Sono fidanzata da qualche anno, e dopo qualche mese ho scoperto che il mio compagno ha il vizio del
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Sono fidanzata da qualche anno, e dopo qualche mese ho scoperto che il mio compagno ha il vizio del gioco e nn solo, lui dice che sa quando fermarsi ecc... Che nn ha nessun vizio, ma stiamo sempre senza soldi, ci stiamo indebitando su molti fronti. Non so come aiutarlo, nn si vuole rivolgere a nessuno, solo io so queste cose, la sua famiglia no. Vorrei parlare con i suoi familiari ma si arrabbierebbe moltissimo. Ci stiamo rovinando, nn so più che fare. Non abbiamo mai soldi, finiscono subito. C'è un modo che lo possa aiutare io da sola visto che non si vuole rivolgere a nessuno? Vi prego
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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Buongiorno, il
fatto che siete sempre senza soldi mi fa pensare che in realtà il tuo compagno non sa qual è il momento di fermarsi. L’unica cosa che ti posso consigliare è di rivolgervi a un centro specializzato per il trattamento delle ludopatie per una presa in carico prima che la situazione peggiori ulteriormente.
Resto a disposizione per ulteriori necessità o se hai bisogno di un confronto su questa situazione.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
fatto che siete sempre senza soldi mi fa pensare che in realtà il tuo compagno non sa qual è il momento di fermarsi. L’unica cosa che ti posso consigliare è di rivolgervi a un centro specializzato per il trattamento delle ludopatie per una presa in carico prima che la situazione peggiori ulteriormente.
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Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
Carissima grazie della sua condivisione, quello che espone è una situazione complessa e da come la racconta sembra che in effetti abbia un impatto importante sulle vostre vite (quindi forse il suo compagno non sa bene come gestire questo comportamento). Il consiglio che le posso dare è quello di rivolgersi ai servizi sanitari di zona, sono ormai sempre più diffusi i servizi specifici dedicati alle ludopatie. Nel caso non abbia i riferimenti nella sua zona le consiglio di consultare il suo medico di base che sicuramente la saprà indirizzare. un caro augurio.
Buongiorno,
la situazione sembra delicata e il fatto che siate spesso senza risorse economiche è un indicatore importante.
Penso sia opportuno rivolgersi presso un centro specializzato nel trattamento delle ludopatie, prima che la situazione possa farsi ancor più difficile.
Cordialmente, EP
la situazione sembra delicata e il fatto che siate spesso senza risorse economiche è un indicatore importante.
Penso sia opportuno rivolgersi presso un centro specializzato nel trattamento delle ludopatie, prima che la situazione possa farsi ancor più difficile.
Cordialmente, EP
Buonasera, mi dispiace molto per la situazione e per il disagio che riporta. Il vizio del gioco è a tutti gli effetti una dipendenza, si può notare dal fatto che quanto sostiene il suo fidanzato (so quando fermarmi) non corrisponde alla realtà che riporta lei (siamo spesso senza risorse economiche). Ritengo che sia opportuno parlarne apertamente con lui e rivolgersi ad un centro specializzato per ludopatia (magari lei in un primo momento per prendere contatto e materiale informativo così da avere la possibilità di coinvolgere il suo fidanzato in modo più consapevole). Resto a disposizione
Buongiorno,
la risposta purtroppo è no. Non può aiutarlo da sola. Se la situazione visibile da lei (ce ne potrebbe essere una sommersa) è quella che ha descritto non si tratta più di un uso controllato e ricreativo del gioco. Cerchi di non entrare nel circolo vizioso dell' 'io ti salverò' e lo metta alle strette per rivolgersi a un professionista o a un centro specializzato.
Le auguro una buona giornata
Gianpaolo Bocci
la risposta purtroppo è no. Non può aiutarlo da sola. Se la situazione visibile da lei (ce ne potrebbe essere una sommersa) è quella che ha descritto non si tratta più di un uso controllato e ricreativo del gioco. Cerchi di non entrare nel circolo vizioso dell' 'io ti salverò' e lo metta alle strette per rivolgersi a un professionista o a un centro specializzato.
Le auguro una buona giornata
Gianpaolo Bocci
Buongiorno, dato l'impatto notevole che ha nelle vostre vite, il mio consiglio è quello di parlarne con lui ed esporre il disagio che provoca questa sua dipendenza. Credo sia opportuno rivolgersi ad un centro specializzato. Purtroppo lei, come la sua famiglia, non può aiutarlo.
