SONO FIDANZATO DA 6 ANNI MA STO PORTANDO AVANTI UNA RELAZIONE PARALLELA E NON SO COME USCIRNE. Mi p

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SONO FIDANZATO DA 6 ANNI MA STO PORTANDO AVANTI UNA RELAZIONE PARALLELA E NON SO COME USCIRNE.
Mi presento, ho 26 anni e sono fidanzato con un ragazzo da molti anni, quasi sei. Il problema è che improvvisamente ho avuto modo di conoscere un ragazzo con cui ho iniziato ad intraprendere un rapporto sia fisico che di conoscenza. Lui è molto preso da me, è dolce, premuroso ed allo stesso tempo peró pretende delle attenzioni e delle risposte che non riesco a dare proprio per la mia situazione. Ho mentito, perché non gli ho spiegato pienamente che sono fidanzato. Sto mettendo due piedi in una scarpa ? Si e non so come uscirne..premetto che sono sempre stato innamorato del mio compagno, sono cresciuto insieme a lui, mi sono dedicato ogni giorno purtroppo dimenticando me stesso e diventandone dipendente affettivamente. Mi sono annullato, ho sempre scelto lui, sopra ogni cosa e sopra ogni impegno. Sono stato ricambiato ? No, lui ha sempre fatto la sua vita e le sue scelte..siamo molto diversi, non è dichiarato ed a fatica abbiamo vissuto insieme questi anni. E non sono mancati giudizi, critiche continui, non vado bene fisicamente, non vado bene caratterialmente..mi sento dire che mi lamento sempre, che do troppo affetto, che sono inutile, che non mi impegno..insomma, mi ha ammesso anche che non mi sopporta più! Dunque ogni giorno un litigio..lui vive attualmente lontano per lavoro e ritorna una volta al mese a casa, nel frattempo io sto mantenendo quest'altra conoscenza e lui non sa nulla. Il punto è che mi sono reso di tutte le mancanze fino ad ora...non mi sento desiderato, non mi sento amato, mi sento sempre rifiutato. Se sto male lui non c'è, non mi appoggia più e anzi mi fa sentire in colpa. Mi sento confuso, sdoppiato da me stesso..e sempre in tensione. Ho ricominciato a soffrire di disturbi alimentari e attacchi di panico. Non so cosa fare, cerco solo aiuto..
È comprensibile che tu stia vivendo una situazione molto complessa e dolorosa, e voglio che tu sappia che è normale sentirsi confuso in momenti come questi. Le relazioni, specialmente quelle che durano nel tempo, possono creare una forte dipendenza emotiva e possono portare a sentimenti di frustrazione e impotenza quando ci si sente trascurati o non apprezzati. Da quanto hai descritto, sembra che ci siano diversi aspetti da esplorare. Prima di tutto, è importante riconoscere il valore delle tue emozioni e dei tuoi bisogni. È chiaro che ti sei dedicato molto al tuo compagno, ma sembra che questa dedizione non sia stata ricambiata nella stessa misura. Sentirsi inadeguato, non amato e rifiutato può avere un impatto significativo sulla tua autostima e sul tuo benessere mentale, come stai sperimentando attraverso i disturbi alimentari e gli attacchi di panico. La relazione parallela che stai vivendo con il nuovo ragazzo potrebbe sembrare una via di fuga, ma è fondamentale considerare le conseguenze emotive che questa situazione porta. Mentire su un aspetto così importante della tua vita potrebbe portarti a sentirti ancora più in conflitto e a creare ulteriori tensioni interne. La necessità di attenzioni e risposte da parte di questo nuovo ragazzo, combinata con la tua dipendenza dal tuo compagno, potrebbe farti sentire come se stessi "giocando su due fronti", il che può essere molto faticoso e dannoso per il tuo stato emotivo. Per iniziare a trovare una soluzione, potresti considerare di riflettere su ciò che desideri realmente. Cosa ti fa sentire realizzato e felice? È fondamentale dedicare del tempo a esplorare questi sentimenti e a capire se ci sono modi per comunicare le tue necessità al tuo compagno. Potresti anche pensare se sia possibile affrontare le questioni che hai con lui, cercando di creare uno spazio sicuro per una conversazione aperta. A