Sono stata molto male per mesi ..ansia , tremori .. mi mancava l’aria .. agitazione continua .. poi

17 risposte
Sono stata molto male per mesi ..ansia , tremori .. mi mancava l’aria .. agitazione continua .. poi al improvviso mi sono alzata una mattina circa tre settimane fa e non sentivo più niente .. nessun dolore .. nessuna felicità .. nessuna emozione .. nessun senso di colpa .. ansia scomparsa .. e niente non ho sentito più nulla .. ne tristezza e neanche felicità .. è come se non provassi più emozioni .. cosa posso fare ? Mi devo preoccupare ?
Buongiorno, da quello che scrive è un po' come se fosse andata in sovraccarico e il sistema si fosse spento perchè non tollerava più sollecitazoni ulteriori. Siamo un sistema complesso e per sopravvivere la nostra difesa a volte è scegliere il male minore: se quello che sento negativamente è troppo forte metto su, senza consapevolezza, una barriera difensiva che filtra tutto e non mi fa più sentire nulla, nè in negativo, nè in positivo. Detto altrimenti quando ho la corazza non sento i colpi ma nemmeno le carezze. Questa difesa può essere funzionale alla sopravvivenza, ma andrebbero capiti ed elaborati i motivi che hanno portato alla necessità di innalzare questa barriera. Fare un lavoro di psicoterapia può essere funzionale per sciogliere i nodi dolorosi e far si che la barriera difensiva non serva più così da poter tornare a sentire nel bene e nel male. Più che preoccuparsi credo le farebbe bene occuparsi di ciò che le sta accadendo così da rimettere il "sistema" in funzione senza sovraccaricarlo e tornando a sentire; tornando a vivere anziché sopravvivere. Sperando di essere riuscita a spiegarle questo complesso meccanismo psicologico in termini comprensibili resto a disposizione e le auguro una buona giornata

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Gentile, sarebbe importante esplorare meglio questi vissuti che descrive. Sarebbe utile partire dal capire in quale periodo della sua vita si collocano per comprendere il modo in cui lei vive le sue esperienze: un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a scoprire come mai i suoi vissuti emotivi stiano cambiando così radicalmente. Resto a disposizione. Dott.ssa Emanuela Inguscio
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, comprendo il disagio che sta vivendo in questo momento, ma le informazioni che ha fornito non sono sufficienti per avere un quadro della situazione. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia per ricontattare le emozioni che oggi sembrano sparite ed elaborare il suo vissuto con l'aiuto di un professionista accogliente e non giudicante.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Gentilissima, grazie per aver qui condiviso...
Mi viene da pensare che, l'impossibilità di sentire emozioni, funga da difesa rispetto a situazioni che le arrecano sofferenza...
Le consiglio di contattare un professionista del settore per intraprendere un percorso psicoterapeutico
Resto a disposizione, anche online
Cordialmente,
Dr Eliana Nola
Buongiorno, mi dispiace per la sua difficoltà che sta vivendo e condividendo la sua situazione spero che possa trovare indicazioni utili per affrontarla al meglio. Le consiglierei però di rivolgersi ad uno specialista in particolare magari iniziando un percorso psicoterapeutico in modo da fornire più indicazioni riguardo la tipologia dei suoi sintomi e la tempistica della loro comparsa. Credo inoltre che una terapia cognitivo comportamentale le possa far emergere e toccare con mano quei pensieri negativi che le stanno provocando emozioni negative.
Rimango a disposizione per qualunque consiglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Debora Manoni
Buongiorno,