Resto a disposizione
Montorro Teresa
Resto a disposizione
Montorro Teresa
Buongiorno,
purtroppo no, non può aiutarlo da sola se non è lui per primo motivato a farsi aiutare. Lei non è la sua psicologa e anzi anche lei soffre questa situazione e sta male perchè non sa come aiutarlo. Per questo potrebbe provare a condividere con lui il suo malessere chiedendogli eventualmente di accompagnarla a un incontro con uno specialista che possa aiutarvi. Proverei a non soffermarmi troppo sul 'gioco' ma piuttosto su come questo l'abbia attivata e la faccia sentire responsabile. Qualcuno in passato non si è attivato abbastanza nei confronti del suo compagno? Cosa succederebbe se i suoi genitori lo scoprissero?
purtroppo no, non può aiutarlo da sola se non è lui per primo motivato a farsi aiutare. Lei non è la sua psicologa e anzi anche lei soffre questa situazione e sta male perchè non sa come aiutarlo. Per questo potrebbe provare a condividere con lui il suo malessere chiedendogli eventualmente di accompagnarla a un incontro con uno specialista che possa aiutarvi. Proverei a non soffermarmi troppo sul 'gioco' ma piuttosto su come questo l'abbia attivata e la faccia sentire responsabile. Qualcuno in passato non si è attivato abbastanza nei confronti del suo compagno? Cosa succederebbe se i suoi genitori lo scoprissero?
Gentile Utente, la situazione descritta é senza ombra di dubbio critica e molto pesante per lei.
Quello che lei può sicuramente fare é condividere queste preoccupazioni con il suo compagno e rimanere ferma e decisa nel fargli notare la reale situazione economica vostra e che quindi non é vero che il suo giocare sia una situazione controllata, altrimenti non vi stareste indebitando. Chiaramente lui tenderà a negare o a minimizzare la situazione, per questo é importante che lei rimanga ferma e decisa.
Questo non ha lo scopo di farlo diventare un uomo nuovo ma punta a fargli prendere coscienza che qualcosa non sta andando e che serve un aiuto specialistico, aiuto che deve essere lui a cercare.
Tramite medico di base o con accesso diretto al serd si possono attivare percorsi di sostegno per il suo compagno che aiutino sia lui che lei. Altro purtroppo non si può fare, non sono fenomeni che scompaiono da soli ma anzi col tempo tendono a peggiorare.
Ovviamente non sono cose facili, trovare le parole da dirgli non sarà semplice e sicuramente sta soffrendo per la situazione, non sottovaluti questo aspetto pensando che sono lui ha bisogno di aiuto in questo momento
A tal proposito, se ne sentisse bisogno, non esisti a contattarmi, anche un semplice consulto potrebbe aiutarla a fare chiarezza.
Dottor Mauro Simonetti
Quello che lei può sicuramente fare é condividere queste preoccupazioni con il suo compagno e rimanere ferma e decisa nel fargli notare la reale situazione economica vostra e che quindi non é vero che il suo giocare sia una situazione controllata, altrimenti non vi stareste indebitando. Chiaramente lui tenderà a negare o a minimizzare la situazione, per questo é importante che lei rimanga ferma e decisa.
Questo non ha lo scopo di farlo diventare un uomo nuovo ma punta a fargli prendere coscienza che qualcosa non sta andando e che serve un aiuto specialistico, aiuto che deve essere lui a cercare.
Tramite medico di base o con accesso diretto al serd si possono attivare percorsi di sostegno per il suo compagno che aiutino sia lui che lei. Altro purtroppo non si può fare, non sono fenomeni che scompaiono da soli ma anzi col tempo tendono a peggiorare.
Ovviamente non sono cose facili, trovare le parole da dirgli non sarà semplice e sicuramente sta soffrendo per la situazione, non sottovaluti questo aspetto pensando che sono lui ha bisogno di aiuto in questo momento
A tal proposito, se ne sentisse bisogno, non esisti a contattarmi, anche un semplice consulto potrebbe aiutarla a fare chiarezza.