volte, la comunicazione onesta può portare a cambiamenti significativi. Inoltre, potrebbe essere utile considerare di rivolgerti a un professionista per supportarti in questo processo. La terapia cognitivo-comportamentale, in particolare, può aiutarti a esplorare e comprendere le tue emozioni, a costruire strategie per gestire l’ansia e a lavorare sulla tua autostima. È importante che tu senta di avere un supporto, soprattutto in un momento di confusione e vulnerabilità. Ricorda che non sei solo in questo percorso e che c'è sempre la possibilità di migliorare la tua situazione e di trovare una strada che ti porti verso un benessere maggiore. Con pazienza e auto-compassione, puoi iniziare a costruire relazioni più sane e significative, sia con te stesso che con gli altri. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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Caro utente, è chiaro che ti trovi di fronte ad un momento di svolta della tua vita che, rispetto ad altri, si figura come imprevisto e inatteso. Sicuramente ciò che risulta più complesso da elaborare è come TU sia cambiato nel tempo e cosa abbia portato te ad essere attratto e quindi coinvolto da qualcun altro. Questo episodio, peraltro, si inscrive in un contesto di vita che andrebbe sicuramente approfondito, proprio per comprenderne meglio la natura e forse le origini. Mi viene anche da chiedere, alla luce di ciò che racconti, cosa tenga ancora in piedi questa relazione, domanda che credo meriti una riflessione e una risposta. Alla luce di ciò e del disagio che tutto questo implica, io ti consiglio di chiedere aiuto (come tu stesso riconosci utile) ad uno psicologo che possa accompagnarti nella definizione delle risposte che ancora non hai e quindi delle traiettorie che vuoi che la tua vita prenda. Qualora lo volessi io sono disponibile anche online, puoi prenotare un primo colloquio e ne parliamo.
Gentile sig.,
posso immaginare quanto sia difficile questo momento che sta affrontando e chiedere aiuto richiede tanto coraggio ma anche tanto amore verso se stessi perchè probabilmente è ciò di cui ha bisogno in questo momento. Prendere una scelta così difficile spesso richiede un'ampia conoscenza di se stessi ed intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla in questo. A ciò si aggiungono l'ansia e i disturbi alimentari che aumentano la difficoltà e la sofferenza di questo periodo.
Le auguro di trovare la forza necessaria a chiedere aiuto ad uno psicologo per intraprendere un percorso dedicato e ad affrontare tutta la complessità di questo periodo. Tutti meritiamo di vivere una vita al meglio delle nostre possibilità!
Gentile utente,
il suo è un legittimo tentativo di chiedere un supporto per comprendere meglio i sentimenti che sta vivendo e ritrovare una importante serenità nella sua vita sentimentale.
La nuova relazione le sta aprendo la mente rispetto a tante situazioni che in passato ha scelto di sopportare con il suo partner, malgrado fosse evidente un disagio e un malessere, da parte di entrambi. Questo dimostra che, a volte, non si riesce a uscire da rapporti negativi perché si sviluppa una certa dipendenza dalle abitudini che, da un lato, portano un senso di protezione e sicurezza, dall'altro conducono a una assuefazione di comportamenti deleteri e negativi, partendo da una comunicazione distruttiva o passiva.

Credo che in questo momento di confusione emotiva che sta vivendo, la vera priorità sia concentrare l'attenzione su sé stesso. E' importante che lei chiarisca interiormente cosa è davvero fondamentale per la sua personale felicità. E non parliamo solo di vita sentimentale, ma di tutta la vita in generale. Riflettere su quello che le piace fare per stare bene, sulla sua carriera lavorativa, sulle altre relazioni significative della sua vita, sui suoi progetti e ambizioni, sui valori in cui sceglie di credere e che possono essere un faro nel suo futuro.
