Sono sette mesi che ho chiuso una relazione tossica. Inizialmente è stata dura, ho sofferto di attac

20 risposte
Sono sette mesi che ho chiuso una relazione tossica. Inizialmente è stata dura, ho sofferto di attacchi di panico ma piano piano ne sto uscendo fuori ma non capisco perché nonostante io stia effettivamente bene e stia letteralmente sbocciando sia fisicamente che mentalmente delle volte ho questi momenti di down assoluto e scoppio a piangere. E in questi momenti non riesco a capire se sto davvero bene o mi convinco che sia così, nonostante le cose belle che mi stanno capitando. Per non parlare del modo in cui mi relaziono agli uomini, che possa soffrire di qualche tipo di atteggiamento post-traumatico?
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per essersi apert@ nel condividere questo difficile periodo che sta vivendo. Per rispondere alla sua domanda penso proprio che la sua intuizione possa essere corretta: è possibile che razionalmente abbia riconosciuto la tossicità di questa relazione e in maniera saggia abbia affrontato la cosa. Tuttavia dal punto di vista emotivo possono esserci dei meccanismi che offuscano alcune dinamiche emotive ostacolando la sua ripresa. Nell'elaborazione è frequente che ci siano ricadute e oscillazioni nello stato emotivo, oppure che si verifichino comportamenti che sabotano il nostro benessere o le relazioni. Queste emozioni e comportamenti hanno un significato e attraverso un percorso di supporto psicologico è possibile lavorare per ottenere una maggiore consapevolezza di queste dinamiche, ma anche una migliore gestione emotiva.
Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più preso questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Buonasera! La ringrazio per la sua condivisione. Dalla sua risposta intuisco che ci sia stata già una fase di elaborazione e di riconoscimento in lei, in merito alla relazione terminata. Che il piano razionale non coincida con il piano emotivo/relazione è una possibilità. Penso che potrebbe essere importante e di grande aiuto per lei intraprendere una psicoterapia, al fine di avvicinarsi ad una maggior comprensione emotiva. E' già riuscita da sola a fare determinati passi non scontati, ha già attivato le sue risorse.
Cordialmente.
Dott. Lorenzo Biagioni
Gentile utente, quello che sta sperimentando è del tutto comprensibile; in questo momento sta elaborando un lutto e come tale necessita di tempo e del giusto supporto psicologico.
I miei migliori auguri di rinascita
Un caro saluto
dott.ssa Lucia Scarlato
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
Le relazioni disfunzionali che attraversiamo lasciano in noi degli strascichi che, a volte, si manifestano in modi ed in tempi a noi non ben comprensibili. Un percorso con un coeva può aiutarla a fare chiarezza.
Dott. Marco Cenci
Gentilissima, rispondere alla sua domanda non è sicuramente semplice, servirebbe una valutazione più completa. Tuttavia ciò che mi sento di dirle è che le relazioni importanti, sia passate che attuali, vengono interiorizzate e ci spingono a relazionarci nel modo che è stato appreso. Pertanto è possibile che la relazione conclusa, pur non essendo più nel suo presente, venga vissuta come attuale e rivissuta nelle potenziali nuove relazioni.
Cordialmente,
Dott.ssa Ninonà
Sente che sia fisicamente che mentalmente sta sbocciando, sta attraversando un momento positivo dopo tanta sofferenza, ma ogni tanto le emozioni emergono, e si chiede se veramente ha superato la fase critica se sta bene. Le scelte importanti che facciamo, mettono alla prova i nostri sentimenti, le nostre emozioni, quello che sta vivendo, credo rientri nel suo cammino di crescita di cambiamento. L'aiuto di un professionista le può essere di aiuto a fare chiarezza, a dare un significato a quello che prova.