Dottor Mauro Simonetti
Gentile utente, capisco quanto la situazione sia difficile per lei. Probabilmente il gioco sta prendendo il sopravvento sulla vita di suo marito e sta avendo delle conseguenze negative in quella familiare. Anche se ci ha già provato, provi a rendere consapevole suo marito di quanto peso negativo il gioco sta avendo sulla vostra vita e di rassicuralo di starli vicino in un possibile percorso psicoterapeutico (se è questo che vuole). In casi di dipendenze, come struttura pubblica vi sono i SerD che si occupano di riabilitazione in casi di dipendenze oppure psicoterapeuti che si occupano anche di gioco d'azzardo.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Per ulteriori dubbi mi può contattare anche online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Per ulteriori dubbi mi può contattare anche online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buonasera, lei da sola non può aiutarlo, può sostenerlo nel farsi aiutare da un centro specializzato, e può renderlo consapevole che ha un problema se si sta indebitando su più fronti.. parlare insieme e fargli capire le conseguenze del suo problema se nn si fa aiutare.. intanto può chiamare lei un centro anche presso L'ASL e farsi guidare verso un percorso di consapevolezza. Saluti dottoressa Ponziani
Buongiorno e grazie per averci parlato della sua situazione. Capisco la preoccupazione che il tutto le debba portare e comprendo il senso di impotenza che deriva dal sentire di non poter fare molto. Penso che possa continuare sulla strada del provare a far comprendere al suo compagno quanto sia importante farsi aiutare e come, se questo non avvenisse, le ripercussioni possano riversarsi anche su di lei. Non è un lavoro semplice , ma vae la pena di provarci. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Salve, l'argomento delle dipendenze è molto complesso. Non è facile ammettere di avere una dipendenza da gioco, e non è semplice uscirne da solo, dato che provoca sintomi di astinenza ( inquietudine , nervosismo, tremori, nausea ,vomito insonnia ecc.). Il primo passo è ammettere a se stesso e a l'altro che si ha bisogno di aiuto. Lei personalmente non può fare molto, anzi nulla. Lui si approfitta della sua fiducia (un tipico comportamento dei dipendenti) e la utilizza a suo favore. Le consiglio di chiedere un consulto al servizio pubblico nella sua zona o qualche associazione che si occupa di dipendenze. Resto a disposizione.
la situazione è delicata e sopratutto più va avanti e più temo possa diventare pericolosa. Lei da sola non può aiutare il suo fidanzato poichè parliamo di una dipendenza, e serve un esperto o un centro specializzato. Se lui non è arrivato ancora ad essere cosciente del problema ed accettarlo per risolverlo, cercherei l'aiuto di un familiare. In bocca al lupo!
Buongiorno, sono sempre di più i casi di ludopatia in famiglia, con effetti devastanti non solo per il soggetto ludopatico ma per tutto il nucleo. Secondo gli ultimi studi più accreditati questa patologia ha caratteristiche caratteriali specifiche, impulsività, difficoltà nel comprendere o nel gestire le proprie emozioni. Per essere in grado di aiutare qualcuno, lei deve essere forte, in primis. Ci vorrà molto tempo per modificare i comportamenti della persona, quindi occorre agire in modo da proteggere se stessi e il benessere della propria famiglia. Il percorso di riabilitazione dalla ludopatia consiste nell’apprendere abilità emotive e sociali, risolvendo le problematiche sottostanti che scatenano la dipendenza. Il trattamento per la cura del gioco d’azzardo patologico prevede un supporto psicologico, con il quale si si riesce a mettere in relazione pensieri, comportamenti, tensioni e stati emozionali che la persona sperimenta durante il gioco compulsivo. La terapia è finalizzata a ricercare un nuovo stile di vita e favorisce l’autonomia dell’individuo nel tenersi lontano dal gioco, diminuendo i rischi di ricadute. Il percorso comprende l’assistenza per la risoluzione di problematiche economiche, con osservazione della gestione del denaro e piano di rientro dai debiti .Questo permette al paziente di ritrovare maggiore sicurezza, evitando di ricadere nel gioco guidato da stati emotivi alterati o dal tentativo di una vincita che risolva problemi economici sottostanti. Resto a disposizione Dott.ssa Bachiorri Sara
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Gentile utente, la situazione è complessa e lei da sola non può aiutare il suo compagno a guarire da una dipendenza. Sarebbe opportuno rivolgersi ad un centro specializzato in ludopatia e dipendenze. C'è qualcosa che non sta funzionando e non è lei che potrà "salvarlo" purtroppo.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Federica Moro
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Federica Moro
Buongiorno, il fatto che siate senza risorse economiche è indicativo della gravità della situazione. Trovi un centro per ludopatie nella sua città/paese. Cominci con richiedere assistenza e supporto lei. Le suggerisco, se ha intercettato il problema, di mobilitarsi prima che il suo compagno sia pronto per prenderne coscienza. Le auguro il meglio.