Il supporto di uno psicologo/a potrebbe essere di grande aiuto per lei in questa fase. Sarebbe guidato con metodo e i giusti passaggi, senza il rischio di perdersi in pensieri intrusivi e incapacità di gestire le emozioni. Troverebbe quello spazio fisico e mentale per comunicare i suoi veri bisogni, lavorare sulla sua autostima e benessere, uscire dalla zona di comfort che ha costruito intorno a sé in questi anni di relazione con il suo partner.
Prendere una pausa dagli altri per dedicare tempo all'introspezione, spesso, è una necessità che va ascoltata. In questo modo, forse, smetterà di sentirsi troppo condizionato dal giudizio esterno e a lamentarsi di ciò che le manca per essere felice, come se dipendesse dai comportamenti altrui o dal destino. Investire tempo sulla propria crescita personale non è mai tempo perso e si può rivelare la scelta più importante della sua vita.
Se vuole sono a sua disposizione per ulteriori informazioni su un percorso psicologico con questi obiettivi, anche tramite consulenza online.
Le auguro il meglio,
Dott. Antonio Cortese
Buongiorno. In ciò che ha scritto mi colpisce il fatto che si è annullato per il suo compagno, e sembra non essersi mai sentito accolto, apprezzato ed accettato.
Quando alcuni rapporti stanno stretti, per diversi motivi, si cerca spesso una strada alternativa in cui cercare soddisfacimento ai propri bisogni.
Quindi forse il nucleo della questione è il cosa la porta a rimanere con un partner svalutante, poco accogliente e che non soddisfa i suoi bisogni nel rapporto di coppia?
Le mancanze che lei sente, sono bisogni non soddisfatti.
Se sta male e il partner non c'è, il bisogno di attaccamento e accudimento non viene soddisfatto etc.
Rispetto agli attacchi di panico e ai disturbi del comportamento alimentare è necessario esplorare questi aspetti sintomatologici in colloquio. A volte a sviluppare un disturbo psichico sono solo delle parti di noi, quelle i cui bisogni non vengono visti, accolti, soddisfatti.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina orzi
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con sincerità un momento così complesso della sua vita affettiva. Posso immaginare quanto sia pesante portare avanti una relazione parallela, sentendosi diviso tra l’affetto di lunga data per il suo compagno e il bisogno di attenzioni e comprensione che ha trovato in un’altra persona. Questo dualismo sta portando con sé un carico emotivo che sembra minare il suo equilibrio, e percepisco il suo bisogno di ritrovare serenità e chiarezza: le relazioni non si sviluppano mai in un “vuoto,” ma sono influenzate da un insieme di dinamiche e significati che ciascuno porta dentro di sé. La lunga storia con il suo compagno sembra aver costruito un legame profondo, ma anche un certo grado di dipendenza affettiva e di sacrificio personale da parte sua. Annullarsi per l’altro e mettere da parte i propri bisogni, come ha fatto lei, può portare a un senso di vuoto e di insoddisfazione, che emerge ancor più quando la relazione non dà più il sostegno e la sicurezza desiderati. Ora, l’ingresso di questa nuova persona sembra aver attivato in lei aspetti che, forse, non riusciva più a sentire nella relazione con il suo compagno: accoglienza, dolcezza, attenzione. Potremmo esplorare insieme cosa rappresenti per lei questo nuovo legame, chiedendoci se stia cercando una compensazione a ciò che le manca o un modo di riscoprire se stesso e i suoi desideri, dopo anni passati a mettere il suo compagno al centro. Non è insolito, in situazioni di stress relazionale, che l’incontro con una nuova persona risvegli bisogni inespressi, come il desiderio di essere apprezzati e amati per quello che si è. Tuttavia, questa esperienza sembra generare in lei una forte confusione, alimentando anche sintomi fisici come disturbi alimentari e attacchi di panico, che indicano quanto questa situazione stia toccando profondamente il suo equilibrio. La sua esperienza di tensione e “sdoppiamento” può essere un segnale che la mente e il corpo le stanno inviando per spingerla a prendere una decisione che permetta a tutte le parti di sé di convivere in armonia, senza più nascondere o reprimere i propri bisogni. Un passo importante potrebbe essere esplorare in profondità cosa significhi per lei l’affetto e il legame con il suo compagno attuale, distinguendo ciò che è costruito sul senso di dovere e di dipendenza affettiva, da ciò che è radicato in un amore autentico. Allo stesso tempo, si potrebbe lavorare su come integrare la nuova esperienza affettiva e comprendere se rappresenti per lei un possibile futuro o semplicemente un segnale di ciò che manca nella sua vita attuale.
