Sono in terapia da diversi anni con una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, con la quale ho da

20 risposte
Sono in terapia da diversi anni con una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, con la quale ho da subito instaurato un buon rapporto di fiducia e crescita. Nel tempo, le sedute sono diventate meno frequenti, poiché sono riuscita a gestire meglio le situazioni e le emozioni, ma anche per motivi economici.

Ultimamente però mi trovo un po' confusa riguardo alla situazione. La mia preoccupazione è che la terapeuta stia cancellando le sedute all'ultimo momento. Ad esempio, avevamo programmato una seduta per dicembre, che è stata annullata per motivi di salute. Poi abbiamo fissato una nuova seduta per oggi, 8 gennaio, ma un'ora prima dell'inizio mi ha comunicato che è stata chiamata dall'ospedale per una visita urgente che non poteva rimandare. Questo tipo di cancellazione è già accaduto in altre occasioni.

Inizio a chiedermi se la terapeuta stia, in qualche modo, sabotando il percorso, anziché comunicarmi direttamente se non desidera più seguirmi. Mi sembra che, al posto di dirmelo esplicitamente, stia sabotando le sedute.

Un'esperienza simile mi è già successa in passato con un’altra terapeuta, che improvvisamente ha cessato di fare le sedute senza una spiegazione chiara e senza una chiusura consapevole del percorso.

Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma avrei bisogno di un consiglio o di un chiarimento riguardo a questa situazione. Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e per qualsiasi suggerimento possiate darmi.
Buongiorno. Almeno con il proprio terapeuta, bisogna sentirsi liberi di dire quello che si sente e che si pensa. Perciò, non esiti: parli con la sua psicologa di questo timore, e vediamo la sua risposta. Dopodiché, vedrete il da farsi.
Una precisazione: una non-risposta è già una risposta!

Dr Tealdi

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salve mi colpisce che quanto descrive le e già successo con un’altra terapeuta. Le consiglierei di esporre il suo dubbio in modo chiaro per un confronto franco e sincero con la sua terapeuta. E’ anche un modo corretto per esprimere in modo alla pari con la sua terapeuta e con consapevolezza del suo sentire la sua perplessità . e’ un obiettivo importante da verificare. nel caso volesse approfondire la questione per un consulto o una consulenza sono a sua disposizione. ricevo a Rona ed effettuo anche colloqui online per chi avesse impedimenti a venire a studio di persona.
cordialmente.
Carlo Benedetti Michelangeli
Gentile utente le sue preoccupazioni sono legittime e possono aprire la strada a diverse riflessioni. La cosa più utile per lei, a mio parere, è portare in seduta queste perplessità, queste paure legate ad una chiusura silente del percorso. Forse non troverà risposte nell'immediato se la collega non è al momento disponibile, ma vedrà che arriverà il tempo giusto se lei espliciterá con la collega la necessità di parlare di aspetti attinenti alla relazione terapeutica che la preoccupano :) saluti, Giuditta Di Meo
Buonasera, se una terapeuta in passato ha fatto una chiusura repentina senza darle spiegazioni, ha chiaramente commesso un grave errore deontologico e professionale. La nuova terapeuta, non è la stessa persona ma comprendo che l'esperienza che sta vivendo richiami alla mente la passata esperienza di "abbandono". Ciò che le suggerisco è di parlare apertamente con chi la segue, in un rapporto di fiducia è consentito parlare di tutto.
Non farlo metterebbe lei nelle condizioni di vivere un malessere, probabilmente immotivato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Il capolinea in una psicoterapia é un momento nodale per psicoterapeuti e pazienti. l'ideale sarebbe il parlarsi chiaramente sempre, dall'inizio allo svolgimento alla fine. forse la psicoterapeuta l'ha fatto e lei non se n'é accorta, forse no. ma effettivamente valuterei, da sola, se sono al capolinea.
Salve gentile utente, la ringrazio per aver condiviso le sue sensazioni. In questi casi suggerisco di essere il più sinceri ed onesti possibilmente e rimandare alla sua terapeuta questa sensazione. Questo perché il lavoro che ognuno di noi fa con se stesso (in terapia) necessita di rispetto e sincerità massima, da entrambe le parti. Saluti.
Dott.ssa Elda Valente
Gentile paziente, comprendo il suo disagio riguardo alle cancellazioni improvvise delle sedute, che sicuramente possono suscitare confusione e incertezze. Lei si chiede se la terapeuta stia in qualche modo sabotando il percorso, e sembra che questa situazione la riporti a esperienze passate di interruzioni improvvise senza una chiara spiegazione. Le emozioni che sta vivendo in questo momento sono del tutto comprensibili, soprattutto se queste dinamiche le evocano un vissuto di abbandono o di interruzione non risolta. Le suggerisco di provare ad esplorare, nella prossima occasione in cui le sarà possibile avere un confronto con la sua terapeuta, queste sue preoccupazioni in modo aperto e diretto. Potrebbe essere utile esprimere il suo malessere riguardo alle cancellazioni e chiedere come lei stessa possa interpretare questo tipo di dinamica. Potrebbe, per esempio, sentire che la terapeuta non sta dando l’importanza dovuta al percorso, o percepire che ci sia una mancanza di comunicazione chiara riguardo al futuro delle sedute.
Spero di esserle stato utile.
Dott. Casciano Emanuel
Buona sera. Certo la situazione sembra paradossale, ma come in ogni relazione, anche in quella terapeutica, le responsabilità sono da ricercare tra le parti coinvolte. Quindi, invece che soffermarsi sul comportamento delle colleghe che, in diversi momenti, sembrerebbe l'abbiano abbandonata senza motivo e senza una chiara comunicazione (!?!?!), sarebbe per lei importante soffermarsi su di sé, sul peso e l'importanza che da alla terapia e sul livello di comunicazione che istaura con il suo terapeuta.
Che interesse avrebbe il terapeuta a sabotare un percorso terapeutico? Ne perderebbe in termini economici e di immagine!
Sarebbe, quindi, opportuno per lei chiarire i termini del rapporto terapeutico con la sua terapeuta senza lasciare alcun sospeso, in modo da non ripetere, né incorrere in futuro, negli stessi sabotaggi terapeutici, a questo punto da parte di entrambe le parti.
Ogni cosa ha un termine, ma il modo con cui le cose finiscono dà, ad esse stesse, valore e spessore, utili per il prosieguo del suo percorso di crescita personale! Saluti
Buonasera e grazie mille della sua condivisione.
La invito a condividere questo vissuto appena ne ha l'occasione con la sua terapeuta in modo da poter esplicitare come si è sentita e le sue emozioni. E' importante viversi la relazione terapeutica al massimo della trasparenza e onestà al netto di quello che una persona si vive. Come si è sentita? Abbandonata? Non voluta? Potrebbe essere tutto materiale di lavoro, almeno questo farei io. Il mio approccio è SISTEMICO RELAZIONALE.
In bocca al lupo!
Capisco la tua preoccupazione riguardo alle cancellazioni delle sedute e il senso di confusione che può derivarne. Tuttavia, potrebbe esserci un motivo legittimo dietro a questi rinvii, come la salute della terapeuta, che potrebbe essere la causa di questi imprevisti. È importante non interpretare immediatamente questi eventi come una forma di abbandono, soprattutto se non c’è stata una chiara comunicazione al riguardo.

