere di te stessa. Soprattutto meriti di ricevere spiegazioni chiare in merito alle diagnosi avute in passato riguardo ai disturbi specifici dell’apprendimento. Sono disponibile e ti ringrazio per la tua domanda.
Dott.ssa Erika Barone
Dott.ssa Erika Barone
Buongiorno,
lei qui porta tantissime tematiche importanti che varrebbe la pena esplorare più approfonditamente in uno spazio più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
lei qui porta tantissime tematiche importanti che varrebbe la pena esplorare più approfonditamente in uno spazio più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, la sua esposizione porta verso un'analisi dei sintomi, espressioni di difese e di uno stile di vita autocentrato descritte dell'animo umano. La psicoterapia, individua lo strumento fondamentale per elevare l'autostima attraverso l'incoraggiamento allo scopo di poter giungere a una riorganizzazione e a un comportamento socialmente utile dell'individuo mediante la comprensione e la modifica dello stile di vita attraverso l'analisi.
Un caro saluto
Dssa Vincenza Papeo
Un caro saluto
Dssa Vincenza Papeo
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Salve,
quello che si evidenzia dal racconto è che certe credenze sono state rinforzate da una serie di giudizi esterni.
In questo caso, riportare l'autostima a livelli accettabili ed innescare un profondo percorso di autoconoscenza è necessario e doveroso.
Le consiglio di cercarsi uno psicoterapeuta per iniziare a lavorare seriamente su se stessa.
Saluti
Dott.ssa Sandra Petralli
quello che si evidenzia dal racconto è che certe credenze sono state rinforzate da una serie di giudizi esterni.
In questo caso, riportare l'autostima a livelli accettabili ed innescare un profondo percorso di autoconoscenza è necessario e doveroso.
Le consiglio di cercarsi uno psicoterapeuta per iniziare a lavorare seriamente su se stessa.
Saluti
Dott.ssa Sandra Petralli
Cara Utente,
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso la sua situazione.
Mi dispiace molto per il periodo di forte sofferenza che sta attraversando.
Chi le ha detto che è psicologicamente immatura? e soprattutto cosa vuol dire?
L'autostima è il gap tra ciò che desidera essere e fare e ciò che è e che fa, ovviamente maggiore è questa differenza e minore sarà l'autostima.
Spesso ciò che ci impedisce di diventare quello che vogliamo diventare sono semplicemente i nostri pensieri.
Sicuramente un percorso di terapia potrebbe aiutarla a rivederli e a renderli più adeguati alla realtà.
Spero di averla fatta riflettere,
Dott.ssa Giada Valmonte
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso la sua situazione.
Mi dispiace molto per il periodo di forte sofferenza che sta attraversando.
Chi le ha detto che è psicologicamente immatura? e soprattutto cosa vuol dire?
L'autostima è il gap tra ciò che desidera essere e fare e ciò che è e che fa, ovviamente maggiore è questa differenza e minore sarà l'autostima.
Spesso ciò che ci impedisce di diventare quello che vogliamo diventare sono semplicemente i nostri pensieri.
Sicuramente un percorso di terapia potrebbe aiutarla a rivederli e a renderli più adeguati alla realtà.
Spero di averla fatta riflettere,
Dott.ssa Giada Valmonte
Salve...dal suo scritto s'intuisce tutta la sua sofferenza che la porta ad annullarsi ed a non avere più autostima...Io questo genere di problemi li risolvo con un percorso psicoterapeutico con gli animali in quanto prendendosi cura dei bisogni degli animali è come se si prendesse cura di lei e delle sue parti più fragili ed immature, sempre se ha un buon rapporto con gli animali.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sonia Sara Civallero
Cordiali saluti
Dott.ssa Sonia Sara Civallero
Buon pomeriggio,
se non ha ancora un collega di riferimento il mio consiglio è di intraprendere un percorso di sostegno che la possa aiutare nel concludere alcuni vissuti che pare si trascinano da tempo e scrivere un nuovo capitolo della Sua vita, libero da etichette.
Buon lavoro,
Saluti
se non ha ancora un collega di riferimento il mio consiglio è di intraprendere un percorso di sostegno che la possa aiutare nel concludere alcuni vissuti che pare si trascinano da tempo e scrivere un nuovo capitolo della Sua vita, libero da etichette.
