Sono sposato con due figli,non riesco a fare effusioni ne a mia moglie ne ai figli pur volendogli be
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Sono sposato con due figli,non riesco a fare effusioni ne a mia moglie ne ai figli pur volendogli bene,quali sono le conseguenze soprattutto per i figli?
Gentile utente, forse sarebbe opportuno capire come mai in questo momento non riesce ad essere affettuoso con i propri famigliari. Se c'è qualcosa che le provoca un "distacco" in termini affettivi. Ciò che lei chiede avrebbe bisogno di un approfondimento.
Resto a sua disposizione, nel caso in cui voglia approfondire.
Un caro saluto
AS
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Salve, la sua preoccupazione circa le conseguenze del suo comportamento mi fa comprendere quanto sia importante per lei la sua famiglia. Dare una risposta non è semplice, mancano tante informazioni utili a comprendere meglio il suo contesto e la sua storia. Le posso dire che i bambini piccoli imparano molto imitando gli adulti di riferimento, i genitori. Se i figli sono più grandi si potrebbe valutare se ci sono state delle conseguenze sul loro modo di manifestare l'affetto: lo manifestano o no? E in che modo? L'augurio che le faccio è che riesca a cogliere questa riflessione come un'occasione per iniziare a lavorare su di sè, sia per comprendere la sua difficoltà, sia per imparare nuovi modi di dimostrare alla sua famiglia quanto gli vuole bene. I migliori auguri, D.ssa Fazzari
Gentile papà difficile risposa questa sua domanda come se sempre ci fosse una causa effetto chiara nel nostro modo di educare e ralzionarci con i figli. Ritengo necessario focalizzarsi più su di lei, da quanto non riesce a fare effusioni, se prima riusciva, se è accaduto un qualcosa che lei riesce a identificare. Le conisiglio ti rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta in modo tale da capire la natura delle sue preoccupazioni e insieme a lui scegliere il percorso più adatto. Resto a disposizione. Cordiali saluti.
Buonasera. Non e' possibile darle una risposta, proprio perche' non siamo dentro il suo sistema di relazioni affettive. Tuttavia forse puo' interrogarsi su di se', sulla sua esperienza di vita. Ad esempio le effusioni di cui lei parla a lei sono mancate? È stato possibile sentire ugualmente il bene? L'importante è sentirsi voluti bene e questo passa per mille strade, fosse anche un pezzo di pane, ma condiviso! Credo che il suo aver scritto al portale, anche per una breve crisi, denoti sensibilità e interesse per l'altro.
Gentile utente, il solo fatto che lei si sia preoccupato di chiedere informazioni circa questo aspetto denota una sensibilità da parte sua rispetto al legame con i suoi figli. Le informazioni che lei fornisce sono davvero poche per poterle dare una risposta precisa. Certamente i suoi figli potrebbero risentire rispetto a questa mancanza, ma solo il fatto che se ne sia pre-occupato mi sembra un passo molto importante. Provi a parlarne di più con un esperto sono certa che troverà le risposte cercate. Resto a disposizione, un caro saluto Floriana Guccione
Gentile utente, sarebbe importante capire se questa sua modalità di interagire con la sua famiglia sia recente oppure presente da molto tempo, così come comprendere le dinamiche familiari più ampie, per poterle dare una risposta. Le suggerisco, se questo aspetto è fonte per lei di difficoltà e malessere, di rivolgersi a un professionista per valutare una consulenza. Cordiali saluti
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Gentile utente,
Dalle poche righe che scrive mi sembra di una certa preoccupazione da parte sua per la difficoltà che incontra nel manifestare affetto ai suoi familiari e per le conseguenze che questo potrebbe avere su di loro. Il fatto che se ne preoccupi è già di per sé un segno di empatia. Ciò che un genitore trasmette ai propri figli passa attraverso diversi canali e prende forme variegate. C’é una grande complessità in queste dinamiche, pertanto è difficile rispondere in modo diretto alla sua domanda.
Potrebbe considerare di prendere contatto con uno psicologo, a cui raccontare in modo più diffuso ciò che sta accadendo e assieme al quale valutare quale strada percorrere.
I migliori auguri,
Dott Carrera
Dalle poche righe che scrive mi sembra di una certa preoccupazione da parte sua per la difficoltà che incontra nel manifestare affetto ai suoi familiari e per le conseguenze che questo potrebbe avere su di loro. Il fatto che se ne preoccupi è già di per sé un segno di empatia. Ciò che un genitore trasmette ai propri figli passa attraverso diversi canali e prende forme variegate. C’é una grande complessità in queste dinamiche, pertanto è difficile rispondere in modo diretto alla sua domanda.
Potrebbe considerare di prendere contatto con uno psicologo, a cui raccontare in modo più diffuso ciò che sta accadendo e assieme al quale valutare quale strada percorrere.