A volte, il tema dell'abbandono può essere legato a dinamiche emotive più profonde, che potrebbero riflettersi anche in situazioni come questa, e che potrebbero essere esplorate durante il percorso terapeutico. Potresti scoprire che questo tema è qualcosa che hai vissuto in altre relazioni, e parlarne con la terapeuta potrebbe essere utile per comprendere meglio le tue emozioni e il tuo vissuto.

Ti suggerisco di affrontare apertamente la situazione con la tua terapeuta. Esprimere i tuoi sentimenti e chiedere chiarimenti potrebbe chiarire la situazione e permetterti di affrontare eventuali paure legate al senso di abbandono. Questo tipo di confronto può anche rafforzare la relazione terapeutica, permettendoti di continuare a crescere e a lavorare su eventuali temi irrisolti.

Spero che questo ti aiuti a fare chiarezza e a sentire maggiore serenità riguardo al percorso che stai seguendo.
Gentile utente, questa impressione credo vada comunicata alla collega laddove possibile. S
Mi pare lei stia segnalando un' angoscia legata a una instabilità poco affidabilità nella relazione. Mi chiedo se questo faccia eco a qualche aspetto del sui vissuto psichico rievocato dalla relazione terapeutica. Le auguro di poter affrontare il tema con la sua terapeuta . Cordialmente, Giada di veroli
Buongiorno,
posso immaginare che esperienze del passato possano influenzare lo sguardo del presente e attivare similari considerazioni e percezioni.
Dato il buon rapporto a cui accennava, la rilevanza che questo pare avere per Lei e la sensazione del momento il mio invito è condividerlo con la professionista.
In generale una riflessione che mi è venuta in mente leggendo è: non trova plausibile che possano effettivamente esserci visite-motivi di salute? Perchè per quanto posso immaginare non faccia piacere una disdetta all'ultimo, magari vi sono altri motivi oltre a un tentativo di chiusura.
Un saluto
Buongiorno,
sarebbe opportuno chiarire questi aspetti con la specialista in questione. Ne parli con lei nella prossima seduta, non appena vi vedrete. E' la cosa migliore, chiarirsi e definire quanto accade.