Buon lavoro,
Saluti
Carissima, come ti sei sentita dopo aver scritto questa lettera? Ed ora che qualcuno ti risponde? A me arriva che c'è una bambina prima e una ragazza poi che ha ricevuto tanti giudizi, tante etichette, ma niente ascolto, nessuna rassicurazione ai suoi dubbi, alle sue paure. Che si appella al QI per dire al mondo che è intelligente.Tu stessa sintetizzi all'inizio della lettera due problematiche importanti. Ti consiglio un percorso psicoterapeutico, dove puoi rinarrare la tua storia e riempirla di senso e significati per te, dove puoi ricevere un ascolto empatico e senza giudizio. Sai come chiamava il setting psicoterapico John Bowly, padre della teoria dell'attaccamento? Lo chiamava "base sicura", ovvero quel luogo dove si può esplorare il bello e il brutto della nostra vita, le nostre emozioni, comportamenti, credenze, ricevendo ascolto, non giudizio, presenza, alleanza e fiducia. L'IA queste cose non le può offrire, perchè sono squisitamente umane.Rivolgiti ad uno psicoterapeuta col quale senti risonanza, con cui ti senti accolta.Un caro saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Ciao, il tuo racconto porta alla luce molte delle ferite emotive che ti porti dietro fin dall’adolescenza, ferite legate al senso di inadeguatezza, alla paura di essere giudicata e alla sensazione di non corrispondere alle aspettative altrui. In un’ottica psicanalitica, potremmo esplorare come queste esperienze abbiano influenzato il tuo modo di vederti e di relazionarti con il mondo. I giudizi che hai ricevuto riguardo alla tua maturità e al tuo comportamento hanno creato un nucleo di insicurezza che sembra essere al centro della tua autostima.
Il concetto di "maturità" è molto complesso e non sempre legato a parametri oggettivi. Spesso, la percezione di immaturità non riguarda realmente il tuo valore come persona, ma piuttosto l’incompatibilità con le aspettative di chi ti circonda. Quando eri adolescente, i tuoi comportamenti erano visti come "infantili", ma è probabile che fossero solo una manifestazione di un modo diverso di vivere e sperimentare le emozioni. Non sei stata capita nel tuo bisogno di esprimerti, e questo ti ha portato a chiuderti in te stessa e a sentirti isolata. Il fatto che a 23 anni tu abbia ricevuto una diagnosi di dislessia e discalculia ti ha probabilmente dato una spiegazione più oggettiva alle tue difficoltà scolastiche, ma sembra che il senso di inadeguatezza si sia radicato molto prima.
Dal punto di vista psicanalitico, questa lotta interna tra il sentirti "normale" dal punto di vista intellettuale e la percezione di non essere "abbastanza matura" potrebbe riflettere un conflitto tra il tuo Sé autentico e l’immagine che gli altri ti hanno imposto. La nascita prematura, sebbene possa influenzare alcuni aspetti dello sviluppo, non è necessariamente la causa diretta di ciò che vivi ora. La tua autostima sembra più legata alle esperienze sociali e ai giudizi esterni che ti sono stati dati, piuttosto che a questioni biologiche.
I pensieri di autolesionismo che descrivi sembrano essere una reazione alla frustrazione e alla rabbia che provi verso te stessa e verso gli altri per non essere stata accettata e compresa. È come se la tua sofferenza fosse un grido per essere vista e riconosciuta, un modo di manifestare il dolore che hai portato dentro per troppo tempo. Tuttavia, ti incoraggio a vedere questo come un segnale importante per cercare un aiuto professionale. Parlare con un terapeuta potrebbe darti lo spazio necessario per esplorare queste emozioni in profondità, aiutandoti a capire da dove provengono e come affrontarle in modo costruttivo.
La sensazione di essere "troppo bambina" o "immatura" potrebbe anche essere il risultato di un processo di sviluppo emotivo che non ha avuto il giusto supporto o riconoscimento. Non è sbagliato vivere le proprie emozioni in modo diverso o avere tempi diversi per crescere e maturare. La tua intelligenza, come hai sottolineato, è nella norma, ma la maturità emotiva non è misurabile allo stesso modo, e ognuno ha il proprio percorso.
Se senti il peso di queste emozioni e la difficoltà di gestirle da sola, ti consiglio vivamente di cercare un consulto online con uno psicologo, che potrebbe aiutarti a lavorare sulla tua autostima e a costruire una relazione più sana con te stessa. Non devi affrontare tutto questo da sola, e ci sono modi per trovare il sostegno che meriti.
M.G.
Il concetto di "maturità" è molto complesso e non sempre legato a parametri oggettivi. Spesso, la percezione di immaturità non riguarda realmente il tuo valore come persona, ma piuttosto l’incompatibilità con le aspettative di chi ti circonda. Quando eri adolescente, i tuoi comportamenti erano visti come "infantili", ma è probabile che fossero solo una manifestazione di un modo diverso di vivere e sperimentare le emozioni. Non sei stata capita nel tuo bisogno di esprimerti, e questo ti ha portato a chiuderti in te stessa e a sentirti isolata. Il fatto che a 23 anni tu abbia ricevuto una diagnosi di dislessia e discalculia ti ha probabilmente dato una spiegazione più oggettiva alle tue difficoltà scolastiche, ma sembra che il senso di inadeguatezza si sia radicato molto prima.