I migliori auguri,
Dott Carrera
Buongiorno, è comprensibile la sua preoccupazione circa i possibili effetti dei suoi comportamenti sui suoi figli ma non è possibile farne una stima in quanto tanti altri fattori incidono nelle relazioni di cui non sempre siamo consapevoli. Essere genitori è un'esperienza intensa e impegnativa. Non esistono ricette ma le ricerche ci dicono che alcune "abilità" educative possono essere apprese. Non si tratta solo di ricevere suggerimenti psicoeducativi ma essere aiutati a riconoscere e incrementare le proprie risorse genitoriali e aumentarne altre in cui ci si sente meno competenti.
Un cordiale saluto
Dottoressa Ilaria Muscella
Un cordiale saluto
Dottoressa Ilaria Muscella
Buongiorno. È una domanda molto struggente. Ponendosela dimostra la grande sensibilità che può avere lì in serbo. Perché proprio ora ha questo dubbio?
Mt
Mt
Buongiorno, sarebbe importante conoscere altre informazioni, come ad esempio se questa sua difficoltà è attuale oppure pregressa, e anche la sua vita familiare. Comprendo la sua preoccupazione in merito alle conseguenze emotive che questo possa suscitare sui suoi figli o anche su sua moglie, ma ha già iniziato con il passo giusto: chiedere aiuto. Si rivolga a uno psicologo per parlare apertamente di quello che sta provando per cercare di comprendere cosa la porta a non esprimersi affettivamente.
Resto a disposizione qualora volesse.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Resto a disposizione qualora volesse.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno,
lei si domanda quali conseguenze la mancanza di effusioni potrebbero avere su sua moglie e soprattutto i sui figli ma bisognerebbe domandarsi il perché non riesce "a fare effusioni". La domanda che lei si pone denota sensibilità ed è già una manifestazione di affetto. Sposti l'attenzione su di se e di conseguenza questo ascolto si riverserà su sua moglie e i suo figli. A sua disposizione per aiutarla se vuole.
lei si domanda quali conseguenze la mancanza di effusioni potrebbero avere su sua moglie e soprattutto i sui figli ma bisognerebbe domandarsi il perché non riesce "a fare effusioni". La domanda che lei si pone denota sensibilità ed è già una manifestazione di affetto. Sposti l'attenzione su di se e di conseguenza questo ascolto si riverserà su sua moglie e i suo figli. A sua disposizione per aiutarla se vuole.
Gentile utente, cosa le fa pensare che lei non sia in grado di donare affetto ai suoi figli e a sua moglie? Se si é posto questa domanda evidentemente una certa sensibilità e premura ce l’ha nei confronti dei suoi cari. Bisognerebbe capire questo blocco che ha da cosa possa essere scaturito e bisognerebbe capire anche la definizione che lei da all’affetto all’interno di una relazione. Non esiti a contattarmi.
Un caro saluto
Lavinia Dilillo
Un caro saluto
Lavinia Dilillo
Gentile utente, se è arrivato a fare queste considerazioni e a farsi determinate domande proprio ora, significa che questo è il momento giusto per provare ad affrontare le sue difficoltà. Un lavoro sulle emozioni la aiuterebbe prima a comprendere meglio sé stesso e poi a capire meglio sua moglie e i suoi figli. Mi sento di consigliarle un colloquio con un professionista che possa sostenerla e darle gli strumenti per poter gestire al meglio questa fase delicata, non dimenticando che TUTTI NOI passiamo nella nostra vita momenti difficili.
Resto a sua disposizione se ha bisogno.
Dott.ssa Federica Leonardi
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Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile papà, sicuramente già il fatto che si ponga questo dubbio vuol dire che ha consapevolezza della cosa e che le crea difficoltà, dato che vorrebbe, ma non riesce.
Non ci dà altri dettagli per approfondire la cosa, ma sicuramente l'argomento andrebbe approfondito.
Io scinderei il rapporto coniugale con sua moglie, che sicuramente risentirà delle poche effusioni, ma probabilmente ha un suo equilibrio, dato che sua moglie probabilmente l'ha scelta per quello che è.
Per i suoi figli è diverso, perchè loro imparano a relazionarsi dal confronto con i genitori e la dimensione dell'affettività è molto importante. E' pur vero che l'affetto non si esterna solo con una carezza, ma io la esorterei comunque a creare un clima con i suoi figli in cui le emozioni possono circolare, a non trattenerle.
Se non riesce, non c'è niente di male a chiedere aiuto. Farebbe qualcosa di buono per se stesso e per la sua famiglia. Un caro saluto.
Non ci dà altri dettagli per approfondire la cosa, ma sicuramente l'argomento andrebbe approfondito.
Io scinderei il rapporto coniugale con sua moglie, che sicuramente risentirà delle poche effusioni, ma probabilmente ha un suo equilibrio, dato che sua moglie probabilmente l'ha scelta per quello che è.
Per i suoi figli è diverso, perchè loro imparano a relazionarsi dal confronto con i genitori e la dimensione dell'affettività è molto importante. E' pur vero che l'affetto non si esterna solo con una carezza, ma io la esorterei comunque a creare un clima con i suoi figli in cui le emozioni possono circolare, a non trattenerle.
