Sono fidanzata con una persona con un profondo legame affettivo ma non si sente pronta ad una conviv

20 risposte
Sono fidanzata con una persona con un profondo legame affettivo ma non si sente pronta ad una convivenza e di conseguenza questo non mi fa star bene, questo fatto che non voglia costruire un futuro insieme mi fa star male, mi fa sentire poco importante ma allo stesso tempo non riesco a interrompere la relazione poiché provo qualcosa di forte e non riesco a lasciarlo andare ma allo stesso tempo mi pare che non vogliamo le stesse cose e io vorrei qualcosa di più. Purtroppo questa situazione mi mette angoscia e mi fa vedere il futuro molto incerto..
Gentile Signora, capisco la situazione e l'angoscia che sta vivendo.
Sembrerebbe essere una situazione di staticità in cui non riesce a muoversi nella direzione di un cambiamento che sia prima di tutto positivo per lei e che la faccia stare meglio. Rifletterei, oltre al " qualcosa di forte", già comunque importante, su cosa la tiene ferma in questo legame per cui non si da la possibilità di lasciarlo andare.
Un caro Saluto
Dr.ssa Elisa Del Greco

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Buongiorno, spesso, le motivazioni che ci tengono legati a relazioni disfunzionali sono legate alla nostra personalità e al nostro funzionamento "automatico". Le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapico per indagare le reali motivazioni di questo stallo.
D.L.
Salve. La chiarezza nella relazione serve per capire se entrambi sono pronti ad assumersi le responsabilità di una scelta decisiva. Il suo fidanzato è stato chiaro, non se la sente. Ciò non vuol dire che la ritiene poco importante, non ritiene importante costruire qualcosa che lo porterebbe ad assumersi responsabilità. Lei cosa vuole? Sarebbe utile che lei chiarisca cosa vuole costruire nel suo futuro. Un percorso psicoterapeutico che possa chiarire cosa è importante per lei e che stimoli la fiducia in se stessa in modo da scegliere autonomamente, le può essere di aiuto. Distinti saluti
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che sia opportuno per lei chiarire alcune idee a tal riguardo, ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera gentile utente, credo che potrebbe esserle utile porsi una domanda: come mai questa situazione la fa sentire poco importante? Io credo che nella chiarezza di lui ci sia anche la consapevolezza dei propri attuali "limiti" nonché il rispetto nei confronti delle sue aspettative. Perchè non godersi semplicemente il vostro rapporto che a quanto ho capito sembra funzionare bene? Perchè spingere l'accelleratore sulla convivenza? Il bisogno attualmente sembra essere solo suo ed in base a questo si aprono scenari che andrebbero indagati attraverso una psicoterapia.
Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Gentile,
se riesco a cogliere quello di cui scrive, oserei dire che forse ci si potrebbe domandare come mai lei abbia scelto proprio una persona che in questo momento non si sente pronta a "condividere un futuro insieme".
Cordiali saluti,
Laura Pacati
Cara Fidanzata, le relazioni amorose sono quanto di più bello e complesso esista al mondo. In una coppia ognuno porta il suo punto di vista, i suoi bisogni e le sue fragilità. Non possiamo costringere l'altro a fare ciò che non vuole, ma possiamo mostrargli il nostro mondo e i nostri sentimenti perché a volte ciò che separa non sono gli obiettivi diversi, ma la difficoltà comunicativa: difficoltà nel mostrare quale realmente è il nostro bisogno. Lei vuole convivere e lui no, ma quali sono i bisogni che da sotto spingono in una direzione o nell'altra? anche in consulenza individuale si può lavorare per migliorare la consapevolezza di sé e la comunicazione fra partner.
e se anche svelate le carte delle emozioni profonde e dei bisogni, non si trova l'incontro, che altro si può fare?
In Gestalt si dice: “Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”
Le auguro il meglio
per qualsiasi cosa resto a disposizione, anche online
dr.ssa Violetta Molteni
Immagino la sua frustrazione nell'essere in una relazione nella quale, mi sembra di capire, non sia visto il suo desiderio di vivere una progettualità insieme. E' chiaro che il vostro rapporto vada, in questo momento, in direzioni diverse, ma non è detto che l'altra persona comprenda a pieno quanto questa situazione la angosci. Dare voce a quanto questa condizioni sia fonte di malessere e comprendere le motivazioni del suo partner potrebbe essere un buon punto di partenza per lavorare sul vostro rapporto e per aiutarla a comprendere quale bisogno, suo profondo, la leghi all'altra persona.