Rimango a disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento o supporto,
un caro saluto,
Dott. Lorenzo Boccalari

Buongiorno,

Capisco quanto questa situazione la faccia sentire diviso e confuso, mentre desidera ritrovare chiarezza e serenità. Vivere una relazione parallela è spesso il segnale che ci sono bisogni insoddisfatti nel rapporto principale e, da ciò che descrive, sembra che stia emergendo un forte desiderio di ricevere attenzione, rispetto e amore genuino, aspetti che, purtroppo, avverte carenti nella relazione attuale. Ha investito molto nel suo compagno, annullando parte di sé e forse sottovalutando per anni i propri bisogni emotivi. Ora, la relazione con l’altra persona sembra aver risvegliato la consapevolezza di queste mancanze, spingendola a riflettere su ciò che realmente desidera per sé.

La situazione di stallo in cui si trova, caratterizzata dal bisogno di amore e accettazione e dal peso del senso di colpa, può essere una fonte di grande tensione e portare a sintomi come attacchi di panico e difficoltà alimentari. Questo quadro indica che la situazione sta influendo profondamente sul suo benessere, rendendo importante affrontare le sue scelte in modo autentico e coraggioso. Le suggerisco di prendersi un momento di pausa per riflettere su ciò che sente di meritare e su quanto sia fondamentale, anche nella coppia, essere accolto senza giudizio. Potrebbe trarre beneficio da un percorso di terapia per esplorare questa complessa dinamica, trovare un senso di chiarezza e comprendere quale sia la decisione più in linea con ciò che la fa sentire realizzato e sereno.

Sono a disposizione se desidera parlarne ancora.
Gentile utente, grazie per aver riportato la sua esperienza nel chiedere aiuto. Dalle sue parole, oltre al momento di sofferenza e confusione, si evince che con la relazione che lei sta intrattenendo parallelamente a quella di lunga data lei si stia dando delle risposte che potrebbero essere degli ottimi punti di partenza per interrogarsi e conoscersi di più. Probabilmente fare chiarezza sia con il suo compagno che con il ragazzo con cui ha intrapreso la relazione fisica e di conoscenza potrebbe aiutarla ad alleggerirsi il carico emotivo di queste dinamiche. Ha diritto a capire ciò che vuole e ad agire di conseguenza, ha diritto a stare bene e ad affermarsi nei suoi modi di essere, di sentire e di pensare. Resto a diposizione. Le auguro una buona giornata. Carlotta Massai
a tua situazione è sicuramente complessa e carica di emozioni conflittuali. È importante affrontarla con una prospettiva strategica, cercando di comprendere i tuoi bisogni e i tuoi desideri, oltre a quelli degli altri. Innanzitutto, è fondamentale prendere coscienza di ciò che desideri realmente dalla tua vita e dalle tue relazioni.