Buongiorno, mi dispiace che stia vivendo questa situazione. Le persone che hanno una dipendenza possono non riconoscere di avere un problema e per questo non pensano neanche di volerlo o doverlo risolvere. Quello che però può fare è comunicargli come si sente in questo momento e come invece vorrebbe sentirsi. Gli parli di Lei, dei suoi bisogni, delle Sue emozioni, di quello che si sta vivendo. Non possiamo cambiare gli altri ma possiamo dire loro come ci sentiamo.
In questa situazione è funzionale attivare una comunicazione assertiva che La porti a rispettare se stessa ed il Suo partner. Qualora riscontri una difficoltà nel farlo, può aiutarLa ricevere un supporto psicologico. Mi auguro che Lei possa tornare presto a stare bene.
In questa situazione è funzionale attivare una comunicazione assertiva che La porti a rispettare se stessa ed il Suo partner. Qualora riscontri una difficoltà nel farlo, può aiutarLa ricevere un supporto psicologico. Mi auguro che Lei possa tornare presto a stare bene.
Gentile utente, situazioni come questa sono complesse da gestire lei da sola. Soprattutto deve tener conto che, come dice, lui per ora non vuole essere aiutato ed è fondamentale che la motivazione parta da lui. È improbabile gestire tutto da sola, forse è importante che intanto anche lei trovi un suo spazio per se stessa.
Dott.ssa Carla Dilaghi
Dott.ssa Carla Dilaghi
Permetta di complimentarmi per la consapevolezza di avere una dipendenza dal gioco d'azzardo. Le suggerisco di rivolgersi al più presto ad una struttura specializzata nel gioco d'azzardo. Il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d'Azzardo è un servizio di counselling telefonico rivolto all'intera popolazione e in particolare a persone che presentano problematiche legate al gioco d'azzardo e loro familiari. Spero possa risolvere questa sua dipendenza. Non esiti a contattarmi per ogni dubbio o chiarimento.
Prima di tutto, è importante capire che il vizio del gioco può essere una forma di dipendenza e come tale richiede un intervento specifico. Se il tuo compagno non è disposto a rivolgersi a professionisti del settore, potresti cercare un supporto da parte di un terapeuta specializzato in dipendenze o addictions.
Inoltre, potresti cercare di coinvolgere la famiglia del tuo compagno in modo delicato, senza accusare o giudicare. Potresti provare a parlarne con loro in modo costruttivo e chiedere il loro supporto nel trovare una soluzione al problema.
È importante anche cercare di capire le motivazioni dietro al vizio del gioco del tuo compagno. Forse ci sono delle cause profonde che lo portano a comportarsi in questo modo e cercare di affrontarle insieme potrebbe essere utile per risolvere la situazione.
Infine, è fondamentale prenderti cura anche di te stessa in questo momento difficile. Cerca di non sentirti sola, parla con amici e familiari di ciò che stai vivendo e cerca supporto per affrontare questa situazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Inoltre, potresti cercare di coinvolgere la famiglia del tuo compagno in modo delicato, senza accusare o giudicare. Potresti provare a parlarne con loro in modo costruttivo e chiedere il loro supporto nel trovare una soluzione al problema.
È importante anche cercare di capire le motivazioni dietro al vizio del gioco del tuo compagno. Forse ci sono delle cause profonde che lo portano a comportarsi in questo modo e cercare di affrontarle insieme potrebbe essere utile per risolvere la situazione.
Infine, è fondamentale prenderti cura anche di te stessa in questo momento difficile. Cerca di non sentirti sola, parla con amici e familiari di ciò che stai vivendo e cerca supporto per affrontare questa situazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
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Gentile utente, purtroppo se il suo compagno non vuole recarsi in un Ser.d o chiedere aiuto ad un professionista privato lei non può cambiare la situazione, quindi non può aiutarlo da sola. Quello che può fare è chiedere un aiuto per sé, ad un professionista, per riuscire ad ottenere supporto in questa situazione complessa che sta vivendo e pian piano, lasciandosi guidare, trovare il modo per coinvolgere il suo compagno.
Cordialmente Dott.ssa Simona Spiezia
Cordialmente Dott.ssa Simona Spiezia
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