Sono stato tradito ho perdonato mia moglie. MA principalmente perché ci sono i figli in mezzo. Il

19 risposte
Sono stato tradito ho perdonato mia moglie.
MA principalmente perché ci sono i figli in mezzo.
Il problema che io non provo più niente per nessuno ora sono solo in Germania ma non mi manca nessuno rido scherzo sembro più felice ...cosa mi succede ?perché non sento più niente ?
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio connesso. Ritengo importante è che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, la sensazione di non provare più sentimenti è piuttosto comune quando ci troviamo ad affrontare situazioni che potrebbero farci stare male. La nostra mente tende a difendersi dal rischio di provare sofferenza, creando una barriera che, per proteggerci da potenziali emozioni negative, impedisce anche ad altri stati d'animo di affiorare in superficie. Le suggerisco di concedersi la possibilità di elaborare tutti i vissuti che accompagnano questo momento della sua vita, all'interno di una relazione terapeutica che crei uno spazio sicuro dove esplorare la sofferenza e integrarla nella sua storia personale, per tornare ad essere libero di sperimentare le sue emozioni a 360°. Con un sincero augurio, dott.ssa Jessica Maranza.
Salve, credo che per lei sia importante elaborare il suo vissuto emotivo. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve. In un momento difficile si può avere bisogno di leggerezza allontanando i vissuti spiacevoli.
Ma si può anche provare, in un primo tempo, la sensazione di sentirsi alleggeririti dalle responsabilità e dai doveri di stare in una relazione che forse non era più tale. Quando si sentirà pronto può valutare la possibilità di intraprendere un percorso che possa aiutarla a elaborare i vissuti emotivi collegati alla situazione. Distinti saluti
Buonasera, sicuramente è un momento molto delicato per lei. Se nonostante l'apparente leggerezza che la invade sente la necessità di un parere professionale forse i suoi sentimenti non sono cosi chiari. Le consiglio di parlarne con un professionista qui nel portale, proprio per affrontare questa sua nuova dimensione che la lascia perplesso.
Rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gentile Utente, buona sera!
Elaborare un tradimento e riuscire a ricostruire la fiducia non è cosa da poco, richiede una vera e propria elaborazione di un lutto: per l'immagine di sè come persona tradita, per il senso della coppia che si è perso/trasformato, per la fiducia che si è incrinata.
Il suo senso di anestesia emotiva potrebbe essere la conseguenza del tentativo di tenere sotto controllo le emozioni disturbanti che ancora prova in merito a tradimento: cercando di controllare queste ultime non lascia spazio neppure a quelle più piacevoli e positive.
Per tornare a vivere appieno le sue emozioni potrebbe darsi uno spazio per riconoscerle, nominarle, guardarle ed esprimerle.
Resto a sua disposizione per ulteriori approfondimenti, e le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Gentile utente, la nostra mente tende a difendersi dal dolore, quindi in caso di minacce, esterne e ferite tanto dolorose, può verificarsi una sorta di black-out emotivo che separa la testa e la pancia.
Tuttavia, questa modalità difensiva se è vero che la protegge da contenuti dolorosi, al contempo non le consente di sentire neppure le cose belle.
Se scrive in questo portale, avrà certamente iniziato a porsi delle domande. Credo che lavorare sull'elaborazione dei vissuti emotivi, possa darle giovamento da questo punto di vista. Quando e se si sentirà pronto!
Resto a disposizione! Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Esistono diversi "meccanismi di difesa in funzione dell'Io"...uno dei più conosciuti è la rimozione...un altro tra questi è "l'isolamento".
Questo meccanismo permette di separare gli affetti dai pensieri (per dirla semplicemente) in modo da non esserne travolti.
Il fatto che "non senta niente"(un'interpretazione con così pochi dati è ovviamente completamente ipotetica) mi fa pensare che quello che altrimenti proverebbe, la travolgerebbe a tal punto, da mettere in bilico la sua vita.
Chiaramente, questi meccanismi di difesa, quando troppo massicci, diventano poco adattivi e si configurano in un quadro sintomatologico.
Detta ancora più semplice.
Se non sente é perché sentire sarebbe troppo.