La terapia breve strategica può essere utile in questo contesto per aiutarti a uscire da questa impasse. Potresti iniziare a riflettere su come ti senti in entrambe le relazioni e quali sono le tue priorità. L'obiettivo è ridurre la confusione e la tensione, permettendoti di esprimere i tuoi bisogni in modo chiaro e diretto.

Un possibile primo passo è affrontare la relazione con il tuo attuale compagno: considera di parlarne apertamente con lui, esprimendo come ti senti riguardo alla dinamica che avete e quali sono le tue esigenze non soddisfatte. È possibile che lui non sia consapevole dell'impatto delle sue parole e dei suoi comportamenti su di te.

Allo stesso tempo, dovresti riflettere su cosa desideri dalla relazione con l'altra persona. Chiediti se sei disposto a continuare in questo modo o se desideri fare chiarezza e decidere quale strada intraprendere. La comunicazione onesta è cruciale: se scegli di mantenere la relazione con il nuovo ragazzo, dovresti essere sincero riguardo alla tua situazione, evitando di mentire o nascondere la verità.

Infine, considera di cercare il supporto di un professionista per affrontare i disturbi alimentari e gli attacchi di panico. Un terapeuta può fornirti gli strumenti per gestire le tue emozioni e trovare un percorso più chiaro e soddisfacente nella tua vita affettiva. Lavorare su te stesso e sul tuo benessere psicologico ti permetterà di prendere decisioni più consapevoli e in linea con ciò che desideri realmente.
Caro utente, la situazione che riporta è molto complessa. Innanzitutto sembrerebbe che la relazione che porta avanti da 6 anni porta con se una serie di mancanze, sofferenze etc... che non la fanno stare bene. La domanda che sorge spontanea è quindi quella di chiedersi perchè ancora decide di starci dentro? perchè non lascia questo ragazzo? quello che mi sento di consigliarle è assolutamente di iniziare un percorso psicologico che possa aiutarlo a trovare una risposta a queste domanda, a lavorare sulla sua dipendenza affettiva e su di se. Si merita di essere felice, di godersi la sua sessualità serenamente con il suo partner e di avere accanto una persona che la ami, la tratti bene e non la denigra. Però lei deve essere il primo ad essere convinto di meritarsi tutto ciò. I sintomi che lei riporta sono dei messaggi che il suo corpo le sta dando per farle capire che qualcosa non va, li ascolti e inizi ad ascoltare se stesso. Non è solo e non deve affrontare tutto ciò in solitudine, può farsi aiutare per arrivare ad uno stato di serenità e benessere che probabilmente da ormai molto tempo ha perso. Le auguro il meglio, rimango a sua disposizione per qualsiasi informazione. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la tua storia. Da quello che racconti, sembra che tu sia bloccato tra il desiderio di rimanere fedele alla storia lunga e significativa con il tuo compagno e il bisogno di trovare qualcuno che ti faccia sentire apprezzato e sostenuto.
Forse, come primo passo, potrebbe esserti utile prendere del tempo per esplorare più a fondo i tuoi bisogni e capire cosa desideri veramente in una relazione. Iniziare un percorso di terapia potrebbe aiutarti a trovare uno spazio sicuro in cui esplorare ciò che senti e parlare delle difficoltà che stai sperimentando.