Grazie, per aver condiviso con persone che non conosce, il suo vissuto.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
ciao, per me è normale trascinarsi un lutto da separazione, anche se la consideravamo tossica. Una relazione tossica è molto intensa. Tossico è qualcosa che ci si appiccica, che ci piace e ci fa male. Senza la dovuta distanza non riusciamo a vederci e scindere il bene e il male. Magari si potrebbe rivedere proprio quelle difficoltà che c'erano in quella coppia per apprendere come migliorere il modo di vivere le relazioni sessul sentimentali in modo intenso ma non tossico. Il problema è il "troppo". Se sulla bilancia metaforica della relazione pesa più il dolore del piacere, allora non ne vale la pena. Ma ogni relazione intima crea un legame e i legami sono difficili da sciogliere, ci fanno molto "casa". Ogni relazione che finisce merita il suo dolore per la perdita di quello che avevamo, sia di buono che di male. Ora non l'abbiamo più, è finita, e per noi perdere è sempre difficile. Imparare ad attraversare questo dolore, anche se sembra illogico, è il modo per trascenderlo, quindi superarlo. E' inevitabile ma necessario e funzionale alla "rinascita". Un caro saluto
Gentilissima utente, ringrazio enormemente la sua condivisione.
È normale avere alti e bassi dopo una relazione tossica. È importante concederti del tempo per guarire e per elaborare le emozioni legate alla tua esperienza passata. Potresti avere dei momenti di tristezza e nostalgia, anche se stai progredendo nella tua rinascita personale.
Potresti anche soffrire di sintomi legati a un disturbo da stress post-traumatico (PTSD) dovuto alla tua relazione tossica. Il PTSD comporta sintomi come attacchi di panico, ansia, depressione, ricordi intrusivi del trauma e reazioni emotive intense.
Ti consiglierei di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare questi sentimenti e per ricevere un supporto durante il tuo percorso di guarigione. Potrebbe essere utile anche partecipare a un gruppo di supporto per persone che hanno vissuto relazioni tossiche, in modo da condividere le tue esperienze con persone che capiscono cosa stai attraversando.
Ricorda che è normale avere alti e bassi durante il processo di guarigione e che è importante essere gentili con te stessa mentre lavori su te stessa e sulla tua felicità futura. Rimango a sua disposizione
Dott. Cordoba
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi ciò che prova. Sicuramente non è semplice uscire da una relazione ed è comprensibile che ogni tanto cada nello sconforto. Per elaborare i vissuti connessi a una relazione difficile e ad una conseguente rottura è bene che si rivolga ad un professionista della salute mentale. Se lo vorrà, sono a sua disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Salve e grazie per la condivisione, dalle sue parole emerge che Lei abbia già centrato il suo disagio, Le consiglio di darsi la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per aiutarla a comprendere quelle mancanze che avverte e mettere in campo tutte le risorse per fronteggiare questa condizione. Con l’impegno e il sostegno giusto riuscirà a riappropriarsi della sua vita. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentilissima, la ringrazio per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto possa essere difficile da gestire a livello emotivo e profondo la fine di una relazione. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo quello che sente, nonchè elaborare quanto accade nei momenti più difficili.
Resto a disposizione!
AV
Buonasera.
Bisognerebbe esplorare meglio molti degli aspetti che riporta.
Conoscere la sua storia di vita, la precedente relazione disfunzionale che riferisce, ma sopratutto come tutto ciò impatta sul suo equilibrio psicofisico oggi.
Imparare ad esplorare le proprie emozioni permette di leggere meglio i propri stati interni, reazioni, comportamenti. In psicoterapia si fa proprio questo, si cerca di capire, di aver consapevolezza del proprio funzionamento e delle proprie emozioni per costruire nuovi significati e comprenderci meglio.
Rispetto al suo relazionarsi attuale con gli uomini, anche questo aspetto merita uno spazio di esplorazione in colloquio.
Il modo in cui ci relazioniamo agli altri, ai partner, rimanda al proprio schema interpersonale. Esplorarlo ci permette di comprendere che ci comportiamo nelle relazioni con mappe vecchie, che devono essere aggiornate per porter allenare nuove modalità relazionali.