Cordialmente.
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, si trova davanti ad una situazione sicuramente difficile da decifrare. La cosa che consiglio caldamente è quella di discutere di questi suoi pensieri con la sua terapeuta visto che afferma che da subito c'è stata una buona alleanza. A prescindere dall'approccio del professionista, ciò su cui saremo sicuramente tutti d'accordo è che il motore del cambiamento stia proprio all'interno delle dinamiche relazionali, quindi porti in seduta le sue perplessità e si chieda come mai questa situazione si ripresenti per la seconda volta con 2 terapeute diverse. Resto a disposizione per un ulteriore confronto.
DOtt. Paolo Di San Diego
Mia cara in tutta franchezza proprio non credo assolutamente in un tentativo di sabotaggio, come lei lo definisce, da parte della terapeuta. Ad ogni buon conto, visto il vostro buon rapporto, esponga i suoi dubbi. Troverà sicuramente la rassicurazione di cui è chiaro che ha bisogno. Buona fortuna
Gentile utente, immagino come si possa sentire. Non deve essere semplice non comprendere cosa accada nella mia relazione terapeutica. Lei pone un quesito importante. Non conosco la collega, ne le dinamiche, tuttavia mi sento di dirle che se prova questo, se teme che la sua terapeuta non le stia comunicando in modo onesto e sincero l'andamneto del percorso potrebbe provare a comunicarle come si sente. Ciò che sta vivendo. Potrebbe spiegare alla terapeuta che le sedute saltate l'hanno fatta sentire un determinato modo.
Si ricordi inoltre che i terapeuti sono anche persone, possiamo valutare la possibilità che la terapeuta sia in un momento delicato della sua vita. Questo non è un modo per giustificare la collega ma per darle una possibile lettura alternativa.
A prescindere dalle ragioni che sottostanno all'annulamento delle sedute, credo possa essere importante per lei comunicare in modo assertivo, onesto e sincero come si sente. Questa dinamica potrebbe portare anche a spunti di riflessione interessanti nella sua terapia. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Cara utente,
comprendo come la frequenza delle cancellazioni, unita a precedenti esperienze di brusca interruzione terapeutica, possa generare confusione e riattivare timori di abbandono o di mancata protezione. È proprio in queste situazioni, in cui l’alleanza di fiducia sembra vacillare, che diventa importante condividere apertamente le tue perplessità con la terapeuta, esprimendo il senso di smarrimento o di “sabotaggio” che vivi. Così facendo, potrai esplorare insieme a lei non soltanto le ragioni concrete delle cancellazioni, ma anche le emozioni che si innescano in te quando accadono. Ti incoraggio dunque a parlarne direttamente con la tua terapeuta per ridefinire insieme il vostro patto di collaborazione e proseguire, con maggiore serenità e chiarezza, nel tuo percorso di crescita.
È comprensibile che questa situazione possa generare confusione e dispiacere, soprattutto considerando il rapporto di fiducia costruito con la sua terapeutica e l'importanza che attribuisce al percorso psicoterapeutico. Le cancellazioni frequenti e all'ultimo momento possono sicuramente far sorgere dubbi, ma è importante ricordare che anche i terapeuti, come chiunque altro, possono affrontare situazioni personali o professionali impreviste che richiedono flessibilità.

Per affrontare questa situazione, il primo passo è condividere apertamente le sue preoccupazioni con la terapeuta. Esprima come si sente riguardo alle cancellazioni e chiede un chiarimento su eventuali difficoltà o cambiamenti nel percorso. Spesso, una conversazione franca e diretta può dissipare dubbi e aiutare a ristabilire un senso di chiarezza e collaborazione.

Inoltre, è utile riflettere su come queste esperienze passate, in cui il percorso terapeutico si è interrotto senza una chiusura chiara, potrebbe influenzare la sua percezione della situazione attuale. Questo aspetto potrebbe essere un ulteriore spunto di lavoro con la terapeuta, se desideri esplorarlo.

Tuttavia, se le cancellazioni frequenti continuano a creare disagio o minano la fiducia nel percorso, potrebbe valutare se discutere una possibile riorganizzazione delle sedute o, in casi estremi, considerare altre opzioni terapeutiche. In ogni caso, le consiglio di affrontare il tutto con calma e apertura, cercando il dialogo prima di prendere decisioni definitive.

Per approfondire al meglio queste dinamiche e ricevere un supporto più specifico, rivolgersi a uno specialista è sempre utile e consigliato.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Nel rapporto paziente-terapeuta è fondamentale ci sia la costanza delle sedute, questa a volte è messa in crisi dal paziente e tranne in rari casi dal terapeuta come per esempio una malattia. Se il comportamento del suo terapeuta va avanti da tempo, mina le basi del vostro rapporto e della terapia stessa. La invito a riflettere e discuterne con il suo terapeuta.
Cordiali saluti.
Buona sera cara utente, capisco perfettamente il disagio che sta provando di fronte a queste continue cancellazioni all’ultimo momento. Ha sottolineato di aver instaurato un buon rapporto di fiducia, quindi ne parli apertamente con la sua dottoressa e valuti le sue risposte. Se la situazione non migliora e lei continua a sentirsi trascurata, valuti l’opportunità di cercare un altro terapeuta. Resto a disposizione per qualsiasi informazione. Sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, dott.ssa Cristina Sinno.

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