La invito, infine, a pensare alla possibilità di riflettere su sè stessa anche in un percorso terapeutico.
Buonasera, mi dispiace molto per il conflitto emotivo che sembra stia vivendo. Non mi è molto chiaro se il suo fidanzato non si sente pronto in questo momento a compiere il passo successivo o se proprio questo tipo di percorso non rientra nelle sue progettualità. Nel primo caso i motivi potrebbero essere tanti, le aspettative e i bisogni che vi muovono nella relazione sono sicuramente diversi e forse il suo partner non si sente ancora comodo all'idea di affrontare questo cambiamento, magari c'è qualcosa nella relazione che lo frena o forse questioni irrisolte con la propria famiglia di origine lo rendono titubante. Allo stesso tempo potrebbe essere utile per lei chiedersi come mai la richiesta di più tempo da parte del suo partner la fa sentire poco importante e quali sono le aspettative e i bisogni che non le permettono di vivere serenamente l'attesa dei tempi dell'altro.
Se invece lei e il suo fidanzato non condividete in assoluto la stessa tipologia di progettualità, allora capisco che la scelta che si trova a fare è molto complicata. Ad ogni modo potreste provare a chiarirvi le idee anche in un contesto terapeutico di coppia. In questo tipo di percorsi si può fare un ottimo lavoro anche a livello individuale per avere maggiormente chiaro poi in che modo si abita la coppia e come la propria modalità si incastra con quella dell'altro. Per qualsiasi chiarimento resto a sua disposizione! Dott.ssa Martina Fabrizi
Gent.ma,
le motivazioni che sostengono e influenzano i legami affettivi sono molteplici e spesso neanche consapevoli. Se il disagio persiste nel tempo e se non riesce a risolvere il conflitto che descrive in un modo che sente per lei liberante e sereno, potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di una consultazione e esplorare l’opportunità o meno di un lavoro terapeutico.
SG
Buongiorno, a mio parere ciò che lei chiede alla sua vita può essere per lei importante ma, sembra, sta chiedendo anche ad una persona che pare non interessata. Credo che si tratti di capire il perché di questa contraddizione, anche per provare a intuire realmente cosa desideri per il suo futuro. Questo può avvenire in un percorso terapeutico che la porti ad interrogarsi su cosa la leghi alla persona di cui riferisce. La saluto cordialmente, Marina Montuori
Salve, il conflitto che descrive è un vissuto recente o da tempo si sente insoddisfatta pensando al futuro? Restare bloccata in situazioni e relazioni che non rispondano ai suoi bisogni la può portare verso ulteriori disagi. Se non riesce a fare chiarezza su quale strada la farebbe stare meglio le consiglio una consulenza psicologica. Individuare i suoi bisogni e occuparsene può sicuramente aiutarla nella comunicazione e nell'incontro con l'altro. Un caro saluto
Buongiorno, di certo percepire di non essere accettata dalla persona amata è qualcosa che fa cadere in vortice di angoscia, anche perché si mettono in moto tutta una serie di vissuti di inadeguatezza. Tuttavia, bisogna chiedersi da quanto state insieme e secondo lei perché non se la sente di intraprendere una convivenza? Cosa lo tiene ancorato a non voler cambiare la situazione attuale?
Sarebbe interessante una terapia di coppia come modo per conoscersi meglio e per indagare tali aspetti, sempre se entrambi lo desideriate.
Dott.ssa Antonella Bascià
Gentile Signora purtroppo la sua nota è molto breve e non sono presenti molti elementi che potrebbero favorire una lettura complessiva. Quello che forse emerge con molta forza e una certa confusione fra una "convivenza" e un "non riesco a lasciarlo". Sicuramente oltre al fidanzamento entrano in gioco anche altri elementi legati ai suoi vissuti ed alla sua personalità che però non emergono nella sua richiesta. Potrebbe essere una buona possibilità chiedere un consulto anche online con uno degli specialisti che le ha risposto per capire gli elementi in gioco e valutare le eventuali possibilità. Un cordiale saluto
Gentile Signora il conflitto che vive non è per nulla facile da affrontare e i suoi vissuti di angoscia ne sono la dimostrazione. Le dinamiche relazionali che le impediscono ad oggi di prendere una decisione non riguardano soltanto lei ma anche il suo compagno.