In terapia si forzano dei meccanismi letteralmente familiari, perché li abbiamo sperimentati in relazioni passate, per svilupparne di più adattivi.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Sono molto contenta che sia uscita da una relazione, riprendendo le sue parole "tossica" e che stia sbocciando. Non ci sono abbastanza elementi in quello che scrive per fare delle ipotesi sul significato dei momenti di sconforto che l'attraversano ed il pianto che a volte irrompe. Un sostegno psicologico potrebbe aiutarla a dare senso a questi vissuti, esplorare le modalità con cui si relaziona con gli uomini e consapevolmente aiutarla a costruire nuovi significati e nuove modalità di relazione. Se vorrà, sono a sua disposizione. Dott.ssa Monica D'Ettorre

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Gentilissima,
la sua comunicazione è davvero corta, ma piena di confusione. Mi sembra che ci siano due piani da considerare. Per quanto riguarda gli scoppi di pianto consideri che la guarigione non è un percorso lineare ed è assolutamente normale stare meglio e ogni tanto ricordarsi di un percorso difficile e doloroso che è stato superato e liberare l'emotività residua, ma il fatto che si senta sbocciare è prezioso!
per quanto riguarda il suo rapporto con gli uomini che è appena accennato, non saprei se è un nuovo aspetto che lei vuole affrontare per approfondire il suo cambiamento. potrebbe essere un buon momento per comprendere meglio i propri automatismi e non esserne più "succube", ma è un argomento da approfondire.
Resto a disposizione e la saluto.
Francesca Cilento
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione. Immagino che sia stato difficile affrontare questa situazione, ed è perfettamente normale avere dei momenti dove ci sentiamo un po' giù, anche se nel complesso sentiamo di star crescendo. Qualora volesse approfondire questa sua situazione, resto a disposizione. Dott. Fabbrini Riccardo
Gentile utente, io credo che non sia stato semplice arrivare al punto in cui è ora. Non mi permetto di attribuire significati ai suoi momenti no: l'unica cosa che mi sento di dire è che alle volte si può essere tristi, nonostante tutto. Non vi è linearità nei percorsi di vita.
Credo ad ogni modo che un percorso di sostegno psicologico le possa essere utile per fare chiarezza e per mettere in campo risorse che magari non sapeva nemmeno di avere! Un caro saluto
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Gentile utente, innanzitutto grazie per la condivisione. Le relazioni che ci legano ad un partner possono esser considerate sotto molti aspetti delle importanti relazioni di attaccamento; la disfunzionalità della relazione con il suo precedente partner potrebbe aver avuto un notevole impatto su di lei e sul suo modo di vedere sé stessa e gli altri. Sembra che lei sia riuscita, con le proprie risorse, a chiudere questa la relazione e stia cercando di guardare avanti. Se avesse l'opportunità di iniziare un percorso psicologico potrebbe disporre di uno spazio sicuro dove poter elaborare i residui della relazione passata e approfondire degli aspetti di sé. Attraverso la relazione terapeutica cercare anche di osservare quali sono i suoi pattern relazionali tipici, comprenderli e nel caso, sviluppare ed ampliare tali modalità. Un caloroso saluto, Dott. Squarcini
Gentile utente, potrebbe essere per lei molto importante in questo momento dedicarsi uno spazio in cui dar voce ed esplorare le sue emozioni per poterle chiarire e comprendere. Indubbiamente l'uscita da una relazione, per quanto disfunzionale, non è semplice e qualcosa può restare "appiccicato addosso" nonostante la chiusura, portando con sé segni che si manifestano con tempismi e modalità a volte di difficile lettura. Potersi concedere tempo per guarire da questa ferita è necessario tanto quanto lo è interrogarsi su di essa al fine di diventare più consapevoli sul proprio funzionamento (nelle relazioni e non). Resto a disposizione e le auguro care cose. Dott.ssa E.B.
Gentile utente,
grazie per aver raccontato un aspetto così intimo e personale. Non so cosa intenda per relazione tossica ma uscire da una situazione che nel tempo si è protratta ed è diventata familiare è senza dubbio faticoso. Mi verrebbe da dire che non segue una traiettoria lineare, ma che piuttosto si muove su oscillazioni. Penso però che possa essere utile interrogarsi e chiedersi come si muove nelle relazioni e cosa cerca col suo modo di relazionarsi agli uomini. Se è interessata, mi trova qui. Dott.ssa Martina Panzeri

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