Per qualsiasi cosa, rimango a disposizione
Dott.ssa Alice Bressana
Gentilissimo, deve essere davvero faticoso sentirsi "sdoppiati" e gestire due dimensioni di sé così separate tra loro, simulando un equilibrio in entrambe. Deve costarle molta energia, fisica e mentale. E' comprensibile che avverta il bisogno di mettere insieme i pezzi, fare ordine dentro e fuori di sé, percorrere un sentiero con la sensazione che sia quello giusto senza dover fare i conti con il timore di aver preso la scelta sbagliata. Per farlo, ha bisogno di fermarsi e di ascoltarsi, di prendere contatto con le sue emozioni e con i suoi sentimenti. I sintomi che descrive, anche se difficili, potrebbero essere un campanello d'allarme che le segnalano la necessità di affrontare questa situazione. La sua relazione, ormai duratura, la trattiene perché, al netto dei numerosi vissuti negativi che ha descritto, è ancora attivo un legame di attaccamento con il suo partner: 6 anni di relazione, alla sua età, sono tanti. Al contempo, la persona che frequenta sembrerebbe soddisfare i suoi naturali e fisiologici bisogni di vicinanza, conforto, stima e riconoscimento. Non è semplice gestire una situazione come questa e sono comprensibili lo smarrimento e la confusione che la abitano. Inoltre, poiché entrambi non sanno della presenza dell'altro, non rappresentano per lei, al momento, una possibile fonte di confronto e supporto. Deve sentirsi davvero molto solo, ma non lo è. Non posso che suggerirle di valutare di farsi supportare da un professionista che la possa affiancare in questa fase della sua vita che, come ogni cosa, ha un inizio e una fine.
Gentile utente, la sua situazione mette in luce una dinamica complessa e dolorosa, che coinvolge aspetti di dipendenza affettiva e conflitti interni profondi. Il coinvolgimento in una relazione parallela spesso rappresenta un tentativo, anche se inconsapevole, di trovare altrove ciò che manca nella relazione principale: comprensione, appoggio e valorizzazione. Le parole con cui descrive il rapporto con il suo compagno rivelano una storia in cui si è progressivamente annullato per mantenere la relazione, sacrificando la sua identità e i suoi bisogni. Questo processo può portare a un circolo vizioso: più si cerca di compiacere l'altro e di adattarsi, più si viene percepiti come deboli e scontati, aumentando il senso di rifiuto e frustrazione. Di conseguenza, l'attenzione si sposta verso una terza persona che diventa una sorta di "via di fuga" dall'insoddisfazione, ma che allo stesso tempo genera tensione e senso di colpa. La sua confusione e i sintomi di disagio, come i disturbi alimentari e gli attacchi di panico, sono segnali che il corpo e la mente stanno lanciando per evidenziare che qualcosa deve cambiare. Tuttavia, il cambiamento non può avvenire senza una comprensione più chiara di sé e dei propri bisogni. La strada per uscire da questa situazione potrebbe iniziare con il focalizzarsi su di lei: riconoscere il suo valore, comprendere i suoi desideri e stabilire dei limiti chiari, non solo con il suo compagno ma anche con se stesso. Un percorso psicologico può aiutarla a identificare le dinamiche disfunzionali in cui è intrappolato e a sviluppare strategie concrete per ritrovare un senso di equilibrio. Prendere consapevolezza dei propri schemi comportamentali e delle motivazioni alla base delle sue scelte le permetterà di fare luce sul percorso da intraprendere e su come gestire la complessità della sua situazione relazionale, sia con il suo attuale compagno sia con la persona con cui ha iniziato questa nuova conoscenza. Non si dimentichi che merita rispetto, comprensione e amore, a partire dal modo in cui li offre a se stesso. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti. Dott.ssa Janira Marangi
Salve gentile Utente, la situazione che sta vivendo sembra molto complessa e dolorosa, e comprendo la confusione e la tensione che può provare. È importante riconoscere il valore di chiedere aiuto in momenti come questi, e il fatto che lei si stia rivolgendo per un supporto è un passo significativo.
Dalla sua descrizione, sembra che ci siano diversi aspetti da considerare… Da un lato, c'è la sua relazione di lungo termine, che sembra aver subito molte difficoltà e critiche, portandola a sentirsi non solo non amata, ma anche inadeguata. Dall'altro, c'è la nuova conoscenza che, pur essendo dolce e premuroso, richiede da lei attenzioni che lei non riesce a dare a causa della sua situazione attuale. È comprensibile sentirsi in conflitto quando si trovano emozioni e bisogni così diversi da gestire.