Buongiorno,
anche se viene "perdonato" un tradimento, non è detto che a livello emotivo le cose si ristabilizzino.
E' consigliabile intraprendere un percorso psicologico.
dott Tealdi
Gentilissimo, grazie per la sua domanda. Vedo che sta pensando in maniera concreta al suo disagio. Sarebbe per me una soddisfazione poter dare una risposta esaustiva ed efficace al suo quesito, tuttavia, come si renderà conto, nessun serio professionista le potrà rispondere in modo soddisfacente senza aver avuto occasione di conoscerla e approfondire di persona la sua particolare situazione. Dunque, innanzitutto le consiglio di diffidare da chi offre risposte o facili soluzioni on-line senza aver avuto la possibilità di capire a fondo le sue specificità. Sembrerà ovvio e scontato, ma per le problematiche psicologiche ed esistenziali non esistono risposte on-line. Per tanto, mi creda, l'unica via percorribile è rivolgersi a un professionista che le offra uno spazio di ascolto, in cui poter parlare liberamente di sé. A volte, sia per piccoli disagi sia per problemi che appaiono insormontabili, anche un breve intervento di poche sedute può sbloccare la situazione in maniera significativa.
Sperando di esserle stata utile, le auguro il meglio.
Eloisa Iellici
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Buonasera e grazie per aver condiviso con noi un tema molto delicato della sua vita. Mi pare di capire che il suo vedersi e sentirsi così diverso le crei una forte conflittualità inteiore: se da un lato ride e scherza, dall'altro non riesce a spiegarsi il perchè di questo suo "non sentire". Potremmo dire che la nostra mente cerca di proteggerci come può da ogni tipo di situazione che possa recarci sofferenza, anche se certe volte le modalità con cui ciò avviene ci possono risultare di difficle interpretazione. A tal proposito, penso che darsi uno spazio in cui ascoltarsi e sentirsi ascoltati possa permetterci di tornare ad essere padroni delle nostre vite e del nostro sentire. Tenga presente che la sua onestà intellettuale sarà senza dubbio la base da cui partire per riuscire a dare un significato a ciò che oggi può sembrarle incomprensibile. Essendo lei in Germania, resto a disposizione anche per colloqui online. Augurandole il meglio, la saluto. Andrea Brumana
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Salve.
Il suo interrogativo circa il sentire dice forse di una leggerezza che però non torna. Se da un lato non sente la "mancanza", dall'altro si chiede se sia lecito non sperimentarla. Probabilmente la distanza, fisica ed emotiva, ha creato un distacco, che però è un po' difensivo, e comunque non le impedisce di chiedersi che cosa le stia capitando. Questo però è molto importante e può essere il punto di inizio di un suo percorso personale, dove mettere al lavoro le sue vicende appena trascorse, presenti e passate.
è il caso forse di cominciare una psicoterapia?
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Buon giorno
Le do due input che le possano permettere maggior chiarezza sull'eventuale scelta di approfondire la questione.
Il primo, consiste nel farle notare che se in questo momento per la sua mente il "non provare più niente" è un problema, allora lo diventa.
A volte, il non provare nulla, può rappresentare una semplice esigenza momentanea della mente che sta cerca di gestire quanto accaduto.
Da questa premessa deriva il secondo input: per capire se la sua mente stia fronteggiando le sue emozioni in modo inefficace, dovrebbe approfondire la conoscenza del suo funzionamento. Per farlo, dovrebbe approfondire la conoscenza delle funzioni generali della mente umana, in relazione alle funzioni della sua come soggetto. Queste ultime, riguardano solo lei: la sua storia remota, attuale, le sue fragilità, le sue migliori qualità e le consentiranno di focalizzare cosa è importante per lei veramente. In questo modo potrà riconnettersi con una percezione di felicità più concreta. lei ha descritto la sua felicità attuale con il verbo "sembrare".
la sua mente le sta parlando ora attraverso questa contraddizione e probabilmente sta richiedendo la sua attenzione.
Un caro saluto
Buonasera, mi fermo a risponderle provando ad immaginare che carico emotivo deve essere stato a tal punto da aver messo una diga per impedire il passaggio di qualsiasi altra emozione. Mi sono domandata quanto e se se l'aspettasse questo tradimento e al tempo stesso ho pensato che "l'economia mentale ed emotiva" messa in atto potrebbe essere una risposta al trauma.