Ogni coppia è un sistema che funziona come tale. Esiste una dimensione individuale, ma anche quella del "noi" dove alcuni significati possono essere compresi solo insieme.
Valuti la possibilità di una terapia di coppia e la proponga eventualmente al suo compagno. Avreste così la possibilità di capire insieme che futuro può avere al vostra relazione.
Sono disponibile per un consulto, anche online.
Le mando un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Buongiorno, ho letto con attenzione il suo messaggio e la ringrazio per aver chiesto il nostro consiglio.
Mi sembra di capire che in questa situazione sta proprio male, perchè non si sente riconosciuta fino in fondo dal suo compagno. Se questo senso di riconoscimento le è "famigliare" ovvero sente di averlo provato anche in altri contesti forse sarebbe opportuno intraprendere un percorso individuale di psicoterapia.
Sulla relazione però dice poco. Forse il suo fidanzato sarebbe altrettanto desideroso di intraprendere una vita insieme, ma bloccato per qualche motivazione propria e forse sarebbe curioso di capirne il motivo. In questo caso vi suggerirei un'analisi di coppia. Spero di esserle stata di aiuto!
Gentile Signora, una progettualità comune, all'interno di una coppia, è molto importante proprio perché quando non è condivisa può portare a quel senso di staticità che riferiva. Come dice lei una situazione del genere mette angoscia e porta a vedere il futuro molto limitante in termini di possibilità di azione. Come già le hanno consigliato altri colleghi valuti l'eventualità di intraprendere un percorso psicoterapico al fine di dare un senso e significato a questo suo malessere, e di tornare parte attiva all'interno del rapporto. Un caro saluto.
Buongiorno, come consigliato dai colleghi è importante intraprendere un percorso psicologico per aiutarla a capire che scelta prendere. Aggiungo alcune domande che possono esserle d’aiuto: era a conoscenza già prima che lui non avrebbe voluto una convivenza? Quanto sta insistendo, se lo fa, perché lui prenda la decisione di convivere? Lei è pronta per una convivenza ?
Buongiorno, capisco la sua sofferenza per non avere un progetto di coppia condiviso, d'altra parte mancano una serie di informazioni importanti per avere un quadro più chiaro della situazione: da quanto tempo avete questa relazione, quanti anni avete, etc etc. comunque in linea generale posso dirle che se il suo partner vive anche lui questa divergenza di prospettive come un problema e avete anche dei conflitti a riguardo potreste chiedere una consulenza di coppia per approfondire il problema e poi capire che scelte volete fare , nel caso in cui il suo partner non viva questo come un problema oppure non voglia affrontare il problema nonostante ne sia consapevole potrebbe essere lei a chiedere una consulenza per approfondire la sua situazione relazionale affettiva.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Buongiorno gentile utente,
si direbbe che per lei, in questa situazione, ci sono solo due alternative possibili: una è la convivenza e l'altra è lasciarsi.
Dal mio punto di vista c'è una terza opzione, che è quella del "qualcosa in più".
Ci scrive che il fatto che il suo fidanzato non voglia costruire un futuro insieme a lei la fa sentire poco importante. A mio parere questo ha bisogno di essere corretto. Il suo valore come persona non può dipendere nè dal suo fidanzato nè da nessun altro. Il suo valore dipende solo da lei.
Io credo che lei abbia bisogno di ritrovare sè stessa, sia nel caso la situazione evolvesse e iniziasse una convivenza, sia nel caso vi lasciaste. Ha bisogno di iniziare ad avere "un profondo legame affettivo" con sé stessa, a provare qualcosa di forte verso sé stessa, a costruire il suo futuro indipendentemente dal suo fidanzato.
La mia sensazione è che quello che più di tutto la fa star male e le mette angoscia è che lei fa dipendere il suo benessere e la sua vita da quello che vuole o non vuole il suo fidanzato.
Cominci a provare "qualcosa di forte" per sè stessa e a chiedersi che cos'è quel "qualcosa in più" che lei vorrebbe. E forse a quel punto le sarà un po' più semplice lasciarlo andare.
Un cordiale saluto.

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