Sembra che ci sia una mancanza di equilibrio nella sua relazione con il suo fidanzato, e che questo l'abbia portata a cercare altrove ciò che non riceve più. La sua descrizione di essersi annullato per l'altra persona e di aver scelto sempre il suo compagno suggerisce una dinamica di dipendenza affettiva che può essere dannosa per il suo benessere. È essenziale che lei si prenda cura di sé stesso e delle sue necessità emotive. La sofferenza che sta provando, inclusi i disturbi alimentari e gli attacchi di panico, è un chiaro segnale che le cose devono cambiare.
Le consiglio di prendere del tempo per riflettere su ciò che desidera realmente per il suo futuro. Chieda a sé stesso quali sono i suoi bisogni e quali valori sono importanti per lui in una relazione. È fondamentale che lei si senta desiderato e amato, e non merita di sentirsi sempre in colpa o rifiutato. Potrebbe essere utile anche parlare con un professionista della salute mentale, che può aiutarla a esplorare questi sentimenti e a trovare strategie per affrontare la situazione.
Infine, è importante considerare come comunicare con il suo attuale fidanzato. Potrebbe essere difficile, ma è fondamentale essere onesti riguardo a ciò che sente. La chiarezza su come si sente e su cosa desidera dalla relazione potrebbe essere un passo cruciale per fare luce sulla situazione e prendere decisioni informate sul futuro.
Non è facile affrontare questi cambiamenti, ma merita di trovare la felicità e il benessere nella sua vita.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Direi che ad oggi hai "scelto" te stesso, si percepisce da ciò che mi racconti, della tua IMMENSA difficoltà, stai scegliendo di aiutarti e di trovare risposte, in un rapporto di terapia valido è ancora meglio.
Sembra complesso ad oggi, è vero, ma puoi uscirne, capendo cosa tu voglia veramente.
Un caro saluto
Lavinia
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Buon pomeriggio, comprendo il dolore e il senso di confusione che racconta. Le consiglio di mettersi al primo posto questa volta e di affrontare questo argomento con uno psicologo affinché possa aiutarla a comprendere di cosa ha bisogno in questo momento, possono capitare dei momenti in cui si mette in discussione la relazione e a sua volta la coppia. Resto a disposizione, Buona giornata.
Gentile utente i tradimenti spesso sono delle richieste sotterranee di cambiamento che facciamo da un lato a noi stessi ma soprattutto all'altro. Probabilmente per troppo tempo ha ignorato i suoi bisogni ed ora emergono con più forza probabilmente perché è arrivato il momento di evolvere e cambiare. Anche i tradimenti però possono portare del positivo, possono essere occasioni per trasformare e migliorare il proprio rapporto. Provi a chiedersi quali sono i bisogni appagati nell'altra relazione che non vengono appagati nella sua, provi a chiedersi se è disposto a dare voce finalmente ai suoi bisogni.
Sono un terapeuta che tratta anche coppie e ricevo anche online, se dovesse avere bisogno di me non esiti a contattarmi. In bocca al lupo.
Caro utente di Mio Dottore, grazie per averci scelto per condividere la tua sofferenza. Da ciò che scrivi percepisco un profondo dolore ma anche tanto disorientamento. Alcune risposte penso che tu le abbia già ma che non sei pronto per accettarle. La persona che fa per noi è quella che ci fa sentire speciali sempre, che ci sostiene nei momenti di difficoltà, che non ci fa sentire soli nè sbagliati. Mi sento di consigliarti un confronto con uno psicologo perchè sono certa che attenzionando bene alcuni aspetti riusciresti a trovare le risposte che cerchi in modo chiaro e inequivocabile. Per qualunque cosa resto a tua disposizione. Un caloroso abbraccio
Salve, le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico con uno specialista per poter indagare ciò che lo fa soffrire, come ad esempio la sua frase "mi sono dedicato ogni giorno purtroppo dimenticando me stesso". Le auguro una buona giornata.

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