Se non riesce, non c'è niente di male a chiedere aiuto. Farebbe qualcosa di buono per se stesso e per la sua famiglia. Un caro saluto.
Buon giorno,
Prima di tutto occorrerebbe capire cosa la blocca nel manifestare affetto verso sua moglie e i suoi figli e come questo incide sulle sue relazioni con loro. È una situazione momentanea?
È legata a qualche cambiamento nella sua vita personale o familiare? Sta notando reazioni particolari nei suoi figli che la portano a preoccuparsi delle possibili conseguenze? Le suggerisco di analizzare meglio la situazione,magari facendosi aiutare attraverso un percorso psicologico che le permetta di fare chiarezza.
Saluti
Prima di tutto occorrerebbe capire cosa la blocca nel manifestare affetto verso sua moglie e i suoi figli e come questo incide sulle sue relazioni con loro. È una situazione momentanea?
È legata a qualche cambiamento nella sua vita personale o familiare? Sta notando reazioni particolari nei suoi figli che la portano a preoccuparsi delle possibili conseguenze? Le suggerisco di analizzare meglio la situazione,magari facendosi aiutare attraverso un percorso psicologico che le permetta di fare chiarezza.
Saluti
Buonasera, è molto difficile dargli una risposta, xchè nella sua domanda lei non ci scrive delle notizie molto importanti. Ad esempio la sua età, quanto tempo fa ha cominciato a percepire che non stava dimostrando affettuosità sufficiente nè verso sua moglie e nè verso i suoi figli? Inoltre sarebbe importare indagare come è stata la sua infanzia come si sono rapportati con lei i suoi genitori cioè quanto le hanno dimostrato affettuosità. Se ha ricevuto riconoscimento ed amore, si riesce a trasmetterlo alle persone che ci sono vicine, altrimenti pur amandole tanto non si riesce a dimostrarlo. Potrebbe intraprendere un percorso psicoterapeutico per elaborare cosa è successo nel suo passato e poter scongelare la sua parte affettiva e poterla dimostrare alle persone più importanti della nostra vita, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile utente, il rapporto che ha con sua moglie e con i suoi figli ai quali vuole bene, probabilmente è influenzato da alcune emozioni e pensieri che non riesce a contattare. L'impatto che ciò potrebbe avere sui figli dipende molto da come si svolgono realmente queste interazioni e non solo dai gesti più o meno espliciti che mette in atto. Ci sono genitori che accarezzano, coccolano i figli ma che emotivamente non sono accessibili. C'è un mondo di possibilità e a distanza non è semplice risponderle. Ciò che mi preme consigliarle, è un consulto da uno psicoterapeuta, anche online se vuole, purché riesca a fare chiarezza in sé stesso e vivere la sua paternità e il ruolo di coniuge in modo sereno e soddisfacente. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti e/o suggerimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
ciao, hai riflettuto sul perchè non scambi effusioni? se ne parli probabilmente te lo ha fatto notare qualcuno, oppure lo hai notato tu? in ogni caso, non è detto che debbano esserci per forza, io consiglio sempre di parlare delle proprie emozioni e dei propri sentimenti: si chiama intelligenza emotiva, aiuta a conoscervi, a conoscere se stessi e a comunicare agli altri ciò che si prova, niente di più importante! ti consiglio inoltre un libro "intelligenza emotiva" di daniel goleman :)
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Salve. La sua domanda è lecita. Quali sono i rischi per i suoi figli e per lei? Dipende. Se lei è sempre stata una persona "poco affettuosa" o se ci sono delle cause che al momento la bloccano. La cosa più importante è che si consulti con uno specialista e troverà la giusta soluzione. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buonasera, la sua domanda è sicuramente importante ed andrebbe approfondita meglio. Le vorrei fare delle domande. Non ci sono effusioni con sua moglie e i suoi figli allo stesso modo? Sente che ai vostri figli o a sua moglie farebbe più effusioni (anche un minimo)? Penso che sia pesante per lei questa condizione, perché il fare questa domanda significa che ci pensa molto e le comporterà un senso di insoddisfazione. Inoltre, sembra più preoccupato per i vostri figli che per sua moglie, avete un tacito accordo sul non scambiarvi effusioni? Qualora volesse, mi contatti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve,
purtroppo non ci offre molte informazioni per poterle dare un suggerimento più specifico. Il consiglio è elaborare le motivazioni che le fanno credere di non dare, o non saper dare, affetto alla sua famiglia. Mi sembra opportuno consigliare un consulto psicologico.
Un saluto,
MMM
purtroppo non ci offre molte informazioni per poterle dare un suggerimento più specifico. Il consiglio è elaborare le motivazioni che le fanno credere di non dare, o non saper dare, affetto alla sua famiglia. Mi sembra opportuno consigliare un consulto psicologico.
Un saluto,
MMM
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