Dal punto di vista psicanalitico, questa lotta interna tra il sentirti "normale" dal punto di vista intellettuale e la percezione di non essere "abbastanza matura" potrebbe riflettere un conflitto tra il tuo Sé autentico e l’immagine che gli altri ti hanno imposto. La nascita prematura, sebbene possa influenzare alcuni aspetti dello sviluppo, non è necessariamente la causa diretta di ciò che vivi ora. La tua autostima sembra più legata alle esperienze sociali e ai giudizi esterni che ti sono stati dati, piuttosto che a questioni biologiche.
I pensieri di autolesionismo che descrivi sembrano essere una reazione alla frustrazione e alla rabbia che provi verso te stessa e verso gli altri per non essere stata accettata e compresa. È come se la tua sofferenza fosse un grido per essere vista e riconosciuta, un modo di manifestare il dolore che hai portato dentro per troppo tempo. Tuttavia, ti incoraggio a vedere questo come un segnale importante per cercare un aiuto professionale. Parlare con un terapeuta potrebbe darti lo spazio necessario per esplorare queste emozioni in profondità, aiutandoti a capire da dove provengono e come affrontarle in modo costruttivo.
La sensazione di essere "troppo bambina" o "immatura" potrebbe anche essere il risultato di un processo di sviluppo emotivo che non ha avuto il giusto supporto o riconoscimento. Non è sbagliato vivere le proprie emozioni in modo diverso o avere tempi diversi per crescere e maturare. La tua intelligenza, come hai sottolineato, è nella norma, ma la maturità emotiva non è misurabile allo stesso modo, e ognuno ha il proprio percorso.
Se senti il peso di queste emozioni e la difficoltà di gestirle da sola, ti consiglio vivamente di cercare un consulto online con uno psicologo, che potrebbe aiutarti a lavorare sulla tua autostima e a costruire una relazione più sana con te stessa. Non devi affrontare tutto questo da sola, e ci sono modi per trovare il sostegno che meriti.
M.G.
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Buongiorno, mi spiace per la situazione che sta passando.
Da quanto ha scritto, sembra che il suo timore principale sia quello di essere o sembrare "immatura" e "poco intelligente". Questi pensieri intrusivi e ossessivi possono derivare da distorsioni cognitive dovute a credenze maladattive, a loro volta derivanti da esperienze critiche e vissute in infanzia e procrastinate in fase adolescenziale e nell'età adulta.
Il suo stato psicoemotivo non è dovuto al fatto che lei sia "sbagliata", ma all'ambiente in cui era inserita in passato.
Tra i bisogni fondamentali che ogni essere umano deve soddisfare ci sono quelli di essere ascoltata, compresa, protetta e valorizzata. Lei pensa che siano stati soddisfatti? Se già nelle prime fasi dello sviluppo una bambina/ragazza si sente svalorizzata o etichettata in un certo modo, può crearsi una rappresentazione di Sè come insicura, priva di autostima, non degna di apprezzamento o di essere amata per cio che è. Le ideazioni suicidarie a volte rimangono dei tentativi per avere controllo su emozioni e pensieri che i sembrano ingestibili e intollerabili. Le consiglio fortemente una consulenza terapeutica per ripristinare il senso di potere ed efficacia in maniera tale da avere una persona che possa supportarla e aiutarla a ripristinare una immagine di Sè più sicura e meritevole di amore e valorizzazione.
Mi rendo disponibile anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
Consulenze online
Da quanto ha scritto, sembra che il suo timore principale sia quello di essere o sembrare "immatura" e "poco intelligente". Questi pensieri intrusivi e ossessivi possono derivare da distorsioni cognitive dovute a credenze maladattive, a loro volta derivanti da esperienze critiche e vissute in infanzia e procrastinate in fase adolescenziale e nell'età adulta.
Il suo stato psicoemotivo non è dovuto al fatto che lei sia "sbagliata", ma all'ambiente in cui era inserita in passato.
Tra i bisogni fondamentali che ogni essere umano deve soddisfare ci sono quelli di essere ascoltata, compresa, protetta e valorizzata. Lei pensa che siano stati soddisfatti? Se già nelle prime fasi dello sviluppo una bambina/ragazza si sente svalorizzata o etichettata in un certo modo, può crearsi una rappresentazione di Sè come insicura, priva di autostima, non degna di apprezzamento o di essere amata per cio che è. Le ideazioni suicidarie a volte rimangono dei tentativi per avere controllo su emozioni e pensieri che i sembrano ingestibili e intollerabili. Le consiglio fortemente una consulenza terapeutica per ripristinare il senso di potere ed efficacia in maniera tale da avere una persona che possa supportarla e aiutarla a ripristinare una immagine di Sè più sicura e meritevole di amore e valorizzazione.
Mi rendo disponibile anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
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