In momenti come questi dobbiamo provare a restare in contatto con i nostri bisogni e capire fino a che punto la nostra difesa è funzionale; il tradimento e il suo perdono portano con loro un cambiamento che si riflette non solo su di lei ma anche sul sistema coppia/ famiglia e lo psicologo, in questi casi può supportarla e supportarvi durante questo transito per poter vedere i blocchi, toccare i vuoti e costruire nuove "impalcature" con risorse già disponibili ma non ancora visibili.
Le auguro il coraggio di sentirSI.
Buonasera,
forse perchè si sta difendendo da emozioni forti e molto spiacevoli. Sentirsi traditi ferisce e occorre che quella ferita venga curata. Non c'è nulla che si possa fare con il dolore se non attraversarlo, per uscirne. Altrimenti ci illudiamo di seppellirlo o anestetizzarlo, ma la polvere messa sotto il tappeto non sparisce, là rimane.
Resto a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Se questo "non sentire niente" fosse una condizione che La fa star bene davvero non avrebbe sentito l'esigenza di scrivere qui. Ha capito perfettamente che c'è qualcosa che cova sotto questa apparente anestesia emotiva... E' molto probabile che in questo momento sia in atto un meccanismo di difesa che La sta mettendo temporaneamente al riparo da sentimenti ingombranti, che non è ancora pronto a elaborare ma con cui prima o poi dovrà fare in conti. Piano piano sentirà Lei stesso l'esigenza di fare chiarezza su quello che è accaduto per capire cosa vuole davvero. Non abbia fretta e non si angosci oltre il dovuto. Sono meccanismi che si innescano per proteggerci. Un sostegno psicologico in questo caso Le può essere di enorme aiuto, lo dico per esperienza personale come paziente, prima ancora che come terapeuta. Ma fino a che non deciderà di farlo, non esasperi il tutto e se lo viva con la consapevolezza che in questo momento la Sua mente è in stand-by.
Gentile Utente, è possibile che il suo "non provare niente per nessuno" sia un tentativo di evitare le emozioni negative conseguenti alla situazione provata. Tutti noi esseri umani tendiamo a evitare emozioni negative perchè non vogliamo starci male; purtroppo però è necessario affrontarle ed elaborarle. Sono certo che una consulenza psicologica le permetterà di esplorare più affondo il suo vissuto e le sue emozioni più intense per trovare strategie più efficaci ad affrontarle. Un cordiale saluto Dott. Damiano Spinali
Buonasera, come mai dice di non sentire più niente? Mi sembra di capire che dove si trova stia abbastanza bene, cosa non sente più? Il tradimento porta con sé rabbia e disillusione e la scelta di salvaguardare la famiglia non è detto che equivalga al perdono. Allontandosi si è forse liberato dalla rabbia nei confronti di sua moglie?
La domanda che pone è comunque importante e le consiglio di pensare ad approfondire la questione in un percorso psicologico. Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Gentile utente, la situazione che lei descrive sembra davvero difficile e invalidante. Dar voce alle difficoltà che hanno caratterizzato la sua vita potrebbe essere un primo passo verso la ricerca di un maggiore benessere.
Un'ipotesi è che talvolta per difenderci dalla sofferenza può accadere che andiamo in una sorta di anestesia emotiva che ci protegge appunto dal dolore perché non lo sentiamo più. Spesso, però, accade che nel "calderone" vengono anestetizzate anche le emozioni positive con la conseguenza di non sentire più niente.
Mi auspico che lei possa intraprendere un percorso psicologico al fine di affrontare anche questo tema, superarlo e poter tornare a sentire tutte le emozioni della vita, gioiose o dolorose che siano, imparando a reggerle, sostenerle e affrontarle al fine di poter godere di una vita più ricca.
Forse lavorare anche sulla consapevolezza delle sue risorse le permetterebbe di affrontare la sua vita più serenamente e con maggiore sicurezza. Le auguro di poter intraprendere un percorso che l'aiuti in questo passaggio e che le dia gli strumenti per affrontare al meglio tutta la preziosa vita che ha davanti.
Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio

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