come sta oggi? Lei ci chiede se deve preoccuparsi ma forse può cercare di partire da come si sente in questo nuovo periodo. Forse può non esser semplice comprendere il passaggio che ha vissuto e che in questo momento la confonde. Se desidera approfondire cosa è successo prima e ora, io sono disponibile ad incontrarci in presenza o anche on line. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Salve, ha presente la differenza tra il circuito elettrico in serie e quello in parallelo?? Di solito la mente è strutturata come il circuito in parallelo, quindi se l’energia è abbastanza, anche se si spegne una lampadina le altre continuano a rimanere accese. È come se la sua mente, ad oggi, sia come il circuito in serie (quello delle lampadine per l’albero di natale), e tutte le sue lucine si sono spente, ma questo non vuol dire che non siano funzionanti. Bisogna solo trovare la lucina difettosa che va sostituita, affinché tutte le altre tornino a splendere. In questo caso sarebbe curioso trovare il pensiero “difettoso”, la frase che si ripeteva troppo spesso e che l’ha portata a spegnersi del tutto. Spero di non essere stata troppo articolata nella mia spiegazione. Colgo l'occasione per augurarle una buona serata. Rimango a disposizione per consulti, anche online.
Buona sera. Sembra quasi che si fosse abituata per mesi al sovraccarico di attivazione dell'ansia e quando questa viene anestetizzata o risolta spontaneamente si preoccupa più di questo nuovo vissuto. Per rendersi consapevole agli eventuali ritorni d'ansia e saperli affrontare, la terapia cognitivo comportamentale risulta quella d'elezione. Se poi è accelerata da pratiche di Mindfulness ancor di più.
A disposizione,
Dottor Gianpietro Rossi
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Gentilissima, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le fatiche ed i dubbi che sta vivendo. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti il suo malessere.
Resto a disposizione!
AV
Gentile utente, immagino quanto possa essere difficile per lei questo momento, passando da mesi di sentire tutto quanto intensamente al non sentire più niente. Se non l'avesse ancora fatto, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per valutare meglio sia i suoi stati ansiosi, sia per comprendere questo momento di "corto circuito" delle sue emozioni.
Rimango a disposizione. Buona giornata, dott.ssa Dafne Devetta
Gentile utente, il suo organismo è stato sovraccaricare di emozioni che lo hanno fatto star molto male. Ad un certo punto, per difendersi, ha 'scelto' di chiudere tutto, ha chiuso la porta affinché non entrassero ulteriori emozioni a metterlo ulteriormente in difficoltà. Tutto questo però ha bisogno di essere elaborato e compreso, si rivolga a un terapeuta, con il quale affrontare tutto ciò che sta alla base del suo malessere. Riaprirà la porta per vedere che fuori c'è il sole e permetterle di vivere nuovamente emozioni ed esperienze positive.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Buonasera, la situazione da lei descritta potrebbe indicare il manifestarsi di uno stato depressivo, che oltre a presentarsi con una profonda tristezza, talvolta si presenta proprio con questa condizione di assenza di emozioni. Come se tutta la dimensione del sentire si sia scissa da quella del pensiero e dalla cognizione, un tentativo estremo di difendersi da quei vissuti tanto dolorosi da lei provati nelle settimane precedenti. Le suggerisco di iniziare un percorso di terapia, così da incontrare uno spazio psichico che le consenta di riavvicinarsi e riappropriarsi progressivamente delle sue emozioni, comprendendo quelle negative ed incontrando quelle positive.
Gentile utente, la ringrazio della condivisione, non sempre è facile esprimersi riguardo al proprio mondo interiore. Le sensazioni da lei provate per mesi (ansia, tremori, fame d'aria, agitazione) sicuramente sono fastidiose e ingombranti. Sarebbe utile cercare di ricostruire la loro storia: se sono comparse in un periodo particolare della sua vita, o magari a seguito di eventi stressanti e complessi da gestire, o se in qualche modo sono una risposta che lei ha messo in atto (anche in forma attenuata) da lungo tempo. Questo permetterebbe di dare un primo significato a questi sintomi, che come tali possono essere letti come un tentativo della nostra mente e del nostro corpo per avvertirci che qualcosa non va, che per stare meglio dovremmo cambiare qualcosa o rielaborare vissuti passati o progetti futuri. Il cambiamento che ha avvertito in sé di recente (non sentivo più niente, nessuna emozione) potrebbe anche questo essere letto come una difesa contro qualcosa di poco gestibile che andrebbe indagato come ad esempio un sovraccarico emotivo, una decisione difficile da prendere, un cambiamento di vita o relazionale ecc.. Il non provare nulla è un estremo tentativo di difesa contro emozioni, pensieri o esperienze molto disturbanti. Sicuramente un percorso di psicoterapia potrebbe essere utile per dare un senso a questi sintomi, per rassicurarla e anche per usare questi vissuti come base per una crescita e un rinforzo personale. Un caro saluto, dott.ssa Jennifer Dosio.
Gentilissima, intanto grazie per aver scritto. Mi spiace molto per tutto ciò che sta vivendo in questo momento. Immagino il suo stato di forte sofferenza e lo sforzo di comprendere i propri vissuti emotivi (ansia, colpa, tristezza, felicità...). Certamente servirebbero molte più informazioni per valutare correttamente sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico la situazione. Le consiglierei di farsi sostenere in un percorso psicoterapico. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Moroni

Salve, le è accaduta una cosa molto naturale ma non ho per questo da trascurare. Si è difesa dal suo disagio in modo estremo e in questo modo però ha bloccato anche le sue emozioni. Si tratta di una condizione che,se non trattata, nel tempo potrebbe chiederle un conto salato da pagare. Se mettesse subito mano con una psicoterapia ben strutturata potrebbe velocemente recuperare. Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
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Buon pomeriggio,
pare presentare uno scenario in cui prima sentiva "troppo" e ora sia più "anestetizzata", Le consiglio di confrontarsi con un professionista in merito in modo da poter calzare con più precisione l'intervento.
Saluti

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